Stomachion

lunedì 29 luglio 2019

Wikiritratti: Mary Jackson

Basato sul libro Hidden Figures: The American Dream and the Untold Story of the Black Women Who Helped Win the Space Race della giornalista Margot Lee Shetterly, il film Hidden Figures ha portato al grande pubblico un trittico di donne forti e determinate che hanno sfidato ben due distinti generi di discriminazioni in una sola vita: quella di genere, in quanto donne, e quella razziale, in quanto afroamericane.
Di quelle tre protagoniste, che hanno ognuna nel proprio campo contribuito in maniera importante alla corsa allo spazio statunitense, oggi provo a scrivere le classiche due righe su Mary Jackson.
Una vita per la parità di tutti

Mary Jackson nella galleria del vento - via commons
Nata il 9 aprile del 1921 da Ella Scott e Frank Winston, ottenne un bachelorato (all'incirca l'equivalente di una laurea di primo livello) in matematica e fisica presso la Hampton University nel 1942. Due anni dopo si sposa con Levi Jackson, marinario della US Navy, da cui prende anche il congnome con cui è oggi nota.
Dopo aver fatto molti lavori, anche nell'ambito scolastico (in questo caso per studenti afroamericani) e dopo aver partorito il suo primogenito, venne selezionata dalla National Advisory Committee for Aeronautics (NACA) nel 1951 come calcolatrice presso il Langley Research Center dove lavorò sotto la supervisione di Dorothy Vaughan, altra protagonista di film e libro.
A dare una svolta alla sua carriera fu l'incontro con l'ingegnere Kazimierz Czarnecki con il quale lavorò nel 1953 presso il Supersonic Pressure Tunnel. Czarnecki incoraggiò Mary a frequentare i corsi necessari per diventare ingegnere, con tutti i benefici che ciò avrebbe comportato. Per raggiungere tale obiettivo doveva frequentare una serie di corsi in matematica e fisica che l'Università della Virgina offriva anche con un programma notturno per i lavoratori. Il primo ostacolo da vincere fu ottenere il permesso di seguirli: allo scopo la Jackson scrisse una petizione alla città di Hampton, che per fortuna concesse il permesso alla giovane.
Dopo il completamento dei corsi, venne promossa ingegnere nel 1958, diventando la prima donna ingegnere della NASA, che era subentrata proprio quell'anno alla NACA (di fatto la stessa agenzia con nome e obiettivi cambiati). Il suo compito era quello di analizzare i dati dalla galleria del vento e i dati provenienti dai voli degli aerei della Theoretical Aerodynamics Branch of the Subsonic-Transonic Aerodynamics Division di Langley. L'obiettivo era comprendere i flussi dell'aria, comprese le forze di spinta e d'attrito, in modo da migliorare la costruzione degli aereoplani. In questo campo ha firmato una serie di articoli insieme con Czarnecki, sia come secondo sia come primo autore, legati al volo supersonico e al miglioramento della penetrazione nell'aria degli aerei(1, 2, 3). Oltre all'attività di ricerca, Mary si impegnò attivamente anche per aiutare le donne e le minoranze per ottenere gli avanzamenti di carriera, fornendo anche consigli per migliorre lo studio per l'ottenimento di posizioni migliori.
Ottenuto il ruolo di senior engeenering nel 1979, Mary ha deciso di impegnarsi sempre di più nel campo delle pari opportunità. Dopo il necessario addestramento presso il quartier generale della NASA, è tornata a Langley dove ha lavorato per apportare modifiche e miglioramenti nell'attività di donne e minoranze che sono stati successivamente applicati con successo. Si è impegnata anche per influenzare la carriera delle donne nella scienza in generale e in particolare per le posizioni di ingegnere e matematico all'interno della NASA. Si è ritirata nel 1985, per poi spegnersi l'11 febbraio del 2005.
  1. Czarnecki, K. R.; Jackson, Mary W. (September 1958), Effects of Nose Angle and Mach Number on Transition on Cones at Supersonic Speeds (NACA TN 4388), National Advisory Committee for Aeronautics 
  2. Czarnecki, K. R.; Jackson, Mary W. (January 1961), Effects of Cone Angle, Mach Number, and Nose Blunting on Transition at Supersonic Speeds (NASA TN D-634), NASA Langley Research Center 
  3. Jackson, Mary W.; Czarnecki, K. R. (July 1961), Boundary-Layer Transition on a Group of Blunt Nose Shapes at a Mach Number of 2.20 (NASA TN D-932), NASA Langley Research Center 

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