Cos'è la fisica? Vediamo cosa si legge su
it.wiki:
La fisica è la scienza della natura nel senso più ampio. Il termine "fisica" deriva dal neutro plurale latino physica, a sua volta derivante dal greco τὰ φυσικά [tà physiká], ovvero "le cose naturali" e da φύσις [physis], "natura".
Scopo della fisica è lo studio dei fenomeni naturali, ossia di tutti gli eventi che possano essere descritti ovvero quantificati attraverso grandezze fisiche opportune, al fine di stabilire principi e leggi che regolano le interazioni tra le grandezze stesse e rendano conto delle loro reciproche variazioni. Quest'obiettivo è raggiunto attraverso l'applicazione rigorosa del metodo scientifico e spesso la fornitura finale di uno schema semplificato, o modello, del fenomeno descritto.
L'insieme di principi e leggi fisiche relative ad una certa classe di fenomeni osservati definiscono una teoria fisica deduttiva, coerente e relativamente autoconsistente, costruita tipicamente a partire dall'induzione sperimentale.
Il
Carnevale della Fisica ha affiancato, per poco meno di quattro anni, il più illustre Carnevale della Matematica. Ha svolto un compito importante, quello di animare la blogosfera scientifica (ad esempio, sulla sua scia, è nato il Carnevale della Chimica e ha fatto capolino anche quello della Biodiversità o quello dei Libri di Scienza). L'ultima edizione a noi nota è la numero 45, ma la rotta era stata persa da almeno un anno, salvo sporadiche edizioni degne di nota, dietro una gestione da
marketing dei poveri che si poteva già intravedere sin dalla modalità di scelta del banner ufficiale. A parte questo, però, il Carnevale ha per un po' funzionato, nonostante le difficoltà delle prime edizioni, ed è anche per questo che, un po', mi manca, soprattutto per le occasioni perse nell'ultimo anno, prima fra tutte l'assegnazione del
Nobel per la Fisica per la teoria che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs. E allora ho pensato di fare da solo, con una edizione sperimentale giusto a pochi giorni dall'assegnazione dei nuovi Nobel: è dunque importante sottolineare che non ho avvisato nessuno dei
blogger citati di seguito, che
linko con piacere, e che sono stati selezionati semplicemente perché li leggo un po' più di altri. In questo momento, quindi, l'unica regola per partecipare è far parte di un qualche mio
feed reader e sperare di non sfuggirmi. E questo è uno dei motivi del
non nel titolo di questo
link post. L'altro è che, se l'iniziativa avrà successo e diventerà itinerante come lo era il Carnevale della Fisica, vorrei che restasse distinta da quella precedente, nella speranza che non commetta gli stessi errori del passato. Il
banner che ho scelto, poi, è una speranza che si mantenga quello spirito
carrolliano che dovrebbe alimentare un qualunque carnevale scientifico.
Se queste poche idee vi interessano, se ne può discutere, ma per intanto vediamo quali post ho selezionato per questa nuova, prima edizione:
Peppe Liberti ha iniziato una nuova serie sul principio di minima azione. Dalla
prima parte estraggo il seguente passaggio (preso quando si è quasi giunti alla fine):
Non sempre il cammino più breve è una retta, potrei fare mille controesempi o chiederlo a un bagnino. Lo è in assenza di interazioni, quando una particella in moto a una certa velocità non ha nessun motivo per cambiare atteggiamento (chi glielo fa fare?). Quando invece entra in gioco un'interazione, la particella ne deve tener conto: energia cinetica e energia potenziale saranno in competizione durante tutto il cammino e la guideranno senza indugio lungo il percorso di minima azione. Se lanciate un sasso potrete seguire con lo sguardo il suo percorso di minima azione, quello che tiene conto della velocità con cui lo avete lanciato e dell'interazione con l'ambiente che attraversa.
Scientificando di
Annarita Ruberto non viene aggiornato da tempo, però, mancando il carnevale da mesi e mesi, ciò mi permette di segnalarvi un post non troppo recente (ma nemmeno il più vecchio del gruppo!),
Il Superammasso Stellare R136 Nella Nebulosa Tarantola o 30 Doradus Nebula:
Il superammasso stellare, chiamato R136, ha soltanto pochi "milioni di anni" e risiede nella Nebulosa Tarantola o 30 Doradus Nebula, una turbolenta regione di formazione stellare nella Grande Nube di Magellano (LMC), una galassia satellite della nostra Via Lattea. Non c'è regione di formazione stellare, nota nella nostra galassia, che sia grande o prolifica come 30 Doradus.
Marco Fulvio Barozzi, in arte
Popinga, come l'omonimo personaggio di un bellissimo romanzo di
Simenon, ha dedicato a luglio un bellissimo post sulle
storie d'amore come sistemi dinamici, che è tutta matematica, certo, ma in fisica i sistemi dinamici sono importanti, quindi:
Le storie d’amore sono processi dinamici nei quali i coinvolgimenti sentimentali (i "sentimenti") evolvono nel tempo, partendo, in generale, da uno stato di indifferenza. Per questo motivo, esse possono essere collocate, almeno come principio, all’interno della struttura formale della teoria dei sistemi dinamici, dove si utilizzano modelli matematici per descrivere l’evoluzione nel tempo delle variabili di riferimento. I modelli più frequentemente usati si basano sulle equazioni differenziali ordinarie (ODE).
Il resto della truppa, ora, in ordine sparso, senza che qualcuno si offenda perché viene prima, o dopo, o perché è assente: è tutta una sorpresa, in fondo, quindi gli assenti potranno diventare presenti e viceversa, senza alcun impegno!