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Usciti con un ritardo di un paio di mesi causa Covid 19, partono con i due archi narrativi più recenti possibile: per quel che riguarda l'azzurrone vengono proposte due storie tratte dall'Action Comics di Brian Michael Bendis e di Szymon Kudranski legati all'evento Leviathan, sempre di Bendis, mentre per il Cavaliere Oscuro Panini ha deciso di iniziare con il Batman di Tom King e Tony Daniel, in particolare con l'arco narrativo La città di Bane.
I due serial si alterneranno con il Superman originale e con il classico Detective Comics. Non è detto che proseguirò l'acquisto della serie regolare, in particolare quella di Batman: ho mollato gli spillati della Lion proprio per via del cambio massiccio di periodicità da un lato e dello spostamento in fumetteria di molti spillati, cosa che peraltro ha fatto in parte anche Panini con i supereroi Marvel alcuni mesi più tardi. Non è impossibile, invece, che, come già facevo prima, non decida di acquistare qualche volume di belle storie sparso qua e là.
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Non me ne vogliano gli altri: negli ultimi trent'anni si sono alternati nella gestione dei diritti DC Comics in edicola e fumetteria ben 5 editori inclusa la Panini. La gestione più longeva è stata quella della Play Press, ma non è l'unico motivo per cui sono affezionato a quella gestione. Avevano anche una certa cura nei redazionali, che d'altra parte divennero uno dei primi aspetti a venire trascurati prima dal passaggio dall'edicola alla fumetteria (ad esempio si ebbe la sensazione che i redattori venivano pescati tra i lettori...), poi verso la chiusura quando i redazionali erano completamente scomparsi, persino la traduzione di quelli originali. L'editore romano pagò il non essere riuscito a crescere abbastanza da poter reggere a un mercato sempre più costoso, mentre il suo principale concorrente, Marvel Italia, venne acquisito dalla Panini, trovando in ciò delle basi economiche solide (le figurine, pensa un po'!) per far crescere una redazione che era cresciuta tantissimo nel corso degli anni.
Già. Marvel Italia. Alla sua nascita ci furono moltissime polemiche. Credo (recuperai solo post alcune delle cose scritte all'epoca) che le difficoltà, tra diffidenze di distributori e altri editori e interesse e curiosità di lettori e librai, fossero tantissime, forse paragonabili a quelle in cui si è ritrovata oggi la Panini con la pandemia del covid 19 da un lato e le difficoltà del mercato fumettistico dall'altro (forse oggi le difficoltà sono persino maggiori). Nonostante questo l'editore modenese è partito con entusiasmo e rilasciando in questi primi venti giorni di giugno una lunga serie di prodotti (forse troppi), di cui se ne sono visti molto pochi in edicola e visto che ancora non sono tornato a una completa mobilità, non ho modo di recuperare nulla di più nemmeno in fumetteria. Quindi personalmente non credo di modificare più di tanto il mio modus operandi, proseguendo (o riprendendo) con la lettura in originale.
E scusate se non ho scritto nulla delle storie: ci sarà tempo in futuro, senza contare che dovrei riprendere con le recensioni dei classici!
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