Gli elsewords DC Comics non sono state semplicemente storie fuori continuity, ma nuove interpretazioni delle versioni classiche dei supereroi. Infatti, mentre i What if...? della Marvel Comics sono variazioni su eventi della storia interna dei supereroi, gli elsewords, a parte alcune rare eccezioni, sono animati dal desiderio di calare gli eroi in un contesto storico differente rispetto all'usuale attualità. Non è un caso, ad esempio, che molti elsewords sono ambientati nel futuro.
L'esempio di elsewords che voglio proporvi oggi è uno dei primi, se non il primo che ho letto, Terrore sacro. La storia, scritta da Alan Brennert e Alan Grant, si pone una domanda molto semplice: "cosa sarebbe successo a un eroe come Batman se il Commonwealth di Olivero Cromwell fosse riuscito a sopravvivere fino ai giorni nostri?" La storia, disegnata da Norman Breyfogle, dal tratto leggero ma preciso, vede Bruce Wayne nel ruolo di inquisitore dello stato. E ovviamente le sue "vittime" sono l'equivalente dei metaumani: persone che hanno sviluppato dei superpoteri e per questo considerati eretici. Per una società del genere, di fatto uno stato religioso cattolico, i supereroi sono come sono non per incidenti o mutazioni genetiche, ma perché hanno stretto un patto con il diavolo.
D'altra parte da un autore come Grant, creatore del personaggio di Anarchy, sempre all'interno della Batman-family, non ci si poteva aspettare nulla di diverso. La storia, dunque, si regge su una abbastanza esplicita critica al bigottismo e al fondamentalismo religiosi, che arriva a giustificare persino la tortura. E rappresentante di questa visione diventa proprio Bruce Wayne, che, scoperte queste torture, non riuscendo a conciliarle con i suoi valori cattolici, decide di diventare Batman per difendere i torturati.
Un gioiellino che varrebbe la pena recuperare.
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