Questo è il nome che Sugihara ha dato a una classe particolare di superfici il cui aspetto risulta molto differente quando visto da due punti di vista particolari.
Per definire una superficie cilindrica utilizziamo un concetto molto simile a quello del trasporto parallelo. Prendiamo un vettore, caratterizzato da una lunghezza data e da un'orientazione ben precisa. Facciamo spostare il vettore lungo tutta la superficie. Se alla fine del percorso, quando il vettore è tornato nella posizione di partenza, dimensione e orientazione non sono cambiate rispetto all'inizio allora la superficie è un cilindro chiuso. Nell'illusione ottica realizzata da Sugihara, però, il giapponese non prende in considerazione né un cilindro né una superficie che definiremmo esattamente cilindrica, ma il tetto di un garage fatto di quattro tegole. E vedendolo allo specchio questo tetto sembra qualcosa d'altro:
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"Ambiguous Objects" that change their appearances in a mirror
theverge.org
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