Stomachion

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domenica 7 settembre 2025

Topolino #3641: 95 anni di Pluto

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Con Topolino #3641 si festeggia, sin dalla copertina di Ivan Bigarella i 95 anni di Pluto, il cane di Topolino. Oltre alla copertina e alla storia d'esordio, L'amico invisibile di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio, era allegata al numero, ovviamente per chi voleva acquistarla, una "statuina" (o action figure) dedicata al personaggio realizzata a partire dai disegni di Federico Butticè.
Pluto, in effetti, ha esordito il 5 settembre del 1930 nel cortometraggio The Chain Gang di Burt Gillett, ma non aveva ancora il suo nome. Successivamente è comparso un mese dopo con il nome Rover nel cortometraggio The Picnic e quindi finalmente come Pluto il 30 aprile del 1931 in The Moose Hunt, anche questo, come il precedente, diretto da Gillett. Il personaggio, in particolare nella sua interpretazione presente in Tha Chain Gang, è ufficialmente diventato di pubblico dominio, avendo compiuto 95 anni.
Veniamo, però, alla storia d'apertura: è un'avventura divertente e dinamica in cui il nostro si lascia influenzare dalla voce di una pulce che, non volendo fare il bagno, convince Pluto a scappare, prendendo un treno per Parigi!
Col gusto dei cortometraggi delle origini, ma con il tocco del tratto moderno, ma classico, adottato da Pastrovicchio in particolare in queste storie celebrative, L'amico invisibile è un sentito omaggio a un personaggio che solo periodicamente viene utilizzato dagli autori in maniera significativa all'interno delle storie di Topolino.

domenica 27 febbraio 2022

Topolino #3457: tempo di sport

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Nonostante la situazione internazionale sia piuttosto complicata, non mi sembrava il caso di proseguire oltre il silenzio di contenuti, e così eccoci qui per l'usuale recensione settimanale del Topolino in edicola.
Cover story è la prima puntata della nuova storia di Casty disegnata da Alessandro Perina. La storia si presenta con uno spirito squisitamente barksiano visto che l'autore punta il suo occhio sarcastico sul dilagare tra le gente delle mode, in questo caso particolare quello della moda sportiva. Questa viene trainata da un nuovo accessorio, Le scambiascarpe smart, scarpe da corsa che possono essere agilmente controllate usando una semplice app sullo smartphone. E come in tutte le cose, quando le si usano eccessivamente, certe novità diventano da utili a schiavizzanti.
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Al fianco dell'occhio satirico con cui la storia viene narrata, Casty propone anche il più classico dei misteri sull'azienda che produce queste scarpe, suggerendo al lettore che in realtà siano state ideate da un individuo incappucciato che si aggira tra le vignette allaricerca proprio dell'azienda produttrice. Non ci resta che aspettare il prossimo episodio per scoprire cosa ha in serbo per noi Casty.

domenica 6 dicembre 2020

Topolino #3393: La sfida del risparmio

La cover story, questa settimana celebrata da Francesco D'Ippolito, è una nuova esplorazione del mondo del risparmio secondo Paperone. Il risparmio a 360° è una divertente sfida tra Paperone e Rockerduck su chi è in grado di risparmiare meglio. Come le classiche sfide alla Carl Barks, ruota intorno al Club dei miliardari, quell'associazione di ricchi annoiati che cercano qualunque stimolo per movimentare la giornata. E l'occasione è proprio l'ennesimo tentativo di Rockerduck di battere Paperone. A gestire questa nuova sfida, sotto la supervisione di Pico de Paperis, ci pensano Gaja Arrighini ed Enrico Faccini in una delle sue peraltro poche storie da solo disegnatore. E Rockerduck la vittoria, almeno in una delle cinque sfide del risparmio, avrebbe potuto anche chiamarla, visto che la sfida a chi percorre meno chilometri da un punto di arrivo a uno di partenza Paperone l'ha aggirata portando la bici in braccio, e quindi facendo segnare sul contachilometri il valore 0 e sottraendosi così al controllo. Nonostante un altro paio di perplessità, la storia è risultata abbastanza gradevole, pur se costruita in maniera tale da far vincere comunque Paperone.

domenica 4 marzo 2018

L'arte contro gli austriaci e altre storie su Topolino #3249

In attesa del Topolino dedicato alla 25.ma edizione di Cartoomics con una storia dedicata al buon vecchio zio Martin di Alfredo Castelli e Casty, vediamo alcune delle storie presenti su Topolino #3249.
L'arte contro gli austriaci
Nel 1817 Francesco I d'Austria decise di convolare a nozze per la quarta volta. La nuova moglie era Carolina Augusta di Baviera, e poiché il buon Francesco aveva sotto di sé un po' di possedimenti, chiese un tributo/regalo di nozze (ovviamente non molto spontaneo). All'epoca a Venezia era presidente dell'Accademia di Belle Arti di Venezia il conte Francesco Leopoldo Cicognara, che ebbe un'idea eccezionale: pagare il tributo con opere d'arte.
La proposta di Cicognara era vincente sotto ogni punto di vista: utilizzare i soldi del tributo per finanziare gli artisti veneti (permettendo, così, al denaro di non uscire dai confini dell'ex-Serenissima) e pubblicizzare la loro arte, visto che la cultura era di fatto diventata uno dei pochi campo dove Venezia poteva ancora esprimere la sua personalità. L'impresa, però, per avere successo aveva bisogno di un altro elemento: Antonio Canova. Era lo sculture e più in generale l'artista italiano più noto in Europa e il suo coinvolgimento avrebbe reso l'iniziativa un sicuro successo. Per fortuna di Venezia Cicognara era amico di Canova, così non gli fu difficile convincerlo a partecipare. E lo scultore riciclò la statua della musa Polimnia, che avrebbe dovuto ritrarre Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone. In questa impresa venne anche coinvolto uno dei più noti romantici italiani, Francesco Hayez.
Con questi tre amici a sostenere il progetto, il tributo artistico nuziale fu un successo che oggi ritorna in mostra quasi interamente raccolto in Canova, Hayez, Cicognara - L'ultima gloria di Venezia, cui è anche dedicata la storia in costume d'apertura del volumetto, Topolino e il dono dell'Accademia. Ottimamente documentata, come spesso accade per storie di genere storico che compaiono sul settimanale disneyano, viene arricchita dai disegni di Giorgio Cavazzano, veneziano, che su testi di Alessandro Sisti ritrae un Topolino artista nella Venezia del 1817 innamorato della nipote di Cicognara, Minni!
L'avversario è il solito Gambadilegno, che qui interpreta un ufficiale austriaco corrotto che cerca, per interesse personale, di sabotare il progetto di Cicognara e rivendere all'estero le opere d'arte realizzate per il tributo. Questo permette a Sisti di incrociare l'arte con la resistenza e i patrioti veneziani, che vengono ingiustamente accusati del furto dallo stesso Gambadilegno.
Siamo lontani ancora una trentina d'anni dai moti del 1848, ma gli elementi sono presenti si da quell'epoca e, pur se forse in maniera leggera, sono giustamente raccontati in una storia che ha come principale obiettivo quello di raccontare un pezzo di storia dell'arte italiana.