Stomachion

martedì 26 febbraio 2019

Corri, Usain, corri

Ispirato da un'attività didattica proposta da Alessandra King sulle pagine di Mathematics Teaching in the Middle School mi sono andato a vedere i record del mondo di 100 metri, 200 metri, 400 metri e 3000 metri, con l'aggiunta dei record sulla gara non ufficiale dei 150 metri. Le conclusioni che si possono trarre sono interessanti. Vediamo questi dai a confronto in questa tabella:
Disciplina Tempo Detentore Velocità Anno
100 m 9.58 s Usain Bolt 10.44 m/s 2009
200 m 19.19 s Usain Bolt 10.42 m/s 2009
400 m 43.03 s Wayde van Niekerk 9.3 m/s 2016
3000 m 7 min 20.67 s Daniel Komen 6.81 m/s 1996
150 m 14.35 s Usain Bolt 10.45 m/s 2009

Dal confronto tra le varie discipline, ovviamente effettuato grazie alla colonna sulla velocità media, osserviamo come la corsa sulla distanza dei 3000 metri più che velocistica diventa già di resistenza, mentre le tre discipline ufficiali e quella ufficiosa dello sprint già presentano velocità interessanti. Se ragioniamo in termini di mantenimento dello sforzo necessario per lo sprint, già possiamo concludere che sui 400 metri è importante distribuire lungo ciascuna delle porzioni dell'anello la spinta delle gambe. I 100 metri, i 200 metri e la distanza intermedia dei 150 metri sostanzialmente si equivalgono, con un leggero favore nei confronti di quest'ultima (roba di pochissimo, a dirla tutta). Si potrebbe allora affermare che la prestazione velocistica tende a decadere leggermente sulla distanza dei 200 metri, mentre una diminuzione apprezzabile la si dovrebbe osservare per distanze superiori ai 200 metri.
Se vediamo i primatisti, poi, vediamo che il mondo della velocità è dominato da Usain Bolt ancora oggi nonostante il suo ritiro, mentre solo il record dei 400 metri è relativamente fresco, indicazione che forse in questa disciplina ci potrebbero essere dei margini di miglioramento. In effetti se andiamo a prendere le migliori prestazioni di tutti i tempi, vediamo che sui 200 metri subito dopo il record ecco Yohan Blake con un 19.26 (+0.07) risalente al 2011, che ha anche un 9.69 (+.11) sui 100 metri nel 2012, mentre sui 400 il record attualmente di Wayde van Niekerk resisteva dal 1999, all'epoca segnato da Michael Johnson. Se consideriamo che questa prestazione per ora non è stata ancora avvicinata (dopo il record la prestazione migliore è stata di Michael Norman nel 2018 con un 43.61) è forse un po' prematuro affermare che sui 400 metri ci potrebbero essere margini di miglioramento, così come è forse un po' eccessivo affermare che i 100 metri non sono ulteriormente migliorabili, considerando anche lo stile di corsa di Bolt, che spesso negli ultimi metri lasciava lo spettatore con la sensazione di poter andare anche più veloce di come concludeva. Come parziale obiezione a questo punto c'è la considerazione che solo una seconda volta Bolt si è avvicinato al suo record, nel 2012 con un 9.63, mentre per il resto è sempre rimasto oltre i 9.75, che è all'incirca la prestazione migliore durante la stagione velocistica dal 2005 a questa parte, escludendo i tre crono sotto i 9.70 di Bolt (il terzo è un 9.69 del 2008). Proprio questa impossibilità di portare il record stagionale vicino al record del mondo (o quanto meno intorno se non sotto i 9.70) è probabilmente l'indicazione principale che il limite della corsa umana è stato probabilmente raggiunto (e se così non è, molto probabilmente non è molto lontano dal 9.58 di Bolt).
Alessandra King (2014). Mathematics Teaching in the Middle School Vol. 20, No. 1, p. 64 doi:10.5951/mathteacmiddscho.20.1.0064 (jstor)

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