Stomachion

giovedì 27 novembre 2025

SuperBits: Il fumetto più raro di Superman

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Sembra che ci siano ancora in circolazione poco meno di una cinquantina di copie di quello che viene considerato come il fumetto più raro di Superman: This Island Bradman.
Come racconta Tom Brevoort (che tra l'altro pubblica tutta la storia a fumetti), storico supervisore della Marvel, la storia, scritta da David Levin per i disegni di Curt Swan, era stata commissionata alla DC Comics da Godfrey Bradman, milionario britannico, nel 1988. Quell'anno il figlio Daniel, grande fan di Superman, festeggiava il bar mitzvah, così Godfrey decise di regalargli un numero speciale del suo eroe. Realizzato in qualcosa come duecento copie, venne presumibilmente distribuito agli invitati al bar mitzvah: e qui sta la particolarità del fumetto, che ne ha aumentato la rarità. Come ricorda Brevoort, i fumetti commissionati erano generalmente richiesti da imprenditori per i loro dipendenti, mentre questo This Island Bradman fu l'unico commissionato per una festa privata.

martedì 25 novembre 2025

Gli effetti dell'inquinamento luminoso

Mentre cercavo ispirazioni per l'immagine in evidenza per il nuovo articolo di Cose dell'altro cielo, rubrica di Federica Duras su EduINAF, ho ritrovato un'immagine astronomica dell'ESO, lo European Souther Observatory, che presenta, come un'infografica, una serie di scatti che mostrano il cielo in diverse condizioni di illuminazione.
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Nella maggior parte delle zone urbane il cielo notturno oscilla tra 7, laddove si è fortunati e 9. La cosa drammatica è che moltissime delle zone che continuiamo a considerare "rurali" non hanno un cielo da 3, che già sarebbe un bel vedere, ma ben peggiore.
Come spiega Federica nel suo articolo, non è solo una questione legata agli astronomi che vogliono osservare le stelle nel modo migliore possibile, ma anche legata al resto dell'ambiente che ci circonda, influenzando i ritmi del sonno degli altri animali, senza dimenticare il nostro stesso umore.
Quindi, a conti fatti, ci conviene provare a trovare soluzioni per migliorare l'illuminazione artificiale nelle nostre città.

domenica 23 novembre 2025

Topolino #3652: Questione di fiuto

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Alla ricerca del sasso perfetto, storia d'apertura del #3652 di Tito Faraci e Federico Butticè, propone una interessante inversione. L'inizio della storia, infatti, è ambientata in un mondo in cui l'oro è così comune da essere privo di valore, tanto che le case sono costruite proprio con questo metallo, mentre le pietre sono così rare da costituire le "monete" per gli scambi commerciali.
E' evidente come Faraci, pur con una storia in molti punti esilarante, voglia far riflettere il lettore sul valore che diamo agli oggetti e su come troppo spesso per traslato diamo valore alle persone in base a questi oggetti. Emblematico in questo senso è il fondo di bottiglia modellato come un diamante, che in realtà in una società in cui da valore ai sassi sarebbe comunque uno degli oggetti più preziosi, essendo in effetti esso stesso un sasso!

sabato 22 novembre 2025

Batman: Un posto solitario dove morire

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Come abbiamo visto in Anno 3, dopo alcuni numeri transitori, subito dopo la conclusione di Una morte in famiglia la testata Batman venne affidata a Marv Wolfman. Lo sceneggiatore di Crisis inizò il percorso di elaborazione e superamento del lutto della morte di Jason Todd che gli sceneggiatori precedenti avevano in qualche modo ignorato costruendo una storia che sì mostrava un Batman particolarmente violento, ma che per contro scavava nel passato di Batman e Robin, quello originale, fornendo un mix di azione, investigazione e approfondimento psicologico di rara efficacia, anche per i fumetti moderni.
Il percorso di recupero di Batman, però, non poteva dirsi concluso, proseguendo con A lonely place of Dying, storia in cinque parti che, in effetti, era un vero e proprio crossover con The New Teen Titans, serie che lo stesso Wolfman scriveva con la collaborazione ai soggetti di George Perez, per l'occasione coautore anche dei capitoli pubblicati su Batman.

venerdì 21 novembre 2025

Cosmos #1: Agenzia assicurativa intergalattica

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Sono molte le storie in cui gli extraterrestri arrivano senza problemi sulla Terra e senza che i suoi abitanti ne sappiano alcunché, come per esempio in Essi vivono di John Carpenter. Senza toccare, almeno per ora, quei livelli di inquietudine, Ryuhei Tamura affronta una variazione sul tema in Cosmos, recentemente portato in Italia dalla J-Pop.
La Cosmos del titolo è, in effetti, un'agenzia di assicurazioni che si occupa di assicurare gli alieni che decidono di soggiornare sul nostro pianeta, che sia per studio, lavoro o turismo. Al fianco della regola generale, ovvero non introdurre monete aliene sulla Terra, la compagnia di assicurazione ha anche una seconda regola: gli extraterrestri devono adattarsi alla vita sul pianeta e confondersi con i terrestri.
La Cosmos, come tutte le compagnie assicurative, possiede anche una squadra di investigatori che ha il compito di accertare la verità o meno dietro le richieste di risarcimento dei suoi clienti, e una delle assicuratrici migliori della compagnia, Rin Homura, incrocia la sua strada con il protagonista del manga, Kaede Mizumori, un liceale in possesso di uno strano potere: quando qualcuno mente in sua presenza, il ragazzo sente un odore di marcio nell'aria. E vista questa sua particolare capacità, Homura decide di assumerlo dentro i ranghi della Cosmos, prendendolo come suo assistente.

mercoledì 19 novembre 2025

SuperBits: Il contrastato rapporto di Destino con gli USA

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Dopo aver magistralmente chiuso la sua gestione di Batman, Chip Zdarsky è passato su un'altra icona supereroistica, questa volta della Marvel: Capitan America. E come spesso succede quando un autore "di grido" si sposta, la testata riparte dal numero 1. Con Captain America #1, testata che Zdarsky gestisce affiancato ai disegni da Valerio Schiti, inizia una saga in cui il Capitano si confronta con Vicor von Doom, Destino, che incontra alla fine del secondo numero, quando il dittatore latveriano lo accoglie come un eroe.

martedì 18 novembre 2025

Qualcosa, là fuori: alla ricerca di un po' di frescura

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Considerato il primo romanzo italiano di climate fiction, Qualcosa, là fuori, come scrive lo stesso Bruno Arpaia nei ringraziamenti a fine volume, deve il titolo all'omonimo saggio di Enrico Bellone. Quest'ultimo è un testo dedicato alle neuroscienze, che è anche il campo di specializzazione del protagonista del romanzo, Livio, un uomo che aspetta solo di morire. E per semplificare il lavoro alla mietitrice decide di intraprendere un viaggio della speranza verso la Scandinavia.
Il mondo del futuro fin troppo prossimo immaginato da Arpaia, infatti, vede il cambiamento climatico che ha travolto senza possibilità di scampo il genere umano. L'aumento delle temperature medie sulla superficie del pianeta ha reso difficile la sopravvivenza di un po' tutti, a parte quei pochi privilegiati che vivono o sono riusciti a spostarsi per tempo nelle zone più prossime ai poli terrestri.
La scarsità sempre maggiore delle risorse e il razionamento dell'acqua, infatti, ha esacerbato le poltiche di ogni stato-nazione della Terra, che si è spostato inesorabilmente sempre più a "destra". Scontri di religione, politiche contro gli immigrati e i non-nativi, istituzioni che, impotenti, semplicemente si ritirano rinunciando a esercitare persino quel controllo che era il pane su cui alimentavano il loro stesso potere.

lunedì 17 novembre 2025

SuperBits: Un bat-segnale cosmico

Fu sulle pagine di Detective Comics #60, nella storia d'apertura scritta da Jack Schiff per i disegni di Bob Kane, che il bat-segnale venne proiettato sui cieli di Gotham per la prima volta. Il commissario Gordon chiedeva l'aiuto di Batman e Robin contro l'ennesimo folle piano criminale del Joker.
A distanza di poco più di 83 anni gli astronomi dell'ESO si sono trovati di fronte a una nube di gas e polveri cosmiche, posta al confine tra le costellazioni del Circino e del Regolo, che ha fatto pensare immediatamente ai più nerd tra loro proprio a un bat-segnale.
L'immagine, che potete apprezzare in tutto il suo splendore sul sito dell'ESO, è la combinazione di osservazioni provenienti da diverse lunghezze d'onda, ma la forma a pipistrello che risalta grazie alla colorazione rossa proviene da osservazioni nel visibile.
Ci si potrebbe chiedere se questo bat-segnale non stia, in realtà, chiamando nel nostro universo il Batman-che-ride di Death Metal, ma per esorcizzare questa eventualità (e celebrare questa puntata speciale di SuperBits) ho sovrapposto all'immagine astronomica il nuovo logo di Batman che ha recentemente esordito negli Stati Uniti:
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domenica 16 novembre 2025

Topolino #3651: Storie d'epoca

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Le storie che vi andrò brevemente a raccontare in questa recensione di Topolino #3651 sono tutte caratterizzate dal gettare uno sguardo in tempi passati, iniziando dal nuovo episodio di Circus, Tempi moderni di Giovanni Di Gregorio e Ivan Bigarella.
Il riferimento del titolo al classico del 1936 di Charlie Chaplin trova seguito solo nell'ambientazione della storia: una fabbrica, nel caso specifico della storia di Di Gregorio una fabbrica automobilistica, una delle prime del XX secolo, evidentemente.
La storia, infatti, ribalta completamente il senso della pellicola di Chaplin: il proprietario, infatti, ingaggia il Circo Shadow per alleggerire il lavoro dei suoi operai chiedendo agli artisti circensi di realizzare spettacoli improvvisati e improvvisi all'interno dei vari reparti in cui è suddivisa la fabbrica. Nella pellicola di Chaplin, invece, il protagonista, Charlot, viene selezionato per sperimentare un nuovo marchingegno che permette agli operai di mangiare senza lasciare il proprio posto di lavoro. Il senso di alienazione di Charlot non fa altro che aumentare, mentre un significativo scambio di battute tra due operai prima che lo spettacolo improvviso del circo irrompa tra i nastri trasportatori della catena di montaggio sembra mostrare come la vita in fabbrica sia, anzi, tutta "rose e fiori":

Una zuppa con la zucchina centenaria

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La prima volta che mi sono imbattuto chayote, o zucchina spinosa, o zucchina centenaria come viene sempre più spesso denominata, fu in Calabria, prima di spostarmi a Milano. Un contadino diede questa cucurbitacea ai miei genitori chiamandola patata spinosa e mia madre la cucinò fritta. In effetti a mangiarla ha un sapore a metà strada tra la zucchina e la patata.

sabato 15 novembre 2025

Superman: Fuga da mondo Bizarro

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La collaborazione tra Geoff Johns e il suo primo mentore, Richard Donner, il mitico regista del Superman interpretato da Chrsitopher Reeve, non si è limitata all'epica L'ultimo figlio di Krypton, ma ha affrontato un altro aspetto interessante della mitologia dell'azzurrone: mondo Bizarro.
Questi è un pianeta cubico su cui si era andato a rifugiare il buon Bizarro insieme con la sua Lois Bizarra sulle pagine di Action Comics #263 in una storia di Otto Binder e Wayne Boring. Sul numero successivo, il #264, fu lo stesso Superman, con l'aiuto di una paletta gigante, a "cubizzare" Mondo Bizarro. E qualcosa come 600 numeri (e più di cinquanta anni) più tardi Superman ritorna su Mondo Bizarro, ma in una versione leggermente differente.

venerdì 14 novembre 2025

Scienza take away #15: ottobre-novembre 2025

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Ed è puntualmente arrivato, come ogni 14 del mese, il Carnevale della Matematica, giunto alla 191.ma edizione ospitata su MaddMaths!. Come al solito sono presente anche io e, come da tradizione di Scienza take away, in questo post andrò a realizzare un recap delle cose scientifiche non matematiche uscite in questo stesso arco di tempo. Devo dire che, in effetti, di cose scientifiche da segnalare, almeno da DropSea, non ce ne sono poi tante, visto che alcuni dei post astronomici usciti nell'ultimo mese erano a tema cosmologico, e quindi perfetti per il Carnevale!
Prima di concentrarci sui post, però, lasciatemi segnalare la nuova edizione del Carnevale della Matematica dal vivo che si terrà a Milano il 21 e il 22 novembre presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. So già cosa state per fare ma vi anticipo che no, non sarò tra i relatori (ancora non so se riuscitò a essere tra il pubblico), soprattutto perché ho letto l'e-mail della "chiamata alle armi" del buon Roberto Natalini quando era ormai troppo tardi per proporre alcunché...
Magari sarà per una prossima occasione (sperando di essere meno distratto!).
E ora, via alla scienza!

Tsugumi Project

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Questo non è il dettaglio più importante, quello che mi ha spinto a scegliere di seguire Tsugumi Project, ma il più inusuale: i primi tankobon di questa serie sono stati, infatti, pubblicati non in Giappone, ma in Europa. In Francia, per la precisione. Sospetto che ciò sia dovuto a una qualche scelta di vita compiuta dal mangaka, ippatu, e questo sospetto nasce dalla constatazione che uno dei protagonisti della vicenda è un ex-militare francese inviato in un Giappone devastato da una apocalissi locale per cercare una misteriosa arma in grado di far vincere la Francia in una specie di guerra globale in corso tra i resti morenti dell'umanità.
Queste poche righe iniziali fanno ben capire come Tsugumi Project, alla fine sviluppatasi su 7 tankobon, sia un'opera post-apocalittica, ma non solo. A fronte, infatti, di molti elementi tipici della letteratura post-apocalittica, sono presenti anche spunti distopici, mostrati quando Leon, il suo compagno DouDou e la piccola Tsugumi, una mutante incontrata in Giappone, interagiscono con le comunità più organizzate.

giovedì 13 novembre 2025

Un sogno infranto dall'armageddon

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Sam Savian, a sinistra, e Lorenzo Lodici, a destra - via oasport.it
In questi giorni a Goa si sta svolgendo la Coppa del Mondo di scacchi, torneo ultracompetitivo giunto alla sua 13.ma edizione. Per capire quanto è competitivo basti ricordare che il campionissimo Magnus Carlsen lo ha vinto solo una volta, nel 2023, cioé esattamente l'edizione precedente. Carlsen, che come è noto si è un po' stufato degli scacchi classici, ma soprattutto degli scacchi a tempo lungo, ha deciso di non difendere il titolo. Il torneo si sviluppa su una serie di turni a eliminazione diretta e ha visto 206 scacchisti partecipanti. Dei giocatori più forti al mondo, oltre a Carlsen, mancavano anche Fabiano Caruana e Hikaru Nakamura. Era, però, presente il campione del mondo in carica, Gukesh, eliminato al terzo "turno" dal tedesco Frederik Svane.

mercoledì 12 novembre 2025

Trent'anni di esopianeti

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The presence of a Jupiter-mass companion to the star 51 Pegasi is inferred from observations of periodic variations in the star’s radial velocity. The companion lies only about eight million kilometres from the star, which would be well inside the orbit of Mercury in our Solar System. This object might be a gas-giant planet that has migrated to this location through orbital evolution, or from the radiative stripping of a brown dwarf.
Questo qui sopra è l'abstract dell'articolo di Michel Mayor e Didier Queloz pubblicato su Nature l'1 novembre del 1995 relativo alla prima scoperta ufficiale di un esopianeta.
L'immagine in apertura, invece, l'ho generata con NightCafe usando come prompt l'abstract dell'articolo stesso.

martedì 11 novembre 2025

I giochi matematici di Luca Pacioli

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Quando uscì la prima edizione de I giochi matematici di fra' Luca Pacioli (sì, a quel tempo c'era un fra' in mezzo!), era fine 2010, Dario Bressanini mi scrisse chiedendomi l'indirizzo per farmi inviare dall'editore, Dedalo, una copia del libro che aveva scritto insieme con Silvia Toniato, esperta in filologia. Essendo un libro di rompicapi matematici, gli inviai l'indirizzo cui spedirmelo, certo che la lettura sarebbe stata interessante. Come mai, potreste chiedervi, e soprattutto potrebbe chiedersi giustamente il buon Dario, c'ho messo più di un decennio per scrivere del suo libro più inusistato? Per il motivo più semplice del mondo: non mi è mai arrivato e ho dovuto aspettare di acquistare una nuova edizione (il che fa capire anche il successo del testo), quella del 2018 per essere precisi, che ho peraltro acquistato proprio in questo 2025 (in effetti me lo sono fatto regalare!).
In sintesi il volume affronta i giochi matematici che Luca Pacioli ha trattato nel Summa de arithmetica, ma lo fa con un metodo abbastanza inconsueto (o inusitato, per continuare a usare un termine desueto, ma tanto amato da noi disneyani!): presentando anche il testo originale scritto in italiano rinascimentale. Non è difficile da leggere e comprendere, ma sicuramente è apprezzata la "traduzione" in italiano moderno che velocizza la lettura.

lunedì 10 novembre 2025

Due mondi, la stessa stella

Nella recensione de L'uomo che possedeva il mondo avevo inserito un tramonto marziano. Oggi completo il tutto aggiungendo a quel tramonto, scattato da Curiosity, un tramondo terrestre. I due tramonti, affiancati, li trovate su APOD.
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Tramonto sulla Terra da Marsiglia, Francia
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Tramonto su Marte - Immagine NASA via The Planetary Society

domenica 9 novembre 2025

Topolino #3650: Viaggio in Klondike

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Riuscire a scrivere una storia che dica ancora qualcosa di nuovo sul Klondike non è semplice, eppure Marco Nucci c'è riuscito. Certo ne Le ultime lune dell'Agonia Bianca ad affiancarlo ai testi c'era Marco Gervasio, ma visto il tema della storia era abbastanza normale. La mano di Nucci, infatti, c'è e si vede, e per fortuna: la stroia, infatti, guadagna il brio delle running gag in cui Nucci è maestro.
La storia racconta di un nuovo confronto tra Paperone e Doretta, con il solito terzo incomodo, Soapy Slick, e un testimone d'eccezione, il buon Paperino. E lasciarla al solo Gervasio ci avrebbe regalato sì una bella storia, ma forse troppo psicologicamente intensa (o melensa, per essere più diretti!).
Ottimo, poi, Ivan Bigarella che sembra aver arricchito il suo tratto aggiungendo elementi che sembrano presi dal tratto di Fabio Celoni (anche se qualcosa del genere la si era già vista già in Circus).

sabato 8 novembre 2025

L'ultimo Halloween: Innocente

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Dopo una lunga attesa, viene finalmente dato alle stampe l'8.o numero de L'ultimo Halloween, la miniserie di Jeph Loeb che conclude il lungo percorso iniziato con Il lungo Halloween. Come abbiamo visto nei numeri precedenti, la serie è congegnata per essere anche un omaggio a Tim Sale, prematuramente scomparso nel 2022: i disegnatori selezionati, uno diverso per ciascun numero, sono, infatti, artisti molto apprezzati da Sale, e in alcuni casi che hanno anche avuto la fortuna di incontrarlo. Cosa che è successa proprio a Becky Cloonan, la disegnatrice di questo ottavo numero.

venerdì 7 novembre 2025

The man who sold the world

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Quando il 22 giugno del 1973 Life on Mars? venne rilasciata nel Regno Unito, il lato B di questa seminale canzone di David Bowie era un pezzo a modo suo altrettanto seminale, che era stato rilasciato quasi 3 anni prima, il 4 novembre del 1970: The man who sold the world.
Penultima traccia dell'omonimo album, secondo il racconto tradizionale, sarebbe stata ispirata al romanzo di Robert Heinlein L'uomo che vendette la Luna e alla storia storia d'apertura di Strange Adventures #47 della DC Comics con lo stesso titolo della canzone di Bowie, The man who sold the world.
Eppure, se seguiamo quanto disse lo stesso Bowie a BBC Radio 1 nel 1997, forse c'è da aggiungere un'ulteriore ispirazione:

La pioggia all'improvviso

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A colpirli del piccolo e agile tankobon firmato da Naoto Yamakawa è lo stile particolare del tratto adottato dal mangaka. In un certo senso, come conferma lo stesso Yamakawa nell'intervista alla fine del volumetto, lo possiamo considerare come una delle punte di diamante del fumetto underground giapponese. Ovviamente quel "punta di diamante" è una mia definizione dovuta innanzitutto perché i suoi fumetti sono arrivati in Italia (e spero che questa raccolta non sia la sua prima e unica opera che leggeremo), e poi per la qualità dei racconti presenti.
Il volumetto, infatti, opportunamente introdotto da Davide Castellazzi, presenta 10 racconti brevi che spaziano tra i racconti di "vita vissuta" e le ispirazioni pop e letterarie, come per esempio le brevi storie ispirate a canzoni popolari o poesie nipponiche. Nelle storie normali, invece, emerge un interessante approccio narrativo che in qualche modo mi ricorda Alfred Hitchcock presenta, con tematiche che, però, si intrecciano con quelle di Franz Kafka. Alcune soluzioni, poi, sembrano simili a quelle adottate in Italia da Zerocalcare: nel racconto di chiusura, per esempio, il protagonista sembra sostituire uno dei suoi interlocutori con un personaggio non umano, salvo poi scoprire che non esiste.
Quello di apertura, invece, è una specie di distopia in cui gli animali antropomorfi sono alla guida della nuova società terrestre e il protagonista è un semplice essere umano che cerca di sopravvivere in un mondo che non sembra più tagliato per gli esseri umani. In questo senso le tematicke di Yamakawa, trattate sempre con garbo e delicatezza, risultano kafkiane, affrontando cioé il tema del sentirsi in qualche modo fuori dal mondo. Il tutto, però, molto ben alleggerito da un'ironia di fondo che quasi si trasforma in risata una volta giunti alla fine.

giovedì 6 novembre 2025

Rompicapi di Alice: Sfida a Burlington House

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Dopo la sfida dei treni (qui la soluzione), ritroviamo l'arzilla signora nota come Mad Mathesis e la nipote Clara mentre si dirigono verso Burlington House, uno storico palazzo di Londra eretto intorno al 1664. All'epoca del racconto, tra il 1880 e il 1885, era ospitata tra le sue sale la Royal Academy of Arts, che aveva preso sede lì sin dal 1867. Negli anni successivi altre grandi istituzioni si unirono alla Royal Academy of Arts all'interno di Burlington House: oggi trovano sede lì anche la Geological Society of London, la Linnean Society of London, la Royal Astronomical Society, la Society of Antiquaries of London e la Royal Society of Chemistry.
Le due protagoniste del quinto nodo di A tangled tale di Lewis Carroll, però, erano interessate all'esposizione di quadri della Royal Society of Arts e questo per poter portare a compimento una sfida piuttosto particolare proposta da Madd Mathesis.

martedì 4 novembre 2025

L'uomo che possedeva il mondo

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Una delle prime immagini
della superficie di Marte
- via commons
Era il 1961. Gli Stati Uniti, nel loro programma di esplorazione spaziale che prevedeva l'invio in orbita di esseri viventi, il 31 gennaio avevano inviato lo scimpanzé Ham nello spazio a bordo della Mercury-Redstone 2. L'Unione Sovietica, però, alzava la posta inviando in orbita, il 12 aprile di quell'anno, Yuri Gagarin, che a bordo della Vostok 1 passò alla storia come il primo uomo nello spazio.
Gli Stati Uniti riescono a rispondere abbastanza in fretta: il 5 maggio, infatti, a bordo della Freedom 7, mandano in orbita Alan Shepard.
Parallelamente all'invio di esseri umani nello spazio, che facevano anche molto rumore mediatico (cosa preziosa in quel periodo di guerra fredda), le due superpotenze stavano inviando diversi satelliti anche nell'esplorazione dei pianeti del Sistema Solare. Per esempio, proprio in quel 1961 i sovietici avevano inviato verso Venere il satellite Venera 1 che il 19 maggio compì il primo flyby intorno al pianeta. Sempre i sovietici avevano dato inizio anche all'esplorazione di Marte con le due missioni Marsnik 1 e 2 che a ottobre del 1960 avevano compiuto un flyby intorno al pianeta rosso.
La prima missione che, però, riuscì a inviare le prime foto della sua superficie fu la Mariner 4 che, compiuto il flyby il 14 luglio del 1965, inviò verso la Terra qualcosa come 21 foto.

lunedì 3 novembre 2025

Le stelle di Planck

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Immagine generata con NightCafe
Un buco nero è un ogggetto singolare, almeno per come viene raccontato generalmente. Al suo interno, infatti, si troverebbe una singolarità spaziotemporale, ovvero, come le singolarità in matematica, un punto di divergenza. Questo fatto, a dispetto di quel che si potrebbe credere, da molto fastidio a noi teorici e ci sono stati diversi tentativi per risolvere la questione. Uno dei più interessanti è sicuramente la cosiddetta stella di Planck, un oggetto cosmico (o forse sarebbe più corretto dire cosmologico) proposto nel 2014 da Carlo Rovelli e Francesca Vidotto.

domenica 2 novembre 2025

Topolino #3649: Paperino fritto misto

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Si potrebbe ridurre la storia d'apertura, Paperino e il flagello degli otto mari, a come lo descrive Cormorano Teach, scrittore e avventuriero:
Mi piace come sei... un fritto misto di fifa e ardimento!
La forza di questa frase è come riesce a sintetizzare in poche parole il personaggio di Paperino e la sua storia, fatta di avventure a solo in cui mostra un coraggio inusitato e di altre, spesso urbane, in cui il timore, dell'ingonto in generale, lo frena inevitabilmente. D'altra parte Marco Nucci aveva girato intorno a questo concetto in altre storie del passato di Paperino, e questa avventura in due tempi, infarcita come sempre da gustosissime running gag, è indubbiamente quella in cui si avvicina di più al Paperino "multidimensionale" di Carl Barks.
Ai disegni, però, troviamo un fabrizio Petrossi in grande forma che, per questa storia particolare, che si merita anche la prima delle due variant cover lucchesi (ordinata: in attesa che arrivi!), esibisce lo stile adottato nelle storie realizzate per la Glenat, molto dinamico e con un occhio particolare all'animazione.
Se poi a questo aggiungiamo gli omaggi, i rimandi e le strizzate d'occhio di Nucci alla letteratura d'avventura di genere marinaresco (su tutti L'isola del tesoro), il risultato finale è una gran bella storia!

sabato 1 novembre 2025

Fantastici Quattro: Azione preventiva

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Quando all'inizio dei 2000 a Mark Waid venne offerta la serie di Fantastic Four, il prolifico sceneggiatore si fece carico con grande professionalità di un'impresa non da poco, complicata soprattutto dal fatto di non essere un estimatore della famiglia Richards. La sua scelta, però, fu in qualche modo piuttosto semplice, considerando tale premessa: ripartire praticamente da zero.
La serie di Fantastic Four dell'epoca era ricominciata dall'1 nel 1998 nel corso di Heroes return, che aveva riportati i Fantastici Quattro e altri eroi scomparsi nell'universo Marvel usuale dopo un anno passato all'interno di un universo tasca creato da Franklin Richards per salvarli dalla morte contro Onslaught (versione breve di una storia leggermente più complessa, che potrebbe essere definita come una specie di esperimento Ultimate prima del vero e proprio concepimento dell'Ulitmate-verse).
Prendere le misure
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Quei primi numeri erano stati affidati a Scott Lobdell e Alan Davis, ma ovviamente, come in tutte le serie supereroistiche, non restarono a lungo sulla testata, che anzi vide una lunga gestione da parte di Jeph Loeb, cui seguì Carlos Pacheco che in quel periodo, affiancato da Karl Kesel, si mise in gioco, anche con buoni risultati, alla scrittura.
Con la chiusura della gestione Pacheco, dopo una breve storia in tre parti scritta da Adam Warren, con Fantastic Four #60 arrivarono a bordo della testata il già citato Waid e, ai disegni, una sua vecchia conoscenza dei tempi di Flash: Mike Wieringo.
Con i primi numeri Waid prese un po' le misure con il quartetto, ponendolo all'inizio nella incresciosa situazione di dover ricostruire la propria immagine pubblica, cosa che in qualche modo era in parallelo con ciò che voleva Waid: costruire la sua immagine dei Fantastici Quattro!
Come lo stesso Waid ha raccontato in varie occasioni (e come ricordato nei redazionali di Andrea Gagliardi dei due Marvel Masterseries che raccolgono la sua gestione della testata), il suo obiettico era quello di far ruotare tutto intorno a Reed, che voleva rappresentare come un genio in grado di cambiare il mondo. Qualcuno al livello di Albert Einstein, per intenderci! E a questo scopo, in apertura di Fantastic Four #62, primo episodio della saga Senziente, ecco che vediamo Reed, in pieno centro a New York, che trova la dimostrazione dell'ipotesi di Riemann (all'epoca la si chiamava ancora così, mentre oggi è sempre più usato il termine, decisamente più corretto, di "congettura" di Riemann), che ovviamente non è ancora stata trovata.
La sua gestione, però, fu segnata in particolare da due saghe legate una all'altra e, in qualche modo, a doppio filo al Destino di Warren Ellis. Come abbiamo visto, quell'interpretazione del personaggio distoglieva l'attenzione del lettore sulla vera essenza dello storico avversario dei Fantastici Quattro, e allora Waid decise di ricordare a tutti i lettori chi fosse realmente Victor von Doom.