
Topolinia Christmas Carol è ambientata in una tipica sera di dicembre, che quindi può essere prima della vigilia, o della vigilia stessa. Racconta di Topolino e amici che riportano a Topolinia la tradizione, soprattutto anglosassone (se ne trova traccia, per esempio, nel famoso Canto di Natale di Charles Dickens) dei cori natalizi. Un gruppo di allegri cittadini, infatti, si sposta di casa in casa per cantare canti natalizi di fronte alle case con l'intento di rallegrare i cuori e, perché no, raccogliere soldi per beneficienza. Per esempio in Italia, in particolare in Calabria, quando ero bambino spesso in quei giorni arrivavano gli zampognari che suonavano con il loro strumento "pezzi" tipici del periodo, come per esempio Tu scendi dalle stelle.
La storia, di Marco Bosco e Ottavio Panaro, racconta del tentativo di rapina di Gambadilegno e Sgrinfia alla villa di un noto personaggio del cinema topolinese, che viene interrotta proprio dal coro di Topolino &co. Alla storia si unisce anche Irk in una commedia degli equivoci natalizia gustosa e leggera.
Sempre pre-natalizia è la storia egmontiana Gli spiriti di Natale di Knut Naerum e Arild Midthun, dove Paperino cerca di aiutare i nipotini a raccogliere fondi per i cuccioli abbandonati. Come suggerisce il titolo, il nostro avrà a che fare con degli "spiriti", o meglio dei fantasmi che vengono rappresentati da Midthun come i fantasmi del cortometraggio del 1937 Lonesome Ghosts (Topolino e i fantasmi) di Burt Gillett.
Notte in bianco di Tito Faraci e Nico Picone, con Paperoga protagonista, vive in una notte che potrebbe benissimo essere pre-vigilia o post-natalizia, in cui il cugino "preferito" di Paperino vive una magica avventura in compagnia di un pupazzo di neve che vuole evitare di sciogliersi.
La storia non è molto originale: di pupazzi di neve che si animano nelle notti natalizie è piena la letteratura per l'infanzia, ma in questo caso il pupazzo di neve di Faraci viene caratterizzato con un occhio ai personaggi un po' disillusi tipici della letteratura hard boiled, creando un gustoso contrasto con Paperoga.
Faraci è presente sul numero con una seconda storia, Quell'ultimo pacco, la Christmas edition de Gli allegri mestieri di Paperino. La storia, come le altre della serie disegnata da Enrico Faccini, è ambientata dopo Natale e vede Paperone e Babbo Natale che chiedono a Paperino di consegnare un pacco per conto di Babbo. Il motivo per cui tale compito viene chiesto al nostro Paperino è chiarito nel corso della storia, come sempre divertente, a tratti esilarante come tutte le storie della serie.
Il numero si chiude con la prima puntata di Paperhon il navigatore, nuovo capitolo delle Cronache degli antichi regni, saga fantasy di Alessandro Sisti che in questa nuova occasione, affiancato da Roberto Vian ai disegni, allarga gli orizzonti di paperi e topi con la scoperta di una mappa in cui sono indicate le posizioni di lontane isole sconosciute. Così Paperhon decide di partire con una spedizione composta da rappresentati di ciascuno dei regni che costituiscono il mondo immaginato da Sisti. La sensazione è che, pur se il secondo episodio chiuderà questo viaggio di esplorazione, non concluderà di certo la ricerca dei misteri dei mondo degli Antichi regni.
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