
Ho ancora in lettura i volumi della saga, che ho recuperato non senza una certa fatica nel corso degli anni dopo aver acquistato il primo volume Panini Comics una quindicina di anni fa. La storia di Miyazaki è ambientata in un mondo fantastico dove la tecnologia si combina con la magia, per creare un mix affascinante, ma anche ricco di spunti di riflessione per il lettore, primo fra tutti il rapporto del genere umano con l'ambiente circostante.
Ancora, ovviamente, si può dire ben poco su Terravento, ma non è da escludere l'elemento ambientalista della storia, visto che la scena iniziale, ambientata in un villaggio nel deserto devastato e abbandonato, cita in maniera abbastanza esplicita Il piccolo principe, con Topolino che raccoglie e custodisce una rosa (nel deserto!) all'interno di una teca di vetro. E' l'importanza che Topolino da a essa nelle vignette successive che fa intuire una possibile connessione con l'opera di Miyazaki. Che, però, non è l'unica.
Topolino, infatti, affiancato da Hap/Topesio, è uno dei cosiddetti "camminatori del vento" che si muovono sulla superficie di Terravento grazie agli alianti, macchine volanti che ricordano le macchine volanti di Nausicaa. Anche i costumi dei camminatori del vento studiati da Mario Ferracina ricordano quelli degli analoghi personaggi del manga di Miyazaki.
Ovviamente siamo solo alla prima di cinque puntate previste, ma già le basi di questo primo episodio sono ottime: non resta, quindi, che attendere i futuri sviluppi.
Gatti al top
Lord Hatequack presenta vede l'arrivo di due nuovi autori che si occupano delle store del terrore presentate in questa serie: Pietro Zemelo e Francesco D'Ippolito. Con Il gatto con la "G" maiuscola, Zemelo scrive in termini disneyani una classica storia di maledizione in cui Topolino deve liberarsi di un vecchio e terribile sortilegio che ha a che fare con un gatto.Ottimamente coadiuvato da D'Ippolito, il risultato finale è una storia ricca di tensione dove, forse per la prima volta da quando il personaggio è arrivato su Topolino, Hatequack ha finalmente un aspetto gradevole e in qualche modo sensato e una gestione delle espressioni particolarmente efficace.
L'altro gatto al top (si fa per dire!) è, invece, Gambadilegno ne Il maxcalzone maximo di Matteo Venerus e Marco Gervasio. E' una storia brillante e divertente dove Gambadilegno e Sgrinfia cercano di vincere la classifica dei migliori ladri di Topolinia. A parte la piacevolezza, però, è ormai da tempo che Gambadilegno non viene più utilizzato in storie di ampio respiro come un criminale veramente pericoloso: speriamo di non dover attendere troppo per rivederlo veramente al top.
Tra i due litiganti
Iniziata con la classica litigata tra Paperone e Rockerduck, Il centesimo della discordia prosegue con l'ennesima sfida lanciata da Rockerduck a Paperone, una sfida, peraltro, che il primo potrebbe anche vincere: lanciare sul mercato una serie di prodotti senza marchio, in maniera tale da venire giudicati non per chi produce i prodotti, ma per la loro qualità.L'idea è decisamente interessante e, come ovvio per le dinamiche del Club dei Miliardari, viene subito accolta. Paperone, però, riesce a sottrarsi in maniera brillante proprio grazie al centesimo del titolo coinvolgendo nella sfida Cuordipetra Famedoro.
In questo modo Francesco Vacca, ben coadiuvato ai disegni da Alessio Coppola, riesce a citare Il torneo monetario di Carl Barks, prima apparizione di Cuordipietra, oltre che a rinverdire i fasti delle sfide tra miliardari che erano state portate a livelli estremi da un autore come Giorgio Pezzin.
Non è poi da trascurare la ricchezza dell'eloquio della sceneggiatura, tanto da lasciare perplessi la scelta della redazione di abbinare la rubrica de La parola della settimana al primo episodio di Terravento invece che a questa storia conclusiva.
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