Stomachion

venerdì 21 novembre 2025

Cosmos #1: Agenzia assicurativa intergalattica

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Sono molte le storie in cui gli extraterrestri arrivano senza problemi sulla Terra e senza che i suoi abitanti ne sappiano alcunché, come per esempio in Essi vivono di John Carpenter. Senza toccare, almeno per ora, quei livelli di inquietudine, Ryuhei Tamura affronta una variazione sul tema in Cosmos, recentemente portato in Italia dalla J-Pop.
La Cosmos del titolo è, in effetti, un'agenzia di assicurazioni che si occupa di assicurare gli alieni che decidono di soggiornare sul nostro pianeta, che sia per studio, lavoro o turismo. Al fianco della regola generale, ovvero non introdurre monete aliene sulla Terra, la compagnia di assicurazione ha anche una seconda regola: gli extraterrestri devono adattarsi alla vita sul pianeta e confondersi con i terrestri.
La Cosmos, come tutte le compagnie assicurative, possiede anche una squadra di investigatori che ha il compito di accertare la verità o meno dietro le richieste di risarcimento dei suoi clienti, e una delle assicuratrici migliori della compagnia, Rin Homura, incrocia la sua strada con il protagonista del manga, Kaede Mizumori, un liceale in possesso di uno strano potere: quando qualcuno mente in sua presenza, il ragazzo sente un odore di marcio nell'aria. E vista questa sua particolare capacità, Homura decide di assumerlo dentro i ranghi della Cosmos, prendendolo come suo assistente.
Il primo volume, quindi, racconta di frodi assicurative, immigrazioni illegali, persino di sfruttamento di altri alieni. Ricco di azione, si chiude, invece, con un episodio molto toccante, che affronta il tema del fine vita attraverso una aliena che sta per morire a causa di un banale raffreddore terrestre (forse una citazione/omaggio de La guerra dei mondi di George Wells). Ed è proprio da questa aliena che arriva l'insegnamento più grande per il giovane Mizumori. Nelle pagine finali, infatti, li troviamo sul lago salato di Salar de Uyumi a osservare una spettacolare visione del cielo notturno agevolata dall'assenza di inquinamento luminoso. E' significativa la frase che l'aliena rivolge al suo giovane amico terrestre:
L'universo è più meraviglioso di quanto tu possa immaginare. Ecco perché devi sempre camminare a testa alta.(1)
Tutto l'episodio, inclusa la riflessione finale sull'evento (Ma quel cielo stellato è come impresso nella mia retina e non riesco a dimenticarlo...), è costruito non solo per approfondire la personalità di Mizumori, ma per iniziare il percorso di cambiamento che il personaggio evidentemente intraprenderà nei tankobon successivi. In pratica l'osservazione dell'universo, la scoperta delle sue meraviglie diventa l'invito metaforico a un ragazzo chiuso e schivo che si tiene lontano dai più a causa della sua capacità di capire chi mente ad aprirsi al mondo esterno.
Le storie raccontate sono, quindi, tremendamente umane, supportate per contro da uno stile, inteso come tratto e struttura delle pagine, abbastanza convenzionale per i manga in generale e quelli adolescenziali in particolare, come ad esempio Takeshi Obata n Death Note, ma che comunque permette di gestire al meglio i personaggi, le loro movenze e le loro espressioni (e che in ogni caso non è certo semplice da padroneggiare).
(1) Traduzione: Martina Solari

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