A voi l'enigma, provetti risolutori!

The mermaid and siren are oft-confused and argued over as to distinguishing feature or attribute is more appropriate to their respective name. What is interesting of these ideas and descriptions, despite having been scribed in the guise of fiction and fairy tale, are that they denote an accurate account of some evolutionary aspects regarding the species. The Siren was once described as a bird in ancient folklore. It only later became a woman of the water, unfortunately, the key point of its change is missed in the general disbelief in the species as a whole. There was, at some point in the past, a scientific need to have made specifit distinctions between the water-human and the bird-human animals. Wheter it was a mistake in classification, or the siren evolved into an aquatic mammal is not well understood. However, it is evident that any distinction made now would not match what the common folklore would opine as to thei characteristics.(from The Resurrectionist: The Lost Work of Dr. Spencer Black by E.B. Hudspeth via exhibitionsinternational.org)
I will begin with the homogeneous nature of them as a species differing only as dogs may differ in breed- albeit, significant differences indeed.
The mermaid (the female of the species siren oceanus), despite its popularity, was perhaps less common and certainly more elusive than the siren. It would been able to breathe underwater without having need to surface. I speculate the possibility of several variants of the species that exhibit more mammalian traits and therefore require the occasional breath as do the dolphin or whale. The task of discovering any of the animals intact by means of good fortune alone are nearly impossible.
Augmented reality (AR) is a live, direct or indirect, view of a physical, real-world environment whose elements are augmented (or supplemented) by computer-generated sensory input such as sound, video, graphics or GPS data. It is related to a more general concept called mediated reality, in which a view of reality is modified (possibly even diminished rather than augmented) by a computer. As a result, the technology functions by enhancing one’s current perception of reality. By contrast, virtual reality replaces the real world with a simulated one. Augmentation is conventionally in real-time and in semantic context with environmental elements, such as sports scores on TV during a match. With the help of advanced AR technology (e.g. adding computer vision and object recognition) the information about the surrounding real world of the user becomes interactive and digitally manipulable. Artificial information about the environment and its objects can be overlaid on the real world
La Reggia di Caserta nasce per volere di Carlo di Borbone nel 1750 e il suo progetto venne affidato a Luigi Vanvitelli, che inizio' la costruzione nel 1752. L'idea era quella di creare una sorta di Versailles italiana, ottenendo alla fine un edificio imponente con un parco immenso. La bellezza nella visita della Reggia sta infatti nell'imponenza della villa e delle statue presenti, ma anche dalla bellezza delle stanze e degli affreschi e dei quadri: nessuna delle decorazioni sono lascuate al caso. Ci sono poi una serie di modellini di tipo tecnico-scientifico che mi hanno reso la visita ancora piu' divertente.
Inoltre la visita al parco ha portato la non trascurabile soddisfazione di arrivare in bici (noleggiabili all'interno della Reggia) fino alle cascate conclusive del parco.
La visita e' stata completata dalla visita alla collezione di quadri prima di ripartire verso Napoli.
2 novembre 1975:
Sono stato cordialmente invitato a far parte del realismo viscerale. Naturalmente, ho accettato. Non c'è stata cerimonia di iniziazione. Meglio così.
(dal diario di Juan Garcìa Madero, poeta)
Se fosse stata muta, credo che più d'uno si sarebbe innamorato di lei, ma con quella voce era impossibile. Per il resto, mancava di talento.
Ci sarebbero molte cose da raccontare o da far vedere, come il nome strano di una strada o la particolare cartellonistica partenopea o il tentativo di un ristorante dalle parti di Castel dell'Ovo di "pelarci" aggiungendo un primo non ordinato, ma alla fine mi limito a mostrarvi l'elmo dei Bruzi che si trova all'interno del Castello Nuovo, meglio noto come Maschio Angioino. Una piccola calabra soddisfazione, dopo aver scoperto la borbonicita' architettonica di Cosenza!
Questa settimana, con mia sorella e una nostra amica, siamo in gita a Napoli. Dopo una visita al Museo Archeologico, oggi siamo andati a Pompei: una giornata a camminare tra la polvere della storia e sotto il sole di ferragosto, in mezzo al variegato vociare di turisti provenienti da tutto il mondo.
Per un giorno, e come ogni giorno da quando e' aperta ai turisti, la Pompei caotica ha rivissuto ancora una volta, tra turisti fai da te, come noi, e gruppi organizzati, che hanno affollato il corso principale, la Via dell'Abbondanza, l'equivalente delle nostre vie dello shopping, e il centro nevralgico della citta', il Foro, dove si trovavano gli uffici amministrativi e il tribunale.
Interessante, poi, notare come la citta' presenti un gran numero di terme, taverne e templi dedicati a vari culti, di cui il piu' lontano era quello dedicato a Dioniso, relegato in quella che e' oggi nota come Villa dei Misteri.
Molti dei mosaici, ad ogni modo, tra quelli recuperati si trovano al Museo Archeologico, quindi la visita di Pompei e del Museo e' in un certo senso complementare una all'altra: spero, quindi, di poter pubblicare appena rientrato le foto della gita a Napoli!
Tutti i personaggi, luoghi e avvenimenti (benché a volte l'ordine cronologico sia alterato) sono reali. Ma questa realtà è trasformata ed esaltata fino a diventare mito. Il nostro albero genealogico da un lato è la trappola che limita i nostri pensieri, emozioni, desideri e vita materiale... e dall'altro è il tesoro che racchiude la maggior parte dei nostri valori. Oltre a essere un romanzo, questo libro è un lavoro che, se riuscito, aspira a servire da esempio affinché ogni lettore possa seguirlo trasformando attraverso il perdono la propria memoria familiare in leggenda eroica.Ed è proprio quello che fa lo scrittore cileno, raccontando delle peregrinazioni della famiglia del padre e della madre, che dall'Europa vanno verso il sud America in cerca di fortuna e di un riscatto dalle angherie da un lato e dall'avanzare della guerra dall'altro. Entrambe le famiglie, infatti, sono di tradizione ebraica e il vento antisemita che spirava all'epoca in Europa non poteva lasciare completamente indifferenti. La tradizione ebraica, rappresentata dallo spirito del Rabbi tramandato con un soffio da padre in figlio, si fonde quindi con quella cattolica per creare una tradizione nuova, più familiare. Il romanzo non tocca solo il tema religioso, uno dei temi cari a Jodorowsky, e trattato sempre non dal punto di vista di una religione organizzata, ma da quello del popolo che la religione la vive, trasformandola in una sorta di percorso iniziatico, ma anche quello politico, altro nodo fondamentale nella narrativa dello scrittore.
Salve, fratelli russi. Nella vostra patria un tempo profonda ora è in gestazione il nuovo errore mondiale: la verità imbavagliata da un potere centripeto che detta rapporti di obbedienza verticale...
Chi ha inventato il primo laser della storia?L'indizio per risolvere il quesito (che Rhona è anche gentile, oltre che geniale, pazza e vendicativa) è che quest'uomo è riuscito a sconfiggere una flotta intera. La risposta data da Tony è Archimede. Il problema è che è sbagliata, visto che venne dimostrato successivamente che il sistema dei così detti specchi ustori non era per nulla sufficiente a incendiare le navi romane che stavano avvicinandosi a Siracusa, ma a quanto pare gli sceneggiatori della bella serie animata non sembrano saperlo!
Like only a few artists, Rodney Matthews frequently has the knack of exactly capturing not only the described detail of my scenes, but (much harder to accomplish) also of catching the exact mood of a piece.Degna di nota nell'attività di Matthews c'è la creazione, insieme con Gerry Anderson, della serie televisiva Lavender Castle, una serie animata che mescola la tecnica dello stop motion con l'animazione in CGI. E' lo stesso Matthews, in una intervista per il Festival in the Shire Journal, a definirla in questi termini:
I would describe it as an intergalactic comic adventure with a good moral code.I lettori più curiosi possono trovare il primo episodio su youtube mentre vi propongo per il blog il video ufficiale di Sleepwalking, estratto proprio da The Mistery of Time:
(...) il ritrovamento archeologico di un'ampia cisterna di epoca augustea presso la chiesa di San Sergio (dove in età repubblicana si estese l'abitato, fuori dalle mura) e l'impressionante labirinto di gallerie condotti e pozzi che attraversa, per buona parte inesplorato, il sottosuolo di Urbino.Al di là dell'aderenza alla realtà storica e archeologica di Urbino, il romanzo si fa apprezzare anche per la semplicità della prosa di Simoni e per la perfetta costruzione della vicenda, che risulta appassionante, divertente e stimolante.
Cinquantotto è dato dall'unione moltiplicatrice dei primi 2 e 29, e potreste essere stupiti dal constatare che 2 e 29 sono rispettivamente il primo e il decimo numero primo; curioso che un numero apparentemente così poco associabile alle potenze di dieci le abbia in realtà ben nascoste al suo interno. Potreste passare subito a generalizzare il concetto, e vedere quale numero sia generato dal prodotto del primo, del decimo e del centesimo numero primo; e magari poi proseguire moltiplicando il tutto per il primo numero mille, ma la sensazione è potreste aver bisogno presto d’una buona calcolatrice. Tra l'altro, come se non bastasse, 58 si permette il lusso di essere anche la somma dei primi sette numeri primi: (2+3+5+7+11+13+17=58); abbastanza impressionante, questa sua "familiarità con la primalità". Prodotto del primo e del decimo, somma dei primi sette: viene da chiedersi che male gli abbiano fatto l’ottavo numero primo (19) e il nono (23). Neanche il tempo di porsi la domanda, e si scopre con raccapriccio che la prima cifra di 58 è pari alla somma delle cifre del nono numero primo, mentre la seconda è pari alla differenza delle cifre dell'ottavo.(dal Carnevale della Matematica #58)
This illustrates how rapidly the fly's brain can process sensory information into an appropriate motor responseWhat do flies see of their compound eye?
The best analogy to describe a fly's vision is to compare it to a mosaic -- thousands of tiny images convalesce, and together represent one visual image. Each one of these pictures represents information from the fly's individual ommatidium. The effect is much like how we see stippling or newspaper print -- up close the image is a lot of tiny dots, but take a step back and it's a complete image. The more ommatidia a compound eye contains, the clearer the image it creates.Fly like a fly
The eyes allow panoramic vision; the fly can see nearly all of the surrounding space at once, as if its worldview were projected onto a sphere. Also notable are three light-sensitive sensors arranged in a triangle on the top of the head, called ocelli. Their main role is to detect which direction is up, so that the fly can rapidly orient itself.
Each of the fly's compound eyes is composed of up to 6000 miniature hexagonal eyes, or ommatidia. Each ommatidium measures light intensities within a small solid angle of 1 to 2 degrees. This spatial resolution is much lower than that of the human eye, but the fly eye's temporal resolution--its ability to detect motion--is higher by an order of magnitude. That's why it's so hard to sneak up on a fly.
La nostra amicizia iniziò in modo alquanto singolare. Stavamo giocando sul forte a Margate e un signore seduto lì vicino ci domandò se eravamo in grado di fare una barca di carta, con un sedile su ogni lato e una cesta al centro per il pesce! Naturalmente fummo incantati dall'idea e il nostro nuovo amico, dopo aver finito l'opera, ci diede il suo biglietto da visita, che subito portammo a nostra madre.(3)
Chi può dire dove si trova la vera civiltà? In questa giungla, o altrove, dove gli uomini si uccidono l'un l'altro per avidità e degradazione?E' con queste parole che Tarzan si commiata dai lettori alla fine del quarto numero dell'albo a lui dedicato (il #210 della serie, in effetti) dal grande Joe Kubert, che nei suoi primi quattro numeri realizza una bellissima trasposizione del romanzo originale di Burroughs. Le successive uscite dimostrano ancora una volta l'amore di Kubert verso il personaggio che più di tutti lo hanno identificato tra gli appassionati, ancora di più del Sgt. Rock o di Tor (una sorta di Tarzan della preistoria, che man mano che veniva sviluppato si andava trasformando sempre più in una sorta di nuovo Conan), incominciando da La terra dei giganti, che in realtà è un rimontaggio, con aggiunta di vignette dello stesso Kubert, di una storia di Burne Hogarth e serializzata originariamente per i quotidiani, e proseguendo poi con la trasposizione dei racconti di Burroughs. I primi otto numeri di questa operazione sono stati raccolti in un primo volume, edito in Italia dalla Magic Press e uscito quasi contemporaneamente con la sua scomparsa, e questo lo rende forse ancora più prezioso, ben al di là del suo valore commerciale, proprio per il valore emotivo che si porta dietro.
Questa rassegna esamina studi non pubblicizzati riguardo l'esposizione a basse dosi da bombe atomiche nei sopravvissuti giapponesi.(1)L'idea di Luckey è quella di testare il così detto paradigma LNT, da linear no threshold (lineare senza soglia), ovvero che tutta la radiazione ionizzante sia dannosa. Questo punto di vista, su cui per esempio si basano le informazioni giornalistiche o le decisioni dei legislatori, non sembra essere scientificamente corretto:
I consistenti benefici doviti all'esposizione a basse dosi di radiazione da bombe atomiche nega il paradigma LNT e indica che una singola esposizione a base dosi di radiazione produce un miglioramento della salute.(1)Per gli studi esaminati da Luckey sono importanti le popolazioni di controllo, e su queste si rileva che:
In alcuni casi le popolazioni di controllo sono state scarsamente selezionate. I controlli in città sono stati presi da popolazioni a 3 km dall'epicentro di ogni bomba. I controlli non in città da villaggi a più di 3 km dall'epicentro della bomba. Ciò ha un grande margine di errore: il fallout aveva raggiunto, per esempio, i 20 cGy in una città su una piccola montagna e a 3 km a est di Nagasaki.(1)Un'altra osservazione importante riguarda le esposizioni i campioni di controllo:
Un totale di 86543 persone sono state esposte nelle due città: 45148 hanno ricevuto fino a 1 cSv e sono state utilizzate come "controlli in città". Questi sopravvissuti erano spesso più in salute dei controlli esterni. Oltre il 90% degli esposti hanno ricevuto meno di 50 cSv.(1)