Stomachion

domenica 2 novembre 2025

Topolino #3649: Paperino fritto misto

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Si potrebbe ridurre la storia d'apertura, Paperino e il flagello degli otto mari, a come lo descrive Cormorano Teach, scrittore e avventuriero:
Mi piace come sei... un fritto misto di fifa e ardimento!
La forza di questa frase è come riesce a sintetizzare in poche parole il personaggio di Paperino e la sua storia, fatta di avventure a solo in cui mostra un coraggio inusitato e di altre, spesso urbane, in cui il timore, dell'ingonto in generale, lo frena inevitabilmente. D'altra parte Marco Nucci aveva girato intorno a questo concetto in altre storie del passato di Paperino, e questa avventura in due tempi, infarcita come sempre da gustosissime running gag, è indubbiamente quella in cui si avvicina di più al Paperino "multidimensionale" di Carl Barks.
Ai disegni, però, troviamo un fabrizio Petrossi in grande forma che, per questa storia particolare, che si merita anche la prima delle due variant cover lucchesi (ordinata: in attesa che arrivi!), esibisce lo stile adottato nelle storie realizzate per la Glenat, molto dinamico e con un occhio particolare all'animazione.
Se poi a questo aggiungiamo gli omaggi, i rimandi e le strizzate d'occhio di Nucci alla letteratura d'avventura di genere marinaresco (su tutti L'isola del tesoro), il risultato finale è una gran bella storia!
Il ritorno di SuperGilberto
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Dopo l'ennesimo ritorno di SuperPippo, torna anche a Gilberto mangiare la supernocciolina e ritornare a indossare il pigiama del supereroe. Con Scatenatamente SuperPippo Andrea Malgeri e Andrea Maccarini progettano una sfida abbastanza classica per il fumetto supereroistico.
A volte, in fatti, succede che la minaccia, per un qualche motivo (nel caso di SuperPippo, un cappello magico) siano i supereroi a diventare una minaccia e dunque tocca ai loro amici o ai loro sidekick risolvere la faccenda. E così tocca a Gilberto salvare la giornata, non solo ritrovando la voglia di mangiare la super-arachide del giardino dello zio Pippo, ma anche ritrovando quella stessa passione che aveva da piccolo.
Belli, come già nell'episodio precedente, i disegni di Maccarini, che in alcuni personaggi secondari mostra di essere un fan delle Superchicche, visto che mostra di aver integrato alcuni stili e caratterizzazioni nel suo tratto. D'altro canto Malgeri crea una storia puramente supereroistica, con persino un riferimento pikappico.
Meriterebbe un approfondimento un po' più lungo, infine, la pagina in cui SuperGilberto riesce a sconfiggere il copricapo magico, immaginando oggetti e situazioni illogiche. O apparentemente illogiche. Cose come una fonte d'acqua asciutta, un'ombra luminosa, un orologio che non segna mai lora giusta, neanche per un secondo (cosa, questa, abbastanza facile da realizzare) e, infine, una scatola che contiene tutto, inclusa se stessa.
E la cosa interessante da approfondire sarebbe legata proprio a quest'ultima idea, visto che è legata a una serie di discorsi sui fondamenti della matematica legati al famoso paradosso del barbiere, che ho così sintetizzato nel ritratto che ho dedicato a Bertrand Russell:
Supponiamo che in una città ci sia un unico barbiere, allora ogni uomo di quella città potrà essere diviso in due categorie: quelli che si radono da soli, quelli che si fanno radere dal barbiere. Il barbiere, quindi, non potrà fare altro che essere descritto come colui che fa la barba solo a quegli uomini che non si radono da sè.
Tutto questo è legato alla ricerca dei fondamenti della matematica, che quando viene portata alle estreme conseguenze fa emergere paradossi come quello del barbiere o quello pensato da Gilberto.
E d'altra parte la scatola di Gilberto riecheggia del borsellino di Fortunatus di Lewis Carroll così descritto in Sylvie e Bruno (ne ho scritto in una vecchia puntata dei Rompicapi deidcata agli origami:
Tutto quello che è dentro il borsellino è fuori e tutto quello che è fuori è dentro. E così, in quel piccolo borsellino, avete tutta la ricchezza del mondo!
E che evidentemente nelle intenzioni di Carroll era una specie di bottiglia di Klein.
Dite che forse l'approfondimento matematico su quella singola pagina (se non addirittura singola vignetta) l'ho appena scritto? Allora direi che è anche il momento giusto per chidere qui l'articoletto e salutarvi alla prossima occasione!

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