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sabato 23 agosto 2025

Superman: Per il domani

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Dopo aver acquisito la Wildstorm, la DC Comics iniziò subito a coinvolgere Jim Lee nei processi creativi dell'editore. Lee divenne velocemente editor maximo della DC, senza però dimenticare la sua attività al tavolo da disegno. Che all'inizio fu piuttosto intensa. Visto il seguito di fan che Lee si era costruito negli anni, prima in Marvel e poi nella Image, la DC gli affidò i due pesi massimi dell'azienda, prima Batman, con Hush, saga scritta da Jeph Loeb, e quindi Superman, con For tomorrow, scritta da Brian Azzarello.
Pubblicata originariamente sui Superman #205-#215 e subito dopo in Italia su DC Universe, spillato da fumetteria della Play Press, è stata recentemente ristampata sia nella Superman Collection, sia nei (più o meno) tascabili DC Pocket (e recentemente anche nella collana da edicola Superman: Il primo eroe).
La storia vede Superman tormentarsi sul problema della sparizione, nel mondo, di alcune persone, tra cui la moglie Lois Lane, di cui si sono perse completamente le tracce sul pianeta, a parte una specie di ombra, una flebile traccia dell'istante della loro sparizione. La storia, però, per come è concepita, è un abbastanza esplicito tentativo di interrogarsi intorno alla presunta divinità di Superman, che in fondo è un essere onnipotente in grado di fare quasi qualunque cosa. Non è un caso che l'abile sceneggiatore di 100 Bullets usa come confidente di Superman un prete cattolico, padre Leone. A quest'ultimo Superman racconta la sua ricerca di una risposta alle sparizioni e, soprattutto, i suoi dubbi sul suo ruolo nel mondo e sulla sua effettiva efficacia nel fare del bene. Da questo confronto, poi, che si sviluppa un po' alla volta nel corso dei numeri, Azzarello pone l'accento sulla sua presunta infallibilità, enfatizzata dall'impossibilità di Superman di curare il tumore di padre Leone.
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La storia di Azzarello, poi, non rinuncia neanche a interrogarsi sul ruolo di Superman dal punto di vista politico, visto che nella sua ricerca l'azzurrone incrocia la sua strada con una guerra civile in medioriente, posto di fronte alla scelta di dover comunque fare un passo indietro per sancire l'indipendenza dei ribelli, vincitori della guerra, su come governarsi e trattare gli ex-governativi.
Di fatto, nonostante superficialmente la storia sia costruita come una specie di ricerca interiore di ciò che sia giusto fare per un domani migliore, è nella pratica una storia sull'ulanità di Superman, su ciò che egli era disposto ad abbandonare pur di mettersi al servizio di tutti, ma che in qualche modo recupera confrontandosi con il vero avversario dietro ciò che è avvenuto ai terrestri.
Inoltre la storia viene ottimamente congegnata da Azzarello per consentire a Lee di esprimere nel modo migliore possibile la sua arte: le pagine non sono mai particolarmente dense di vignette e spesso presentano almeno una quadrupla o una illustrazione a tutta pagina, che anche se non è una vera e propria splash page, genera un moto di meraviglia e ammirazione nel lettore. L'inchiostrazione del fido Scott Williams, poi, è sempre puntuale e precisa, rendendo in maniera sempre efficace le varie atmosfere, ora solari, ora cupe, ora particolarmente intimiste, della storia.

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