Stomachion

domenica 16 marzo 2025

Topolino #3616: Lezione di giornalismo

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I festeggiamenti per i 5 anni di storie di Area 15 proseguono con un vero e proprio piccolo crossover con Papersera News, la serie di Corrado Mastantuono che ha riportato i auge il quotidiano di Paperone ideato mezzo secolo fa da Dick Kinney e Al Hubbard.
Con Afida all'ultimo scoop, Mastantuono confronta la redazione del Papersera, ovvero Paperino e Paperoga (sostanzialmente una situazione non molto differente, anzi forse anche peggiore, rispetto a uno dei tipici giornali distribuiti gratuitamente nelle metro di Milano), con i ragazzi di Area 15, cercando di raccontare il confronto generazionale attraverso il mestiere del giornalista. La prima cosa che colpisce è il gergo da geek tecnologici che Mastantuono mette sul becco dei ragazzi, cosa che il lettore non deve pensare sia una generalizzazione di tutta la generazione, ma una semplice caratterizzazione particolarei di questo gruppo di ragazzi.
Altro elemento interessante è come Mastantuono prva a distinguere tra due modi di fare giornalismo differenti, ma che in realtà sono sempre la stessa cosa. E anzi i giornalisti di oggi, al di là della loro generazione di nascita, utilizzando tutti i metodi descritti da Mastantuono: dalle agenzie di stampa, diffuse per lo più con embrago, al monitoraggio del web, senza dimenticare l'azione sul campo, con sopralluoghi e interviste. Il tutto con un mantra comune per entrambi i gruppi: la verifica delle fonti.
Al di là di queste distinzioni nette, ciò che, però, mi ha lasciato maggiormente perplesso è che un'informazione estremamente riservata che di solito viene scoperta dai giornalisti con operazioni simili a quelle del moderno hacking (ma che nessun giornalista ammetterà mai) passino attraverso agenzie stampa, quando nella vita reale di solito se finiscono lì è perché sono concluse con successo e non annunciate in anticipo. Questo dettaglio, che non è propriamente trascurabile, è stato sacrificato sull'altare del confronto generazionale, ma è anche abbastanza ovvio che il risultato finale di pareggio tra i giornalisti professionisti e quelli "scolastici" è più indicativo dello stato del giornalismo moderno che non del valore intrinseco dei paperotti di Area 15 o dello stesso confronto tra generazioni.
In questo senso le didascalie finali restituiscono una visione molto interessante, cui fare tesoro: una distinzione tra generazioni che, forse, è eccessivamente artificiosa.
Nel sengno di Star Trek
Senza la parodia Disney-Marvel di questa settimana, avrei molto probabilmente dedicato il video di Disney Comics & Science a La minacciosa minaccia dallo spazio esterno, nuova storia della serie de I mercoledì di Pippo (in realtà è più probabile che non avrei pubblicato nessun video, visto che ho passato parte del fine settimana a Torino per l'inaugurazione della mostra Macchine del tempo).
Rudy Salvagnini, affiancato da Marco Mazzarello ai disegni, fa scrivere a Pippo un romanzo fantascientifico di chiara ispirazione startrekkiana in cui l'eroe, come sempre Pippo, e il suo assistente, Topolino, i cui intermezzi comici sono ormai "proverbiali" nelle storie della serie, vengono rapiti da due alieni e costretti a superare una serie di prove, per lo più di ingegno. E in effetti le prime due mostrate dai due autori avevano un qual certo tasso matematico.
La prima prova, infatti, prevedeva l'uscita da un labirinto. Ovviamente Salvagnini, invece di adottare uno dei sistemi noti per la loro risoluzione, ne racconta uno un po' più banale che, nella mente di Pippo, rifulge per genialità data la sua semplicità.
La seconda prova, invece, prevede la gestione di una serie di solidi geometrici, forse da spostare, forse da impilare in un qualche modo più o meno corretto. Un gioco che, in effetti, sa tanto di combinazione tra geometria ed equilibrismo sotto l'azione di un campo gravitazionale.
Ovviamente questi spunti scientifici (e un altro che non cito per non spoilerare il finale) arricchiscono la lettura per chi è in grado di coglierli, ma sicuramente non la complicano, né per i primi né per chi, invece, non li ha notati. La storia, infatti, ripropone gli elementi tipici della serie, che pur nella loro riproposizione, non smettono comunque mai di stancare, visto che ottengono il loro obiettivo principale: divertire!
Il cassetto dei ricordi
Quando ripensiamo al passato, pensiamo ai nostri ricordi come stipati dentro un cassetto. E aprendolo accediamo a essi. Nel caso di Paperone questa immagine si confone con un'altra proveniente dal suo passato: il piccolo Paperone che dorme in un cassetto perché la sua famiglia non può permettersi un letto vero dove farlo dormire. Questo fatto della biografia del giovane paperone era uno dei pochi non barksiani introdotti nella $aga donrosiana. Venne infatti raccontato in The invisible intruder, storia pubblicata su Uncle Scrooge #44 del 1963 e scritta da Vic Lockman. Comunque disegnata da Carl Barks, non sarebbe stata inserita da Don Rosa nella sua biografia se non per alcuni dettagli, come spiega bene nei volumi della sua omnia. Ciò che però a noi interessa è che è proprio dall'immagine del piccolo Paperone dentro la cassettiera, che riprende la pagina d'apertura di The invisible intruder, che inizia $ogni nel cassetto, nuova storia della serie Pianeta Paperone di Vito Stabile e Marco e Stefano Rota.
La storia racconta dei problemi di sonno di Paperone, che per ben due notti di seguito non riesce a dormire, con conseguenti problemi nella gestione degli affari. A quel punto iniziano una serie di tentativi di risolvere la faccenda che coinvolgono sia Paperino sia Battista.
Storia divertente e di gusto barksiano, presenta alcuni piccoli dettagli, per lo più nel disegno, che, in effetti, identificano Paperone come un personaggio comunque legato al suo tempo e a quella nostalgia che si porta dietro la sua vecchia cassettiera di famiglia.

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