Tra il 1992 e il 1993
Topolino pubblicò
Piccole papere e
Le piccole papere crescono, parodie dei romanzi di
Louisa May Alcott realizzate da
Claudia Salvatori e
Lino Gorlero. A più di 25 anni di distanza, sul
Topolino #3267, ecco un nuovo omaggio all'epopea delle donne della famiglia March realizzata questa volta da
Marco Bosco e
Silvia Ziche, che per l'occasione utilizzano il rodato gruppo di papere che più volte hanno già messo in campo: Nonna Papera, Paperina, Paperetta Yé-Yé, Miss Paperett e Brigitta.
Solo una parodia
In effetti è solo con questo
mantra in testa che si riesce a mandar giù la scelta delle protagoniste. Le quattro
piccole donne hanno, infatti, un'età compresa tra i 12 e i 16 anni e anche con tutta la buona volontà e un allargamento della fascia d'età, includere tra le piccole papere Brigitta risulta abbastanza complicato, anche perché la sua età "avanzata" è abbastanza manifesta per via del suo innamoramento per Paperon Laurenbek, evidentemente l'equivalente dell'altrettanto burbero James Laurence. Paperino, invece, è il nipote di Laurenbek, equivalente di Theodore Laurence, e in effetti ne interpreta una versione più matura, ma abbastanza coerente sia con il personaggio originale sia con Paperino stesso.
La scelta che fa storcere di più il naso è, però, l'interprete dell'anziana zia March, affidata a Doretta Doremì, per l'occasione diventata semplicemente zia Etta. Il problema non è tanto la presenza contemporanea delle due spasimanti di Paperone (anche se ultimamente l'amore in generale e quello con Doretta in particolare sembra che siano stati banditi da
Topolino, come se i bambini, almeno in Italia, vivessero in famiglie felici ma senza amore!), o della precisa preferenza, per il ruolo di spasimante, di Brigitta, ma proprio per il trattamento del personaggio, che mal si adatta a interpretare la zia March.
Scelte dei personaggi a parte, la storia procede liscia, lineare e in maniera tutto sommato coerente con la trama del romanzo della Alcott: siamo comunque di fronte alla prima puntata delle
Piccole grandi papere, ma gli elementi qui presentati sembrano preparare una storia bella e appassionante. Speriamo che Bosco riesca a mantenere le attese.