Stomachion

domenica 6 marzo 2022

Topolino #3458: La matematica

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Dopo il video dedicato all'Aquila di Zeus, oggi esce un secondo video dedicato a La matematica, storia della serie Le pillole di Pico scritta da Marco Bosco per il disegni di Giulia La Torre.
La storia è sostanzialmente di genere didascalico, proponendo al lettore una serie di curiosità, più che di nozioni, che tracciano in maniera piuttosto rapida la storia della matematica. Questa è in pratica la disciplina che studia quantità, numeri, spazio. La curiosità, però, sta nel fatto che il termine greco da cui deriva ha, tra i suoi significati, quello di "incline ad apprendere", dandoci così l'idea dell'importanza della disciplina per gli antichi greci.
E in realtà questa importanza Bosco riesce a trasmetterla al lettore, visto che mostra molti campi in cui la matematica trova applicazioni pratiche, come il commercio, la navigazione, l'agricoltura. Ovviamente vengono citati di passaggio, senza approfondimenti, anche aspetti più astratti come la geometria, il calcolo algebrico e infinitesimale, il ragionamento deduttivo, tutte cose che in qualche modo, e con le opportune semplificazioni, entrano a far parte del bagaglio di conoscenze di tutti. In questo caso la differenza sta nel modo in cui vediamo le cose. E Topolino può aiutare sicuramente a dare una visione meno astratta e astrusa di una disciplina così importante.
E questo perché... La matematica è tutta intorno a noi!
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Brividi lovecraftiani
E veniamo alla cover story, nuova collaborazione tra Marco Nucci e Giorgio Cavazzano, con il soggetto di Giulio Gualtieri. La storia è un omaggio in termini disneyani al solitario di Providence, Howard Phillips Lovecraft. Il protagonista della storia, La maledizione delle maledizioni, è un libro maledetto, una versione particolare del famoso Necronomicon. E' il Tetronomiduck, testo redatto da Lord Mortimer Hatequack, la versione papera di Lovecraft, come intuibile dal nome che ne ribalta il love iniziale in hate. Anche il nome del tomo ha un riferimento, da capire quanto voluto, allo scrittore, e con esso anche un riferimento matematico (cosa che, visto che ci siamo, non guasta!).
Il suffisso tetra, infatti, indica il numero 4, come le 4 dimensioni della relatività di Albert Einstein. E il modello che oggi ci permette di descrivere con grande precisione l'universo ha ispirato a Lovecraft molte delle sue visioni, su tutte quelle del racconto I sogni della casa stregata. Vi metto qui sotto un passo tratto dal racconto:
[Gilman] voleva trovarsi nell'edifico dove alcune circostanze avevano più o meno improvvisamente dato a una mediocre vecchia del XVII Secolo una intuizione nei meandri della matematica forse oltre i massimi approfondimenti moderni di Planck, Heisenberg, Einstein e de Sitter.
Anche ne Il richiamo di Cthulhu troviamo un riferimento esplicito alla geometria quadridimensionale della relatività
Egli disse che la geometria del sogno era abnorme, non-euclidea, e disgustosamente evocativa di sfere e dimensioni lontane dalle nostre.
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Vi lascio scoprire le altre curiosità matematiche legate a Lovecraft. Qui mi resta solo da complimentarmi con Nucci per il modo in cui è riuscito a portare sulle pagine di Topolino le atmosfere dei racconti lovecraftiani, ben supportato da un Cavazzano mago delle inquadrature come non mai.
Giusto un'ultima curiosità per il modo intelligente con cui i due autori riportano Hatequack a Paperopoli, e speriamo che ritorni in future occasioni, magari nel ruolo di narratore dei suoi racconti del terrore!
Il resto del sommario
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Vi è andata bene: nel resto del sommario manca qualunque riferimento matematico! Per cui, molto velocemente, scorriamo quel che manca, a partire dalla seconda puntata de Le sgambascarpe smart di Casty e Alessandro Perina. E' indubbiamente una seconda parte molto più dinamica e divertente rispetto al primo episodio. D'altra parte la necessità di dover concludere con un determinato cliffhanger ha in un certo senso costretto a diluire un po' il primo episodio in favore del secondo. Nel complesso è risultata una storia divertente che mostra un Gambadilegno un po' inconsueto per Casty, visto che è impegnato in una semplice rapina, per quanto realizzata con un piano piuttosto complesso. Sarà interessante, però, vedere se, come già prima con lo stesso Gamba e poi con Macchia Nera, se Casty deciderà di ribaltare Plottigatt e portarlo al livello successivo.
Lo chef personalissimo di Bosco con i disegni di Lucio Leoni è una tipica gag story con Clarabella e Orazio, con quest'ultimo impegnato a interpretare un fantomatico chef francese per aiutare Clarabella a entrare nel solito club esclusivo. Da amante di Leoni, mi sono chiesto alla fine della storia come quest'ultima sarebbe stata se Bosco si fosse limitato al soggetto, lasciando la sceneggiatura al solo Leoni.
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Il numero si chiude con la sorpresa che non ti aspetti: La contesa burocratica acrobatica. A stupire non sono stati tanto i disegni di Mario Ferracina, quando lo sceneggiatore Riccardo Pesce, che per soggetto, stile di narrazione, soluzioni linguistiche e gag propone al lettore una storia squisitamente ciminiana, fino al punto che, senza i crediti, si sarebbe potuta tranquillamente confondere con una della vasta produzione del maestro Rodolfo Cimino. E tutto questo nonostante l'inconsueto partner di Paperone, il sindaco di Paperopoli.
A questo punto non mi resta che darvi appuntamento alla prossima settimana, quando uscirà una storia dedicata al pi greco. Inoltre date un'occhiata al mio canale YouTube poiché uscira, spero prima dell'uscita della prossima recensione topolinesca, un video sulla storia stessa.
La febbre del pi day sta salendo sempre di più!

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