
I PFAS, o sostanze perfluoroalchiliche, citando da Legambiente Veneto:
Oxygen consumption, heart rate, skin resistance, and electroenceph-alograph measurements were recorded before, during, and after subjects practiced a technique called transcendental meditation. There were significant changes between the control period and the meditation period in all measurements. During meditation, oxygen consumption and heart rate decreased, skin resistance increased, and the electroencephalogram showed specific changes in certain frequencies. These results seem to distinguish the state produced by transcendental meditation from commonly encountered states of consciousness and suggest that it may have practical applications.
Ninety chronic pain patients were trained in mindfulness meditation in a 10-week Stress Reduction and Relaxation Program. Statistically significant reductions were observed in measures of present-moment pain, negative body image, inhibition of activity by pain, symptoms, mood disturbance, and psychological symptomatology, including anxiety and depression. Pain-related drug utilization decreased and activity levels and feelings of self-esteem increased. Improvement appeared to be independent of gender, source of referral, and type of pain. A comparison group of pain patients did not show significant improvement on these measures after traditional treatment protocols. At follow-up, the improvements observed during the meditation training were maintained up to 15 months post-meditation training for all measures except present-moment pain. The majority of subjects reported continued high compliance with the meditation practice as part of their daily lives. The relationship of mindfulness meditation to other psychological methods for chronic pain control is discussed.
We report for the first time significant increases in left-sided anterior activation, a pattern previously associated with positive affect, in the meditators compared with the nonmeditators. We also found significant increases in antibody titers to influenza vaccine among subjects in the meditation compared with those in the wait-list control group. Finally, the magnitude of increase in left-sided activation predicted the magnitude of antibody titer rise to the vaccine.
These findings demonstrate that a short program in mindfulness meditation produces demonstrable effects on brain and immune function. These findings suggest that meditation may change brain and immune function in positive ways and underscore the need for additional research.
Reports that Ss during the practice of transcendental meditation manifested physiological signs of a wakeful, hypometabolic state:
(a) reductions in oxygen consumption, carbon dioxide elimination, and rate and volume of respiration;
(b) decreased blood-lactate level;
(c) slowed heartbeat;
(d) increased skin resistance, and
(e) an EEG pattern of slow alpha waves with occasional theta-wave activity.
These changes bore little resemblance to physiological changes associated with other relaxed states, e.g., sleep and hypnosis.
The sleep placebo also suggests that finding a way to improve your sleep may be more important than you think. If you're able to convince yourself that your bedtime routine is working — whether it's reading, exercising, or eating honey — you might see the cognitive benefits of improved sleep even on nights when you don't actually sleep better.sta in pratica sponsorizzando la meditazione come tecnica per migliorare la qualità del proprio sonno.
Questa rassegna esamina studi non pubblicizzati riguardo l'esposizione a basse dosi da bombe atomiche nei sopravvissuti giapponesi.(1)L'idea di Luckey è quella di testare il così detto paradigma LNT, da linear no threshold (lineare senza soglia), ovvero che tutta la radiazione ionizzante sia dannosa. Questo punto di vista, su cui per esempio si basano le informazioni giornalistiche o le decisioni dei legislatori, non sembra essere scientificamente corretto:
I consistenti benefici doviti all'esposizione a basse dosi di radiazione da bombe atomiche nega il paradigma LNT e indica che una singola esposizione a base dosi di radiazione produce un miglioramento della salute.(1)Per gli studi esaminati da Luckey sono importanti le popolazioni di controllo, e su queste si rileva che:
In alcuni casi le popolazioni di controllo sono state scarsamente selezionate. I controlli in città sono stati presi da popolazioni a 3 km dall'epicentro di ogni bomba. I controlli non in città da villaggi a più di 3 km dall'epicentro della bomba. Ciò ha un grande margine di errore: il fallout aveva raggiunto, per esempio, i 20 cGy in una città su una piccola montagna e a 3 km a est di Nagasaki.(1)Un'altra osservazione importante riguarda le esposizioni i campioni di controllo:
Un totale di 86543 persone sono state esposte nelle due città: 45148 hanno ricevuto fino a 1 cSv e sono state utilizzate come "controlli in città". Questi sopravvissuti erano spesso più in salute dei controlli esterni. Oltre il 90% degli esposti hanno ricevuto meno di 50 cSv.(1)
Sin dai primi anni Ottanta c'è stato uno sforzo tremendo fatto nella modellazione matematica del virus umano dell'immunodeficienza (human immunodeficiency virus, l'HIV) il virus che causa l'AIDS (Acquired Immune Deficiency Syndrome). Gli approcci in questo sforzo sono stati duplici: si possono separare nella epidemiologia dell'AIDS come malattia e nell'immunologia dell'HIV come patogeno (una sostanza estranea dannosa per l'organismo).Come evidente, l'articolo che la Kirschner scrive per Notices si concentra sull'immunologia dell'HIV:
Il nostro obiettivo è allora una migliore comprensione dell'interazione dell'HIV e del sistema immunitario umano con lo scopo di testare strategie di trattamento.Il funzionamento del sistema immunitario viene schematizzato in questo modo:
Il fumetto è un'industria, una sottocultura, un campo. Il fumetto educativo non è nulla di tutto questo. E' flessibile, è arte popolare che è costantemente reinventata da diverse persone che lavorano in isolamento le une dalle altre. Come cartoonist educativo, sono stato al corrente per anni di questa mancanza di comunicazione. Randy Scott della Michigan, il più importante bibliotecario di fumetti, mi ha inviato una lista di fumetti sull'AIDS che sono inclusi nell'Educational Materials Database del National AIDS Information Clearinghouse. Ero stupito. A giugno del 1990 la loro lista includeva 46 titoli da quasi tre dozzine di fonti. Dopo anni di ricerche, avevo scovato solo 15 di questi titoli.(3)A completare la rassegna che ha realizzato Rifas a partire dal database del NAIC c'è un articolo di Matthew McAllister, dove tornano anche i fumetti dei supereroi, su tutti quelli della Marvel con X-Men, Alpha Flight e DP-7, mentre in casa DC Comics si ritorna, guarda un po' il caso, su Green Arrow, a quel tempo in mano a Mike Grell (se non ricordo male) che riprese le tematiche e le atmosfere del duo O'Neal-Adams.
I fumetti di larga produzione e distribuzione sono stati creati con già le caratteristiche per rappresentare l'AIDS e per la loro stessa esistenza meritano considerazione come parte della diversità nei discorsi sull'AIDS. Inoltre precedenti ricerche centrate sui fumetti hanno notato due caratteristiche che rendono questo medium particolarmente opportuno per coloro che sono interessati allo studio del ruolo dei mass media nella crisi dell'AIDS. La prima caratteristica è l'us dei fumetti come strumento educativo, la seconda è la presenza di commenti e critiche sociali presenti nei fumetti.(4)Riguardo la loro utilità, poi, è interessante dare un'occhiata alla rassegna di Jane Bertrand et al.(5), dove gli autori hanno classificato, tra gli altri studi, proprio uno sull'uso dei fumetti per la sensibilizzazione sull'AIDS, distribuiti tra gli studenti delle scuole superiori del Gabon(6) (età media 19 anni), introdotti in classe da medici che fornivano alcune spiegazioni preliminari.