
Il volume, disegnato in bianco e nero, ti trasporta sin da subito in atmosfere affascinanti, quasi favolistiche, non solo grazie ai disegni a matita, ma anche grazie a una narrazione in grado di alternare, con sapienza, scene completamente silenziose, ad altre ricche di dialoghi o di azione. Inoltre la sceneggiatura, probabilmente grazie alla capacità della Radice di comprendere al meglio il marito, sfrutta appieno le abilità di Turconi, permettendogli di alternare pagine ricche di vignette o di dettagli, ad altre molto più ariose con grandi vignette a tutta pagina.

E' in questo contesto storico che si muovono i personaggi di Radice e Turconi, una storia corale che non ha un vero protagonista, ma tanti personaggi degni di nota, come Abel lo smemorato, o il primo ufficiale William Roberts, senza dimenticare le sorelle Stevenson, o Rebecca, la titolare del Pillar to post, un bordello. E infine il comandante Nathan MacLeod, il cui ruolo, così come quello di Nathan, diventerà sempre più importante con l'avanzare della vicenda, ricca, peraltro, di colpi di scena, alcuni anche non prevedibili. Forse l'unico aspetto prevedibile è l'elemento fantastico inserito nella storia, che per fortuna non è preponderante e viene scoperto poco alla volta. Il punto forte della storia, però, è quel mix di realismo, attenzione ai dettagli, leggerezza e ironia che fanno grande l'avventura. E Il porto proibito rientra, a tutti gli effetti, nel caldo e accogliente genere dell'avventura, anzi superandolo, visto che i due autori sono riusciti a fondere alla perfezione le atmosfere di romanzi come L'isola del tesoro con altri come Piccole donne.
Nessun commento:
Posta un commento