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sabato 8 marzo 2025

Wonder Woman: i racconti classici

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Nell'ottobre del 1940 lo psicologo William Moulton Marston, sulle pagine della rivista Family Circle, discusse delle potenzialità dei comic book. L'articolo catturò l'attenzione di Max Gaines, publisher per la National Periodicals e la All-American Publications, che decise di contattare l'inventore del poligrafo per invitarlo a creare per le sue riviste un nuovo supereroe. A quel punto, su suggerimento della moglie Elizabeth, anch'essa psicologa, propose il personagio di Wonder Woman. La supereroina fece così il suo esordio sulle pagine di All Star-Comics #8 dell'ottobre del 1941, disegnata da Harry George Peter.
Il disegnatore, dal tratto elegante, diede vita a un personaggio agile e scattante, ma al tempo stesso molto potente, sia fisicamente sia caratterialmente. D'altra parte Marston nel 1943 scrisse su The American Scholar:
Il miglior rimedio per rivalorizzare le qualità delle donne è creare un personaggio femminile con tutta la forza di Superman e in più il fascino di una donna brava e bella.
Sin dalle prime avventure, successivamente uscite su Sensation Comics, Wonder Woman si dimostra un personaggio in grado di rompere con molti cliché dell'epoca, in particolare quelli legati alla figura femminile. Nelle prime storie ci troviamo, infatti, di fronte al ribaltamento di uno dei più classici temi del supereroismo: la damigella in pericolo, infatti, diventa un uomo da salvare quasi a ogni numero. Steve Trevor, dei servizi segreti statunitensi, si trova infatti spesso in situazioni pericolose, al limite della minaccia di morte, da cui proprio l'intervento della principessa delle amazzoni gli permette di sfuggire.
Più convenzionale, almeno per l'epoca, il personaggio di Etta Candy, cui normalmente vengono affidate le digressioni leggere, quasi comiche, all'interno delle storie. Allo stesso modo, però, anche le avversarie di Wonder Woman si rivelano personaggi emancipati, in grado da un lato di nascondersi nella società degli uomini facendo affidamento proprio ai classici cliché femminili, ma dall'altro dimostrando di non essere seconde a nessuno dei maschi presenti nell'albo.
Il mix che ne emerge è particolarmente moderno, a volte anche nell'ottica delle storie della nostra epoca, intriso in più della propaganta nazionalistica e anti-bellica dell'epoca, che porta a noi lettori del III millennio uno spaccato della società degli anni Quaranta del XX secolo.
Da appassionato dell'era golden age dei supereroi non potevo lasciarmi sfuggire l'opportunità di leggere in italiano le avventure di Wonder Woman, così, con l'occasione di un forte sconto, sono riuscito a mettere le mani sul poderoso volume di Panini Comics che ristampa le prime avventure di Wonder Woman uscite sulla già citata Sensation Comics, ma anche su Wonder Woman, la cui nascita ha di fatto sancito definitivamente il successo del personaggio. Successo che ci permette di leggere le sue avventure ancora oggi.

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