Mi ero già occupato di assioni alcuni anni fa, all'epoca in cui
Science Backstage era ospitato su
Blogosfere. In quel
post recuperato in questa sede, raccontavo brevemente come si è giunti alla formulazione teorica dietro la proposta degli assioni, delle particelle per ora teoriche. La loro introduzione, scrivevo, risaliva al 1977 quando
Roberto Peccei e
Helen Quinn proposero una soluzione alla questione della mancata osservazione di un momento di dipolo elettrico nel neutrone dovuto a una violazione della simmetria CP (dove C sta per coniugazione di carica, ovvero scambio di particella con antiparticella; e P per parità, ovvero inversione delle coordinate spaziali). La loro proposta introduceva la rottura spontanea della simmetria e, soprattutto, suggeriva di trattare il termine legato a essa come una vera e propria particella (un po' come accade nel meccanismo di Higgs
et al.), che venne successivamente chiamata assione da
Frank Wilczek.
Inevitabilmente l'assione, inrovabile negli acceleratori di particelle sul nostro pianeta, è diventato oggetto di interesse per astronomi e cosmologi visto che poteva essere un possibile candidato per la materia oscura. E i due
pre-print recentemente pubblicati su arXiv che vi propongo in questo
post vanno proprio in quella direzione:
In apertura: Una presunta mappa della distribuzione della materia oscura - da "The weak-lensing masses of filaments between luminous red galaxies"
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