Stomachion

domenica 10 maggio 2020

Topolino #3363: Storie in trasferta

Le storie del numero di Topolino attualmente in edicola sono per lo più caratterizzate da una caratteristica comune: vedono i personagi disneyani operare in contesti diversi da quelli usuali, a parte Indiana Pipps che è quasi sempre in viaggio in un qualche luogo esotico. Si parte sin dalla storia di copertina, che, disegnata da Alessandro Perina, è dedicata al prologo de Il giro da capogiro, nuova saga di Bruno Enna, disegnata da Marco Mazzarello, e dedicata al Giro d'Italia. Ci sarà modo per discutere della saga e del Giro stesso, per cui inizierei subito con le Giovani Marmotte.
In gara sulle nevi
Come abbiamo visto settimana scorsa, Federico Rossi Edrighi e Francesco D'Ippolito hanno spedito le Giovani Marmotte in Alaska sulle tracce del bamballocco. Questo uccello, ideato per l'occasione da Rossi Edrighi e ispirato sia all'estinto dodo sia al kakapo, pappagallo neozelandese a rischio di estinzione, vede il suo habitat a rischio a causa delle attività estrattive dell'ennesimo magnate senza scrupoli.
La storia, che vede Qui, Quo, Qua iniziare la loro missione tra le nevi del grande nord, sta ancora sviluppando la trama: le GM non si sono ancora confrontate in maniera diretta con il loro avversario, ma iniziano a prendere confidenza con l'ambiente. A giocare un ruolo centrale in questo episodio è la gara tra gatti delle nevi, che viene utilizzata dagli autori per scegliere il vice del Gran Mogol in maniera soft e senza spingere alle estreme conseguenze la competizione tra i tre nipotini di Paperino. Se da un lato questo espediente risulta un po' deludente, viste le precedenti saghe di Enna e Roberto Gagnor, dall'altro, invece, è una scelta ottima perché non rompe l'armonia tra i tre generalissimi, considerando che il cuore della storia deve restare prettamente ecologista.
Fantomius in Olanda
Evidentemente l'esperienza come sceneggiatore inizia, dopo anni, a dare i suoi frutti anche per Marco Gervasio che riesce a scrivere una storia di Fantomius uscendo dai soliti schemi fin qui autoimposti per la saga. Fantomius e Dolly Paprika si trovano, ovviamente con le loro identità civili, in Olanda per rubare un diamante. L'obietivo sfuma perché il possessore della gemma è sul lastrico e la sua unica possibilità resta quella di venderla. Così i due ladri si offrono di aiutare Lord van der Duck nella difficile transazione, che passa prima per un taglio del diamante che permetterebbe di aumentarne il valore.
La trama gialla che da qui si sviluppa è abbastanza ovvia e scontata. Meno scontata, invece, è l'identità dell'ideatore del piano criminoso che Fantomius e Dolly Paprika sventano con maestria anche nelle loro identità civili, cosa di cui si possono permettere vista la lontananza da Paperopoli. Per una volta Gervasio è riuscito a stupire il lettore, cosa che non accadeva dalle prime storie della serie.
Protezione testimoni
Gastone e Nonna Papera scomodi testimoni è la storia più stupefacente del numero. Riccardo Secchi, affiancato da Ottavio Panaro, affronta un argomento scomodo come la protezione dei testimoni in maniera forse un po' superficiale, ma non per questo meno apprezzabile. E' indubbiamente un po' superficiale suggerire che basta una minaccia sulla porta di casa per introdurre due testimoni nel programma per un tempo limitato (fino al processo), ma indubbiamente Secchi in questo modo riesce a introdurre l'argomento. Il criminale che minaccia Nonna Papera e Gastone è un piccolo gangster, un po' scalcinato, ma che è sempre riuscito a sfuggire dalle maglie della legge: se la versione del boss della mala è ridicola e quasi comica, comunque non è descritta come una minaccia da trascurare e Secchi, alla fine, riesce a portare a termine una storia gradevole con un paio di running gag efficaci che mantengono l'atmosfera della storia sui binari della commedia, nonostante i momenti di tensione del finale.

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