
Sola

Il mio lavoro è proteggere la democrazia.Suonano un po' ipocrite le parole che Amanda rivolge alla figlia Coretta mentre si incontrano, dopo tempo immemore, in un bar. D'altra parte la sua idea di protezione della democrazia è quella di violare i diritti civili dei cittadini sanciti dalla costituzione, e quindi fondanti per la democrazia statunitense, per "proteggerli" da quella che considera come la più grande minaccia del pianeta, i supereroi.
La miniserie di John Ridley e Alitha Martinez è, in questo episodio, particolarmente in linea con la caratterizzazione del personaggio vista nel corso di Absolute Power. Colpisce in particolare l'incapacità di autocritica del personaggio, in particolare quando spegne sul nascere qualsiasi riferimento alla costituzione (ovviamente violata) che potrebbe giungere dalla bocca dei suoi collaboratori.
D'altra parte il suo reale obiettivo è l'esercizio del potere, mascherato da motivazioni a parole nobili.
Ribaltare tutto

Volevo solo portare la giustizia in un mondo ingiusto.Dice, infatti, Amanda Waller a un certo punto nel corso dell'ultimo episodio della miniserie principale. Questo desiderio, che è indubbiamente condivisibile, rende però ancora più stridenti le sue azioni rispetto alle sue motivazioni. Ed è in questo senso significativo il suo confronto finale con Dreamer, in cui la sua principale preoccupazione è quella di non riuscire più a ricordare tutte quelle informazioni sui supereroi che aveva raccolto negli anni, e non cercare di capire in cosa ha realmente sbagliato. Questa cosa, in qualche modo, fa il paio con la constatazione sul #3 che i suoi Amazo oltre ai poteri stavano acquisendo anche la loro morale. Che Amanda non considerava valida per il mondo ingiusto della citazione precedente.
Dal punto di vista fumettistico, gli elementi più interessanti sono il riferimento alla propensione di Batman di progettare piani non condivisi, cosa che in questo caso hanno fatto J'onn J'onzz e Oliver Queen (il fatto che quest'ultimo fosse un infiltrato nella squadra della Waller non stupisce, in effetti), e ovviamente i riferimenti a ciò che verrà, prima di tutto la nuova Justice League, le cui avventure verranno raccontate proprio da Waid e Mora, e poi alla confusione sui poteri restituiti in alcuni casi in maniera un po' casuale agli eroi.
A questo c'è da aggiungere l'attesa per il prossimo albo speciale DC All in special, preludio all'arrivo in Italia delle storie dell'Absolute Universe. Che personalmente spero verranno proposte in volumi e non in spillati (ma visto quel che è successo col nuovo Ultimate Universe mi sa che la speranza è poca...).
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