Stomachion

mercoledì 6 novembre 2024

Il libro di Harold sul tempo

Parla del tempo e della simultaneità. Del modo in cui i momenti di ognuno di noi coincidono, a prescindere dal luogo e dalle nostre diversità, e ogni atomo è interconnesso. E' pieno di teorie strabilianti. Per esempio sapevi che Napoleone ha perso la battaglia di Waterloo a causa dell'eruzione di un vulcano, quella stessa primavera? L'eruzione aveva causato gravi inondazioni e lui non aveva potuto spostare i suoi armamenti. Tantissimi sconvolgimenti epocali avvengono perché due o tre eventi non connessi tra loro coincidono...
- da Il diluvio di Maggie Gee

martedì 5 novembre 2024

Matematica, lezione 36: l'analisi di Fourier

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Dopo il 29.volume dedicato all'analisi funzionale, Pierluigi Vellucci torna a tediarci... pardon a raccontarci un nuovo aspetto della matematica che ha ricadute pratiche, in particolare nella fisica: l'analisi di Fourier.
Da fisico ho visto solo una parte piuttosto ristretta di quanto raccontato da Vellucci, che inizia il libro con una serie di esempi tratti proprio dalla fisica. Il problema è che ben presto gli aspetti formali della disciplina prendono il sopravvento, rendendo la lettura eccessivamente tecnica, molto di più della media della collana.
Per fortuna a risollevare il morale ci sono i giochi matematici di Maurizio Codogno (che evidentemente sta puntando su questo genere di volumi per far sì che si apprezzino ancora di più i giochi che propone!) e la sezione biografica di Sara Zucchini, che in questa occasione racconta la vita di Julia Robinson, la prima donna a ricoprire la carica di presidente dell'American Mathematical Society dal 1982 al 1984, nonché dare un grosso contributo alla teoria dei giochi. E accomunata dalle altre protagoniste dei volumi precedenti dalle grandi difficoltà nel vedere riconosciuto il proprio valore.
P.S.: dopo aver riletto questa recensione, mi sento addosso una certa responsabilità: spero di non "razzolare male"!

lunedì 4 novembre 2024

Le grandi domande della vita: Abitanti dell'universo, uniti!

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Sardinia Radio Telescope - via commons
All'inizio di ottobre, nel corso dell'incontro usuale del gruppo di lettura del Circolo Legambiente Zanna Bianca, è uscita fuori una battuta del tipo: Siamo quasi certi che il nostro sia l'unico pianeta abitato dell'universo. Non l'ho detta io, questa battuta, anche perché su questo argomento il "quasi" è comunque esagerato a prescindere, sia che si parli di essere l'unico pianeta abitato, sia che si parli del suo contrario. Ovviamente il sottinteso era legato alla vita intelligente, o presunta tale, presente sul nostro pianeta. E per un caso incredibile al Congresso di Astronautica che si è tenuto a Milano (quello dove è stato rilasciato il primo mosaico di Euclid), il Sardinia Radio Telescope presenta i suoi primi risultati in questo campo. Vi propongo qui sotto alcune dichiarazioni estratte dal comunicato stampa INAF che mi sembrano interessanti in tal senso. Iniziamo con Lorenzo Manunza:

domenica 3 novembre 2024

Topolino #3597: Omaggio a Puccini

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Abbinato con Topolino #3597 c'era un Topolibro dedicato alla musica lirica aperto da un trittico di storie che sono parodie di altrettante opere liriche di Giacomo Puccini. Al Topolibro si aggiunge anche una copertina illustrata da Paolo Mottura, che ha disegnato anche quella del Topolibro, e una storia celebrativa, L'opera inattesa, storia essa stessa inattesa per certi versi.
Alessandro Sisti, supportato ai disegni da Simona Capovilla, riporta Paperone e nipoti in Italia, sempre affiancati dal professor Quagliaroli e dalla nipote. Il soggetto, che ha un certo gusto donrosiano, è una specie di caccia al tesoro all'interno della casa-museo di Puccini a Torre del Lago, a Viareggio, con un doppio tema: uno esplicito, con la ricerca di un fantomatico finale perduto della Turandot; un'altro sottinteso, ma non troppo, con la passione di Puccini per la fotografia. L'elemento sorprendente della storia, però, è che per la prima volta da quando questi viaggi in Italia sono affiancati con Quagliaroli, finalmente i personaggi storici non vengono disneyzzati anche nel nome!

sabato 2 novembre 2024

In giro con Death

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Quasi subito dopo la sua comparsa sulle pagine di Sandman, il personaggio di Death, la sorella maggiore di Morfeo, però ritratta con un aspetto da adolescente, e quindi apparentemente più giovane dello stesso Morfeo, affascinò i lettori della serie. Ovviamente non fu il semplice e classico "fascino della morte", ma qualcosa di più: la rappresentazione che ne diede Neil Gaiman rompeva con qualunque altro genere di rappresentazione che era invalsa fino allora, da quella di un'oscura mietitirce, a una morte scandinava che adora giocare a scacchi, definizione quest'ultima fornita dal co-protagonista della miniserie L'alto costo della vita.

venerdì 1 novembre 2024

Matematica, lezione 35: Giochi combinatori

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Il 35.mo volume della collana Matematica presenta un paio di sorprese in negativo. La prima la si scopre subito: la collana è stata estesa fino al 50.mo volume. La seconda non è che continuo a essere ignorato come papabile autore della collana stessa (e d'altra parte il libro che mi sarebbe interessato scrivere è già uscito), ma sulla qualità del volume, cosa che, visti gli autori, i Rudi Mathematici, decisamente non ti aspetti.
Il tema che il trio di divulgatori è chiamato a sviluppare, quello dei giochi combinatori, non è sicuramente semplice, ma, a parer mio, viene affrontato in una maniera eccessivamente formale e con un errore di fondo cui si ovvia con una specie di appendice. I giochi che vengono proposti dagli autori, infatti, non vengono descritti nel momento in cui sono presentati e sono, invece, raccolti in questa appendice, insieme con altri giochi non citati o non approfonditi. Onestamente, pur se questa scelta dell'appendice è apprezzabile, avrei comunque speso delle righe per presentare i giochi stessi, mentre ho trovato eccessivamente pesante l'uso continuo del formalismo della teoria dei giochi combinatoria, chiedendomi per tutto il tempo della lettura se non ci fosse un modo per rendere l'argomento più accessibile, senza rinunciare a mostrare, anche solo in poche pagine, il formalismo della teoria. Tra l'altro in questo modo il libro non riesce a far passare la complessità degli scacchi, che pure viene di passaggio citata, ma lascia al lettore la sensazione che giochi più semplici siano incredibilmente complessi. La cosa non è così lontana dal vero, ma la sensazione è che tutta questa complessità sia dovuta più alle (piuttosto pesanti) notazioni utilizzate che non a una vera complessità insita nei giochi stessi.
In sintesi: un'occasione sprecata.
In questo caso sono decisamente acqua fresca, e ben più chiarificatori, i giochi matematici di Maurizio Codogno, che si aggiungono a una biografia piuttosto particolare, sempre redatta da Sara Zucchini, quella del matematico inesistente Nicolas Bourbaki, nato un po' per gioco un po' con l'idea di costruire una descrizione quanto più completa possibile della matematica all'interno delle aule della École Normale Supérieure di Parigi. Per farvi un'idea di questa storia, potete leggere un bel post di Marco Fulvio Barozzi.