Stomachion

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lunedì 4 febbraio 2019

Il sindacato dei sogni

I Tre allegri ragazzi morti dopo tre anni sono tornati con un nuovo album, Il sindacato dei sogni, che, come molti commentatori hanno scritto ben prima di me, segna il ritorno del gruppo a sonorità molto più vicine a quelle dei lavori degli esordi. In realtà i TARM sono da sempre uno dei pochi gruppi sperimentali del panorama musicale italiano e non tradiscono queste attese neanche in questo Sindacato dei sogni. Davide Toffolo ha, in qualche modo, portato nella musica una delle lezioni più importanti del suo punto di riferimento fumettistico principale, Andrea Pazienza: l'eclettismo.
Toffolo, infatti, non è solo una delle migliori voci maschili italiane (almeno nel campo della musica pop e rock), ma anche un vero e proprio "onnivoro musicale", come ha dimostrato con Primitivi del futuro e in parte anche con Inumani e come dimostra tutt'ora con l'Istituto Italiano di Cumbia o con il catalogo de La Tempesta, ricco dei più svariati generi. E in qualche modo questa linea sperimentale continua a confermarsi anche ne Il sindacato dei sogni, non solo grazie a un pezzo progressive come Una ceramica italiana persa in California, ma anche con una sparizione quasi completa degli elementi punk che hanno caratterizzato proprio quelle origini cui questo nuovo lavoro sembrerebbe riportarli in favore di scelte molto più varie: oltre alle influenze progressive e psichedeliche, anche il jazz o le armonie alla musica classica sono entrate nel repertorio dei TARM.

sabato 7 luglio 2018

Topolino #3267: Le nuove piccole papere e altre storie

Tra il 1992 e il 1993 Topolino pubblicò Piccole papere e Le piccole papere crescono, parodie dei romanzi di Louisa May Alcott realizzate da Claudia Salvatori e Lino Gorlero. A più di 25 anni di distanza, sul Topolino #3267, ecco un nuovo omaggio all'epopea delle donne della famiglia March realizzata questa volta da Marco Bosco e Silvia Ziche, che per l'occasione utilizzano il rodato gruppo di papere che più volte hanno già messo in campo: Nonna Papera, Paperina, Paperetta Yé-Yé, Miss Paperett e Brigitta.
Solo una parodia
In effetti è solo con questo mantra in testa che si riesce a mandar giù la scelta delle protagoniste. Le quattro piccole donne hanno, infatti, un'età compresa tra i 12 e i 16 anni e anche con tutta la buona volontà e un allargamento della fascia d'età, includere tra le piccole papere Brigitta risulta abbastanza complicato, anche perché la sua età "avanzata" è abbastanza manifesta per via del suo innamoramento per Paperon Laurenbek, evidentemente l'equivalente dell'altrettanto burbero James Laurence. Paperino, invece, è il nipote di Laurenbek, equivalente di Theodore Laurence, e in effetti ne interpreta una versione più matura, ma abbastanza coerente sia con il personaggio originale sia con Paperino stesso.
La scelta che fa storcere di più il naso è, però, l'interprete dell'anziana zia March, affidata a Doretta Doremì, per l'occasione diventata semplicemente zia Etta. Il problema non è tanto la presenza contemporanea delle due spasimanti di Paperone (anche se ultimamente l'amore in generale e quello con Doretta in particolare sembra che siano stati banditi da Topolino, come se i bambini, almeno in Italia, vivessero in famiglie felici ma senza amore!), o della precisa preferenza, per il ruolo di spasimante, di Brigitta, ma proprio per il trattamento del personaggio, che mal si adatta a interpretare la zia March.
Scelte dei personaggi a parte, la storia procede liscia, lineare e in maniera tutto sommato coerente con la trama del romanzo della Alcott: siamo comunque di fronte alla prima puntata delle Piccole grandi papere, ma gli elementi qui presentati sembrano preparare una storia bella e appassionante. Speriamo che Bosco riesca a mantenere le attese.

lunedì 6 giugno 2016

Pensare a quel punto blu

Il Voyager 1 viaggiava nello spazio ormai da più di 12 anni. Era stato lanciato dalla NASA il 5 settembre del 1977 all’interno di un progetto di studio del Sistema Solare. Possiamo considerarlo, senza troppi mezzi termini, come il primo grande successo, dopo l'allunaggio del luglio 1969, da parte dell'espolarione umana dell'universo.
Da allora, grazie alla stessa NASA ma anche all'ESA e alle altre agenzie spaziali, tutte strette in collaborazioni scientifiche nonostante le beghe politiche, di missioni di esplorazione ne abbiamo lanciate molte, buon ultima ExoMars, ma qualunque sia la prossima scoperta che ci farà stupire, probabilmente riuscirà solo a sfiorare la forza emotiva della foto che Voyager 1 scattò il 14 febbraio del 1990.
Il satellite era ormai giunto ai margini del Sistema Solare, pronto a lasciarlo definitivamente senza mai tornare più sulla Terra, e allora Carl Sagan ebbe l'idea: facciamo girare Voyager 1 verso di noi per scattare una foto del nostro pianeta da quella incredibile distanza, circa 6 miliardi di chilometri (40.5 unità astronomiche).
Quella foto fece il giro del mondo: accompagnata da un bellissimo testo di Sagan, dall'introduzione al libro Pale Blue Dot: A Vision of the Human Future in Space, mostra la Terra, un punto blu nell'immensità dello spazio (enfatizzato da un piccolo cerchio).

martedì 18 marzo 2014

20 anni

Un altro vi parlerebbe di questi vent'anni, dei ricordi e della musica. Un altro vi parlerebbe di quanto è invecchiato, o di quanto era brutta l'adolescenza. Queste cose non mi riescono poi tanto bene, e allora preferisco farvi ascoltare:

martedì 15 gennaio 2013

Maleducatamente

Stavo controllando la posta di Tiscali, che ultimamente mi da problemi, quando, scorrendo tra le notizie, leggo una breve su Nicole Minetti:
La "consigliera" più famosa d'Italia crea scompiglio alla manifestazione "Tuttosposi". L'assessore alle pari opportunità e politiche sociali del Comune di Napoli, Pina Tommasielli, ha lasciato il palco del "forum della Famiglia" all'arrivo della Minetti.
Questo il commento della Minetti:
Non m'interessa neanche il motivo per cui sì e alzata ed è andata via, dico solo che ci vuole un po' di educazione nella vita.
Se l'educazione è più importante dell'ipocrisia, allora preferisco essere maleducato...

mercoledì 5 settembre 2012

Lupi

I tre lupi in apertura, Zanna, Colas e Pietra, sono tratti da Lupi di Andrea Pazienza.

venerdì 25 novembre 2011

Il festival della Tempesta

La Tempesta, l'etichetta musicale dei TARM grazie alla quale molti gruppi di rock alternativo possono arrivare fino al pubblico degli appassionati italiani, propone per tutti i fan dei sui gruppi, il primo festival dove interverranno un po' di pezzi grossi come gli stessi TARM o Le luci della centrale elettrica o Sick Tamburo o i Massimo Volume. Il festival si svolgerà a Venezia questo sabato 3 dicembre e questo è il promo del festival stesso realizzato da Michele Bernardi con il montaggio di Annapaola Martin:
Ulteriori informazioni sulla pagina facebook dell'evento o su youtube del video.

sabato 3 settembre 2011

Working class superheroes

Avrei voluto scrivere una lettera ai sindaci e agli amministratori locali, per chiedere loro perché questa loro protesta di oggi contro i tagli del governo è buona e giusta mentre quella dei precari della scuola e dell'università, che è vecchia del 2008, non ha mai ricevuto alcun vero appoggio da nessuno di loro. Avrei voluto raccontare di questi anni di protesta, della nascita di un blog, quello dei precari dell'Università della Calabria, di storie di persone che credono che un'Italia diversa (e perché no, un mondo) è possibile, di persone che lottano anche contro gli stessi mondi dell'università e della scuola.
Però mi è arrivato un aggiornamento dal canale youtube di Enrico Molteni, uno dei Tre allegri ragazzi morti. I TARM hanno partecipato ieri, 2 settembre, a Pordenone, alla festa per i 100 anni della Casa del Popolo di Torre, progettando lo spettacolo Working class superheroes:
Nel corso della serata i nostri hanno anche proposto il loro spettacolo, fatto di musica, video e immagini realizzate da Davide Toffolo, cartoonist e voce del gruppo, di cui vi propongo il trailer: