Stomachion

domenica 29 marzo 2020

Topolino #3357: Sogni a fumetti

E anche questa settimana sono riuscito a leggere Topolino. Come ovviamente sappiamo tutti, questa è una delle letture più aleatorie tra quelle che si riescono a fare in questo periodo di "reclusione sanitaria". E se la storia d'apertura, che vede il ritorno di Newton Pitagorico sulle pagine del settimanale disneyano, è veramente una boccata d'aria fresca, non tutto il sommario del resto del numero risulta all'altezza. Certo nel complesso resta un numero valido e, in particolare, spiccano le storie che andrò a breve a raccontare.
Creatori di fumetti
Qualunque appassionato lettore di fumetti ne ha almeno uno nel cassetto: che siano solo disegni, o sceneggiature o storie complete, ognuno di noi ha nel corso della sua vita pensato di scrivere qualche avventura con i personaggi che ama o con altri di sua creazione. Non è un incipit per dirvi che sto scrivendo un fumetto, ma è un modo per introdurvi alle atmosfere di Insegui il tuo sogno, terzo episodio di Area 15, serie teen di Roberto Gagnor e Claudio Sciarrone. In questa nuova puntata Qua e il suo amico paraplegico Ray si imbarcano in una impresa apparentemente impossibile: realizzare un fumetto per un concorso per giovani autori.
E' evidente come Gagnor e Sciarrone abbiano messo nella storia tutte le loro passioni e speranze di quando, giovani autori, cercavano di imparare a "fare fumetti", ma è anche bello vedere come i due autori riescano a raccontare questo mestiere sospeso tra la tradizione della carta e penna e le innovazioni del digitale. Ancora una volta una conferma dell'ottimo lavoro svolto dai due autori, che inseriscono sempre più spunti interessanti sul futuro della serie.
A caccia di quadri nella vecchia Europa
Con un soggetto forse un po' troppo forzato per la serie della P.I.A., Bruno Sarda, supportato da Marco Palazzi, spedisce Paperino e Paperoga in Belgio, a Bruges, sulle tracce de La gioconda fiamminga, perduto quadro del pittore Geronimo van Bosk, evidente riferimento al ben più famoso Hieronymus Bosch. In questo caso, però, van Bosk non è la versione papera di Bosch: i quadri per pittore papero, infatti, hanno ben poco a che fare con la produzione di quello fiammingo e sono, invece, ideati in funzione della cerca che Sarda idea per i due nipoti di Paperone che, visto il tema, sono affiancati da un nuovo agente, il C.I.P. 1, ovvero il Cervellone Incommensurabilmente Laureato. Che ovviamente altri non è che Pico de Paperis.
In questa storia, che vede la presenza anche degli agenti segreti di Rockerduck come sfidanti degli agenti della P.I.A., c'è però una insolita curiosità: Pico, infatti, racconta a Paperino e Paperoga che l'origine del termine "borsa" per i mercati finanziari risale a una antica famiglia della città, i van der Burse, che avevano come simbolo araldico tre borsellini. Non solo la storia è vera, ma la famiglia aveva proprio questo cognome (o quanto meno era una delle sue varianti). Un piccolo dettaglio che è un po' un peccato non sia stato enfatizzato da un qualche breve redazionale apposito.
Alla ricerca di Malachia
Come sapete non scrivo quasi mai sulle storie brevi. E faccio poche eccezioni, anche per serie deliziose come Miao di Giorgio Salati ed Enrico Faccini che raccontano le avventure del gatto Malachia, tornato finalmente a casa di Paperino. Me ne dispiace un po', ma questa settimana ho deciso che non potevo esimermi, visto che il buon Malachia affronta l'incontenibile Sissy, una cagnolina simpatica e un po' invadente alla ricerca di un amico con cui giocare e che mi ricorda un altra grande caratterista disneyana: la simpatica Dory de Alla ricerca di Nemo.
E con questo mi sembra di aver scritto tutto quel che mi interessava. Ci si legge settimana prossima con le recensioni topoline, si spera, e nel corso della settimana con i soliti articoli e recensioni.

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