
Iniziamo con una constatazione che, generalmente, torna a più riprese nel mercato supereroistico statunitense in particolare (ma non solo): i numeri 1 sono sempre quelli che vendono di più. E questa idea sembra tornare prepotente in casa DC Comics dopo aver visto il grande successo in termini di vendite di Batman #1. Per valutare la bontà del lavoro di Matt Fraction, non solo dal punto di vista critico, ma anche dell'accoglienza dei lettori, si dovranno vedere i numeri successivi (il secondo è già uscito e non l'ho ancora letto), ma è indubbio che tale constatazione potrebbe avere un impatto su alcune nuove proposte DC Comics discusse di recente da Scott Snyder, la cui importanza in DC è sempre crescente.
A tal proposito vorrei far notare due cose: il ritorno di Shadow of the Bat, serie batmaniana che aveva iniziato le pubblicazioni visto il grande successo delle storie di Alan Grant e Marman Breyfogle sulle testate Detective Comics e Batman negli anni 'Ottana/'Novanta, e la presenza tra gli autori coinvolti di Greg Rucka. Quest'ultimo non ha mai nascosto, ribadendole anche di recente, le difficoltà nel lavorare alla DC Comics, non risparmiando critiche anche pesanti a dirigenti e autori di riferimento (nello specifico Dan DiDio e Geoff Johns). Il fatto che, nonostante queste premesse, Rucka stia tornando in DC Comics (per tornare scrivere Batwoman) potrebbe suggerire che effettivamente l'atmosfera sia cambiata.

Sembrano tutte piuttosto interessanti (alcune un po' di più) e tra queste c'è anche un gradito ritorno: 100 Bullets di Brian Azzarello ed Eduardo Risso.
Chiudo con una speculazione che contiene una notizia.
Premessa: la Warner Bros. Discovery era nata dalla fusione, avvenuta l'8 aprile del 2022, tra la Warner e la Discovery. L'esperienza, però, sembra non sia andata proprio benissimo: d'altra parte le due entità, viste dall'esterno, sono sembrate ancora piuttosto ben separate. E infatti sembra ci sarà una separazione in due società distinte, Warner Bros. e Discovery Global. Quanto queste due società saranno ancora collegate tra loro probabilmente lo si scoprirà solo alla fine di questa scissione.
E veniamo alla speculazione: Ray Flook è affascinato dall'idea, per ora negata dall'interessata, che Netflix possa acquisire anche solo una parte delle azioni della nuova Warner Bros. La fascinazione nasce dal fatto che in altre occasioni Netflix ha mostrato un interesse nullo rispetto a temi su cui alla fine si è "buttata a pesce" (come gli eventi in diretta). La parte più interessante di questa speculazione è come tale acquisizione da parte di Netflix (ma il discorso lo si potrebbe trasportare anche per qualunque altro "attore" interessato) potrebbe influenzare sia i progetti del neo-nato DC Studios, sia quelli della DC Comics stessa.
Onestamente a me (e magari mi sbaglio) sembra un vero e proprio divorzio tra due società che pensavano di avere la stessa anima, ma alla fine non avevano nulla in comune. Come ciò cambiera, però, i fumetti DC Comics ce lo dirà soltanto il tempo.
Nessun commento:
Posta un commento