Stomachion

domenica 20 aprile 2025

Topolino #3621: Cambio della guardia

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Con il #3621 inizia un nuovo ciclo di storie per Paperinik, che viene preso in custodia da un nuovo sceneggiatore: Bruno Enna. La lunga gestione di Marco Gervasio era iniziata quasi 6 anni fa con Tutto cominciò così su Topolino #3316. Tra qualche alto, soprattutto nelle ultimissime storie, e molte perplessità, Gervasio ha riportato su Topolino una visione del personaggio, vagamente nostralgica forse, come scrive il direttore Alex Bertani nell'editoriale di apertura. In qualche modo persino anacronistica anche nei confronti delle caratterizzazioni degli altri personaggi disneyani che grazie a un certosino lavoro di autori proprio come Enna (ma non solo lui) erano riusciti a superare la visione martiniana.
E' quindi con un certo entusiasmo che mi sono approcciato a La maschera di Frida, disegnata da Alessandro Perina che, pur mantenendo riferimenti al lavoro di Gervasio, lo supera e dunque riporta ufficialmente il Paperinik paladino della giustizia, che in questo nuovo inizio si mostra assolutamente compatibile con la visione da diabolico vendicatore.
La storia, infatti, è sostanzialmente una classica avventura investigativa batmaniana con un crimine, una rapina ai danni di Paperone, pedinamenti, travestimenti, effrazioni notturne alla ricerca di prove e uno spettacolare inseguimento tra le strade di Paperopoli, il tutto con la solita magistrale costruzione della pagina di Perina. Tra l'altro Enna decide di aggiungere anche il suo tocco personale, utilizzando Frida Dangerman come avversario di Paperinik. Frida è, in effetti, proprio un personaggio di Enna, ideato in occasione della saga Megaricchi, saga pubblicata un paio di anni fa su tre numeri a partire dal #3476. E' molto probabile che ritornerà in storie future, per cui la gestione di Enna inizia sicuramente su premesse molto più interessanti di quella di Gervasio!
Il pianeta gemello
Con Missione pianeta gemello tornano i Moercoledì di Pippo. Nel nuovo romanzo immaginato da Rudy Salvagnini e disegnato da Graziano Barbaro, Pippo e Topolino si mettono in viaggio per andare su un pianeta gemello che, secondo un astronomo, si trova dal lato opposto alla Terra rispetto al Sole. Questo è un tema diventato abbastanza classico per la fantascienza, di cui ho anche scritto sul Cappellaio, e che riprendo volentieri in questo articolo.
Il primo ad avere l'idea di un pianeta posto in quella posizione risale al pitagorico Filolao che nel suo modello di universo immaginava l'esistenza di un "fuoco" centrale, detto Hestia, che non poteva essere visto dalla Terra a causa di Antichthon, l'Anti-Terra.
Quando l'idea dell'Anti-Terra finì in mano agli scrittori di fantascienza, divenne un pianeta abitato da esattamente gli stessi esseri umani della nostra Terra, ma che avevano vissuto delle vite e una storia differenti. L'idea venne per la prima volta utilizzata nel 1913 da Edison Marshall su Who Is Charles Avison?, in cui i due protagonisti erano la stessa persona, ma su due pianeti differenti.
Romanzi di fantascienza scientificamente ben progettati ponevano l'Anti-Terra nel punto lagrangiano L3, ovvero il punto esattamente opposto alla Terra rispetto al Sole: dal punto di vista astronomico l’esistenza di un pianeta con queste caratteristiche, pur se non visibile direttamente, sarebbe comunque rilevabile indirettamente a causa delle perturbazioni gravitazionali indotte nelle orbite degli altri corpi celesti del sistema solare. Senza dimenticare, poi, che essendo l'orbita della Terra leggermente ellittica, sarebbe comunque possibile in alcuni momenti dell'anno poterlo osservare.
Sulle ali del vento
Il numero si chiude con la seconda puntata di Terravento di Alex Bertani e Luca Barbieri per i disegni di Mario Ferracina. Gli autori continuano a raccontarci altri aspetti di questo mondo, introducendo i predatori, che vanno in giro a razziare le carovane sperdute sulla superficie. Questi personaggi erano stati mostrati in una inquadratura da lontano nell'ultima vignetta della storia uscita settimana scorsa. Il personaggio mostrato, che sembrava ricordare il Razziatore, non viene, però, mostrato in maniera netta e anzi nel corso di questa seconda puntata cade rovinosamente a terra. Quindi è rinviato a un futuro episodio lo sciogliere questa pikappica suggestione.
In ogni caso interessante il confronto con tra Topolino e l'unica predatrice che riesce a non distruggere la sua macchina volante e che fornisce ulteriori informazioni sulle dinamiche di Terravento.
Mi ha lasciato un po' perplesso il finale della storia, soprattutto la gestione di Minni. Quest'ultima dovrebbe essere molto più preoccupata di quanto, in realtà non appare: in particolare i dialoghi, e di conseguenza anche la gestione delle espressioni, non riescono a far passare tutta l'agitazione che il personaggio dovrebbe avere addosso.
Chiudo con una piccola anticipazione sugli articoli disneyani che arriveranno: conto, infatti, di uscire con una recensione dedicata a Paperinik #100, visto il prestigioso traguardo che la testata ha raggiunto, e quindi con quella di Zio Paperone #82, che vede un progetto di storie inedite piuttosto interessante, unico motivo per acquistare l'albo che per il resto non avrebbe nulla di particolarmente interessante.
Non so, invece, se scriverò qualcosa sulla nuova collana de Le storie di Topolino, il cui primo numero, che ristampa la prima stagione de Le isole della cometa, era acquistabile abbinato proprio a questo numero di Topolino.

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