Stomachion

domenica 29 giugno 2025

Topolino #3631: Una coppia inusitata

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Numero che per certi versi mi ha lasciato perplesso partendo dalla storia d'apertura, Lontano da casa, primo episodio di Minnhi e il pozzo del destino, saga fantascientifica in tre parti di Sergio Cabella per i disegni di Roberto Vian. La storia sembra eccessivamente ripiegata in se stessa, con il solito vizio di tenere elementi il più possibile nascosti al lettore. Il risultato è una storia quasi ermetica, il cui unico vantaggio è quello di permettere a Vian di mostrare al meglio la sua arte con illustrazioni ricche di atmosfera e splash page particolarmente evocative e sognanti.
Non si salva nemmeno la storia finale del numero, Paperofonte e le consegne alate di Roberto Gagnor e Carlo Limido che non sono riuscito a leggere oltre le prime 4 pagine e mezzo in cui la mitologia e la creazione di un mondo diventano roba da marketing. A un appassionato di mitologia come il sottoscritto semplicemente piange il cuore.
Si trova qualche gioia nelle brevi in paticolare con Il persuasore intimorente in cui Roberto Moscato e Francesco Guerrini mostrano una sfida dall'esito scontato, ma non per questo meno gradevole, tra un piazzista truffaldino e l'inesorabile Paperoga!
Le gioie maggiori, però, arrivano con Le città scambiate terzo e ultimo episodio di Nemici pubblici di Tito Faraci e Lorenzo Pastrovicchio.
Come intuibile dal titolo, Topolino e Paperone si scambiano il luogo d'azione, proprio come avevano fatto Gambadilegno e soci con i Bassotti, per affrontare, seppur in una location inconsueta, i loro usuali nemici. Sarebbe stato sicuramente più interessante chiudere senza lo scambio, ma alla fine questa era indubbiamente la soluzione più semplice e veloce.
Questo terzo episodio, comunque, conferma quanto scrivevo settimana scorsa: preferisco la caratterizzazione dei Bassotti a quella di Gambadilegno e compagni. In particolare confermo la delusione per la caratterizzazione, a mio giudizio un po' sottotono, di Plottigat. Stupefacente, invece, l'ottima intesa tra Topolino e Battista, che si rivelano una coppia efficace e particolarmente affiatata: è un vero peccato non vederli in azione in futuro. Anche se sperarlo è sempre lecito!

sabato 28 giugno 2025

Epic Mickey: Peter David e Topolino

Per ricordare Peter David, su cui ho scritto un mio personale ricordo di lettore, su LSB abbiamo pubblicato un "Essential 11", ovvero una lista di 11 fumetti scritti da David. Ho partecipato con un breve testo dedicato a Epic Mickey. Ve lo ripropongo qui sotto:
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Nel febbraio del 2006 il CEO della Disney Bob Iger intraprese una serie di azioni per riportare nella casa madre alcuni personaggi che erano, per vari motivi, usciti fuori dal controllo. Tra questi c'era Oswald il coniglio fortunato (Oswald the lucky rubbit), il primo personaggio mai ideato da Walt Disney e Ub Iwerks e che gli era stato sottratto dalla Universal grazie al tipo di contratto stipulato.
Subito dopo il ritorno a casa del personaggio e dei corti realizzati da Disney e Iwerks, Oswald venne posto al centro di un nuovo, interessante progetto, il videogioco Epic Mickey, distribuito nel 2010.
Per promuovere il videogame, che vedeva per la prima volta insieme Topolino e Oswald, la Disney produsse una trasposizione a fumetti, distribuita esclusivamente nel mercato extra-USA, e una miniserie prequel di fumetti digitali assegnati ad alcuni disegnatori italiani (Fabio Celoni, Paolo Mottura, Claudio Sciarrone) sotto la sapiente guida ai testi di Peter David.
Lo sceneggiatore, che aveva già dato prova in altre occasioni di essere in grado di gestire i registri comici con la stessa abilità di quelli drammatici, ha dimostrato non solo di essere in grado di caratterizzare in maniera fedele con lo standard il personaggio di Topolino, ma anche di sapersi districare tra i rimandi e le citazioni ai corti classici disneyani, come evidente in particolare in un paio dei digi-comics disegnati da Sciarrone (che inizia lì a sviluppare il suo attuale stile più cartoonesco), esplicite reinterpretazioni di altrettanti cortometraggi.

venerdì 27 giugno 2025

Dai tre corpi ai reticoli colorati

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La storia è nota: Henri Poincaré fu il primo a "risolvere" il famoso problema dei tre corpi. E ora c'è A new proof of Poincaré's result on the restricted three-body problem, un review article, ovvero un articolo che fa il punto della situazione su un dato settore di ricerca, di Kazuyuki Yagasaki uscito sul Jounral of Mathematical Physics, protagonista di questo nuovo link post dalle riviste di ricerca.
Oltre a questo ho selezionato per segnalarveli altri tre articoli. Iniziamo con Many-body physics and resolvent algebras, che in qualche modo può essere considerato parente del paper precedente:
Some advantages of the algebraic approach to many body physics, based on resolvent algebras, are illustrated by the simple example of non-interacting bosons that are confined in compact regions with soft boundaries. It is shown that the dynamics of these systems converges to the spatially homogeneous dynamics for increasing regions and particle numbers and a variety of boundary forces. The corresponding correlation functions of thermal equilibrium states also converge in this limit. Adding to the regions further particles, the limits are steady states, including Bose–Einstein condensates. They can either be spatially homogeneous, or they are inhomogeneous with varying, but finite local particle densities. In case of this spontaneous breakdown of the spatial symmetry, the presence of condensates can be established by exhibiting temporal correlations over large temporal distances (memory effects).
Il prossimo, The asymptotic stability of solitons in the focusing Hirota equation on the line, ve lo segnalo essenzialmente perché i solitoni sono stati oggetto di "studio" (che metto tra virgolette perché è una parola grossa!) nel corso di un... corso (!) per il dottorato in fisica presso la mia università.
Infine ecco Edge coloring lattice graphs, che sembra potrebbe avere alcune applicazioni nella computazione quantistica.

giovedì 26 giugno 2025

I rompicapi di Alice: Una gita in montagna

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Come abbiamo visto, A tangled tale di Lewis Carroll è un libro costituito da dieci rompicapi matematici originariamente proposti ai lettori di The Monthly Packet tra l'aprile del 1880 e il marzo del 1885.
Il primo di questi rompicapi, tutti scritti come dei racconti, vede due soldati fare una gita in montagna dalla locanda in cui alloggiano. Sul loro viaggio abbiamo a disposizione questi dati: la velocità in pianura è di 4 miglia orarie, quella in salita di 3 miglia orarie e quella in discesa di 6 miglia orarie. Sappiamo, inoltre, che sono partiti alle 3 del pomeriggio e dovrebbero rientrare alle 9 di sera.
Avendo a disposizione questi dati, Carroll vuole sapere quante miglia hanno percorso i due commilitoni e, come bonus, a che ora si trovavano in cima alla montagna, con un errore di mezz'ora.
Vista la semplicità della risoluzione, mi è sembrato corretto presentare questo primo rompicapo senza discuterne in questo stesso post la soluzione, lasciando il tempo a chi il libro di Carroll non l'ha letto (e quindi non conosce la soluzione) di poter provare a risolverlo. Conto di pubblicare una possibile soluzione tra un paio di settimane.

mercoledì 25 giugno 2025

Racconti terrificanti: Leroux tra soprannaturale e noir

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Il genere noir, che molti considerano un sottogenere dell'hard boiled, è spesso confuso con quest'ultimo dimenticandosi di alcune specificità che permettono di classificare come noir opere che non sono esplicitamente romanzi "gialli", come diremmo in Italia. L'esempio più fulgido di noir è, in effetti, Il diario di Edith di Patricia Highsmith, la creatrice di Mr. Ripley. In quel caso non c'è alcun criminale, ma solo un esame approfondito, grazie al diario della protagonista, delle ossessioni cui può giungere un animo umano. Ed è proprio questo il punto che il noir ha in comune con il gotico, altro genere con il quale si confonde: il racconto della parte "malvagia" della società.
La ricerca delle origini del noir, in effetti, ha spesso portato a indicare similitudini tra il genere e romanzi e racconti di autori precedenti agli anni Quaranta del XX secolo, epoca che viene considerata come l'inizio del genere. Tra questi precursori possiamo agevolmente inserire anche il nome di Gaston Leroux, giornalista e scrittore noto soprattutto per Il fantasma dell'Opera, che già di suo, in particolare per l'assenza di elementi soprannaturali, potrebbe essere indicata come precursore del noir. Altri esempi di racconti precursori, però, si trovano nella raccolta Racconti terrificanti, curata da Annarita Tranfici e Giuseppina De Vita per ABEditore e che propone al lettore 6 racconti pubblicati tra il 1911 e il 1924.

martedì 24 giugno 2025

L'universo con gli occhi del Vera Rubin Observatory

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Star trail sopra il Vera Rubin Observatory durante la prima luce dell'aprile 2025
Con una formula forse un po' arzigogolata, sulla wiki inglese troviamo scritto che:
Ella, studiando la curva di rotazione galattica, ha scoperto la discrepanza tra il momento angolare previsto e osservato delle galassie. Il suo lavoro sul problema della ritazione delle galassie è stato citato da altri come prova dell'esistenza della materia oscura.
Insomma tutto pur di non dire che Vera Rubin è stata una delle scopritrici della materia oscura, concetto che era stato introdotto da Fritz Zwicky nel 1933 (e che spesso consideriamo come lo scopritore della materia oscura). D'altra parte il comitato che assegna il Premio Nobel non le ha mai assegnato tale riconoscimento, né per questa scoperta né per altri suoi lavori nel campo dell'astronomia. Le discussioni su questo mancato riconoscimento sono proseguite anche dopo la sua morte, avvenuta il 25 dicembre del 2016, e ovviamente una delle ipotesi sulla mancanza è legata al fatto che fosse una donna.

lunedì 23 giugno 2025

28 anni dopo... l'attacco degli zombie!

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23 anni dopo l'uscita del primo film della serie, 28 giorni dopo, e 18 anni dopo il suo sequel, 28 settimane dopo, Danny Boyle, regista del primo, ma non del secondo film, torna a raccontarci la storia di questo mondo post-apocalittico.
Le premesse del primo film, che vedeva come protagonista Cillian Murphy, tornato anche lui, ma solo nel ruolo di produttore, sono abbastanza semplici: un virus sperimentale della rabbia sfugge da un laboratorio a Cambridge e si diffonde molto velocemente in tutta la Gran Bretagna, rendendo l'isola una terra di zombie. Tra l'altro l'idea di un virus zombificante era venuta ad Alex Garland, sceneggiatore del primo, ma anche di questo terzo film, giocando a Resident Evil, dove appunto l'apocalisse zombie iniziava a causa di un virus sfuggito sai laboratori di una multinazionale.
Di fatto Resident Evil e 28 giorni dopo hanno modificato profondamente l'appoccio ai film di zombie dei decenni successivi, introducendo, appunto, l'infezione come fattore scatenante in luogo della strgoneria o di altri effetti più o meno artificiali, come per esempio le radiazioni nel famoso La notte dei morti viventi o nel più recente I morti non muoiono.
Con 28 anni dopo Garland e Boyle ripetono, in un certo senso, quell'operazione, questa volta non guardando più al mondo dei videogiochi, ma a quello dei manga, o più precisamente a un particolare anime tratto da un manga di successo: L'attacco dei giganti.

domenica 22 giugno 2025

Topolino #3630: Scambio di posizioni

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Inizia una nuova storia-crossover tra Topolinia e Paperopoli: Nemici pubblici di Tito Faraci e Lorenzo Pastrovicchio. I primi due episodi, pubblicati proprio in apertura di questo numero, propongono uno scambio di città tra Gambadilegno da una parte e i Bassotti dall'altra, che quindi affrontano i rispettivi usuali nemici, trovandoli impreparati ad affrontarli.
In effetti delle due situazioni, la prima a Topolinia mostrata ne Il mistero del ladro multiplo e la seconda, a Paperopoli, ne L'inopinata trasferta criminosa, quella che sembra meglio congegnata e più plausibile è proprio la prima. I Bassotti, infatti, guidati da un sempre efficare Intellettuale-176, ritrovano la loro verve e infallibilità delle origini, cosa auspicabile dopo la storiella uscita sul #3624.

Costruire la pace con le bombe?

E' ormai notizia nota: gli Stati Uniti sono entrati in guerra contro l'Iran. E qualunque cosa pensiate dell'Iran, spero non vi sfugga l'assurdità di chiedere all'invaso di accettare la pace, o di voler portare la pace bombardando. La situazione, ovviamente, non è per nulla tranquilla, anche se sul Post hanno cercato di elaborare alcune cautissime ipotesi su ciò che succederà.
Indipendentemente dalla correttezza di queste valutazioni, dai timori per una situazione che potrebbe degenerare in fretta, vorrei comunque continuare a pubblicare le solite cose qui sul blog (e sugli altri): i motivi sono molti, ma soprattutto avere la possibilità di pensare, progettare, scrivere e proporre qualcosa che possa anche solo per un attimo far staccare la mente da questi problemi penso (e spero) sia molto utile, sia per me sia per voi che mi leggete.

sabato 21 giugno 2025

DC Absolute: La via degli eroi

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Dopo il DC All In Special, sono arrivati anche i primi tre numeri 1 delle testate Absolute: Absolute Batman, Absolute Superman e Absolute Wonder Woman, ovvero la trinità DC Comics.
All'inizio non volevo acquistare nemmeno questi numeri uno: la mia intenzione, infatti, era attendere la pubblicazione in volume, come è accaduto con Ultimate Spider-Man (presto ne scriverò), ma poi alla fine, un po' vinto dalla curiosità, un po' da quel piccolo spirito collezionistico che è in me, alla fine ho acquistato queste prime uscite, trovandole comunque piuttosto interessanti.
Prima di immergerci, però, nei tre albi, alcune considerazioni generali.
Non chiamatelo Ultimate
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Molti commentatori statunitensi hanno inevitabilmente paragonato l'Absolute Universe con l'Ultimate Universe, in particolare con quello attuale. In qualche modo, infatti, le premesse sono simili: una Terra parallela la cui storia e realtà è stata plasmata da un deus ex-machina malvagio. Nel caso dell'Ultimate Universe è una versione malvagia di Mr. Fantastic, mentre nel caso dell'Absolute Universe abbiamo Darkside. Se vogliamo, però, entrambi questi universi narrativi hanno un antenato comune, che si trova proprio in casa DC Comics: Terra-3, ovvero la Terra con le versioni malvage della Justice League.
Certo: non stiamo parlando di una rappresentazione esattamente identica (anche se Grant Morrison con l'assistenza di Frank Quitely ai disegni ne diede una visione tremendamente simile a quelle dei due universi narrativi sopra citati), ma è fuor di dubbio che gli elementi di base dei due universi narrativi sono tutti lì.
Un altro elemento che, però, si tende a dimenticare è la premessa di entrambi gli universi: fornire delle nuove versioni dei supereroi classici. E spesso la memoria difetta e si pensa che sia proprio l'Universo Ultimate a costituire il punto iniziale di tutto, cosa che sappiamo essere abbastanza errata visto che questa operazione è alla base della nascita della silver age, quando la DC Comics iniziò a presentare delle, appunto, nuove versioni dei suoi personaggi golden age, iniziando con Flash e Lanterna Verde. Che non a caso sono i due supereroi che hanno seguito Batman, Superman, e Wonder Woman.
Se a questo uniamo il fatto che Darkseid non sta influenzando in maniera esplicita questa Terra parallela, a differenza di quanto avviene con Terra-Ultimate, possiamo ben dire che sì, forse ci sono elementi in comune tra i due universi narrativi (d'altra parte DC Comics e Marvel si sono sempre "influenzate" a vicenda), ma il bakground storico-fumettistico di partenza era comunque originario all'interno della DC Comics.
Fatta questa doverosa precisazione, possiamo passare agli albi veri e propri.

venerdì 20 giugno 2025

La spada di Damocle

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La leggenda della spada di Damocle non può essere considerata come facente parte della mitologia classica greca. D'altra parte la versione a noi nota è quella tramandataci da Cicerone, secondo cui Damocle faceva parte della corte di Dionigi I, trianno di Siracusa.
Damocle, un giorno, afferma che il tiranno è da ritenersi una persona fortunata, vivendo egli nel lusso e nella ricchezza, circondato da persone pronte a servirlo in ogni cosa. Al che Dionigi gli propone di scambiarsi i ruoli per un giorno, e ovviamente Damocle accetta.
Quella sera stessa viene organizzato un banchetto per festeggiare lo scambio nel corso del quale Damocle inizia a sperimentare le fortune del suo tiranno. Verso la fine della serata, però, si rende conto che sopra la sua testa si trova, sospesa, una spada affilata, trattenuta dal cadere da un sottilissimo crine di cavallo. Era stata posta lì su ordine di Dionigi con lo scopo di far comprendere a Damocle come il potere del tiranno lo esponesse a grandi rischi riguardo la sua incolumità.
Damocle, a quel puntoi, decise di rinunciare allo scambio col tiranno.

giovedì 19 giugno 2025

Due racconti di vampiri

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Dopo la raccolta Draculea, torniamo a parlare di vampiri grazie a un libercolo agile e veloce, sempre di ABEditore, che ripropone due racconti di genere di Frederick Ignatius Cowles: L'orrore di Abbot's Grange e Il vampiro di Kaldenstein.
Nel primo racconto una giovane coppia di sposini affitta la villa di Abbot's Grange, senza immaginare a quale orrore sta andando incontro. Nel corso di una festa, infatti, viene innavertitamente liberato un antico vampiro pronto a rifocillarsi dopo la lunga prigionia.
Nel secondo racconto, invece, abbastana esplicitamente ispirato a L'ospite di Dracula, il protagonista, in visita in Europa, si ritrova catturato all'interno di un vecchio castello abitato da vampiri.
I due racconti, usciti rispettivamente nel 1936 e nel 1938, sono ambientati nella contemporaneità dell'autore: gli ambienti, infatti, sono illuminati da lampadine, mentre i protagonisti, quando si muovono al buio, portano dietro torce elettriche. D'altra parte, a meno di smartphone, i racconti potrebbero essere riportati pari pari anche nella nostra epoca. Ricchi di tensione, hanno un approccio, anche alla narrazione, un po' alla Stoker, con l'inserimento di lettere e altri documenti all'interno di un racconto in prima persona. Fondamentale, poi, il contributo degli ecclesiastici nella risoluzione delle vicende, che però non è una conclusione realmente definitiva: non c'è una vera sconfitta del male rappresentato dai vampiri, ma solo un suo contenimento, quasi a voler rappresentare una metafora del male stesso del singolo, che ognuno di noi è chiamato a tenere sotto controllo.
Cowles, autore poco noto in Italia, riscoperto proprio grazie ad ABEditore, è sostanzialmente uno scrittore "minore" (qualunque cosa ciò voglia dire) nel panorama dell'horror e del gotico, avendo scritto quasi esclusivamente racconti. L'agile volumetto, che comunque non racconta molto sulla sua biografia (visto che poco si conosce), è come sempre per questo editore ricco di un apparato grafico di grande livello grazie a illustrazioni di genere puntuali e in linea con il tema.

mercoledì 18 giugno 2025

La Galassia dello Scultore come non l'avete mai vista!

In effetti la Galassia dello Scultore è un po' difficile da osservare alle nostre latitudini. Si trova, infatti, nell'area coperta dalla costellazione dello Scultore, una piccola costellazione dei cieli meridionali definita dall'astronomo francese Nicolas-Louis de Lacaille durante i due anni trascorsi a Capo di Buona Speranza proprio con lo scopo di osservare i cieli dell'emisfero australe.
In particolare la Galassia dello Scultore, classificata come NGC 253, è una galassia a spirale scoperta nel 1783 da Caroline Herschel. Nota anche come Galassia moneta d'argento o dollaro d'argento, fa parte di un gruppo di galassie gravitazionalmente legate denimonato Gruppo dello Scultore.
Ora, grazie al Multi Unit Spectroscopic Explorer (MUSE), uno degli strumenti in uso al Very Large Telescope (VLT) dell'ESO, un gruppo di astronomi è riuscito a ottenere un'immagine della Galassia particolarmente dettagliata, in cui sono presenti alcune migliaia di colori (o se preferite migliaia di sfumature dei colori a noi noti). Se dal punto di vista visivo ciò ci restituisce un'immagine spettacolare e di rara bellezza, dal punto di vista scientifico questo implica avere migliaia di informazioni relative alle stelle e ai gas presenti nella costellazione. E dunque preziose informazioni sulla sua struttura. Senza dimenticare che questa foto spettacolare è stata prodotta con uno strumento a terra e non con un telescopio spaziale!

martedì 17 giugno 2025

L'uomo invisibile

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Dei quattro grandi romanzi di fantascienza di Herbert George Wells, L'uomo invisibile è probabilmente quello meno evocativo. Non ci sono, in effetti, espressi degli espliciti pareri sul genere umano, come avviene per esempio ne La macchina del tempo o, sebbene in maniera mediata tramite l'invasione aliena, ne La guerra dei mondi, ma indubbiamente lo scrittore e giornalista punta in maniera indiretta la sua lente sull'arroganza dell'uomo. Il protagonista, infatti, il famoso Griffin, che viene anche ritratto nella copertina del Mammut che raccoglie questo e altri tre romanzi di Wells, dopo aver ottenuto una formula chimica che gli permette di ottenere l'invisibilità, scivola in una spirale di abiezione, quasi di corruzione, in cui ogni gesto che fa viene in qualche modo inquinato dal suo senso di onnipotenza.
Per traslato, anche se non con la stessa forza, per esempio, de L'isola del dottor Moreau, Wells punta il dito contro gli scienziati senza etica, interessati all'ottenimento del risultato, senza curarsi delle vittime che lasciano sul campo. Anche se queste vittime sono loro stessi.

lunedì 16 giugno 2025

Questione di prospettiva

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Ormai instagram, per quanto sia ancora installato sul mio smartphone, non è esattamente un social che vivo particolarmente spesso. A volte capita, come per esempio venerdì scorso quando abbiamo rilanciato l'uscita de Il fattore gamma di cui ho scritto l'introduzione. In quell'occasione il sistema mi ha proposto un reel in cui Beatrice Mautino ed Emanuele Menietti pubblicizzavano l'ultima puntata di Ci vuole una scienza, uno dei podcast del Post. E quel reel devo dire che mi ha dato fastidio e non poco, ma non per i contenuti. Passo a spiegarvelo.
La memoria dell'acqua
La storia della "memoria dell'acqua", ovbvero il fatto che l'acqua conserverebbe memoria di ciò che viene dissolto al suo interno anche dopo un numero arbitrariamente grande di diluizioni successive, ha origine nel 1988 grazie a un esperimento di un team guidato da Jacques Benveniste, che sembrava aver verificato tale idea.
L'articolo con il quale vennero riportati i risultati fu proposto a Nature: l'idea iniziale era rifiutarlo, perché era evidentemente sbagliato, visto che metteva in crisi leggi fondamentali della chimica e della fisica. L'unico problema era che non sembrava esserci alcun errore metodologico nell'esperimento stesso. Così si giunse a un compromesso: si sarebbe pubblicato l'articolo a patto di ripetere l'esprimento sotto la supervisione di un team messo in piedi dalla redazione di Nature: John Maddox, l'editor di nature, James Randi, illusionista e "cacciatore" di bufale, e Walter Stewart, chimico dello U.S. National Institutes of Health.
Così dopo la pubblicazione iniziale dei risultati di Beneviste, il team riprodusse l'esperimento sotto la supervisione di Maddox &co. Dopo la prima esecuzione, assolutamente identica a quella portata avanti dal team, anche nei risultati, Maddox comprese subito quale fosse stato il problema, così propose di rifare l'esperimento utilizzando il sistema del doppio cieco (un modo per ridurre il più possibile eventuali manipolazioni, anche involontarie, durante l'esperimento). Inultile dire che i risultati in questo caso furono negativi e non c'era alcuna "memoria dell'acqua". E i risultati del test vennero, ovviamente, pubblicati su Nature.
Se dal punto di vista scientifico ciò chiudeva la faccenda, per quel che riguarda i fan dell'omeopatia questa dimostrazione di falsità non è mai stata sufficiente (un po' come mostrare a un terrapiattista la curvatura della Terra così come fotografata dalla Stazione Spaziale Internazionale), per cui ogni tanto questa storia torna a farsi sentire in contesti tra i più disparati.
Definito, comunque, il contesto, passiamo alla storia narrata nel reel.

domenica 15 giugno 2025

Topolino #3629: Nel segno di Michelini

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Il #3629 si apre, oltre che con il consueto editoriale di Alex Bertani, con un sentito ricordo di Davide Catenacci a Massimo Marconi, recentemente scomparso.
La storia d'apertura, invece, I sogni tesoriferi di Denilo Deninotti e Paolo De Lorenzi ricorda molto alcune storie classiche di Fabio Michelini, con uno spunto finale alla Don Rosa. Paperino, forse a causa di un bernoccolo dovuto alla statua di un famoso cercatore di tesori, inizia a sognare... tesori! E ovviamente Paperone decide di sfruttare questa insolita capacità del nipote. In effetti qualcosa del genere era già avvenuto ne Il viaggio da incubo, scritta proprio da Michelini su disegni di Roberto Marini.
Interessante, poi, osservare come la prima versione dell'invenzione di Archimede ne I sogni tesoriferi ricordi un casco da parrucchiere, come succede con la strana invenzione che viene proposta a Paperino ne Il magazzino dei mondi, sempre di Michelini ma per i disegni di Paolo Ongaro, con la quale il nostro eroe avrebbe dovuto vivere in sogno la sua giornata ideale.
Allo stesso tempo, però, l'ingresso e l'interferenza di Paperone con i sogni di Paperino richiama quanto accade ne Il sogno di una vita di Don Rosa quando i Bassotti provano a scoprire la combinazione della cassaforte entrando nei sogni di Paperone.
Deninotti prende quindi tutti questi elementi, combinandoli in una storia comunque fresca e divertente che non chiude con la scontata sparizione del bernoccolo, ma con il più classico degli inseguimenti, anche in una situazione in cui, di fatto, il responsabile è comunque l'inseguitore (e non devo dirvi chi sia costui!).

sabato 14 giugno 2025

Grandi Autori: Floyd Gottfredson

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Con il numero di Grandi autori, il settimo di questa serie (il 107.mo di Speciale Disney), il fumettista su cui si pone l'attenzione è quello che viene considerato il terzo papà di Topolino: Floyd Gottfredson.
Il volume, a cura di Gaja Arrighini per i testi di Alberto Brambilla, presenta un'interessante selezione di storie che spaziano lungo tutta la carriera del fumettista, interessante soprattutto perché, a parte la quasi ovvia Topolino in guerra con il Gatto Nip (così tante volte ritampata che non l'ho nemmeno riletta), presenta storie in qualche modo minori, come Topolino e Orazio nel castello incantato, che devo confessare non aver mai letto nonostante abbia tutta la serie de Gli anni d'oro di Topolino (gli ultimi volumi li ho acquistati senza leggerli...), Topolino contro il mostro bianco e soprattutto quel capolavoro hitchcockiano che è Topolino contro Topolino. Tra l'altro, a parte quest'ultima storia che fa parte del periodo di collaborazione con Bill Walsh, le altre sono tutte a partire da un soggetto dello stesso Gottfredson sviluppato ora da Webb Smith per Il castello incantato, che riprende in parte il corto Lo scienziato pazzo, cui sempre Smith stava collaborando in quel periodo, ora da Merril De Maris per Il mostro bianco.

Scienza take away #10: maggio-giugno 2025

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E torna puntuale il Carnevale della Matematica con la sua edizione #188 ospitata, questo mese, da Maurizio Codogno. E come ormai da un annetto a questa parte in concomitanza con l'uscita del Carnevale ecco arrivare anche la nuova edizione di Scienza take away, il link post che raccoglie tutti i miei post a tema scientifico, ma non matematico, pubblicati nel mese precedente.
Nell'immagine di apertura di questo mese, tra l'altro, vedete i tre numeri di Topolino, dal #3627 al #3629, su cui è stata pubblicata la saga L'effetto omega di Alessandro Pastrovicchio, cui sto dedicando una serie di post e video. La scelta è caduta su questa apertura essenzialmente perché sono stato citato nell'editoriale del direttore Alex Bertani del #3627! E con questo primo link entriamo nel vivo di Scienza take away!

venerdì 13 giugno 2025

Dottor futuro

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E' un mix tra viaggio nel tempo e distopia abbastanza noto ai lettori di Philip Dick quello presente in Dottor futuro. A differenza de La svastica sul Sole, però, il protagonista, il medico Jim Parsons, viene rapito e spedito nel suo futuro (in un viaggio tuttosommato piuttosto convenzionale) per compiere un delicato intervento per salvare un uomo che era stato colpito a morte alcuni decenni prima, il tutto in una società distopica in cui i medici sono diventati fuorilegge, i giovani sono la maggior parte della popolazione mondiale, che a sua volta è suddivisa in tribù, ognuna con una specie di animale totemico e, ovviamente, i propri interessi da difendere.
Rispetto ad altri romanzi dello scrittore, comunque, le tresche amorose del protagonista sono ridotte al minimo indispensabile, mentre gli intrecci temporali tessono un paradosso che viene sciolto solo quando tutta la matassa viene sviluppata sotto gli occhi del lettore. C'è, però, da dire che l'intreccio temporale è la parte meno interessante, per quanto la più pressante, del romanzo, mentre è proprio l'interazione con la società distopica del futuro a stuzzicare maggiormente: d'altra parte un protagonista votato a salvare vite umane non può non notare la scelta quasi fanatica di non volersi più curare. Ciò che però è forse ancora più interessante è la motivazione che fa da sfondo a questa scelta: una razionalizzazione delle risorse a disposizione. Ed è forse questo il vero messaggio che alla fine dovremmo cogliere da Dottor futuro in questi nostri tempi di sfrenato consumismo.

giovedì 12 giugno 2025

Le grandi domande della vita: La spirale di Eulero

Puntata un po' particolare della serie visto che la domanda non viene da quora ma dal passato!
La caratteristica principale della curva che prende il nome da Leonhard Euler è che la sua curvatura si modifica in maniera lineare con la distanza dal punto d'origine.
Fu proprio Euler a scoprirla per la prima volta in risposta a un problema sull'elasticità che gli era stato posto da Jacob Bernoulli: quale forma deve avere una molla pre-curvata in modo tale che, quando appiattita premendo sull'estremo libero, diventa una linea retta?
Euler determinò le proprietà di questa spirale nel 1744, osservando che essa possedeva due punti limite, ovvero due punti intorno ai quali si arrotolava sempre di più senza mai riuscire a raggiungerli.
In termini moderni, la curva può essere rappresentata da questa coppia di equazioni integrali:

mercoledì 11 giugno 2025

Ritratti: Alice Lee

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Alice Lee - via commons
Il Bedford College a Londra era stato fondato nel 1847 per offrire alle donne un percorso di istruzione superiore: era stato il primo istituto di tal genere nel Regno Unito. Nel 1874 il College si trasferì dalla sua sede originale in Bedford Square a York Place, vicino la famosa Baker Street, occupando due edifici. Ed è qui che nel 1876 entra come studentessa Alice Elizabeth Lee, nata il 28 giugno del 1858, figlia di William Lee, capo carrozziere, e Matilda Baker.
All'epoca a insegnare matematica c'era Percy John Harding che nei suoi primi anni non si interessò all'insegnamento della matematica a livello universitario, cosa che però sarebbe cambiata qualche anno dopo l'arrivo della Lee a Bedford. Era l'anno accademico 1879-1880 e le immatricolazioni per matematica furono 9 e di queste in testa alla graduatoria, evidentemente di merito, troviamo proprio Alice Lee, che per questo ottene un premio di 5 sterline.
La giovane si trasferì a York Place nel corso degli studi universitari, conseguendo però la laurea presso l'Università di Londra nel 1884: il motivo era perché il Bedford College non aveva lo status accademico, quindi comunque gli esami andavano sostenuti in una università vera e propria. Lee, però, non si interessava solo di scienza, e così decise di conseguire una seconda laurea, questa volta in lettere, l'anno successivo, nel 1885, sempre presso l'Università di Londra.
Subito dopo la laurea, ottenne il posto di assistente in matematica e fisica presso il Bedford College e per arrotondare il suo (magro) stipendio dava ripetizioni di greco e latino. Dal 1892 al 1894 fu assistente residente, ovvero con vitto e alloggio offerti dal College in cambio di un aiuto non-ufficiale agli studenti.

martedì 10 giugno 2025

Clima, capitalismo verde e catastrofismo

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In un certo senso una delle motivazioni principali del volume di Philippe Pellettier, geografo anarchico, è non molto diversa da quella di Lawrence Krauss con il suo La fisica del cambiamento climatico: smontare il catastrofismo diffuso sulle questioni climatiche per svelare gli "intrallazzi" politici dietro il grande baraccone del cambiamento climatico. Chiariamo la faccenda, però: con queste righe iniziali ho riassunto il libro e la posizione di Pellettier, che, come vedremo, presenta alcuni aspetti problematici.
Iniziamo affrontando la parte più interessante Clima, capitalismo verde e catastrofismo, quella politica, raccontata nell'ottica anarco-libertaria dell'autore. Nella sua ricostruzione e interpretazione dei fatti, il grande successo mediatico degli annunci catastrofisti in merito al riscaldamento globale fanno parte di una strategia per controllare le popolazioni. E tale controllo viene portato avanti dalle elite politiche ed economiche, quelle del "capitalismo verde" del titolo. In questo senso, una volta chiuso il libro, il primo pensiero che ho avuto è stato: allora è fondamentalmente per questo motivo che le politiche ambientali in merito al cambiamento climatico sembrano, nella migliore delle ipotesi, insufficienti.
Se questa parte del libro ci invita a tenere desta l'attenzione per valutare nel modo migliore possibile le proposte politiche, ciò che risulta realmente debole del volume è tutta la parte scientifica, cosa che è indubbiamente piuttosto limitate soprattutto se consideriamo che Pelletier vuole convincere il lettore che l'approccio adottato è di tipo scientifico (cosa ben lontana dall'essere vera, soprattutto se confrontato con il saggio di Krauss).

Topolino #3628: 85 anni di... Paperina!

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Il 7 giugno del 1949 viene distribuito Mr. Duck steps out, Paperino e l'appuntamento, cortometraggio di jack King scritto, tra gli altri, da Carl Barks, che viene ufficialmente riconosciuto come il creatore del personaggio che da quel momento in poi avrebbe frequentato la casa di Paperino: Paperina!
Per celebrarne il compleanno Topolino si veste in formato flipbook affidando la storia celebrativa (in effetti dal codice è probabilmente una storia di produzione Disney) a Giada Perissinotto. La fumettista, alla prima prova da autrice completa, evita l'effetto nostalgia o citazionistico e invece adotta un approccio più autorale, da "storia di formazione", direbbero quelli bravi. Il motore della storia, infatti, è una lista di dieci cose che la Paperina bambina ha scritto di voler fare prima di diventare adulta. Da qui in poi tutto ruota intorno a Paperina che, spinta da Ely, Emy, Evy, cerca di realizzare quei desideri, lanciando un chiaro segnale al lettore, adulto ma non solo: non bisogna smettere di provare a realizzare i propri sogni. E per farlo non si deve nemmeno essere necessariamente da soli.
Poi ci sono anche i dettagli, che forse storcono un po' il naso (come Paperina nipote sia di Nonna Papera sia di Paperone), che si alternanto ad altri interessanti (come il lavoro di Paperina, quellol di architetto), ma nel complesso sia per il tema scelto, sia per il modo in cui la storia viene costruita è indubbiamente un ottimo esordio da autrice completa, nonché un gran bell'omaggio al personaggio.

domenica 8 giugno 2025

Fatti della luce delle stelle

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Sai, gli scienziati dicono che siamo tutti fatti di luce stellare, e che nello spazio c'è il passato Osserviamo la luce delle stelle morte e noi stessi siamo pezzi di stelle, o comunque fatti della stessa energia. Se questo è il termine giusto. Alla fine, qualsiasi cosa ci animi o animi la realtà, tornerà a essere ciò che era prima. O una forma di ciò che era prima.
- da La setta delle ciambelle di Joe Lansdale

sabato 7 giugno 2025

Zio Paperone #83: I viaggi e le eclissi di Hugh de' Paperoni

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Dopo aver raccontato un'avventura del duca Bambaluc, Storia e gloria del clan De' Paperoni ci portas sul mare con Hugh De' Paperoni detto lo schiumatore, quello della famosa dentiera d'oro che ne La cassa di rafano di Carl Barks è l'unica cosa che gli resta dopo l'affondamento della sua nave, l'Oca d0oro, al largo di Haiti nel 1753.
Questi è anche uno dei due cimeli di famiglia che nella $aga di Don Rosa il giovane Paperone riceve dal padre e dallo zio prima di partire per l'America: l'altro è L'orologio dell'eclisse, storia del 1955 sempre di Barks, che Rosa attribuisce sempre allo Schiumatore.
Questi elementi, queste suggestioni vengono riprese dal buon Luca Barbieri affiancato da un comicupiano Umberto Sacchelli ne Il meravigliosi viaggi di capitan Hugh de' Paperoni in una storia che è anche un sentito omaggio a un romanzo piuttosto particolare e al suo autore.

venerdì 6 giugno 2025

Jimbo: avventura fantastica

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La biblioteca di Lovecraft è una collana che, a quel che ho capito, raccoglie romanzi di autori apprezzati dal solitario di Providence, Howard Phillips Lovecraft. La collana, lanciata da Edizioni Arcoris, è ora in mano all'Agenzia Alcatraz, che nel corso di Marginalia 2025 ha portato le ristampe dei primi romanzi editi da Arcoris. E visto che tra le proposte che c'erano sul loro banchetto un romanzo di Algernon Blackwood, non potevo non acquistarlo, considerando che di questo autore non si trova molto in giro, al momento. E a proposito di Jimbo questo scriveva Lovecraft:
Troppo sottile, forse, per una precisa classificazione fra i racconti dell'orrore, tuttavia più veramente artistica in senso assoluto, è la delicata fantasia di "Jimbo". Blackwood raggiunge in questo romanzo un accostamento aderente e palpitante alla più profonda sostanza del sogno e spazza via le barriere convenzionali tra realtà e immaginazione.
Personalmente classificherei il romanzo come fantasy. Blackwood, infatti, descrive un mondo in qualche modo fantastico, al tempo stesso simile al nostro, visto che i luoghi in cui Jimbo si muove sono quelli della veglia, ma anche diverso.
Non ho usato a caso il termine sandmaniano di veglia. Di fatto il giovane protagonista finisce in coma, e questo diventa il modo per sperimentare un mondo fantastico, ma anche terrificante, dove l'obiettivo è quello di farsi trovare pronto a fuggire quando il suo corpo sarà pronto a risvegliarsi.
Ricco di descrizioni evocative, per lo più di stampo astronomico, scorre veloce nonostante i pochi dialoghi presenti. In appendice, infine, c'è un breve racconto, Jimbo e il giorno più lungo, in cui il protagonista, che non c'è garanzia sia lo stesso del romanzo, è elettrico per l'arrivo del solstizio d'estate. Alcune delle farsi di questo breve racconto le ho utilizzate nel cielo del mese di giugno su EduINAF.

giovedì 5 giugno 2025

Su un errore di Godel

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Kurt Godel in un testo del 1930 scrisse:
Se il teorema di completezza potesse essere dimostrato anche per le parti superiori della logica (il calcolo funzionale esteso), allora si potrebbe dimostrare in assoluta generalità che la completezza sintattica deriva dal monomorfismo; e poiché sappiamo, per esempio, che il sistema di assiomi di Peano è monomorfico, da ciò deriverebbe la risolubilità di ogni problema di aritmetica e analisi esprimibile nei Principia mathematica.
Una tale estensione del teorema di completezza è, tuttavia, impossibile, come ho recentemente dimostrato (...). Questo fatto può anche essere espresso così: il sistema di assiomi di Peano, con la logica dei Principia mathematica aggiunta come sovrastruttura, non è sintatticamente completo.
In questo caso Godel si riferisce in particolare al suo teorema di completezza, che stabilisce una corrispondenza tra validità logica e dimostrabilità logica nella logica del primo ordine, che è sostanzialmente una logica proposizionale (fatta di proposizioni e connettivi logici), con l'aggiunta di quantificatori esistenziali (esiste x) e universali (per ogni x), predicati, funzioni, costanti e variabili.

mercoledì 4 giugno 2025

Le grandi domande della vita: Questioni di geometria

Anche se più avanti avremo alcune questioni geometriche, voglio iniziare la puntata di oggi con la risposta a una ovvietà: \[\frac{2}{\sqrt{2}} = \frac{2}{\sqrt{2}} \cdot \frac{\sqrt{2}}{\sqrt{2}} = \frac{2 \sqrt{2}}{2} = \sqrt{2}\] Ovviamente si può generalizzare la dimostrazione, ma questa cosa la lascio a chi non è andato a spulciare nel link su Quora!

martedì 3 giugno 2025

Questo pianeta

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FOndatrice di Legambiente, Laura Conti è stata un punto di riferimento per i movimenti ambientalisti italiani. In questo senso il suo libro, Questo pianeta, pubblicato nel 1983, è ancora oggi un testo fondamentale, oltre che uno dei primi libri sul tema ambientale realizzati in Italia.
Recentemente Fandango Libri ha recuperato il volume della Conti, portando nelle librerie la versione aggiornata del 1993 dalla stessa autrice, giusto pochi mesi prima della sua morte. Il prezioso recupero del testo, ha permesso di portare all'attenzione dei lettori di oggi l'approccio e i pensieri di Laura Conti sull'ambientalismo. Forte dell'approccio scientifico e con uno stile divulgativo sempre chiaro, l'autrice affronta una specie di storia evolutiva del pianeta, cercando di far comprendere al lettore come ogni aspetto del nostro pianeta è interconnesso in un equilibrio più o meno stabile, ma non immutabile.
Laura Conti, quindi, ci spinge a cambiare passo, ripensare il modo in cui viviamo su Questo pianeta, su quanto siamo da esso dipendenti per la nostra stessa esistenza. Il messaggio più forte del libro, però, arriva quando, una volta chiuso, ci si rende conto di quanto, dopo trent'anni, il testo dell'autrice sia tremendamente attuale.
Un punto su cui dovremmo riflettere. E non poco.

domenica 1 giugno 2025

Topolino #3527: Effetto Goonies

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Dopo aver scritto dell'editoriale di Alex Bertani è quindi arrivato il momento di "raccontare" quanto avviene sul #3527. La cover story, come intuibile, è Il raggio scioccante, primo episodio de L'effetto Omega di Alessandro Pastrovicchio.
Approfondirò gli aspetti scientifici sul Cappellaio Matto, per lo più tutti concentrati sulle pagine iniziali. E in effetti un po' di conoscenza scientifica aiuta a capire qualcosa sul piano di Gamma. D'altra parte questo primo episodio prepara il terreno con il racconto della sua evasione e del suo attacco alla dimensione Delta. Se possibile la storia alza anche di più la posta rispetto al Fattore gamma, visto che non abbiamo solo il vincolo auto-impostosi da Alessandro dell'uso quanto più corretto possibile di concetti scientifici reali, ma anche il dover riprendere le fila dalla conclusione della vicenda precedente, cercando di costruire un seguito che sia altrettanto, se non più efficace. E questo primo episodio, in questo senso, promette molto bene.
Vi anticipo, comunque, che anche l'omega del titolo di questo seguito, come il gamma del titolo precedente, ha effettivamente un riscontro scientifico, non tanto quello della costante di Chaitin, ma legato alla densità della materia oscura nell'universo.