Stomachion

domenica 20 luglio 2025

Topolino #3634: Che ridere, c'è l'horror!

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La seconda stagione di Siamo serie si era chiusa con la votazione dei lettori che avevano scelto l'horror come genere per la terza stagione. Ed ecco che Sergio Badino e Silvia Ziche mantengono la promessa e nel primo episodio della terza stagione, Ai confini di Paperopoli, affrontano il genere insieme con Paperina, Chiquita e il gruppo di sceneggiatori che abbiamo imparato ad apprezzare nelle due stagioni precedenti. Il tutto nel segno di Shirley Jackson, che non solo viene omaggiata con titoli come Abbiamo sempre vissuto nel cestello, che sostituisce il castello del romanzo originale, ma anche con la sua paperizzazione in Shirley Queen.
La storia è ricca di battute divertente che riescono a far ridere anche sul genere horror.

sabato 19 luglio 2025

Le stagioni di Superman

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Con l'uscita dell'attesissimo film di Superman di James Gunn, Panini Comics ha iniziato a ristampare diversi fumetti dell'azzurrone in tre collane differenti: la Superman Collection, la DC Pocket Collection e Superman. Il primo eroe.
In particolare quest'ultima è realizzata in collaborazione con Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera e ha pubblicato nelle sue prime 4 uscite, suddivisi su due volumi, All-Star Superman e Superman: For All Seasons. In particolare quest'ultima è realizzata dalla premiata ditta Jeph Loeb-Tim Sale subito dopo il successo roboante di The Long Halloween, e così come nel caso di Batman, anche con Superman i due autori sono andati a scavare nelle origini del personaggio, fornendo un'interpretazione diventata fondamentale negli anni successivi.

venerdì 18 luglio 2025

Racconti della prima fantascienza

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In un agile libercolo, Alter Ego presenta tre racconti dell'inizio della carriera di scrittore di Herbert George Wells: Il bacillo, un divertente racconto con risvolti catastrofisti che in effetti anticipa romanzi di fantascienza distopico/catastrofista in cui microscopici agenti letali sfuggono da laboratori di ricerca; Il sorprendente caso della vista di Davidson, forse il più squisitamente fantascientifico, perché il protagonista acquisisce temporaneamente un fantastico potere che gli permette di sperimentare ambienti differenti da quelli in cui si trova fisicamente (e grazie a questo potere Wells può mostrare la bellezza del mondo naturale, anche qui quasi a voler mettere sull'avviso il lettore della sua epoca su ciò che si potrebbe, e che in effetti stiamo pertendo); Il tesoro nella foresta, che in effetti è un vero e proprio racconto d'avventura, in linea con la ben più famosa Isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, ma con una conclusione molto più amara e drammatica per i protagonisti.
Un trittico di racconti dalla lettura veloce e di vario genere che non possono mancare nella libreria dei cultori delle origini della fantascienza e di Wells in particolare.

giovedì 17 luglio 2025

In anticipo sui tempi

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Alexander Langer in una illustrazione di Camilla Tasin
Il 3 luglio 1995 Alex Langer si toglieva la vita impiccandosi a un albero di albicocche a Pian dei Giullari, vicino Firenze. Un atto tragico, inaspettato, che pose fine a una vita ricca e generosa. E che privò la politica italiana di una delle sue menti più originali e brillanti.
E' così che Ermete Realacci inizia il suo articolo in ricordo di Alexander Langer pubblicato sul numero di luglio-agosto di Nuova Ecologia. La rivista di Lagambiente, che mi è arrivata nella cassetta della posta giusto questa mattina, al suo interno dedica un piccolo speciale per ricordare lo storico ambientalista in occasione dei 30 anni dalla sua scomparsa.
Anche il Post, proprio il 3 luglio, ha dedicato un lungo articolo alla sua figura. Articolo che si chiude con una citazione abbastanza significativa:

mercoledì 16 luglio 2025

Ritratti: Nancy Grace Roman

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Partiamo da una delle sue foto più iconiche: in posa con davanti il modellino del Large Space Telescope, che di lì a poco sarebbe diventato l'Hubble Space Telescope. Non fu solo quella foto a valerle il soprannome di madre di Hubble, ma anche l'essere diventata program scientist.
Nancy Roman era entrata nel programma supervisionato da Lyman Spitzer, l'astronomo che per primo, nel 1946, avanzò la proposta di mettere in orbita un telescopio spaziale, dopo aver guidato l'Orbiting Solar Observatory, un programma che aveva progettato due telescopi satellitari. Il primo non era riuscito a ottenere grandi risultati, a differenza, invece, del secondo, OAO-2, che quindi divenne la base per l'entusiasmante sviluppo successivo: Hubble, appunto!
E aproposito del suo soprannome, Roman, nei suoi ultimi anni di vita, ebbe a dire:
Mi sento un po' a disagio. Devo ammettere che sento che è un onore e non sono sicura che non sia giustificato. D'altra parte c'erano molte altre persone coinvolte.

martedì 15 luglio 2025

Scienza take away #11: giugno-luglio 2025

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(via tumblr)
Come scritto nell'ultima edizione di Matematica in vacanza, invece di mettere in pausa Scienza take away accorpandola in MIV, come accaduto nel corso dell'anno precedente, ho deciso di pubblicare una nuova puntata di questa rubrichetta in virtù del gran numero di post extra-matematici usciti nel corso delle ultime 4 settimane (o giù di lì).
A differenza di altre occasioni, ho deciso di fare una suddivisione non già in blog, ma per argomenti, anche perché uno degli argomenti ha contribuito in maniera particolarmente corposa.

lunedì 14 luglio 2025

Matematica in vacanza #4: giugno-luglio 2025

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(via tumblr)
Ed è venuto quel momento dell'anno in cui il Carnevale della Matematica si prende una vacanza. Così, un anno dopo aver iniziato questa serie, rieccoci qui con Matematica in vacanza per raccogliere i post matematici che ho scritto nel corso del mese precedente.
Dopo aver dato un'occhiata al terzo numero, a differenza delle edizioni precedenti, poiché la sezione non-matematica sarebbe esageratamenteo più vasta rispetto a quella matematica, ho deciso di inserire in questo link post solo quelli matematici, per quanto pochi, dandovi appuntamento a Scienza take away, che uscirà domani.

domenica 13 luglio 2025

Topolino #3633: Fidarsi, ma di chi?

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In un certo senso è questa la domanda non espressa da Topolino in Tutti colpevoli, storia di Niccolò Testi e Marco Mazzarello, che riporta sulle pagine del settimanale disneyano Leo Baskerville, detective privato che aveva esordito sul #3595.
Testi mette Topolino di fronte a un dilemma: fidarsi, appunto, di Baskerville, che sta collaborando con Basettoni in modo particolarmente proficuo, o di Gambadilegno, che vuole convincerlo che i metodi di Baskerville non sono proprio "puliti". E c'è un momento chiave, esattamente dopo 2/3 della storia, in cui lo sceneggiatore crea le condizioni per dare una svolta a quei dubbi, in una scena molto ben rappresentata da Mazzarello, abile ormai nel gestire le atmosfere di genere.

sabato 12 luglio 2025

Zio Paperone #84: Il segreto di Molly Mallard

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Dopo aver approfondito il personaggio di Hugh De' Paperoni, è giunto il momento per il terzo e (per ora) ultimo episodio di Storia e glora del clan De' Paperoni con un racconto che getta luce su un'altra degli avi di Paperone, la nonna Molly Mallard.
Secondo l'albero genealogico di Don Rosa, Molly era sposata con Dingus De' Paperoni, detto il sozzo, e i ritratti che ne fece il fumettista del Kentucky non erano esattamente felici: mostravano, infatti, una Molly depressa e un Dingus dal piglio arcigno (come il tipico esponente del clan De' Paperoni) e vestito nella foggia dei minatori.
Lo stesso Rosa, che ne aveva realizzato la foggia a partire sia dalle informazioni presenti nell'albero genealogico privato di Carl Barks, sia a partire dalle informazioni contenute in particolare ne Il clan di Zio Paperone, immaginava la storia di Molly e Dingus molto poco adatta al mondo disneyano. E dunque, con queste premesse, il compito delle autrici de La doppia vita di Molly Mallard lo si può immaginare particolarmente complicato.

venerdì 11 luglio 2025

Una lega spaziale

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Mentre stavo facendo ricerche su materiali "spaziali" per l'articolo sugli ombrelli nel Sistema Solare, mi sono imbattuto in una recente news della NASA su una nuova, interessante lega metallica.
In sintesi questo nuovo materiale ha un comportamento termodinamico contro-intuitivo, poiché si restringe quando viene riscaldato e si espande quando si raffredda.

giovedì 10 luglio 2025

I paralipomeni di Alice: Ritorno alla locanda

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Come promesso alla fine della recensione di A tangled tale di Lewis Carroll, ho iniziato a proporvi nella rubrica dei Rompicapi di Alice i quiz matematici presenti in quella raccolta. Ho iniziato con il primo nodo, proponendo il rompicapo senza alcuna soluzione. Cosa che vi propongo nel post di oggi.
Date le velocità di percorrenza ricavabili dal testo di Carroll relative ai tratti in pianura, \(s_p\), salita, \(s_s\), e discesa, \(s_d\), possiamo scrivere le equazioni che ci permettono di ricavare i tempi di percorrenza: \[t_p = \frac{s_p}{4}, \; t_s = \frac{s_s}{3}, \; t_d = \frac{s_d}{6}\] Il tempo totale, che sappiamo essere di 6 ore, è quindi dato dalla somma dei tre tempi di cui sopra: \[\frac{3 s_p + 4 s_s + 2 s_d}{12}\] Facciamo una prima semplificazione, ricordando che il tempo totale percorso dai due ospiti della locanda è \(s = s_p + s_s + s_d\), e quindi: \[\frac{3s + s_s - s_d}{12} = \frac{3s}{12} = \frac{s}{4}\] dove si ricorda che lo spazio in salita e quello in discesa sono identici e quindi si annullano.
E come detto il tempo di percorrenza è pari a 6 ore, e quindi siamo in grado di calcolare quanto i due turisti hanno percorso: 24 miglia. Che poi è proprio la soluzione indicata da Carroll nella sua rubrica.

mercoledì 9 luglio 2025

La potenza della Terra

In questi giorni le persone sui social, a seconda del loro credo, hanno condiviso "cose" per dimostrare che il singolo evento meteorologico era una conferma dei cambiamenti climatici, in particolare del riscaldamento globale, oppure uno dei tanti eventi estremi che ci sono stati anche in passato e concludere, quindi, "niente cambiamenti o riscaldamenti".
Il problema di fondo di queste condivisioni è che giocano soprattutto a favore di questi ultimi, e questo perché il singolo evento meteorologico non ci dice nulla sul clima.
Il clima, infatti, viene generalmente descritto da una serie di parametri termodinamici, come pressione, temperatura, ecc., raccolti in un arco di tempo lungo, tipicamente anni. E dunque si può parlare di cambiamenti climatici proprio perché, tra dati diretti, raccolti da stazioni meteorologiche e satelliti in orbita, e dati indiretti, raccolti grazie a prove geologiche (ma non solo), siamo in grado di ricostruire come il clima è cambiato sul nostro pianeta nel corso delle varie ere.
I fattori che influenzano il clima sono diversi: innanzitutto l'attività solare, quindi la concentrazione dei gas presenti nell'atmosfera (e d'altra parte il rapporto tra gli isotopi di particolari gas diventa anche un indicatore dei cambiamenti climatici), in particolare i famosi gas serra, e altri elementi tra cui la potenza termica irraggiata dalla Terra.
L'importanza della potenza termica irraggiata dalla superficie terrestre è strettamente connessa con la capacità dell'atmosfera di trattenere e rimandare verso la superficie tale radiazione, cosa che è regolata dalla concentrazione dei gas serra: in parole povere, per riprendere quelle scritte da Lawrence Krauss su La fisica del cambiamento climatico, l'atmosfera è responsabile di una specie di "effetto coperta". Poiché sulla questione dell'origine dei gas serra, per ora, non voglio dilungarmi, mi è sembrato interessante proporvi il grafico della potenza termica irraggiata dalla superficie del nostro pianeta così come è stata misurata dal Clouds and the Earth's Radiant Energy System della NASA. Ovviamente, maggiore è la radiazione che viene riflessa verso il basso dall'atmosfera, e più aumenterà quella che la Terra rimanderà verso l'alto.
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martedì 8 luglio 2025

Cronorifugio

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Pensavo fosse un romanzo di fantascienza, e in parte lo è, e invece la classificazione di Cronorifugio è un po' più complessa di così. Iniziamo dal punto centrale del romanzo: il coprotagonista, tale Gaustin, è un personaggio che forse è uno psicologo, forse altro, che si ritrova a vivere in tempi differenti. Non grazie a una macchina del tempo, ma in parte nella sua mente, in parte organizzando la sua vita in modo tale da sperimentare stimoli che gli diano la sensazione di vivere in un qualche particolare decennio del passato. In effetti quella che ho raccontato è solo la parte sperimentale prima che questi apra le cosiddette "cliniche del passato", edifici le cui stanze sono arredate nello stile di un dato decennio se non di uno specifico anno.

lunedì 7 luglio 2025

Le grandi domande della vita: Con l'ombrello nel sistema solare

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Tutto inizia quando, per il mini-laboratorio EcoParole in scena, è stato chiesto ai partecipanti di portare un oggetto legato alla tematica del laboratorio. Il mio primo pensiero, che ha ben poco a che fare con la domanda cui andremo a rispondere in questo post, è stato l'ombrello. L'immagine che mi è arrivata subito, infatti, è stata quella di due pagine di una delle classiche riviste patinate, tipo Oggi (se non ricordo male era proprio quella), su cui erano state pubblicate, all'alba del disastro di Cernobyl, due pagine con un intero set per difendersi dalle piogge acide dovute alle nubi cariche di radiazioni. E in quel set c'erano impermeabili, cappelli, stivali e anche un ombrello.
Da questo punto di vista, quindi, l'ombrello diventa il simbolo di un disastro non solo economico, ma soprattutto ambientale dovuto all'incuria del genere umano anche relativamente alle proprie cose (e non solo quelle ambientali). Però ragionandoci un po' mi è sorta spontanea un'altra domanda: ma l'ombrello che utilità potrebbe avere nel sistema solare?

domenica 6 luglio 2025

Topolino #3632: L'agonia di Fantomius

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E' dai tempi della storia di Cuordipietra sindaco di Paperopoli che il mio rapporto con le storie di Fantomius è oscillante, ma mediamente verso il basso come gradimento. E anche Il club del crimine, nuova fatica di Marco Gervasio, non mi convince completamente.
Inizia con due premesse interessanti: un prologo che intreoduce il club del crimine del titolo, un gruppo di ricchi appassionati di crimine e fan di Fantomius, e un ricattatore che scrive a Lord Quackett per estorcergli del denaro per non rivelare la sua vera identità.
Il primo tempo della storia è, dunque, l'indagine di Fantomius e Dolly Paprika per scoprire l'identità del ricattatore, mentre il secondo tempo si concetra sul confronto tra Lord Quackett e il club del crimine, che rivela di essere molto vicino a svelarne la vera identità.

sabato 5 luglio 2025

L'ultimo Halloween: Prigionieri

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Dopo una drammatica puntata in cui Batman ha avuto bisogno dell'aiuto di Robin e Catwoman per riprendersi, come intuibile dal finale di quell'episodio, il quinto albo vede un mattatore di prima grandezza: il Joker.
Quest'ultimo, in un modo folle e insano, ha un obiettivo particolare da perseguire in questo albo: aiutare Batman a recuperare i criminali fuggiti dall'Arkham Asylum. Allo scopo si dota delle armi degli stessi per affrontarli.
La storia, nella quale Jeph Loeb presenta un riferimento a una delle avventure realizzate a suo tempo col compianto Tim Sale, Scelte, sfida con tanto di rime contro lo Spaventapasseri, vede ai disegni il maestro Bill Sienkiewicz, l'artista statunitense più vicino, sia per tratto sia per composizione della pagina al nostro Sergio Toppi. In particolare colpisce la recitazione del Joker, snello e scattante, che ricorda nelle movenze quello interpretato da Jack Nicholson nel capolavoro di Tim Burton.

venerdì 4 luglio 2025

Le origini del tramezzino

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All'inizio del video Può essere un tramezzino? dei ragazzi di Space Valley, Nelson e Cesare si chiedono quale sia l'origine dei tramezzini, se veneta o piemontese. Allora sono andato a leggere la voce su it.wiki, chge recita così:
La paternità del tramezzino si deve ad Angela Demichelis e al marito Onorino Nebiolo, di origine torinese e di ritorno dall'America. I due decisero di acquistare il Caffè Mulassano di Piazza Castello a Torino nel 1925, a quel tempo in vendita, introducendo al suo interno il piatto in versione italiana del suo parente inglese, il piccolo tea sandwich fatto per essere consumato in un paio di bocconi all'ora del tè.
Nel luglio 1936, il giornale La Cucina Italiana scrive la prima ricetta ufficiale del tramezzino.
La parte della storia legata al Veneto e alla Venezia non la riporto perché priva di fonti. In ogni caso possiamo tranquillamente concludere che il tramezzino è di origini torinesi e ispirazione britannica.

giovedì 3 luglio 2025

Cometa interstellare

Da quando Kepler è stato lanciato nel 2009 e fino alla conclusione della sua missione nel 2018 ha "scoperto" oltre 3000 pianeti che ruotavano intorno a stelle presenti all'interno della Via Lattea. Ovviamente queste scoperte sono arrivate solo molto dopo rispetto all'effettiva raccolta dei dati, ma il senso della storia è chiaro: 3000 è più esopianeti in poco meno di dieci anni.
Da quando abbiamo osservato il primo oggetto proveniente da fuori il Sistema Solare, l'asteroide 'Oumuamua, scoperto nel 2017, sono stati osservati solo altri due oggetti interstellari: la cometa Borisov, scoperta nel 2019, e la 3I/ATLAS, nome per ora temporaneo, cometa scoperta proprio da poco grazie all'Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS, appunto!) della NASA. Albino Carbognani su MediaINAF fornisce alcuni dati interessanti per tutti gli astrofili che vorranno provare a osservarla. In più nello stesso articolo trovate la sua traiettoria, che poi è proprio quella che ha fatto capire che la nuova cometa proviene da oltre i confini del Sistema Solare.
Un fatto curioso su cui vorrei soffermarmi: siamo di fronte ancora una volta a una cometa. Dal nostro Sistema Solare, sappiamo che le comete nascono nelle periferia del sistema, e il fatto che su tre oggetti interstellari, ben due sono comete sembra suggerire che questa cosa valga anche per altri sistemi solari.
Torniamo, però, al paragone che avevo provato a buttare giù all'inizio: dal 2017 a oggi, ovvero in qualcosa come 8 anni, sono stati scoperti appena tre oggetti interstellari. E questo fatto dovrebbe farci riflettere su quanto sia difficile riuscire a viaggiare tra le stelle.

mercoledì 2 luglio 2025

Queer: la ricerca di Burroughs

Grazie al cinema all'aperto di Arianteo, con mia sorella abbiamo potuto recuperare la visione di Queer, film del 2024 di Luca Guadagnino tratto dall'omonimo romanzo di William Burroughs. I due protagonisti, William Lee e Eugene Allerton, vengono interpretati da Daniel Craig e Drew Starkey in maniera magistrale, ma prima di affrontare il film, permettetemi di scrivere due parole sul romanzo.
Il libro
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Il romanzo, piuttosto breve e snello, venne scritto da Burroughs tra il 1951 e il 1953, per poi venire pubblicato solo nel 1985. Racconta la storia di William Lee, omosessuale statunitense autoesiliatosi in Messico, che in parte è anche un alter ego di Burroughs stesso. D'altra parte Oliver Harris, curatore dell'edizione del 2010 del romanzo, suggerisce che la storia sia parzialmente ricalcata su una relazione che lo scrittore ebbe con tale Lewis Marker. D'altra parte Burroughs conosceva il mondo omosessuale grazie alla frequentazione di locali ad Harmel e Greenwich sotto la guida dell'amico Richard Stern.
Per contro, però, il romanzo può anche essere visto come un modo per esorcizzare l'uccisione accidentale di Joan Vollmer, avvenuta il 6 settembre del 1951. In quell'occasione i due coniugi, sicuramente ubriachi, provarono a ripetere l'impresa di Guglielmo Tell, ovviamente con esiti nefasti.
Si può solo supporre, quindi, che tutta la vicenda narrata in Queer sia stata proprio la reazione a tale evento, incluso il viaggio in sudamerica alla ricerca dello yagé, sostanza allucinogena ricavata da una pianta che si diceva avesse la capacità di attivare i poteri telepatici del cervello.

martedì 1 luglio 2025

La tana del serpente bianco

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La carriera di scrittore di Bram Stoker non si è limitata al solo Dracula, ma conta poco più di una decina di romanzi e una manciata di racconti. L'ultimo romanzo, The Lair of the White Worm, pubblicato nel 1911, venne successivamente ristampato nel 1925 in una versione fortemente rivista e ridotta, per poi giungere in prima edizione italiana nel 1992 col titolo di La tana del verme bianco. Il romanzo è stato quindi riproposto con una nuova traduzione di Sergio Vivaldi da Nero Press Edizioni con un nuovo titolo, La tana del serpente bianco.
Il romanzo in qualche modo ricorda vagamente Dracula, non tanto per l'impostazione narrativa, che in questo caso è diversa, in terza persona, quanto per il contorno scientifico che Stoker prova a costruire per dare plausibilità alla vicenda. Sono, infatti, presenti spunti riconducibili alla paleontologia (ricordo che la fine del XIX secolo fu caratterizzato dalla famosa guerra delle ossa), l'evoluzione, la fisica dei parafulmini, ma anche spunti più prettamente pseudoscientifici come il mesmerismo. Il tutto ispirato dalla leggenda del verme di Lambton, un gigantesco vermone che aveva infestato i dintorni del fiume Wear.