La raccolta Banchetto di sangue è, in un certo senso, una summa dei personaggi e delle tematiche care al maestro dell'horror Hideshi Hino. Come nei due volumi di Oninbo, anche se non con lo stesso occhio ironico, il mangaka si occupa dei piccoli orrori quotidiani, quelli che nascono dall'interno di ciascuno di noi. Le colpe, piccole o grandi che siano, i desideri incoffessabili, le ossessioni di ciasucno dei protagonisti esplodono in un vero e proprio Banchetto di sangue, che poi è il titolo del primo racconto. In questo caso abbiamo una variazione in un certo senso schick del tema del cannibalismo, che porta il protagonista in una strada senza ritorno.
Interessanti poi i tre racconti centrali, Le mie sono orecchie da elefante, Il signore degli insetti nelle notti di Luna piena e Il ratto dagli occhi rossi dove viene sviluppato in poche pagine il tema della metamorfosi già trattato in Bug Boy, e il rapporto con corpi estranei, come possono essere gli insetti, come visto per esempio in Insetti infernali.
Un altro tema trattato da Hino è quello della morte, o della consapevolezza della morte, che abbiamo visto raccontato in maniera estesa in Living corpse di cui L'uomo che viveva con un cadavere sembra, in effetti, una variazione (o il prodromo dell'idea sviluppata nel manga poc'anzi citato).
In definitiva è una delle opere più interessanti e complete di Hino, forse quella che consiglierei come lettura iniziale della sua opera.
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