Stomachion

domenica 5 gennaio 2020

Un buon 2020 con Topolino #3345

Il primo numero di Topolino del 2020 viene inaugurato con la terza copertina di seguito di Andrea Freccero che vede Double Duck che brinda al nuovo anno. D'altra parte la storia d'apertura è dedicata proprio alla nuova saga dell'identità da spia di Paperino, Corto circuito.
Le spie sono tutte intorno a te
Dopo il nuovo inizio realizzato da Tito Faraci, proseguono le avventure di Double Duck con il nuovo status dell'Agenzia, ancora più clandestina di prima. DD è, tra l'altro, l'unica delle altre due serie alternative a essere rimasta sulle pagine di Topolino, visto che sia Wizards of Mickey sia PK sono finiti su Topolino fuoriserie nel formato cartonato.
Con Elemento zero, primo dei tre episodi di Corto circuito, Fausto Vitaliano riporta in vita Actinia, il gruppo di terroristi che sembrava essere stato sgominato alla fine di Reboot. Vitaliano, che inizia con un Paperino indaffaratissimo a sbarcare il lunario con ben tre lavori differenti, intercetta perfettamente la paranoia imperante su spie e terroristi. Questi vengono infatti rappresentati come persone comuni, gente normale che cammina per i fatti propri, come osserva Paperino nella prima parte della storia.
Questa è, ovviamente, solo la prima delle complicazioni che Vitaliano ha iniziato a impostare per Paperino/Double Duck in una storia molto ben disegnata da Stefano Zanchi, che avevamo già visto all'opera nella seconda e terza parte di Reboot. Il giovane disegnatore conferma quanto di buono scritto in precedenza e, per ora, anche questo primo episodio risulta sufficientemente interessante da voler attendere con curiosità il seguito di Corto circuito.
Arriva la Befana!
Quella della Befana è una figura "mitologica" tipicamente italiana non presente in altre tradizioni popolari. Ovviamente, essendo Topolino realizzato in Italia, i nostri autori hanno spesso fatto interagire i personaggi disneyani con una figura praticamente sconosciuta negli Stati Uniti. Per lo più la Befana viene fatta interpretare, in molte copertine, da Nocciola, ma quest'anno Gaja Arrighini le fornisce le fattezze papere di Amelia. In Befana per forza, infatti, la strega partenopea viene volontarizzata per sostituire la vera Befana che ha avuto problemi con la scopa nell'ultimo tratto del suo percorso, in Calisota. Il Mago Supremo, allora, decide di chiamare Amelia come Befana supplente: il risultato finale è una storia veloce e divertente dove, nella seconda parte, Amelia/Befana interagisce con Paperone nel suo nuovo tentativo di accaparrarsi la Numero Uno.
A completare il tutto ci pensano i gradevoli, dinamici e rotondi disegni di Carlo Limido, che enfatizza in maniera perfetta l'humor della storia di Arrighini.
Il ritorno di Malachia
In effetti il gatto Malachia non era assente da molti anni, visto che era comparso in una serie di autoconclusive da una pagina, ma Con gli occhi di un gatto può essere comunque considerato come un vero e proprio ritorno. Malachia aveva esordito contemporaneamente a Paperoga ne Il folle salutista di Dick Kinney e Al Hubbard: era il gatto di Paperino e si mostrava come la voce felina della ragione che enfatizzava le assurde idee di Paperoga, che procuravano spesso problemi al micio stesso. Nelle ultime storie, non solo di produzione italiana, abbiamo però visto Malachia stazionare stabilmente a casa di Paperoga, così Giorgio Salati ed Enrico Faccini decidono, innanzitutto, di riportare il gatto a casa di Paperino. Quindi, usandolo come voce narrante, diventa un modo ottimo e divertente per scherzare un po' sul successo dei gatti sul web e sui social network. Ovviamente la speranza è che la ricostituzione della coppia Paperino-Malachia possa continuare ancora a lungo in maniera stabile, e magari, come da tradizione, impegnata a svicolare i folli progetti di Paperoga!
Il giovane Indiana Pipps
Dopo la serie Young Donald Duck arriva sulle pagine di Topolino anche Young Indiana. La serie, che conta sei episodi, è scritta dal creatore di Indiana Pipps, Bruno Sarda, e si concentra sul periodo universitario del personaggio, all'epoca in cui era ancora amico di Kranz. Da autore esperto Sarda affianca ai due anche un nuovo personaggio, un indiamo americano esperto in matematica. I tre iniziano a indagare su un vecchio mistero irrisolto presente nella storia dell'Università di Oxbridge seguendo una serie di indizi congegnati nello stile di quelli ideati dallo stesso Sarda per la parodia Il pendolo di Ekòl.
Sarda, affiancato da Marco Palazzi, costruisce anche l'ambiente universitario al cui interno Indiana si muoverà nel corso degli episodi di Young Indiana: in questo senso la storia è costruita proprio come un primo episodio di una serie, introducendo elementi che si spera verranno sviluppati negli episodi successivi.

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