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domenica 2 febbraio 2025

Topolino #3610: L'incubo di Rockerduck

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Sotto la gestione di Alex Bertani gli autori di Topolino si sono impegnati a recuperare diversi personaggi più o meno noti, alcuni ripescandoli dai meandri di storie classiche, preferibilmente di produzione italiana, e altri presenti nel cast usuale del settimanale. Tra questi in particolare spiccano Gastone e Rockerduck, entrambi approfonditi in varie occasioni soprattutto da Marco Nucci.
L'operazione fatta da Nucci con Rockerduck è stata piuttosto interessante: partendo da alcuni spunti presenti nella $aga di Don Rosa, ha aggiunto alla rivalità tra i due personaggi un supporto sottotraccia e per lo più nascosto fornito da Paperone al figlio del suo mentore, Howard Rockerduck. Un'operazione di questo genere era abbastanza necessaria: Rockerduck, infatti, era chiuso da troppo tempo dentro i suoi stessi cliché: dopo la cura-Pezzin, infatti, ben pochi sono stati gli autori di Topolino in grado di rendere al meglio il personaggio, mettendo alla fine in evidenza solo i difetti e quell'idea di "eterno sconfitto" mascherata dietro quella di "eterno secondo" che in realtà rendeva Paperone antipatico e poco realistico. Nelle storie di Giorgio Pezzin, infatti, spesso si partiva dalle vittorie di Rockerduck, che poi Paperone riusciva a ribaltare, il che comunque permetteva veramente di prendere Rockerduck come "secondo" e non come "perdente", mentre in molte altre storie emerge un Rockerduck continuamente sconfitto e ossessionato dalle continue vittorie di Paperone.
Un Rockerduck così, per esempio, lo ritroviamo nella classica Il più ricco del reame di Bruno Concina e di Francesc Bargadà (o un componente del suo studio) pubblicata sul #1652, oppure all'inizio de La controvittoria anaffaristica di Bertani e Vito Stabile, disegnata da Vitale Mangiatordi, con cui si apre questo numero.
Rockerduck è decisamente al limite, più del solito: ogni volta che dorme, sogna Paperone che, puntualmente lo supera, che sia in un videogioco o in un fumetto di supereroi ha poca importanza. Oppure l'incubo massimo arriva letteralmente a occhi aperti, quando Paperone sta per sconfiggerlo proprio nel momento in cui Rockerduck sembra prossimo alla vittoria: eccezionale la splashpage scacchistica realizzata da Mangiatordi.
Quest'ultimo, in ogni caso, si presenta al lettore in ottima forma, sia nelle scene quotidiane, sia negli incubi. In particolare in questi adatta il suo stile alle due situazioni particolari: la prima con Paperone e Rockerduck come personaggi di un videogioco, la seconda come se fossimo in un vecchio fumetto di supereroi. In entrambi i casi ottima la colorazione di Putra Shah Bin Bin Abd Jalil che consente al lettore di calarsi perfettamente all'interno di queste ambientazioni. Ultima curiosità sulle due pagine supoereroistiche: l'eroe interpretato da Paperone, Cilindro piumato, ricorda un po' Tuba Mascherata, identità supereroistica del papero più ricco del mondo ideata da Massimo Marconi e Massimo De Vita sul #1632.
In ogni caso, come intuibile dal titolo della storia, le cose questa volta andranno un po' diversamente dal solito. Il punto, però, è che il Rockerduck di Pezzin non perdeva sempre, lo faceva solo nelle storie che leggiamo su Topolino, e a volte vinceva anche in quei casi, solo che poi Paperone trovava un modo per guadagnare alle sue spalle, mentre nelle storie odierne è veramente raro vedere qualcosa del genere, motivo per cui anche una storia di questo genere spicca comunque sulla produzione regolare, nonostante il finale dolceamaro (o forse proprio in virtù di esso).
Alla ricerca del coraggio
Salto per motivi differenti (ma in parte analoghi) le altre due storie lunghe presenti sul numero e arrivo al decimo episodio de Le isole della cometa, il quarto di questa seconda stagione. In questa occasione vediamo quale avventura affrontano Topolino e Maya, che vanno sull'isola della strega dell'aripelago per ottenere una pozione che aiuti Mick/Mortimer a superare le sue vertigini, e dall'altro, in alcune brevi digressioni, Prof e Minerva in missione di soccorso a Salud rimasto imprigionato dentro una grotta. La storia di questo numero, che si svolge in contemporanea a quella narrata sul precedente presenta un paio di elementi di interesse. Innanzitutto viene citato un papero molto ricco che ha aiutato le comete in passato: facile capire chi sia! E poi Pietro Zemelo coglie l'occasione per far crescere il suo Mick/Mortimer prima attraverso la ricerca degli ingredienti della pozione e poi con il gesto con cui conlude l'episodio. Anche Maya viene approfondita e diventa essa stessa oggetto della previsione finale della strega dell'isola, personaggio al tempo stesso pippesco nella sua versione da dottoressa (nonostante sia una papera), ma anche inquietante in quella da oracolo. In questa versione, poi, fornisce alcuni indizi sul passato delle comete e di Mick/Mortimer, probabilmente in preparazione del finale.
Anche in questo episodio, ottima la prova di Nico Picone, che anche in questa occasione inserisce una vignetta particolarmente spettacolare. Mi soffermo su quella di questo numero, perché da un lato racconta di una costruzione molto moderna e psicologicamente molto intensa del primo piano del personaggio, e dall'alatro fa emergere un'influenza che avevo trascurato un po' nell'esaminare il nuovo stile di Picone: il compianto Giuseppe Dalla Santa. In effetti, alla luce di questa intuizione, diventa molto chiara anche la scelta della caratterizzazioe grafica delle gemelle Maya e Minerva, e di quegli elementi che in effetti lo stanno discostando piano piano dallo stile frecceriano.

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