
Devo ammettere che se non fosse stato per questa coppia di autori, il volume che ha pubblicato separatamente la storia, Superman: Inferno, avrebbe fatto la fine dei due precedenti: rimasto sullo scaffale della fumetteria. Certo: anche l'uscita del film di James Gunn ha giocato un ruolo nella decisione di acquistarlo, ma se devo proprio dare un peso a tutti gli elementi messi sul piatto, direi che gli autori coinvolti e il soggetto hanno giocato un ruolo molto più imortante.
Nucci, infatti, decide di mettere insieme nella stessa storia un altro mito, quello di Dante Alighieri, ambientando la storia nella sua città natale, Firenze, all'epoca dell'anno dantesco, quando Lois e Clark sono stati mandati in Italia per realizzare un reportage sul grande poeta e filosofo italiano. E la storia, anche riprendendo quanto scritto da Nucci nel soggetto, pubblicato nei contenuti aggiuntivi, diventa una specie di "parodia" supereroistica dell'Inferno di Dante, con estratti dalle terzine dell'opera per ognuno dei gironi dentro cui Superman scende per affrontare i diavoli che hanno rapito Lois.
Tra l'altro tutta la sceneggiatura di Nucci, e la chiave per la vittoria di Superman, ruota intorno a una delle sue tante frasi identificative, peraltro rivisitata nel fiorentino dantesco, che diventa quasi una formula magica: una specie di piccolo contrappasso positivo, visto che la magia è un notorio punto debole di Superman.
Celoni, dal canto suo, fornisce un'ottima prova ai disegni, oscillando tra uno stile cartoonesco con alcuni dei diavoli che fanno da comparse, e uno stile più realista (se così si può dire), che in effetti ben si adatta alle sue corde se consideriamo Nemrod, miniserie realizzata da autore completo per la Star Comics nel lontano 2007 in cui comparivano alcuni demoni!
Tra l'altro Celoni, che nel 2021 si era occupato della ricolorazione de L'Inferno di Topolino, ha anche personalmente colorato la storia, fornendo, e non ci si poteva aspettare nulla di diverso, un risultato finale spettacolare che ben cattura l'essenza di Superman anche in un contesto non esattamente usuale per il personaggio.
In definitiva: un sentito omaggio al primo dei supereroi!
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