In apertura ecco una nuova storia di Francesco Artibani ambientata in Basilicata, Il campione arboreo, disegnata da Giampaolo Soldati. Devo dire che sembra una storia scritta da Marco Bosco, il che, considerando che parte della storia è dedicata a descrivere pezzi della regione, non è nemmeno una cattiva cosa.
Si prosegue con Il re dei taccagni, storia della serie Pianeta Paperone di Vito Stabile> e Marco e Stefano Rota cui si unisce Alex Bertani. La presenza del direttore è, probabilmente, giustificata dalla presenza di Ebenezer Rockerduck, zio di John Rockerduck e, soprattutto, tirchio più dello stesso Paperone. Storia divertente che gioca proprio con la parsimonia paperonesca e che sembra quasi un messaggio a quei lettori che, come il sottoscritto, la considerano forse eccessiva e in qualche modo anacronistica: il "potrebbe esserci di peggio" insito nella storia, però, nulla toglie alla descrizione eccessiva e anacronistica della parsimonia paperonesca. Senza nulla togliere, ovviamente, alla gradevolezza stessa della storia.
Concludo con l'episodio 2 di Fast Track Mickey - Full circle: Claudio Sciarrone accompagna il lettore nella costruizione di un piccolo team automobilistico che si sviluppa intorno ai mezzi a disposizione e, soprattutto, all'abilità dei suoi piloti. In parallelo l'autore sviluppa anche una vicenda carceraria che promette non pochi imprevisti per i nostri eroi.
Stomachion
martedì 27 giugno 2023
domenica 25 giugno 2023
Paperinik #78: Il gusto dell'estate
Il miele è l'estate catturata e messa in barattolo. Una delizia conservata per essere aperta in inverno quando il sole caldo e il tepore estivo sono cose lontane.Questa piccola perla di saggezza è tratta dalla nuova storia del Paperinik fantasy, L'abominevole mostro del miele di Riccardo Pesce e Lorenzo Pastrovicchio. La storia ha un incipit da romanzo horror, con i due protagonisti che liberano una mostruosa creatura da un incantesimo che la teneva imprigionata, e un prosieguo un po' più disneyano e supereroistico, con gli stessi due protagonisti che dismessi i panni del tuttofare Paperino e della principessa Paperina diventano i due paladini mascherati che risolvono, come giusto che sia, la situazione.
Un mix divertente che magari non ci ha regalato una storia memorabile, ma sicuramente piacevole, il che, vista la qualità di alcune delle storie della prima stagione, è già un buon successo.
Del resto del sommario mi soffermo solo su I problemi di stampa, storia egmontiana della serie Legacy di Laura e Mark Shaw per i disegni di Jose Antonio Gonzalez. E' una storia quasi batmaniana, che mescola da un lato l'interesse quasi ossessivo della stampa nei confronti di Paperinik con quello, quasi altrettanto asfissiante, dei suoi fan. E' interessante notare come la serie, che ha evidentemente in PKNA un punto di riferimento, introduce in questo episodio il "suo" Angus Fangus, la giornalista Lorna Doom che vuole dimostrare la pericolosità dell'eroe e smascherarlo. Ovviamente ciò non succede, ma introduce nella serie un ulteriore elemento di disturbo che promette di essere sviluppato negli episodi a venire.
venerdì 23 giugno 2023
Vite di scienza #4: Charles Darwin
Arriva con un drammatico ritardo il quarto episodio del podcast Ritratti. Vite di scienza, che questo mese ho voluto dedicare a Charles Darwin. Come spiego all'inizio della puntata, che trovate embeddata qui sotto (ma è raggiungibile anche su YouTube), questi ritardi sono in parte dovuti ai ridardi accumulati da altre serie presenti sul canale YT, ma anche dalla necessità di dover registrare la puntata una seconda volta a causa di problemi nella prima registrazione.
Ad ogni buon conto la puntata è un aggiornamento abbastanza corposo del ritratto originale in cui sono confluiti l'articolo sul romanzo a fumetti dedicato al viaggio della Beagle e alcune aggiunte sparse provenienti dalle pagine wiki in italiano e in inglese. Ho anche utilizzato parzialmente il ritratto dedicato a Alfred Wallace.
A questo punto vi lascio all'ascolto della puntata, nella quale sono citati diversi naturalisti, tra cui Thomas Huxley, il mastino di Darwin, e John Herschel, che non fu solo astronomo ma anche naturalista. Per cui buon ascolto e appuntamento al prossimo episodio!
Ad ogni buon conto la puntata è un aggiornamento abbastanza corposo del ritratto originale in cui sono confluiti l'articolo sul romanzo a fumetti dedicato al viaggio della Beagle e alcune aggiunte sparse provenienti dalle pagine wiki in italiano e in inglese. Ho anche utilizzato parzialmente il ritratto dedicato a Alfred Wallace.
A questo punto vi lascio all'ascolto della puntata, nella quale sono citati diversi naturalisti, tra cui Thomas Huxley, il mastino di Darwin, e John Herschel, che non fu solo astronomo ma anche naturalista. Per cui buon ascolto e appuntamento al prossimo episodio!
martedì 20 giugno 2023
Topolino #3525: Giusto per non perdere il ritmo
Per una volta che ero pronto a far uscire quasi tutto in tempo (vedi il video con post del lunedì), mi faccio prendere dalla pigrizia e non pubblico un bel nulla sul Topolino in edicola.
E allora così, di passaggio, giusto per non essere eccessivamente in ritardo, solo poche ore prima dell'uscita del nuovo numero, ecco due parole due sulle prime due storie a sommario, iniziando con il primo episodio di Full circle, un nuovo tuffo nelle atmosfere di Fast Track mickey di Claudio Sciarrone, che dopo aver rodato i personaggi nella prima stagione, aggiunge un po' di sale alla competizione, come si suol dire, affiancando a Topolino un secondo pilota: Minni! Il tutto condito con il più che sincero e sentito amore verso il mondo delle corse e dei videogiochi a tema.
Per la seconda storia invece la coppia Giorgio Fontana-Giorgio Cavazzano ci racconta un po' del passato del classico rivale di Paperone: I denari del giovane Rockerduck è un tuffo nel passato che prova a dare un po' di tridimensionalità al personaggio, ma che alla fine non lo rende nemmeno più antipatico, semplicemente non riesce a discostarlo dai classici cliché cui anni di storie lo hanno costretto. Non aiutano nemmeno i disegni di Cavazzano: non solo il suo Howard Rockerduck è completamente differente dal personaggio rappresentato da Don Rosa, ma il maestro disneyano si presenta con una delle sue prove peggiori sulle pagine del settimanale. Non tutte le pagine sono da buttare, ma nel complesso di vignette personalmente poco riuscite ce ne sono diverse.
E allora così, di passaggio, giusto per non essere eccessivamente in ritardo, solo poche ore prima dell'uscita del nuovo numero, ecco due parole due sulle prime due storie a sommario, iniziando con il primo episodio di Full circle, un nuovo tuffo nelle atmosfere di Fast Track mickey di Claudio Sciarrone, che dopo aver rodato i personaggi nella prima stagione, aggiunge un po' di sale alla competizione, come si suol dire, affiancando a Topolino un secondo pilota: Minni! Il tutto condito con il più che sincero e sentito amore verso il mondo delle corse e dei videogiochi a tema.
Per la seconda storia invece la coppia Giorgio Fontana-Giorgio Cavazzano ci racconta un po' del passato del classico rivale di Paperone: I denari del giovane Rockerduck è un tuffo nel passato che prova a dare un po' di tridimensionalità al personaggio, ma che alla fine non lo rende nemmeno più antipatico, semplicemente non riesce a discostarlo dai classici cliché cui anni di storie lo hanno costretto. Non aiutano nemmeno i disegni di Cavazzano: non solo il suo Howard Rockerduck è completamente differente dal personaggio rappresentato da Don Rosa, ma il maestro disneyano si presenta con una delle sue prove peggiori sulle pagine del settimanale. Non tutte le pagine sono da buttare, ma nel complesso di vignette personalmente poco riuscite ce ne sono diverse.
venerdì 16 giugno 2023
Collezione Disney #10: Zio Paperone, una rivista d'oro
Per il decimo appuntamento con la serie collezionistica vi propongo un video, un po' più lungo del solito (le cose da dire erano tante!) su una delle mie riviste disneyane preferite: Zio Paperone. Nel video, dopo aver raccontato un minimo di storia, ho anche toccato le due eredi di ZP, Uack e l'attuale Zio Paperone.
Prima di lasciarvi al video, vi anticipo che il prossimo mese racconterò qualcosa su una rivista che si occupò di raccontare il fantastico in salsa Disney. Alla prossima!
Prima di lasciarvi al video, vi anticipo che il prossimo mese racconterò qualcosa su una rivista che si occupò di raccontare il fantastico in salsa Disney. Alla prossima!
giovedì 15 giugno 2023
Chi tace acconsente
L'espressione deriva dal latino qui tacet consentire videtur all'interno del Decretale di Bonifacio VIII del 1294.
La clip che segue è, invece, tratta dal secondo film da attore e primo da sceneggiatore di Francesco Nuti:
La clip che segue è, invece, tratta dal secondo film da attore e primo da sceneggiatore di Francesco Nuti:
martedì 13 giugno 2023
Topolino #3524: In gita su Marte
Visto che ultimamente sto dedicando pochi video a Disney 100, mi sembrava giusto dedicare l'apertura della recensione dell'ultimo numero di Topolino alla storia della serie Once upon a mouse... in the future. Vacanze in astroroulotte di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio è una reinterpretazione in chiave futuristica di uno dei corti disneyani più divertenti con il trio Topolino, Paperino e Pippo. Sto parlando di Mickey's trailer di Ben Sharpsteen, uscito originariamente a maggio del 1938 e giunto in Italia a fine 1960 come La roulotte di Topolino. La storia è divertente, molto fedele al corto originale e con l'aggiunta di un protagonista coerente con l'ambientazione, un piccolo rover esplorativo della nostra epoca. Presenta, poi, una particolarità apprezzabile, visto che i tre amici abitano in una città protetta dall'ambiente marziano da una calotta di vetro.
Dall'altro lato, invece, torna il Detective Donald di Vito Stabile e Carlo Limido con Cercasi guai disperatamente, storia che presenta due spunti decisamente interessanti: il primo è l'introduzione di Doretta Doremì nella serie, e il secondo è in una vignetta matematicamente molto interessante. Non escludo di realizzarci sopra un video in futuro!
Alla storia di Alessandro Pastrovicchio, invece, conto di dedicare il video di Disney Comics&Science che, questa settimana, è in ritardo. Anche per via dell'esordio della nuova serie dedicata ai supereroi. Spero di riuscire a uscire con il video prima dell'uscita del Topolino #3525...
Dall'altro lato, invece, torna il Detective Donald di Vito Stabile e Carlo Limido con Cercasi guai disperatamente, storia che presenta due spunti decisamente interessanti: il primo è l'introduzione di Doretta Doremì nella serie, e il secondo è in una vignetta matematicamente molto interessante. Non escludo di realizzarci sopra un video in futuro!
Alla storia di Alessandro Pastrovicchio, invece, conto di dedicare il video di Disney Comics&Science che, questa settimana, è in ritardo. Anche per via dell'esordio della nuova serie dedicata ai supereroi. Spero di riuscire a uscire con il video prima dell'uscita del Topolino #3525...
domenica 11 giugno 2023
Le grandi domande della vita: Un integrale sensato?
Mi sono imbattuto in una domanda a dir poco curiosa, se non strana, in cui ci si chiedeva il significato di questa scrittura:
\[\int x^{dx} - 1\]
Qualcuno ha provato a fornire una risposta in maniera più o meno creativa proponendo come risultato
\[x \cdot \ln x - x + C\]
e considerando il \(-1\) all'interno dell'integrale.
sabato 10 giugno 2023
Evol: Supereroi?
Uno dei miei mangaka preferiti, Atsushi Kaneko, scrive una storia di supereroi, che avrei dovuto fare se non acquistare il primo volume di Evol? Da un punto di vista strettamente supereroistico l'approccio di Kaneko è a metà strada tra Alan Moore e Mark Millar, con una spruzzatina di Frank Miller.
Da un lato, infatti, abbiamo i supereroi per eccellenza, amati da tutti, Lightning Volt e Thunder Girl, fratelli ed eredi di supereroi che proteggono la città dai malvagi e dai disastri. Vengono caratterizzati da Kaneko quasi come se fossero privi di sentimenti, mossi da una sola idea, quella di proteggere il mondo dal male e compiere un'impresa degna del loro nome (in effetti è più Lightning Volt a essere interessato a questo punto, la sorella sembra molto più interessata a uccidere per il gusto di farlo, ma questo probabilmente sarà un punto che verrà approfondito nei prossimi volumi). Questo, più che ingenui, li rende ossessionati e quindi facilmente manipolabili dal sindaco che quindi li usa per i suoi scopi: mantenere il controllo sulla città, a tutti i costi.
Dall'altro lato abbiamo tre adolescenti disadattati, e questo lo scopriamo sin da subito visto che sono ricoverati in ospedale nel reparto dei suicidi. E la notte in cui alla fine fuggono, scoprono di avere tutti e tre dei superpoteri. Le loro esperienze di un mondo pieno di ingiustizia, dove l'essere diversi diventa una colpa punibile anche con la morte (sicuramente con il pestaggio), la constatazione della corruzione di chi detiene il potere, li porta a una e una sola conclusione: il mondo non solo non può, ma non merita di essere salvato. E quindi va distrutto, iniziando da un supermercato abbandonato. Che alla fine non è che sia questa grande opera di distruzione, ma alla fine la chiave del volume sta proprio qui: la differenza tra essere criminali ed essere ribelli contro lo status quo è decisamente sottile.
Da un lato, infatti, abbiamo i supereroi per eccellenza, amati da tutti, Lightning Volt e Thunder Girl, fratelli ed eredi di supereroi che proteggono la città dai malvagi e dai disastri. Vengono caratterizzati da Kaneko quasi come se fossero privi di sentimenti, mossi da una sola idea, quella di proteggere il mondo dal male e compiere un'impresa degna del loro nome (in effetti è più Lightning Volt a essere interessato a questo punto, la sorella sembra molto più interessata a uccidere per il gusto di farlo, ma questo probabilmente sarà un punto che verrà approfondito nei prossimi volumi). Questo, più che ingenui, li rende ossessionati e quindi facilmente manipolabili dal sindaco che quindi li usa per i suoi scopi: mantenere il controllo sulla città, a tutti i costi.
Dall'altro lato abbiamo tre adolescenti disadattati, e questo lo scopriamo sin da subito visto che sono ricoverati in ospedale nel reparto dei suicidi. E la notte in cui alla fine fuggono, scoprono di avere tutti e tre dei superpoteri. Le loro esperienze di un mondo pieno di ingiustizia, dove l'essere diversi diventa una colpa punibile anche con la morte (sicuramente con il pestaggio), la constatazione della corruzione di chi detiene il potere, li porta a una e una sola conclusione: il mondo non solo non può, ma non merita di essere salvato. E quindi va distrutto, iniziando da un supermercato abbandonato. Che alla fine non è che sia questa grande opera di distruzione, ma alla fine la chiave del volume sta proprio qui: la differenza tra essere criminali ed essere ribelli contro lo status quo è decisamente sottile.
mercoledì 7 giugno 2023
Una nuova serie alla velocità della luce!
Era da diverso tempo che volevo trasformare in video la serie a-periodica degli articoli sulla scienza dei supereroi sul Caffé del Cappellaio Matto. E finalmente, grazie alla spinta del film dedicato a Flash in uscita a metà giugno, ho rotto gli indugi e deciso di dare il via a questa nuova serie di video. Possiamo considerare quelli che usciranno nei prossimi mesi come la prima stagione della serie, dal titolo di lavoro Quelli che cavalcano il fulmine. Come gli episodi che dedicherò agli altri supereroi, anche la serie su Flash è ispirata a una delle conferenze più o meno omonime che ho realizzato tra il 2018 e il 2019 per l'Osservatorio Astronomico di Brera.
Qui sotto il video di annunciazione della nuova serie, cui tra l'altro è anche abbinata una newsletter per tutti coloro che vogliono seguire questa serie e non tutto il resto del canale.
Qui sotto il video di annunciazione della nuova serie, cui tra l'altro è anche abbinata una newsletter per tutti coloro che vogliono seguire questa serie e non tutto il resto del canale.
Topolino #3523: Le isole delle comete
Anche questa settimana arrivo con la recensione scritta del numero settimanale di Topolino nel giorno dell'uscita di quello successivo. In parte il ritardo è stato dovuto all'indecisione fino all'ultimo minuto di cosa scrivere nell'articolo di appoggio per il nuovo video di Disney Comics&Science, dedicato al primo episodio de Il fattore gamma di Alessandro Pastrovicchio. Alla fine ho scritto qualcosa di più lungo del semplice testo di accompagnamento, riadattato, che generalmente scrivo come descrizione per l'uscita su YouTube e così i tempi si sono allungati e ho pensato di non uscire in tarda serata (confesso che mi sono dedicato a un videogioco).
Sommario alla mano, però, ciò che resta da raccontare del #3523, però, si riduce all'ultimo episodio doppio de Le isole della cometa di Pietro Zemelo, Alex Bertani e Nico Picone. Andiamo innanzitutto all'episodio, sicuramente quello che riesce meglio ad appassionare alla lettura. E questo, direi, è il limite principale della miniserie, che per altro è alla sua prima stagione: non essere riuscita veramente ad appassionarmi. Il problema principale, secondo me, e come ho già sottolineato in altre occasioni, è quell'idea di voler mantenere quanti più misteri possibile fino alla fine, cosa che in realtà funziona solo se la narrazione non è a puntate, peraltro distanziate tra loro da uno scarto temporale, per quanto di appena una settimana. L'altro problema è che alla fine i personaggi non sono stati sufficientemente sviuppati, a parte Dippo e Minerva e, in parte, Salud.
Sommario alla mano, però, ciò che resta da raccontare del #3523, però, si riduce all'ultimo episodio doppio de Le isole della cometa di Pietro Zemelo, Alex Bertani e Nico Picone. Andiamo innanzitutto all'episodio, sicuramente quello che riesce meglio ad appassionare alla lettura. E questo, direi, è il limite principale della miniserie, che per altro è alla sua prima stagione: non essere riuscita veramente ad appassionarmi. Il problema principale, secondo me, e come ho già sottolineato in altre occasioni, è quell'idea di voler mantenere quanti più misteri possibile fino alla fine, cosa che in realtà funziona solo se la narrazione non è a puntate, peraltro distanziate tra loro da uno scarto temporale, per quanto di appena una settimana. L'altro problema è che alla fine i personaggi non sono stati sufficientemente sviuppati, a parte Dippo e Minerva e, in parte, Salud.
giovedì 1 giugno 2023
Messaggio twittero
Da qualche giorno twitter ha "chiuso" le API. Le si potranno utilizzare solo a pagamento. Questo ha avuto implicazioni su molti servizi che si basavano sulle API di twitter. In particolare quelli gestiti da piccoli programmatori, come ad esempio moa.party, hanno semplicemente chiuso i battenti, rendendo così il crossposting tra twitter e mastodon impossibile (o quasi, in effetti). Un altro effetto è la trasformazione, per molti servizi come ifttt, di twitter in una app pro, che quindi può essere utilizzata per la costruzione delle proprie istanze posting automatico solo accedendo a un piano di pagamento. Questo ha avuto come conseguenza una serie di cambiamenti sul mio account twitter, ma anche sul mio modo di stare su questa piattaforma.
Intanto, per poter sopravvivere quelle poche volte che finisco su questo social, mi sono costruito un paio di liste private inserendo gli account di cui mi interessa sul serio avere gli aggiornamenti, eliminando la home di default. Potreste dire che potevo semplicemente defolloware, ma in generale il problema sta più in pochi e sporadici tweet e retweet che non nella persona dietro quell'account. E poi, visto che su twitter comunque devo passare per lavoro ogni tanto, mi sembrava giusto crearmi un ambiente che fosse il più "sano" possibile. Trovo, poi, che questa soluzione della lista privata da leggere con tweetdeck (no, non l'avevo scritto che uso tweetdeck per andare su twitter) sia il modo migliore per silenziare senza bloccare o defolloware.
Per quel che riguarda gli aggiornamenti automatici, mi sono orientato su usare Zapier abbinato con buffer: il primo manda il feed rss del blog a buffer che lo mette automaticamente in programmazione, mandandolo su twitter da pochi minuti a un paio d'ore dopo, dipende da quando è pubblicato il post rispetto agli orari di default. Su mastodon, invece, ho iniziato a utilizzare mastofeed, ma in effetti potrei tranquillamente adottare anche buffer. Mastofeed, però, è quasi istantaneo, quindi per mastodon, che è diventato il mio social più aggiornato, direi che è la soluzione migliore, almeno per il momento. E' poi interessante come buffer abbia anche introdotto il supporto per mastodon, ritornando così un servizio che mi interessa usare, come era stato diversi anni fa. Tra l'altro c'è la possibilità, molto gradita, di mandare i link senza farli "scorciare", e quindi senza alcun tracking. Quindi, in un certo senso, il crossposting continua a restare ancora tra noi, anche se non con soluzoni semplici come prima.
Ad ogni buon conto tutto ciò mi serve per dire che di aggiornamenti freschi e appositi per twitter ce ne saranno pochi, mentre la maggior parte saranno dedicati a mastodon. E se volete seguirmi colà, sarete sicuramente i benvenuti: di istanze che usano mastodon ce ne sono molte e con ognuna di esse potete seguire sostanzialmente chiunque nel fediverso!
Intanto, per poter sopravvivere quelle poche volte che finisco su questo social, mi sono costruito un paio di liste private inserendo gli account di cui mi interessa sul serio avere gli aggiornamenti, eliminando la home di default. Potreste dire che potevo semplicemente defolloware, ma in generale il problema sta più in pochi e sporadici tweet e retweet che non nella persona dietro quell'account. E poi, visto che su twitter comunque devo passare per lavoro ogni tanto, mi sembrava giusto crearmi un ambiente che fosse il più "sano" possibile. Trovo, poi, che questa soluzione della lista privata da leggere con tweetdeck (no, non l'avevo scritto che uso tweetdeck per andare su twitter) sia il modo migliore per silenziare senza bloccare o defolloware.
Per quel che riguarda gli aggiornamenti automatici, mi sono orientato su usare Zapier abbinato con buffer: il primo manda il feed rss del blog a buffer che lo mette automaticamente in programmazione, mandandolo su twitter da pochi minuti a un paio d'ore dopo, dipende da quando è pubblicato il post rispetto agli orari di default. Su mastodon, invece, ho iniziato a utilizzare mastofeed, ma in effetti potrei tranquillamente adottare anche buffer. Mastofeed, però, è quasi istantaneo, quindi per mastodon, che è diventato il mio social più aggiornato, direi che è la soluzione migliore, almeno per il momento. E' poi interessante come buffer abbia anche introdotto il supporto per mastodon, ritornando così un servizio che mi interessa usare, come era stato diversi anni fa. Tra l'altro c'è la possibilità, molto gradita, di mandare i link senza farli "scorciare", e quindi senza alcun tracking. Quindi, in un certo senso, il crossposting continua a restare ancora tra noi, anche se non con soluzoni semplici come prima.
Ad ogni buon conto tutto ciò mi serve per dire che di aggiornamenti freschi e appositi per twitter ce ne saranno pochi, mentre la maggior parte saranno dedicati a mastodon. E se volete seguirmi colà, sarete sicuramente i benvenuti: di istanze che usano mastodon ce ne sono molte e con ognuna di esse potete seguire sostanzialmente chiunque nel fediverso!
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