Stomachion

lunedì 31 dicembre 2018

A metà del guado

La tradizionale suddivisione della fascia zodiacale(1) in 12 zone risale agli antichi babilonesi, che in effetti all'inizio avevano suddiviso tale fascia in 17 zone differenti, salvo poi ridurle con il miglioramento delle tecniche di osservazione, supportati dall'idea di associare ciascuna zona a un mese dell'anno. Questa tradizione venne successivamente incorporata nelle culture ebraica, greca, romana ed è risultata sostanzialmente invariata nel corso dei secoli nonostante la precessione degli equinozi.
La prima costellazione che dà inizio alla fascia zodiacale è quella dell'Ariete per concludere il suo percorso con i Pesci; tradizionalmente, però, l'anno si conclude e inizia mentre il Sole attraversa la costellazione del Capricorno. Il motivo di tale scelta è, molto probabilmente, legato al solstizio d'inverno, che sancisce la fine dell'autunno e l'inizio della stagione più rigida dell'anno. L'importanza del solstizio d'inverno, soprattutto per quel che riguarda l'agricoltura, era fondamentale: gli antichi romani ritenevano che il sole scendesse letteralmente negli inferi per poi risorgere dopo tre giorni (ricorda qualcosa?), ovvero nella notte tra i nostri 24 e 25 dicembre (ricorda anche questo qualcosa?). Inoltre con il solstizio d'inverno iniziano 12 giorni di passaggio, definiti come "crisi solstiziale" che sanciscono il passaggio dall'anno vecchio all'anno nuovo: il passaggio non era netto e durante questi 12 giorni l'anno morente conviveva con l'anno nascente, che poteva considerarsi pienamente arrivato solo nel nostro 6 gennaio, durante l'epifania. In effetti il detto "l'epifania tutte le feste si porta via" risulta molto più logico, considerando la sua collocazione all'interno del calendario. Quindi la fine dell'anno vecchio e l'inizio di quello nuovo era il punto intermedio in questa "crisi solstiziale", diventando così la fine del calendario precedente e l'inizio di quello nuovo. Inoltre la scelta del 12 come durata della "crisi solstiziale" non era casuale, ma legata esattamente alle 12 costellazioni che il carro del sole, che noi oggi abbiamo sostituito con la slitta di Babbo Natale, deve attraversare durante il suo percorso annuale nel cielo.
Il cielo è, dunque, ricco di storie che sono lì per essere tramandate e ha ispirato, anche con i passaggi stagionali, tradizioni, miti e leggende che con la cristianizzazione prima e la commercializzazione delle feste poi tendiamo spesso a dimenticare, ma è sempre bello scoprirle (o riscoprirle) ogni tanto per costruire e arricchire il nostro sense of wonder nei confronti della vita.
Dunque, un buon anno a tutti!
Questo breve post raccoglie e rielabora giusto alcune delle informazioni contenute in un bellissimo articolo di Marco Maculotti su AXIS mundi che vi consiglio caldamente di leggere!

  1. La striscia lungo la quale si svolge il moto apparente del Sole 

Nessun commento:

Posta un commento