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venerdì 2 agosto 2024

Topolino #3584: 60 anni con Paperoga!

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Con il numero #3584, uscito come da data di copertina il 31 luglio del 2024, si celebrano i 60 anni di Paperoga e per farlo la redazione ha deciso di realizzare un nuovo flip book con copertina ad hoc di Enrico Faccini e due storie incentrate sul surreale cugino di Paperino.
Paproga, in originale Fethry Duck, esordì sul Topolino #453 del 2 agosto del 1964 con Il fanatico igienista di Dick Kinney e Al Hubbard. Fin da questa storia d'esordio, il cugino di Paperino si rivelò un vuolcanico e incontenibile disastro ambulante per il povero Paperino, travolto dall'entusiasmo e dalla voglia di fare di Paperoga. Nella storia d'esordio arrivò come un fanatico salutista, come appreso su un importantissimo testo redatto da un giovane medico misteriosamente scomparso. Nelle storie successive, tutte prodotte all'interno del Disney Program, e quindi destinate al mercato internazionale, Kinney sviluppò la personalità e le caratteristiche di Paperoga, che ben presto si rivelò fissato con i corsi per corrispondenza, da cui pretendeva di apprendere tutto lo scibile umano. E soprattutto riteneva, dopo aver concluso il corso, di essere un esperto in quel dato argomento!
Il personaggio ebbe vita facile soprattutto in Brasile, dove si adattava perfettamente a un certo tipo di umorismo surreale molto utilizzato presso la scuola brasiliana. Anche in Italia ebbe un gran successo, ma non subito. Guido Martina non lo utilizzò tantissimo e tra gli altri autori italiani solo Carlo Chendi fu in grado di inquadrarlo in maniera perfetta. Il tutto proseguì tra alti e bassi fino a che non arrivò sulle pagine di Topolino Giorgio Pezzin che, affiancato da Giorgio Cavazzano ai disegni, diede nuova linfa al personaggio.
Oggi il migliore interprete di Paperoga è, invece, Enrico Faccini, che oltre ad aver realizzato la cover del flip book festeggia il personaggio con l'assurda Clappa Giappa!, una storia dalle atmosfere quasi ansiogene, se non fosse appunto che il protagonista è Paperoga!
A festeggiarlo, però, troviamo anche Marco Nucci insieme con Andrea Maccarini autori de Il chiodo fisso con cui cercano di spiegare in qualche modo la fissazione di Paperoga con i corsi, per corrispondenza o meno che siano.
Se poi consideriamo anche la vignetta iniziale della sezione paperogana realizzata da Sio, sembrava quasi di essere di nuovo dentro la mitica e troppo breve Ridi Paperoga!
Le Giovani Marmotte e il resto
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In realtà per il resto c'è ben poca cosa. Innanzitutto i due episodi conclusivi di Addio, Giovani Marmotte, sempre di Nucci ma con i disegni di Libero Ermetti. La storia, che sembra fatta appositamente per citare vignette e illustrazioni della storia delle GM, trasmettendo (o almeno provandoci) un qual certo senso di nostalgia, soprattutto al lettore d'annata, alla fine si conferma quel che già si intuiva con il primo episodio: un giallo ambientato nei boschi, la cui soluzione, peraltro, era abbastanza semplice da trovare. Il problema è che siamo di fronte all'ennesima, per quanto bella, storia in cui si va a scavare nei personaggi, mentre alla fine di ambiente e natura c'è giusto quello che serve per creare il contorno. Sarebbe bello, prima o poi, avere nuovamente una avventura delle GM che riprenda sul serio questi temi.
Infine ecco Alla ricerca dell'ignoto, nuovo divertente romanzo de I mercoledì di Pippo. Disegnata da Marco Mazzarello è una nuova divertente avventura in cui Rudy Salvagnini mescola la criptozoologia con, ancora una volta, gli alieni, ma lo fa in un modo intelligente, quasi autocriticandosi perché propone, tramite Pippo, sempre gli alieni come soluzione a tutti i misteri!

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