Stomachion

Visualizzazione post con etichetta judas priest. Mostra tutti i post
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venerdì 3 giugno 2022

Aggiornamenti profetici!

Grazie allo stimolo degli articoli delle particelle musicali ogni tanto ritorno su vecchi album e vecchi post scritti diversi anni fa, come ad esempio quello dedicato a Pestilence and plague, pezzo all'interno di Nostradamus dei Judas Priest. In quell'articolo scrivevo di un passo sulla voce wiki dell'album che mi aveva lasciato un po' perplesso. Giusto qualche giorno fa ho ripescato la cosa dalla memoria e sono andato a verificare quanto è durata la presenza del passo.
Questo è stato inserito, senza alcun riferimento, il 26 ottobre 2008 ed è stato riscritto in termini decisamente molto più neutrali e meno ridanciani il 26 gennaio 2009. E per fortuna quel commento, passato all'inizio come curiosità, non è più tornato in quei termini, mantenendosi ancora oggi intermini decisamente neutrali. E nel frattempo il simpatico utente che ha inserito tale curiosità è stato bloccato.
Mi dispiace averci messo così tanto tempo per accorgermi della sistemazione della pagina, ad ogni modo colgo l'occasione di questo ritorno sull'argomento per mettere Pestilence and plague:

lunedì 24 gennaio 2022

Topolino #3452: United we stand

topolino3452-estratto-cover
United, united, united we stand
In fondo quello che cantavano i Judas Priest in United, quinta traccia di British Steel, il loro seso album in studio, era e continua a essere ancora valido. E possiamo dire che è proprio intorno a questa ricetta che ruotano due delle tre storie a puntate che si concludono sul Topolino ancora in edicola per poche ore.
Andiamo con ordine parterndo dalla cover story, il quarto episodio delle Cronache degli Antichi Regni di Alessandro Sisti e Francesco D'Ippolito.
La saga fantasy, ideata da Alex Bertani e abbinata alla raccolta di dodici ciondoli zodiacali con soggetto disneyano, è abbastanza imparagonabile sia con la più famosa (relativamente agli anni recenti) Wizards of Mickey sia a Ducktopia, che ha visto il coinvolgimento di Licia Troisi. Le differenze con quest'ultima sono differenti, perché le motivazioni degli sceneggiatori erano differenti: Artibani e Troisi hanno costruito una storia intorno al finale, punto centrale della saga; Sisti ha costruito un mondo popolato da personaggi al tempo stesso simili ma differenti da quelli cui siamo abituati. Inoltre ha fatto ruotare la storia proprio intorno al messaggio da cui siamo partiti, come evidente sin dal primo episodio. L'enfasi sull'unione dei regni viene poi esaltata nell'ultimo episodio quando i tre reami "terrestri" per così dire scoprono non solo dell'esistenza di un quarto reame, ma anche che i problemi climatici che stanno attraversando non sono colpa di uno degli altri tre regni, ma della struttura stessa del loro pianeta.
Le Cronache, quindi, spiccano soprattutto per l'assenza di un avversario contro cui combattere, una decisa rarità nel genere fantasy e che invece è più diffusa nella fantascienza. Evidente, in questo caso, il riferimento al tema del cambiamento climatico, che, come suggerisce Sisti, può essere affrontato solo con uno sforzo comune.
Dal punto di vista estetico la storia, nonostante di vapore se ne veda poco, usato soprattutto nell'ultimo episodio grazie all'arrivo della tribuù aerea dei pippidi, può essere inglobata all'interno del genere steampunk: navi che si spostano sull'erba con delle ruote, oppure sistemi di comunicazione a distanza, le macchine volanti di Arialta. Il tutto con un lavoro di caratterizzazione di D'Ippolito che ho trovato forse anche superiore rispetto a quanto lo stesso autore fece con Ducktopia.
topolino3452-cronache-antichi-regni

venerdì 19 giugno 2020

Profezia

Profezia è un gioco di avventura sviluppato in Italia con un'interfaccia a scelta multipla: a differenza delle avventure classiche in cui il giocatore è libero di vagare per il mondo del gioco (o in parte di esso), la trama di Profezia si sviluppa automaticamente. Ogni volta che si deve intraprendere un'azione, al giocatore viene proposta una serie di scelte, che influenzeranno il resto dell'avventura.
Profezia è ambientato nel nel Medioevo, in una zona montana tra le due regioni italiane dell'Abruzzo e del Lazio. Il giocatore prende il controllo di un mercenario che è stato assunto per recuperare una corona d'oro dal castello di Capistrello, dove il duca Attilio intende usarlo su un antico rito pagano.
Non esiste un percorso unico per completare il gioco: il giocatore può seguire rami alternativi, a condizione che le azioni che seguono siano coerenti con le loro scelte precedenti.

venerdì 1 marzo 2019

Il potere delle rivelazioni

#JudasPriest #Nostradamus #heavymetal cc @emmecola @astrilari @cosmobrainonair @real_fabristol
Recupero, con qualche modifica, l'ultimo contributo lungo apparso su Shock Addizionali: ispirando al venerdì musicale, che più o meno sto cercando di rispettare nell'ultimo periodo, vi propongo una recensione di un vecchio album power metal. L'articolo ha, in qualche modo, una dedica a Moreno Colaiacovo, che ha proposto un titolo ispirato proprio alla mia passione per il metal a un articolo a suo modo interessante che abbiamo scritto insieme poco più di 6 anni fa.
I Judas Priest sono sicuramente uno dei gruppi più tecnicamente dotati della scena metal mondiale: d'altra parte sono, insieme con gruppi come Led Zeppelin, Black Sabbath o Deep Purple, fondamentali per le origini e lo sviluppo dell'heavy metal. Un po' come i Dream Theater con James LaBrie, cui dedicherò un articoletto in uno dei prossimi venerdì, anche i Judas Priest trovano abbastanza presto il loro cantante simbolo, Rob Halford, abile nell'interpretazione, con una grande presenza scenica e un registro vocale decisamente molto vario, mostrato in particolare in Nostradamus, uscito nel 2008 (quasi dieci anni fa, dunque). Halford si esibisce in vari generi: dal metal vero e proprio, al melodico fino al lirico.