Carpaccio
La carne per il carpaccio deve essere freschissima.
Fu Giuseppe Cipriani a chiamarlo così quando un giorno del 1950 preparò il piatto appositamente per un'amica, la contessa Amalia Nani Mocenigo. Alla contessa i medici avevano vietato la carne cotta.
Il nome è un omaggio al pittore Vittore Carpaccio, perché a Cipriani il colore della carne cruda ricordava i colori intensi del pittore.
Stefano Fantelli da
The cannibal family #5
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