
A differenza degli esempi che ho fatto poco sopra, però, il 54.mo volume della collana Matematica, che porta la firma del buon Paolo Alessandrini, non si occupa della struttura di gioco, bensì della composizione dei tornei, sia quelli all'italiana, o round robin (terminologia che, per esempio, ho imparato grazie alla Coppa America), sia quelli a eliminazione diretta. E anche in questa occasione giocano un ruolo fondamentale i grafi. Il tutto spiegato con una prosa scorrevole e chiara, ma che comunque non rinuncia, come giusto che sia per la collana, al formalismo matematico.
Paolo (che mi scuserà per la confidenza: tra matematti ci si intende!) arricchisce poi il volume con una sezione di giochi anch'essa a tema sportivo decisamente molto interessante, mostrando come la pratica nella divulgazione, matematica in particolare, sia decisamente utile per comporre dei rompicapi interessanti.
La sezione biografica, invece, sempre redatta da Veronica Giuffré, mette insieme le poche informazioni a disposizione su Andrew Wiles, lo schivo matematico britannico che è riuscito a dimostrare il famoso ultimo teorema di Fermat (di recente messa in dubbio giusto per lo "spazio di un mattino").
Prima di lasciarvi, però, tornerei un attimo al testo principale del volumetto, visto che sono presenti due interessanti esempi scacchistici, uno dei quali relativo al "mistero" dell'origine della "prima scacchiera" in buona parte dei tornei di scacchi. Magari, su questo, potrei però dedicarci dei post futuri, ovviamente con questo volume in bibliografia!
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