Stomachion

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domenica 21 ottobre 2018

Topolino #3282: Un gioco da campioni

Nell'intervista fatta ad Alessio Coppola per il lancio delle cards dedicate ai personaggi disneyani, il bravo disegnatore che ha rappresentato i vari personaggi in pose calcistiche, indicò come la card di Qui Quo Qua fosse la sua preferita. Così, con la pubblicazione della storia completamente dedicata al trio di nipotini di Paperino, ecco che la copertina è esattamente il disegno realizzato da Coppola, con una resa decisamente migliore rispetto alla copertina dedicata alcune settimane fa a Paperone che oltre al personaggio mostrava anche la card.
Duckburg table games
Con Il colpo da campioni in qualche modo Marco Bosco inizia ad avvicinare il lettore alle atmosfere di Lucca Comics&Games. La storia, infatti, è ambientata nella Fiera del gioco da tavolo di Paperopoli in una struttura che ricorda un po' Fiera Milano City, dove veniva ospitata Cartoomics fino a qualche anno fa.
La fiera, organizzata da Paperone, ha come attrattiva più importante la mostra delle cards da collezione dei grandi campioni del passatto autografate: come al solito Paperino viene precettato per la sorveglianza, per questa volta solo diurna (per la notturna Paperone si avvale di una squadra di professionisti), mentre Qui Quo Qua vengono coinvolti con il ruolo di consulenti per il passaparola social tra gli appassionati. La fiera e in particolare le cards risvegliano l'interesse anche nei Bassotti, che iniziano a tramare per impossessarsi dei pezzi da collezione. Inevitabile l'esito del loro tentativo di furto.
La storia, pur non risultando particolarmente ricca di gag, scivola via con un buon ritmo, mostrando comunque la capacità di Bosco di riuscire a scrivere storie moderne, come già era avvenuto con la prima della serie.
Ad affiancarlo Francesco D'Ippolito, con il suo tratto netto e preciso che mostra sempre di più l'influenza di Giovan Battista Carpi: basti vedere i Bassotti (tratti, espressioni e stassa) o lo stesso Paperone (basette e movenze).
In conclusione un'ottima apertura di numero!

domenica 14 ottobre 2018

Topolino #3281: Di sfortuna, valzer e altre storie

Mi scuso per la pubblicazione così tarda della recensione di parte dell'attuale numero di Topolino, il #3281. D'altra parte con il Carnevale della Matematica uscito quest'oggi ho preferito messo mano alla recensione del Topo solo poco prima della sua pubblicazione.
Inizio allora immediatamente con la storia abbinata alle cards calcistiche con i personaggi Disney protagonisti:
Imparare l'arte del collezionismo
Tutto inizia quando Gastone regala ai nipotini alcune delle più rare tra le quackball. QUalche giorno dopo Paperino e Paperoga incrociano Gastone che, uscito da una fumetteria, sta scartando una confezione di quackball: nei pochi minuti in cui i tre cugini chiacchierano tra loro, Gastone subisce un paio di incredibili colpi di sfortuna. Gli eventi meritano un'investigazione più accurata, da affidare a esperiti nel campo: Paperinik e Paper Bat!
La presenza di quest'ultimo assicura alla storia la presenza di alcune gag divertenti, ma nel complesso l'alter ego supereroistico di Paperoga risulta meno dannifero del solito. In effetti Marco Bosco realizza una storia investigativa con Paperinik e Paper Bat al posto dei classici Topolino e Pippo in cui l'indagine di partenza, la ricerca dell'origine del periodo sfortunato di Gastone, diventa rapidamente la ricerca dello scomparso fortunato cugino. Alla fine tutti i misteri vengono risolti e Gastone torna al suo stato originario, come lecito attendersi.
Infine i disegni di Marco Mazzarello risultano sufficientemente snelli e dinamici da rendere al meglio il ritmo e l'atmosfera della storia di Bosco.

domenica 7 ottobre 2018

Topolino #3280: Alla ricerca della card perduta e altre storie

Le storie notevoli del Topolino #3280 sono indubbiamente le prime tre. Per questa recensione, inizierei con quella abbinata all'operazione delle card calcistiche raffiguranti i personaggi disneyani.
Una card per domarle
Marco Bosco continua la serie delle avventure abbinate alle carte calcistiche, questa volta insieme con Carlo Limido. La card da un milione è una storia più classica rispetto a quella della settimana scorsa: di fatto è una caccia al tesoro modernizzata. Paperone, infatti, per acquistare le azioni di Instapap, il social network del momento nel mondo disneyano, deve trovare prima dei suoi concorrenti una mitica card realizzata 11 anni fa per errore in un unico esemplare e il cui valore collezionistico è valutato in un milione di dollari.
Mentre Paperone chiede aiuto ai suoi nipotini, Qui, Quo e Qua, Rockerduck si mette a capo dei suoi avversari guidati dal classico motto l'unione fa la forza. La storia è suddivisa in maniera abbastanza equilibrata tra i due gruppi, seguiti in una narrazione consecutiva ma non parallela, che permette indubbiamente una maggiore leggibilità. D'altra parte l'obiettivo della storia è semplice, e ben poco anticipa dettagli sul finale:
La gioia di un bambino non è forse il tesoro più prezioso?
In questo senso risulta perfetta la scelta di Limido come disegnatore della storia: il suo tratto rotondo riesce a trasmettere esattamente quella gioia nella lettura di una storia divertente che cattura il senso della collezione delle figurine, come si facevano una volta, o delle card di oggi, che spesso viene travisato e distorto dagli adulti quanto decidono che qualcosa del mondo dei bambini meriti la loro attenzione.

giovedì 2 dicembre 2010

Capelli lunghi

(...) ci teneva a conservare libertà e autonomia, diceva che se fosse andato ad abitare dai parenti lo avrebbero colmato di troppe attenzioni, lo avrebbero assistito al punto che in breve tempo avrebbe smesso di muoversi per sempre, perché ci sarebbe stata gente che avrebbe fatto le cose al posto suo.
Franco Giubilei su Mario Monicelli, via Massimo Bonfatti)