Su EduINAF è uscito un articoletto dedicato alla Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams. Una roba divertente, ma che contiene anche un interessante contenuto informativo, legato al moto del Sistema Solare. Infatti quest'ultimo ruota intorno al centro della Via Lattea e questo implica che la nostra posizione nello spaziotempo si modifica continuamente, non solo perché il tempo scorre, ma anche nelle altre tre dimensioni spaziali. E in tutto questo tacendo il fatto che anche la Via Lattea si sposta!
Ad ogni buon conto mi sono divertito così tanto che ho realizzato un video a partire dalla gif animata che si trova nell'articolo recitando in sottofondo un passo dalla versione originale di The Restaurant at the end of the Universe:
Stomachion
Visualizzazione post con etichetta douglas adams. Mostra tutti i post
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martedì 25 maggio 2021
lunedì 25 maggio 2020
La scimmia instancabile

Arthur alzò gli occhi.Il riferimento, in questa citazione dalla Guida galattica per autostoppisti, è a un teorema espresso nel 1913 dal matematico francese Émile Borel. Il teorema stabilisce all'incirca che se si permette a una scimmia di battere a caso i tasti di una macchina da scrivere, questa sarebbe in grado di scrivere qualunque testo, incluse le opere di William Shakespeare.
"Ford!" disse "qui fuori c'è un'incredibile moltitudine di scimmie che vogliono parlarci di una sceneggiatura dell'Amleto che avrebbero appena finito di scrivere!"
Proviamo a vedere la questione dal punto di vista delle probabilità. Supponiamo, per semplicità di calcolo, che la tastiera possegga 50 tasti (in effetti sono di più). Prendiamo una parola, ad esempio banana. Ora, poiché la probabilità di ciascun tasto di venire premuto è 1/50, allora la probabilità che la prima lettera sia b è 1/50, che sia a è sempre 1/50, e così via. Per cui la probabilità che le prime sei lettere premute siano esattamente banana è data dal prodotto
mercoledì 25 settembre 2019
Dirk Gently: una serie olistica di casi quantistici

Prima ricordiamo chi è il protagonista della serie: Dirk Gently è un detective olistico ideato da Douglas Adams nel 1987 su Dirk Gently: Agenzia di investigazione olistica, che al motto di tutto è interconnesso, si muove in giro per la città, il pianeta e lo spaziotempo in maniera casuale risolvendo i casi che gli vengono affidati, o nei quali si imbatte, sempre per caso. Alto, dinoccolato, goffo e con una capigliatura in qualche modo appariscente, amico, o forse è meglio dire conoscente di Thor, è protagonista di un secondo romanzo, La lunga pausa caffè dell'anima e di una terza opera incompiuta, Il salmone del dubbio, pubblicata nell'omonimo volume insieme con appunti inediti, articoli, conferenze di Adams.
sabato 25 maggio 2019
L'unico e solo bar radioattivo dell'universo
Prima di iniziare, un buon towel day a tutti i lettori!
La traccia con cui si apre What Remains Inside a Black Hole dei Man or Atro-Man? ha un titolo che sembra ispirato a Douglas Adams e al suo Ristorante al termine dell'universo:
Il secondo romanzo della serie è, come già il primo, un susseguirsi di divagazioni all'interno della galassia da parte dei protagonisti, Arthur Dent, Ford Prefect, Trillian e Zaphod Beeblebrox, cui non dobbiamo dimenticare il robot depresso, Marvin, o la Cuore d'oro, l'astronave dotata del motore a improbabilità, che ovviamente sfrutta l'imporbabilità quantistica per muoversi all'interno dell'universo e compiere azioni altamente improbabili.
Ad ogni buon conto, divertendosi come nel miglior stile di Adams, le peregrinazioni dei nostri eroi li portano fino al Ristorante al termine dell'universo che viene così brillantemente pubblicizzato:
La traccia con cui si apre What Remains Inside a Black Hole dei Man or Atro-Man? ha un titolo che sembra ispirato a Douglas Adams e al suo Ristorante al termine dell'universo:
Il secondo romanzo della serie è, come già il primo, un susseguirsi di divagazioni all'interno della galassia da parte dei protagonisti, Arthur Dent, Ford Prefect, Trillian e Zaphod Beeblebrox, cui non dobbiamo dimenticare il robot depresso, Marvin, o la Cuore d'oro, l'astronave dotata del motore a improbabilità, che ovviamente sfrutta l'imporbabilità quantistica per muoversi all'interno dell'universo e compiere azioni altamente improbabili.
Ad ogni buon conto, divertendosi come nel miglior stile di Adams, le peregrinazioni dei nostri eroi li portano fino al Ristorante al termine dell'universo che viene così brillantemente pubblicizzato:
Se stamattina hai fatto sei cose impossibili, perché non concederti come settima una colazione da Milliways, il Ristorante al termine dell'Universo?
mercoledì 11 ottobre 2017
Auto blu
L'elegante auto blu decappottabile e desiderabile giunse dalla direzione di Beverly Hills percorrendo le dolci curve di Sunset Boulevard. Chiunque avesse visto un'auto del genere l'avrebbe naturalmente desiderata. Era stata progettata apposta per essere desiderata. Se la gente non l'avesse desiderata, la casa automobilistica l'avrebbe disegnata e ridisegnata finché non fosse stata desiderata da tutti. Il mondo adesso è pieno di oggetti del genere ed è ovviamente per questo che tutti si trovano in un perenne stato di bisogno.
Douglas Adams da Il salmone del dubbio
Douglas Adams da Il salmone del dubbio
giovedì 25 maggio 2017
L'ultima occasione

Insieme con lo zoologo Mark Carwardine, Adams si è messo in viaggio con il beneplacito della BBC (che ovviamente ha utilizzato il materiale per una serie di documentari) sulle tracce del varano del Komodo, del parrocchetto (e altri volatili) di Mauritius, delle volpi volanti sempre delle Mauritius, di vari animali nello Zaire (ad esempio il gorilla di montagna o il rinoceronte o l’ippopotamo), in Nuova Zelanda sulle tracce del rarissimo kakapo, in Cina per vedere il delfino baiji che le autorità locali avrebbero protetto, ritenendolo un patrimonio della Cina al pari della famosa Muraglia.
Gli sforzi dei cinesi non sono stati coronati da successo: il baiji è stato dichiarato estinto nel 2006 e, nonostante nel 2007 venne avvistato un animale che gli somigliava, gli esperti ritengono che, anche fosse vero, comunque non avrebbe salvato dall’estinzione definitiva questa particolare razza di delfini di acqua dolce.
Il senso del viaggio di Adams e Carwardine è allora chiaro: avere un’ultima occasione per incontrare queste razze in via di estinzione, raccontare la loro lotta per la sopravvivenza, aiutati spesso da pochi individui isolati, come il barbuto e silenzioso Arab, protettore dei kakapo, un pappagallo notturno particolarmente schivo, anche con quelli della sua specie, motivo per cui si è ritrovato improvvisamente in pericolo di estinzione nel momento in cui i colonizzatori europei giunti in Nuova Zelanda hanno portato con sé dei formidabili predatori: i gatti. D’altra parte anche il kakapo non aiuta particolarmente bene la sua stessa causa: di fronte a un pericolo, infatti, si blocca, nella speranza di riuscire a mimetizzarsi con l’ambiente circostante.
Al momento, però, grazie alla protezione del governo neozelandese, questi particolari pappagalli si trovano in alcune zone protette sulle isole di Codfish Island e Anchor Island: i 126 esemplari della specie sono ancora con noi!
L’ultima occasione è un libro ricco di storie di questo genere, raccontato con un ritmo veloce e con il solito stile divertente (ma anche irriverente) del grandissimo Douglas Adams. Un libro da leggere che era stato pubblicato in Italia nel 1991 (un anno dopo la pubblicazione originale), ma che Mondadori ha ripreso lo scorso anno, ma visto che il towel day 2016 è stato occupato dal Salmone del dubbio, la recensione è stata rinviata alle celebrazioni di quest’anno.
Buon towel day a tutti!
domenica 5 febbraio 2017
Soluzioni
Le soluzioni arrivano quasi sempre dalla direzione più imprevista, per cui non ha senso guardare in quella direzione, in quanto se vi si guardasse non sarebbe più imprevista e quindi la soluzione non verrebbe di là.
Douglas Adams da Il salmone del dubbio
Douglas Adams da Il salmone del dubbio
mercoledì 25 maggio 2016
Il salmone del dubbio
Un buon #towelday 2016 a tutti con #DouglasAdams
Se già per chiunque abbia letto un qualsiasi libro di Douglas Adams e lo abbia apprezzato, la sua perdita è simile alla mancanza di un tesoro prezioso, immaginate un po' cosa possa provare chi lo ha conosciuto. E' con l'idea di realizzare un sentito omaggio allo scrittore della Guida galattica per autostoppisti che Peter Guzzardi compone Il salmone del dubbio utilizzando articoli inediti, estratti da interviste e il terzo romanzo incompiuto della serie di Dirk Gently, che peraltro dona il titolo alla raccolta.
Se già per chiunque abbia letto un qualsiasi libro di Douglas Adams e lo abbia apprezzato, la sua perdita è simile alla mancanza di un tesoro prezioso, immaginate un po' cosa possa provare chi lo ha conosciuto. E' con l'idea di realizzare un sentito omaggio allo scrittore della Guida galattica per autostoppisti che Peter Guzzardi compone Il salmone del dubbio utilizzando articoli inediti, estratti da interviste e il terzo romanzo incompiuto della serie di Dirk Gently, che peraltro dona il titolo alla raccolta.

venerdì 4 marzo 2016
Dettatura
E credo passerà molto tempo prima che io riesca a dettare un articolo come questo ottenendo un risultato non semplicemente decifrabile, ma esatto.Douglas Adams. Da Il salmone del dubbio, trad. Laura Serra.
Questa osservazione stata dettata al cellulare.
La citazione è stata estratta usando l'applicazione Goggles.
domenica 25 maggio 2014
Il caso dell'universo scomparso

(Douglas Adams, da Guida galattica per autostoppisti)
venerdì 3 gennaio 2014
La lunga pausa caffè dell'anima
Metti una ragazza che prova a raggiungere il fidanzato (o qualcosa del genere) in Norvegia. Metti un dio nordico, uno di quelli che abitano Asgard, un po' irrequieto e decisamente tanto ottuso (giusto per essere gentili). Metti un altro dio nordico, sempre uno di quelli che abitano Asgard, ma che ha deciso di soggiornare sulla Terra, che a un certo punto deve occuparsi di alcuni affari in sospeso, incluso il dio di prima (che per inciso è il figlio) e un contratto con una sorta di demoni (o forse affaristi, o qualcosa del genere). Metti una morte misteriosa in una camera chiusa, un'aquila insistente che vorrebbe chiedere aiuto ma non sa come comunicarlo, metti poi un detective olistico che deve indagare su tutto questo, magari salvando l'universo, alla fine, come sempre del resto.
Metti tutto quanto nella testa di un grande scrittore e quello che ne uscirà sarà il secondo capitolo della saga di Dirk Gently. Di Douglas Adams, of course.
Metti tutto quanto nella testa di un grande scrittore e quello che ne uscirà sarà il secondo capitolo della saga di Dirk Gently. Di Douglas Adams, of course.
Nessun investigatore privato ha l'aria dell'investigatore privato. Questa e' una delle regole fondamentali dell'investigazione privata.
venerdì 18 ottobre 2013
Immaginazione squilibrata
E' noto che esiste un numero infinito di mondi, semplicemente perché c'è una quantità infinita di spazio tutta per loro. Tuttavia non tutti sono abitati. Ogni numero finito diviso per l'infinito è così vicino al nulla da non fare differenza, così si può dire che la media della popolazione di tutti i pianeti dell'universo è zero. Da ciò segue che la popolazione di tutto l'universo è anch'essa zero, e che tutte le persone che potresti incontrare di volta in volta sono solo i prodotti di una immaginazione squilibrata.
Douglas Adams
Douglas Adams
sabato 25 maggio 2013
Agenzia investigativa olistica
Avete mai avuto bisogno di una agenzia investigativa olistica? E sapete cos'è una agenzia investigativa olistica?
Se non lo sapete, niente panico: non vi siete persi nulla, e tanto ci sono io qui che ve lo sto per dire anche se poi magari non volete proprio saperlo.
E se questo non vi è bastato a convincervi (a fare cosa, poi, non so), sappiate che un monaco elettrico che attraversa i mondi grazie alla porta del bagno lasciata aperta dal professore in uno dei suoi viaggi è un motivo più che sufficiente (a fare cosa, poi, non so).
Ma se ancora fate gli scettici, ecco due parole che vi faranno cambiare idea, nonostante l'assenza del 42: Douglas Adams.
Ovviamente con affetto a Douglas Adams(2), visto che oggi è il towel day!
Se non lo sapete, niente panico: non vi siete persi nulla, e tanto ci sono io qui che ve lo sto per dire anche se poi magari non volete proprio saperlo.
Il termine olistica si riferisce alla mia convinzione [del detective] che il punto importante sia la sostanziale interconnessione di tutte le cose. Io [il detective] non perdo tempo con bazzecole quali la polvere per le impronte digitali, indizi rivelatori prelevati dalle tasche o sciocche orme di scarpe. Ritengo che la soluzione di ogni problema vada ricercata nel disegno e nello schema globale. Il rapporto fra cause ed effetti, signora Rawlinson [la cliente], spesso è più sottile e complesso di quanto noi, a una prima e sommaria visione del mondo fisico, saremmo naturalmente portati a supporre.E quali sono le sue origini segrete?
Alcuni ricercatori stavano conducendo proprio questo esperimento [il gatto di Schroedinger], ma quando aprirono la scatola, il gatto non era né morto né vivo, ma in effetti scomparso, per cui mi chiamarono per indagare. Riuscii a dedurre che non era successo niente di drammatico. Semplicemente il gatto, stufo di farsi rinchiudere in continuazione nella scatola e di tanto in tanto di essere gasato, alla prima occasione aveva infilato la finestra. Per me fu questione di un minuto mettere una ciotola di latte vicino alla finestra e chiamare Bernice con voce invitante... Bernice era il nome del gatto... così il gatto tornò al suo posto.Se questo fu il caso di lancio per Dirk Gently e la sua agenzia olistica, forse quello più importante fu l'indagine per l'omicidio di Gordon Way, magnate dell'industria informatica, nonché amico fraterno del fidanzato della sorella Susan, nonché unico indagato per l'omicidio, Richard MacDuff. Richard, apprezzato programmatore nonché autore dell'apprezzato articolo Music and Fractal Landscapes, che getta le basi per la moderna musica frattale(1), ha la fortuna di conoscrre Dirk, suo vecchio compagno di università, e la sventura di essere suo cliente, visto che un'indagine di Dirk non può non concludersi con una missione di salvataggio dell'universo, ovviamente grazie alla macchina del tempo, che poi è la vecchia casa a del professore di Richard.
E se questo non vi è bastato a convincervi (a fare cosa, poi, non so), sappiate che un monaco elettrico che attraversa i mondi grazie alla porta del bagno lasciata aperta dal professore in uno dei suoi viaggi è un motivo più che sufficiente (a fare cosa, poi, non so).
Ma se ancora fate gli scettici, ecco due parole che vi faranno cambiare idea, nonostante l'assenza del 42: Douglas Adams.
Ovviamente con affetto a Douglas Adams(2), visto che oggi è il towel day!
lunedì 24 dicembre 2012
La finestra sull'improbabile
Questa è la didascalia che si trova sotto il poster con l'immagine dello spazio profondo scattata da Hubble su uno dei muri della sala da pranzo dell'Osservatorio di Brera:
Personalmente, però, ciò che abbino maggiormente al concetto di improbabilità è il motore della Cuore d'oro, la mitica astronave dalla assurda personalità protagonista della serie di romanzi della Guida Galattica per gli Autostoppisti.
La serie, che si era interrotta con il quinto volume di una trilogia (!), vede come protagonisti il terrestre Arthur Dent e l'extraterrestre Ford Prefect che girovagano per lo spazio dopo la distruzione della Terra per lasciare spazio a una autostrada spaziale. A riprendere le avventure dei due amici e di loro comprimari, astronave Cuore d'oro inclusa, ci pensa Eoin Colfer, più noto per la serie di Artemis Fowl, che in E un'altra cosa... costruisce un vero e proprio atto d'amore verso la saga di Douglas Adams.
In effetti, nonostante si ritrovino tutti i personaggi della saga, inclusa la Guida 3.0, non siamo di fronte a un romanzo della saga: Colfer ce la mette certamente tutta per inserire elementi assurdi nella tradizione della Guida e le parti meglio riuscite sono quelle costruite sulla falsa riga dei capitoli dei romanzi originali, con descrizioni più o meno dettagliate che partono dalle voci della Guida Galattica o da leggi della natura che verranno successivamente violate. In questo comunque divertente romanzo sarà protagonista anche una divinità dimenticata, il martellatore per eccellenza, Thor, dio del tuono, che permetterà all'autore di visualizzare anche una versione abbastanza noir di Asgard o di mettere in scena una nave spaziale vichinga, la nave di Thor, dal carattere non meno marcato della Cuore d'oro.
Alla fin fine, pur se è un romanzo che cerca di proseguire una saga irripetibile della fantascienza umoristica mondiale, è da prendersi semplicemente per quello che è: un atto d'amore alla Guida Galattica e a Douglas Adams.

La serie, che si era interrotta con il quinto volume di una trilogia (!), vede come protagonisti il terrestre Arthur Dent e l'extraterrestre Ford Prefect che girovagano per lo spazio dopo la distruzione della Terra per lasciare spazio a una autostrada spaziale. A riprendere le avventure dei due amici e di loro comprimari, astronave Cuore d'oro inclusa, ci pensa Eoin Colfer, più noto per la serie di Artemis Fowl, che in E un'altra cosa... costruisce un vero e proprio atto d'amore verso la saga di Douglas Adams.
In effetti, nonostante si ritrovino tutti i personaggi della saga, inclusa la Guida 3.0, non siamo di fronte a un romanzo della saga: Colfer ce la mette certamente tutta per inserire elementi assurdi nella tradizione della Guida e le parti meglio riuscite sono quelle costruite sulla falsa riga dei capitoli dei romanzi originali, con descrizioni più o meno dettagliate che partono dalle voci della Guida Galattica o da leggi della natura che verranno successivamente violate. In questo comunque divertente romanzo sarà protagonista anche una divinità dimenticata, il martellatore per eccellenza, Thor, dio del tuono, che permetterà all'autore di visualizzare anche una versione abbastanza noir di Asgard o di mettere in scena una nave spaziale vichinga, la nave di Thor, dal carattere non meno marcato della Cuore d'oro.
Alla fin fine, pur se è un romanzo che cerca di proseguire una saga irripetibile della fantascienza umoristica mondiale, è da prendersi semplicemente per quello che è: un atto d'amore alla Guida Galattica e a Douglas Adams.
domenica 17 febbraio 2008
Praticamente innocuo
E' a queste semplici due parole che la redazione riduce l'articolo composito e complesso che Ford Prefect scrive per la Guida Galattica per gli autostoppisti. La cosa non va molto giù a Prefect, ma sicuramente stuzzica l'inventiva di Douglas Adams, che utilizza le due semplici parole per l'ultimo romanzo dell'unica trilogia in cinque parti mai scritta sulla faccia della Terra.
Appunto. La Terra. E quella di Ford Prefect e di Artur Dent è solo una delle tante, possibili Terre, la maggior parte delle quali nemmeno esiste più, perché il pianeta Terra presenta almeno una discontinuità nel suo asse di probabilità. Dovete infatti sapere che secondo la nuova versione aggiornata della Guida Galattica, un pappagallo multidimensionale che vive in tutti gli universi possibili (quelli che compongono il Gran Casino Generale, per intenderci!), il nostro universo si basa su uno spazio che ha tre dimensioni spaziali, una temporale, una probabilistica (ed un numero ancora maggiore di dimensioni per noi normalmente indistinguibili!).
Ma abbiamo divagato. Non abbiamo veramente parlato del libro di Adasms, dell'ultimo libro della trilogia in cinque parti. E cosa c'è da dire se non: è divertente, appassionante, spiazzante. Perché il finale è proprio spiazzante, imprevisto, ma anche divertente, e forse finirete come Ford, ridendo come matti!
Appunto. La Terra. E quella di Ford Prefect e di Artur Dent è solo una delle tante, possibili Terre, la maggior parte delle quali nemmeno esiste più, perché il pianeta Terra presenta almeno una discontinuità nel suo asse di probabilità. Dovete infatti sapere che secondo la nuova versione aggiornata della Guida Galattica, un pappagallo multidimensionale che vive in tutti gli universi possibili (quelli che compongono il Gran Casino Generale, per intenderci!), il nostro universo si basa su uno spazio che ha tre dimensioni spaziali, una temporale, una probabilistica (ed un numero ancora maggiore di dimensioni per noi normalmente indistinguibili!).
Ma abbiamo divagato. Non abbiamo veramente parlato del libro di Adasms, dell'ultimo libro della trilogia in cinque parti. E cosa c'è da dire se non: è divertente, appassionante, spiazzante. Perché il finale è proprio spiazzante, imprevisto, ma anche divertente, e forse finirete come Ford, ridendo come matti!
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