
Questa scelta era così ottima che Gagnor, questa volta affiancato da Giampaolo Soldati, la ripercorre in maniera leggermente differente: lo spunto iniziale de La memoria ghiottona è la ricerca, da parte di Paperone, della ricetta di un antico additivo che rendeva i pasti della Lombardia rinascimentale particolarmente gustosi. E custode di questo segreto era Barmbillone degli Arciccioldi, versione disneyana dell'Arcimboldo. Così Paperone decide di tornare in Italia alla ricerca di questo sapurun avendo come guida un discendente degli Arciccioldi: potete solo immaginare in quali gag e situazioni divertenti verranno trascinati Paperone e Nonna Papera andando dietro alla ghiottoneria del buon Ciccio!
Fantasmi?
Spettri a Golden City è la nuova storia in due tempi della serie Circus. Giovanni Di Gregorio, affiancato ancora una volta dal confermatissimo Ivan Bigarella, porta il circo Shadow in una classica ghost town del west statunitense, una di quelle cittadine sorte dal nulla accanto a una miniera e poi repentinamente abbandonate non appena la miniera si rivela esaurita. In più le voci che circolano dalla nuova città sorta a qualche passo da lì, ma più popolosa, raccontano di una città infestata dai fantasmi: ottima premessa per una storia dall'atmosfera orrorifica.Di Gregorio, da esperto sceneggiatore di Dylan Dog, alla fine conduce il lettore in una delle sue classiche storie dylandogghiane: che ti chiedi dove stava l'orrore, visto che di soprannaturale non se ne trova neanche a pagarlo. Forse sono stato un po' ingeneroso con la storia, ma il confronto con L'ora del terrore è a tutto vantaggio di quest'ultima. Inoltre la storia svela il mistero di uno dei suoi inseguitori, e alla fine risulta decisamente deludente.
Alla fine a parte per i disegni di Bigarella e per il segreto del personaggio interpretato da Pippo, se ne poteva anche fare a meno.
Nel segno di Nucci
L'esordio sulla serie Area 15 di Francesco Pelosi avviene nel segno di Marco Nucci. E' stato, infatti, quest'ultimo sceneggiatore ad aver anticipato, con vari accenni qua e là (anche se una mano l'ha fornita pure Bruno Enna), prima il ritorno di Pennino su Topolino e poi l'ingresso di quest'ultimo all'interno di Area 15. E In punta di Pennino, disegnata da Simona Capovilla, segna proprio l'ingresso ufficiale del nipote di Paperoga all'interno del gruppo.La caratterizzazione di Pennino è decisamente complicata, più che altro perché è alto il rischio di cadere in una versione infantile di Paperoga. C'è sicuramente questo elemento, però Pelosi riesce anche a indirizzare Pennino verso una strada tutta sua, smussando un po' anche alcuni elementi un po' esageratamente enfatici mostrati proprio dallo stesso Nucci un paio di settimane fa.
In un certo senso sembra anche esserci la mano di Nucci nella storia: non è da escludere che lo sceneggiatore abbia fornito qualche consiglio al buon Pelosi, ma probabilmente anche il piccolo dettaglio della presenza di Malachia in casa Paperoga è possibile sia da ascriversi a Nucci. Devo dire che ancora non sono riuscito a trovare alcun riferimento disneyano in storie di Dick Kinney che affermino che Malachia è il gatto di Paperoga, per cui non posso che far finta che quel gatto lì è un altro e non il gatto di Paperino.
Ultima cosa, più che doverosa da ricordare per inquadrare anche il mio parere positivo sulla storia: una decina di anni fa, quando Francesco collaborava con Lo Spazio Bianco, abbiamo scritto una recensione a quattro mani, esperienza che ho trovato decisamente positiva.
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