Stomachion

Visualizzazione post con etichetta dune. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta dune. Mostra tutti i post

martedì 19 marzo 2024

L'inevitabile destino scritto tra le Dune

20240315-dune-part-2
Con la seconda parte di Dune Denis Villeneuve, spalleggiato alla sceneggiatura da Jon Spaihts, completa la trasposizione del primo, corposo romanzo della serie di Frank Herbert. Avendo già speso parole di elogio sulla prima parte, risulta forse pleonastico ripeterle, sebbene siano del tutto meritate. Certo sto parlando del film tratto da uno dei miei libri preferiti, uno dei pochi che ho letto per ben due volte, l'ultima qualcosa come5 anni fa o poco più, e forse questo mi ha permesso di apprezzare una piccola finezza: la fedeltà delle battute e delle situazioni rappresentate sullo schermo con quelle descritte su carta da Herbert.
Devo però dire che mi sono trovato nella strana situazione di dovermi trattenere, con chi mi accompagnava al cinema, dal fare spoiler sul prossimo film, giusto per farvi capire quanto Villeneuve si sia mantenuto aderente alla materia originale (per contro la consapevolezza della non eccelsa memoria di chi mi accompagnava, è una garanzia che quando sarà, quei pochi spoiler saranno dimenticati).
In effetti c'è ancora una qual certa superiorità del libro rispetto al romanzo, anche solo nella caratterizzazione in particolare di Paul Atreides, ma con Messia di Dune, la cui sceneggiatura sembra vicina al concludersi, probabilmente vedremo il personaggio avere un cambio di marcia, una crescita ancora più netta di quella vista fino a ora, che però è intuibile già in questa seconda pellicola (o almeno è intuibile per chi il libro lo ha letto). I personaggi che sono riusciti a spiccare, però, sono in particolare Lady Jessica, la madre di Paul, in una caratterizzazione al limite della follia, e Chani, con la sua fiducia quasi incondizionata nei confronti di Paul. Su quest'ultimo qualcuno potrebbe obiettare, rispetto a quel che ho scritto poco sopra, che in realtà il personaggio emerge in particolare nella seconda parte del film, ma per contro la scena finale del confronto con Feyd-Rautha Harkonnen, interpretato da Austin Butler, si apprezza in molte sfumature soprattutto se hai la lettura del romanzo pregressa. Inoltre vorrei aggiungere che, più che Paul, a emergere è soprattutto il modo in cui quest'ultimo viene visto dai Fremen, che poi fornisce anche una delle chiavi di lettura del romanzo e, in particolare, di Messia di Dune. Di questo, però, ci sarà modo di discuterne in futuro.

lunedì 27 settembre 2021

L'ornitottero

Nella saga di Dune una delle invenzioni tecnologiche più curiose sono gli ornitotteri, delle aeronavi che per volare sbattono letteralmente le ali! Delle varie trasposizioni del romanzo, proprio quella di Denis Villeneuve ci presenta degli ornitotteri particolarmente fedeli alle descrizioni presenti nel romanzo di Frank Herbert, ma l'ornitottero non nasce da un'idea dello scrittore di fantascienza, ma è profondamente legata al desiderio dell'uomo di poter volare come gli uccelli.
L'ornitottero più noto è quello di Leonardo Da Vinci, rappresentato in una serie di disegni datati tra il 1485 e il 1490. I suoi progetti, che l'inventore non mise mai in atto, sono stati realizzati solo in epoca moderna per conto di vari musei sparsi per il mondo, come ad esempio quelli costruiti da Alberto Mario Soldatini e Vittorio Somenzi per il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

martedì 21 settembre 2021

Un viaggio su Dune

20210921-dune-villeneuve-poster
Avendo affrontato la recensione dei sei libri di Dune, non ha molto senso scendere nel dettaglio della trama del primo film di Denis Villeneuve, sceneggiato da Jon Spaihts, Eric Roth e dallo stesso Villeneuve.
La storia narra le vicende della famiglia Atreides, in particolare del giovane Paul e della madre Jessica, sulle sabbiose dune del pianeta Arrakis. In particolare il primo film di Villeneuve si ferma poco prima dell'unione ufficiale di Paul e Jessica con i fremen, l'orgoglioso popolo che abita su Dune, nome non ufficiale di Arrakis.
La storia dei tentativi precedenti di portare su schermo la saga che, a detta dello stesso George Lucas, ha ispirato Star Wars, sono iniziati nei primi anni settanta, quando Alejandro Jodorowsky provò a portare a termine un progetto lungo 14 ore! I tempi non erano ancora maturi né per serie televisive né per serie cinematografiche di ampio respiro, per cui non se ne fece nulla (per fortuna) e la palla passò a David Lynch. Il suo Dune, prodotto da Raffaella De Laurentiis, venne rilasciato nelle sale nel 1984 e sebbene non ottenne nell'immediato riscontri positivi, è diventato con il tempo un film culto, rivalutato nel corso degli anni (insieme con la stessa visionarietà di Lynch, mi viene da aggiungere).
Dopo il film del 1984 ci furono due serie televisive, una nel 2000, Dune, e l'altra nel 2003, I figli di Dune, e poi solo voci e tentativi da parte della Paramount. Alla fine, nel 2016, la casa di produzione (all'incirca) indipendente Legendary annunciò l'acquisizione dei diritti cinematografici della saga, ed è proprio quel progetto lì, portato sul grande schermo in co-produzione con la Warner Bros., ad aver esordito in questi giorni nelle sale cinematografiche italiane: l'attesa è, dunque, finita!

giovedì 29 agosto 2019

Unico e indomito

Quel dipinto [Casolari a Cordeville di Van Gogh] dice che non puoi reprimere ciò che in te è indomito, l'unicità che si manifesterà sempre fra gli umani, non importa quanti sforzi facciamo per evitarlo.
- Frank Herbert dalla saga di Dune

mercoledì 14 agosto 2019

Il ritorno del pianeta delle Dune

Come scritto nella recensione de Gli eretici di Dune, il penultimo romanzo è il migliore di tutta la serie per complessità di intreccio, forza dei personaggi e vividezza delle immagini. La rifondazione di Dune ne è, però, il seguito più diretto e ne eredita in parte i pregi, nonostante la perdita di un personaggio forte come Miles Teg, che in questa occasione viene sostituito da un suo ghola, attivato però quando ancora è troppo giovane per essere completamente autonomo e altrettanto forte della versione vista nel romanzo precedente.
Ad ogni modo, dopo aver posto le basi per il ritorno del pianeta Dune, trasformando in un pianeta di sabbia solcato dai vermi il pianeta della Casa Capitolare delle Bene Gesserit, Frank Herbert mette in campo il romanzo più esplicitamente anti-burocratico di tutta la serie. La posizione è quasi anarchica, si potrebbe dire: le osservazioni contro la casta burocratica, che limita la creatività e lo sviluppo non solo dell'individuo, ma persino della società nel suo complesso sono esplicite e molto argute. D'altra parte la necessità delle Bene Gesserit di unirsi in qualche modo con le Matres Onorate sembra un modo che lo scrittore ha di suggerire la necessità di creare una sintesi nella società.

martedì 13 agosto 2019

La distruzione delle Dune

L'imperatore-dio di Dune si concludeva con l'ultimo sacrificio di Leto II, il Tiranno: morire per mano di Duncan Idaho, liberando così le trote delle sabbie che costituivano il suo corpo e permettendo così ai vermi di tornare a solcare la superficie di Dune. Secoli dopo il pianeta ha cambiato nome, diventando Rakis, e i suoi abitanti vivono in una situazione intermedia tra i Fremen e il popolo molle dell'ultimo periodo di Leto II. Da un lato le città riescono a sopravvivere al ritorno dei vermi, dall'altro sono presenti degli echi nei costumi che richiamano alle tradizioni dei Fremen.
Non è con questo romanzo che Frank Herbert ricostruisce lo spirito del popolo che ha ideato in Dune, ma indubbiamente inizia a porre gli elementi di questa ricostruzione. Non sono però questi gli elementi che rendono Gli eretici di Dune il migliore, fino a qui, della serie. Da un lato ci sono i molti interessanti elementi della trama che Herbert congegna: il ritorno della Dispersione, ovvero il movimento di esseri umani che sono andati a esplorare l'universo e che ora stanno tornando nel nucleo originario dell'Impero, guidati dalle Matres Onorate; queste ultime mostrano poteri non molto differenti da quelli delle Bene Gesserit, ma risultano più inquietanti e pericolose, preda di un delirio di onnipotenza che ha il gusto dell'autodistruzione; viene approfondito il ruolo dei Bene Tleilaxu, che hanno in questo caso un peso narrativo non indifferente e non come semplici produttori di ghola o come elementi attivi delle cospirazioni attraverso i Volti Danzanti.

lunedì 12 agosto 2019

L'aurea via delle Dune

Alla fine de I figli di Dune, Leto II, figlio di Paul Atreides, sacrifica se stesso per il bene della Via Aurea, chiudendo il suo corpo all'interno di una particolare tuta distillante, costituita da tutte le trote della sabbia del pianeta Dune. Sono infatti le trote della sabbia a permettere ai vermi di proliferare sul pianeta e dare a Dune il suo monopolio sulla spezia.
Il sacrificio di Leto porta ad alcuni risultati interessanti: da un lato Dune diventa un pianeta vivibile, dove il verde e l'acqua hanno guadagnato ampi spazi sul pianeta, mentre i vermi sono praticamente scomparsi dalla sua superficie; dall'altro i Fremen sono praticamente scomparsi. Lo spirito della popolazione originaria del pianeta è scomparso, diluito dalle migliori condizioni di vita giunte sul pianeta. Nel frattempo, per mantenere vivo un esercito formidabile come i vecchi Fremen o come i Sardaukar, Leto II mette in piedi un gruppo di donne soldato guidate e addestrate dai ghola di Duncan Idaho, in qualche modo protagonista indiscusso del romanzo. Il suo carattere, la sua intelligenza grazie ai poteri mentat che Leto II chiede ai Bene Tleilax di mantenere, le sue abilità di combattente, la sua inevitabile ribellione diventano centrali nel piano del figlio di Paul, il cui corpo è diventato grande come quello di un verme dei vecchi tempi.

venerdì 9 agosto 2019

Navigatori dello spazio profondo

Cercando su Spotify mi sono imbattuto in due album ispirati da Dune di Frank Herbert, entrambi strumentali (o quasi) e di musica elettronica. Il primo è esplicitamente dedicato al pianeta Dune: Arrakis (questo il nome di Dune) dell'artista multimediale canadese Timotheos è più monocorde e rilassante. Il secondo, Navigators di Turbo Knight, pseudonimo dell'artista e dj finlandese Antti Huurinainen, è musicalmente più vario, per quanto esplicitamente ispirato alla musica elettronica degli anni Ottanta, e dedicato ai navigatori della Gilda, la grande associazione di commercianti che controlla i traffici di merci e persone all'interno dell'Impero nell'universo di Dune.
Una mappa dell'universo
I navigatori della Gilda hanno una serie di capacità sovrumane, una delle quali è quella di riuscire a determinare quale sia la strada ottimale per raggiungere due punti distinti dell'universo. Per ottenere questo risultato, i navigatori fanno uso della spezia, nome comune con il quale è più noto il melange, una particolare sostanza che viene estratta dalle miniere di Arrakis/Dune e utilizzata come droga praticamente su tutti i pianeti dell'Impero. Il melange, oltre a risvegliare e amplificare i poteri psichici di chi la assume, permette di prolungare la vita, colora di azzurro acceso gli occhi ed è la base fondamentale per molti dei riti presenti nel romanzo, da quelli delle Bene Gesserit a quelli dei Fremen.
In particolare i navigatori della Gilda riescono a vedere i percorsi nello spaziotempo grazie a un liquido saturo di spezia nel quale sono immersi. Nell'ottica della scienza attuale, questi percorsi accendono la fantasia, visto che, stando alle simulazioni, anche nel nostro universo sembra ci siano dei veri e propri percorsi tra le galassie, costituiti da filamenti di materia oscura:

mercoledì 7 agosto 2019

Il sacrificio delle Dune

Sono passati una decina di anni dalla conclusione di Messia di Dune. Paul Atreides si è diretto nel deserto, cieco e senza più alcuna visione: tutti lo credono morto. I figli di Paul e Chani, Leto e Ghanima, sono cresciuti, ma pur essendo bambini, hanno poteri che vanno al di là della comprensione di quasi chiunque, compresa Lady Jessica, madre di Paul. Alia, figlia di Jessica, a causa della prova che quest'ultima ha subito con la spezia nel corso di Dune, si ritrova sola a dover affrontare i poteri delle Bene Gesserit, senza alcun vero addestramento, abbandonata persino dalla madre che sembra riporre ben poca fiducia nella figlia. In qualche modo è questo l'errore più grave di Lady Jessica, che lascia Alia preda degli impulsi omicidi di Vladimir Harkonnen.
Attraverso Alia, ma in parte anche usando Leto, Frank Herbert approfondisce i poteri segreti delle Bene Gesserit e delle Reverende Madri: queste diventano tali quando riescono a diventare consapevoli delle vite di coloro che le hanno precedute, entrando in contatto con le loro "anime". Questo genere di poteri permette anche di recuperare Vladimir Harkonnen, morto nel primo romanzo del ciclo, e introdurre nel romanzo un elemento di male puro che va a complicare la vicenda ricca di intrighi che lo scrittore sviluppa nel corso di questo terzo romanzo, I figli di Dune.

martedì 6 agosto 2019

L'inevitabile destino delle Dune

L'intera vita di Paul Atreides, il Muad'dib dei Fremen e il Kwisatz Haderach delle Bene Gesserit, come Imperatore galattico è stata votata prima a evitare l'avvento della Jihad e poi a controllarla, per renderla meno devastante rispetto a quanto narrato dalle sue visioni. Il suo obiettivo è stato sempre quello di trovare una scappatoia a un destino che diventava inevitabile col passare dei giorni. L'accettazione di parte di questo percorso, però, ha reso Paul come Imperatore come uno dei più odiati dell'universo.
Messia di Dune, seguito di Dune di Frank Herbert uscito nel 1969, 4 anni dopo il primo, ruota intorno a Paul e al suo gravoso destino, l'unico che avrebbe avuto una qualche probabilità di impedire lo scatenarsi nell'universo di una inarrestabile forza distruttrice.
Spogliato di molte delle intricate costruzioni religiose e filosofiche del primo romanzo, Messia di Dune risulta più scorrevole e veloce, non solo per il ridotto numero di pagine, e in un certo senso è strutturato come una partita a scacchi tra l'Imperatore e i suoi nemici, che ordiscono una complicata trappola per fermarlo. In questo è interessante osservare come, alla fine, si scopre che anche all'interno dei congiuranti c'era un piano nascosto per preservare la vita dell'Imperatore e ottenere da lui una contropartita.
Herbert, inoltre, conclude con questo romanzo il suo lavoro con Paul Atreides, arrivato a un livello di poteri mentali apparentemente inarrivabile per chiunque tra le Bene Gesserit, e inizia quello sulla sorella Alia Atreides, mentre introduce i figli di Paul, i gemelli Ghanima e Leto. Inoltre affianca alle Bene Gesserit il suo equivalente maschile, i Bene Tleilax, che si distinguono dalle prime non per l'obiettivo (il miglioramento del genere umano), ma per i modi: l'utilizzo dell'ingegneria genetica. Non a caso il ritorno di Duncan Idaho, maestro d'armi di Paul morto nel primo volume, viene realizzato proprio con tecniche genetiche molto avanzate.
Nella creazione dei Bene Tleilax come controparte maschile delle Bene Gesserit ha, evidentemente, pesato in Herbert il fatto che i mentat, per quanto paragonabili con le Bene Gesserit, non potevano essere considerati dei veri antagonisti di questo gruppo di monache spaziali.

lunedì 5 agosto 2019

Tra le Dune di notte

Avevo già letto il romanzo Dune alcuni anni fa, ma poi non ho dato seguito alla lettura degli altri sei della serie. Dopo anni ho deciso di riprendere la saga, rileggendo il primo romanzo. Inizia qui la serie di articoli dedicati a una delle saghe di fantascienza più belle di tutti i tempi.
Sul finire degli anni Novanta del XX secolo venne trasmesso, su una delle reti Mediaset, il film del 1984 Dune di David Lynch. Terzo lungometraggio del mitico regista statunitense famoso soprattutto per Twin Peaks, si trovò alla fine in mano con quello che la critica, in particolare anglofona, definì come un pessimo film. Tra le poche voci contrarie, quella di Harlan Ellison, che ritenne tra i motivi di tale fallimento una cattiva promozione del film presso i critici stessi. C'è da dire, però, che molte delle critiche rivolte alla pellicola puntavano sulla complessità della storia, probabilmente dovuta ai tagli subiti prima di venire distribuita. Prendo come possibile motivazione per il fatto che, invece, il Dune di Lynch mi piacque il fatto che la versione andata in onda all'epoca in televisione era stata rimontata con alcune delle scene tagliate, rendendo la storia più facilmente comprensibile.
Nel complesso, però, trovai il film ben fatto per la forza dei personaggi, gli aspetti filosofici e religiosi e la forza visiva della pellicola, già molto lynchiana nonostante fosse il terzo lavoro importante del regista. La visione del film, però, mi spinse a cercare il romanzo di Frank Herbert da cui il film era tratto. Per un caso fortunato Sperling&Kupfer a partire dalla metà del 1999 iniziò la pubblicazione di tutta la serie originale di 6 romanzi scritta da Herbert e ambientata su Arrakis. Di tutta la serie, lessi immediatamente solo il primo romanzo, lasciando però in sospeso la lettura degli altri cinque. Ho ripreso in mano Dune, rileggendolo (uno dei pochissimi casi), con l'idea di leggere tutta la serie di seguito, giusto con poche pause tra i 6.

domenica 30 settembre 2012

The dune and the spice

20210921-dune-sunrise
The beginning is a very delicate time. Know then that it is the year 10191. The Known Universe is ruled by the Padishah Emperor Shaddam IV, my father. In this time, the most precious substance in the universe is the spice Melange. The spice extends life. The spice expands consciousness. The spice is vital to space travel. The Spacing Guild and its navigators, who the spice has mutated over 4,000 years, use the orange spice gas, which gives them the ability to fold space. That is, travel to any part of universe without moving.
Oh, yes. I forgot to tell you — the spice exists on only one planet in the entire universe. A desolate, dry planet with vast deserts. Hidden away within the rocks of these deserts are a people known as the Fremen, who have long held a prophecy that a man would come, a messiah who would lead them to true freedom. The planet is Arrakis, also known as Dune.
(from Dune's film by David Lynch | animation by Pascal Blanche)