Vincitore dell'Hugo Award nel 1968, "Signore della Luce" era ispirato dai testi buddisti e induisti e racconta le vite di persone che avevano praticato il trasferimento della mente, l'ingegneria genetica e la trasmigrazione del corpo. Il romanzo di Zelazny, come molte delle narrazioni più allucinatorie di Philip K. Dick, anticiparono molte delle tematiche fondamentali del cyberpunk.(1)In un certo senso è anche molto supereroistico, o anche molto "gioco di ruolo", il romanzo di Zelazny: ognuno degli uomini/dei possiede, infatti, particolari poteri derivanti dalla divinità scelta e, di volta in volta, utilizza un particolare "aspetto" della divinità. Ciascuno di questi poteri, però, sono di origine tecnologica, e ognuno di loro è in grado di reincarnarsi in un nuovo corpo.
Protagonista del romanzo è Siddharta (il pantheon di riferimento del romanzo è quello indù), che dopo 50 anni passati come onda stazionaria intorno al nuovo pianeta dove si è rifugiata l'umanità a seguito della distruzione della Terra, viene fatto reincarnare dal suo vecchio nemico Yama per sfidare il corrotto pantheon dei dominatori.
Il senso cyberpunk del romanzo è dunque evidente nell'uso invasivo della tecnologia, quanto meno nella vita delle divinità dominatrici, cui si aggiunge la sfida all'ordine costituito.
Di stampo più squisitamente cyberpunk in particolare a causa delle atmosfere noir è invece Il mio nome è legione, che in realtà è la raccolta di tre racconti rielaborati insieme come narrazione unica il cui innominato protagonista è un trasformista in grado di interpretare qualunque ruolo per portare a compimento il contratto di cui si è preso carico.
Tra intrighi politici, telepati e una sfida con un'intelligenza artificiale, il bravo scrittore statunitense si occupa di temi interessanti e persino di attualità, come la preservazione dell'ambiente da parte delle comunità locali, o lo studio di altre forme di intelligenza presenti sul pianeta, o le ovvie domande sulla reale portata della creazione dell'intelligenza artificiale.
Una coppia di romanzi che, per quanto differenti tra loro, permettono di comprendere quanto pionieristico sia stato il contributo di Roger Zelazny alla fantascienza e quanto sia riuscito ad anticipare, tanto quanto lo stesso Philip Dick, le tematiche care al movimento cyberpunk.
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