Lo confesso: ciò che mi ha attirato (e che mi ha spinto ad acquistarlo dal banchetto di libri usati dove l'ho visto) di
Golem100 di
Alfred Bester sono state le illustrazioni di
Jack Gaughan. Queste non sono un semplice accompagnamento al testo, ma hanno una loro importanza narrativa, permettendo di visualizzare il rito magico con cui inizia tutto il romanzo o il viaggio psichedelico che compiono i protagonisti a più riprese alla ricerca delle origini della letale e misteriosa entità mistica che sta uccidendo gli esseri umani del futuro. Tra l'altro queste illustrazioni presentano anche alcuni concetti scientifici, come la rappresentazione di un atomo, o un'illustrazione che sembra la foto di una camera a bolle, o ancora un'illustrazione che ricorda le strutture cosmiche. Ci sono anche illustrazioni di chiara ispirazione fumettistica (quasi
kirbyana) e altre dalla struttura matematica frattale (o quasi).
Andiamo alla storia: ambientata nella New York del 2175, diventata una città gigantesca per altezza ed estensione, inizia nella casa di una ricca signora che si è riunita con le sue annoiate amiche per provare un rito magico. L'obiettivo è quello di evocare il diavolo sulla Terra, giusto per rompere la monotonia.
Apparentemente le signore non riescono nel loro intento, ma già quella sera stessa iniziano una serie di strani ed efferati omicidi. E a commettere questi omicidi in realtà è proprio il demone evocato dalle signore, quello che nel corso delle indagini verrà chiamato
Golem100.
Il principale interesse di Bester è quello di indagare nell'animo umano, seguire i suoi istinti più bassi e come questi possano diventare pericolosi, il tutto però narrato con uno stile ironico, in certi passaggi quasi ridanciano. Dietro lo stile leggero, però, si nascondono spunti interessanti.
Golem100
Alfred Bester
Riccardo Valla
Mondadorimaggio 1986
362brossurato18000
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