Stomachion

sabato 8 marzo 2025

Wonder Woman: i racconti classici

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Nell'ottobre del 1940 lo psicologo William Moulton Marston, sulle pagine della rivista Family Circle, discusse delle potenzialità dei comic book. L'articolo catturò l'attenzione di Max Gaines, publisher per la National Periodicals e la All-American Publications, che decise di contattare l'inventore del poligrafo per invitarlo a creare per le sue riviste un nuovo supereroe. A quel punto, su suggerimento della moglie Elizabeth, anch'essa psicologa, propose il personagio di Wonder Woman. La supereroina fece così il suo esordio sulle pagine di All Star-Comics #8 dell'ottobre del 1941, disegnata da Harry George Peter.

venerdì 7 marzo 2025

Guardarsi intorno: Galileo, materia oscura e spazi di Hilbert

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Avevo già deciso che dovevo dedicare uno dei link post di ricerca (spero di trovare presto un nome sotto cui raccogliere questa serie) a, dicamo così, cose mie, articoli legati a persone che conosco o ho conosciuto, come l'articolo da cui partiamo, Group theoretical derivation of the minimal coupling principle. L'autore, Giuseppe Nisticò, è stato il mio supervisore di dottorato (per me è stato quello principale, ma tecnicamente non era lui: storia lunga). Nell'articolo approfondisce alcuni aspetti del principio di minimo accoppiamento, che coinvolge solo la distribuzione di carica (elettrica, per esempio), escludendo i momenti di di- o di multi-polo. Il tutto, dal punto di vista della teoria dei gruppi, coinvolge il gruppo delle trasformazioni di Galileo, che sono associate all'equazione di Schrodinger (per chi ha letto il 52.mo volume di Matematica queste cose non dovrebbero essere completamente nuove).

giovedì 6 marzo 2025

Le grandi domande della vita: Pi e il problema della fermata

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Forse una delle domande più interessanti tra quelle cui sono incappato nell'ultimo periodo su Quora: la differenza tra \(\pi\) e la costante di Chaitin in termini di computabilità.
La costante di Chaitin, introdotta da Gregory Chaitin, è stata una delle protagoniste del bel volume Darwin alla prova, testo sull'evoluzione, ma anche sulla matematica, e successivamente ne ho scritto all'interno del post sull'immortalità quantistica.
Vale, però, la pena rivedere la sua definizione.

mercoledì 5 marzo 2025

WikiRitratti: Emma Haruka Iwao

Quando uscì l'Astrocuriosità di marzo 2024 non potevo immaginare che il record delle cifre decimali del pi greco sarebbe stato battuto di lì a poco, il 14 marzo del 2024, da Jordan Ranous, Kevin O’Brien e Brian Beeler, che poi avrebbero raddoppiato il numero di cifre pochi mesi più tardi, il 28 giugno, anche questa data significativa essendo il tau day. Tra l'altro già Ranous il 18 aprile del 2023 aveva replicato il record di 1014, ovvero 100 trilioni di cifre decimali del \(\pi\) raggiunto il 21 marzo del 2022 da Emma Haruka Iwao, che avevamo già incontrato in Universo pi insieme con i fratelli Chudnovsky.

martedì 4 marzo 2025

Pi day 2025: Tutti a raccolta!

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Anche se un po' in ritardo rispetto a quel che avrei voluto, ecco l'annuncio ufficiale che chiama a raccolta i matematti, sia quelli soliti sia quelli che normalmente non partecipano al Carnevale della Matematica, a segnalarmi i loro articoli a tema matematico realizzati tra la metà febbraio e la metà marzo 2025. La deadline è, come sempre, il 12 marzo. Nell'e-mail vi ricordo di indicare il titolo, il link e una breve descrizione. Per il tema, ovviamente il protagonista principale è il pi greco, ma va bene qualunque altro genere di post, a patto che la matematica sia, comunque, protagonista.
Qui sotto un'immagine con l'indirizzo e-mail cui scrivermi. In alternativa potete scrivermi sia nel fediverso su mastodon.social, sia su instagram. Solito nick: ulaulaman.
Buona matematica a tutti!

lunedì 3 marzo 2025

Matematica, lezione 55: Teoria dei frame

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La teoria dei frame è relativamente giovane. Risale alla fine degli anni Quaranta, inizi dei Cinquanta del XX secolo. L'elemento più interessante di tale teoria, almeno leggendo il volume di Pierluigi Vellucci, è l'uso di basi di vettori differenti da quella ortonormale standard per descrivere e generare uno spazio vettoriale. In effetti qualcosa del genere la si vede, sia a scuola sia all'università, ma non viene mai approfondita in maniera formale. L'approccio di Vellucci, però, per quanto molto tecnico, permette di avere un'idea di come delle basi non standard, e persino delle basi ridondandi, ovvero con un numero di vettori superiore alla dimensione dello spazio vettoriale, possono essere utili in alcune applicazioni.
Altro elemento interessante della teoria è il legame tra queste basi e le trasformate di Fourier, solo che questo, poi, suggerisce Vellucci nel voler raccontare il principio di indeterminazione di Heisenberg attraverso le trasformate di Fourier stesse. La cosa, di per sé, è interessante, ma visto che alla fine le basi non standard non rientrano nel discorso, non si coglie il legame con la teoria dei frame. Il che, forse, è un po' un peccato.
Per quel che riguarda i giochi, vellucci adotta lo stesso approccio di Maurizio Codogno per il suo ultimo libro per questa collana: trarre i problemi da una newsletter matematica, nello specifico quella della European Mathematical Society. Interessanti, non dico di no, ma poco aderenti allo spirito di matematica ricreativa che aveva accomunato i giochi matematici fin qui realizzati anche a partire dal 52.mo volume.
Infine, per la biografia, Veronica Giuffré ci racconta la vita di Claude Shannon, famoso per la teoria dell'informazione e per il suo interesse pionieristico, insieme con Alan Turing, per quella che oggi chiamiamo intelligenza artificiale.

domenica 2 marzo 2025

Topolino #3614: Carnevale a Venezia

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Con il secondo episodio di Le maschere, Andrea Malgeri ci trasporta nell'atmosfera più sfrenata dal Carnevale, riuscendo a sviluppare al contempo le due linee narrative principali: quella dei figuranti di strada, che erano protagonisti proprio in eventi come il Carnevale, e quella della lotta contro i soprusi. A guidare il lettore attraverso queste due linee narrative ci pensa, però, un unico personaggio, il doge di Venezia Cormoran, che finisce per vivere, grazia a uno scambio che viene direttamente da Il principe e il povero, il Carnevale della sua città sia sul palco dei teatranti di strata, sia sopra i tetti in compagnia delle Maschere.
Ne emerge un personaggio interessante che grazie a questa doppia visione e al bagno di umiltà che ne consegue, giunge alla consapevolezza della stato in cui versano i veneziani a causa dela sua "distrazione" nei confronti della condotta dei Bassotti.
Altro elemento non trascurabile è la storia delle origini delle Maschere, raccontata dalla viva voce di Paperino. Storia che si intreccia con uno dei principali compiti del far ridere: spingere le persone a riflettere sul mondo. E in particolare, tramite la satira, che è prettamente politica, sui comportamenti dei governanti. E questa serie si sta rivelando un modo molto intelligente per spingere i lettori a riflettere su questo tema, senza dover necessariamente porre espliciti riferimenti all'attualità politca.

sabato 1 marzo 2025

Beast World: Metafora del mondo moderno

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Come scritto all'inizio di Crisi oscura sulle Terre infinite, dopo la conclusione di questa saga la Justice League decise di sciogliersi e lasciare la protezione del pianeta ai Titans guidati da Nightwing, ovvero Dick Grayson, il primo Robin. Per cui anche il crossover successivo, Beast World, vede Nightwing e i Titans protagonisti assoluti della vicenda.
Tom Taylor, scrittore della acclamata nuova serie con Dick protagonista (che ho inziato a leggere proprio in concomitanza dell'uscita di Beast World) e della nuova serie Titans, affiancato da Ivan Reis (e nel finale da altri validi disegnatori) ha costruito una storia che al tempo stesso rende protagonisti i Titans e il loro capo, ma che è anche un vero e proprio prologo al crossover successivo, ma di questo ne "parleremo" a tempo debito.

venerdì 28 febbraio 2025

Il governo del futuro

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Trascrizione di una conferenza tenuta da Noam Chomsky presso il Poetry Center di New York nel 1970, Il governo del futuro è una visione lucida e a tratti anticipatoria di ciò che sarebbe successo nei decenni successivi. Di fatto è su questo testo, che ho riletto, dopo la condivisione di un noto capitalista di un estratto di una citazione di Ayn Rand su affaristi e burocrati, che baso una delle mie più radicate convinzioni: la vera democrazia la si può raggiungere solo in una società anarchica. A questo ingrediente aggiungo anche la scienza, che in una società realmente democratica non diventerebbe uno strumento per il mantenimento del potere da parte di chi lo detiene, come invece è nella democrazia capitalista descritta dal filosofo anarchico.
Essendo un testo di una cinquantina di pagine, non mi dilungo oltre, ma vi segnalo un link archiviato dove potete trovare la trascrizione della conferenza, e, sempre su archive.org, il file audio della stessa.
Buon ascolto!

giovedì 27 febbraio 2025

La parola al bardo: Una storia dagli abissi

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Lo so che non si chiama più Bard ma Gemini, però la serie mi sembra giusto continuare a chiamarla così. E per l'occasione ecco un vero e proprio racconto:
Nel cuore della notte, tra le ombre contorte della sua dimora di Providence, Howard Phillips Lovecraft si accingeva a compiere un rituale proibito. Con le mani tremanti, tracciò un pentacolo sul pavimento polveroso, mormorando antiche formule tratte dal Necronomicon. L'aria si caricò di elettricità, e un bagliore verdastro illuminò la stanza.
"Cthulhu, servo degli Antichi, ascolta la mia chiamata!" esclamò Lovecraft, la voce rotta dall'emozione. "Ti invoco per chiederti ispirazione! Concedimi una visione, un orrore cosmico che possa alimentare la mia penna!"
Un rombo sordo scosse le fondamenta della casa, e una figura gigantesca emerse dal pentacolo. Cthulhu, il Grande Antico, si ergeva in tutta la sua mostruosa magnificenza, i suoi tentacoli guizzanti e gli occhi incandescenti.
"Lovecraft," tuonò Cthulhu, la voce un eco di abissi lontani. "Perché disturbi il mio sonno eterno? Non ho tempo per i tuoi miseri racconti."
"Ma, Grande Cthulhu," implorò Lovecraft, "le mie storie diffondono il tuo terrore nel mondo! Sono il tuo araldo, il tuo profeta!"
"Araldo?" sibilò Cthulhu, un ghigno mostruoso che gli deformava il volto. "Profeta? Tu sei solo un misero mortale, un insetto che si illude di comprendere l'orrore cosmico. Le tue storie sono pallide imitazioni della realtà, ombre sbiadite del vero terrore."
Lovecraft, ferito nell'orgoglio, si infuriò. "Come osi, Cthulhu? Le mie storie hanno terrorizzato generazioni di lettori! Ho creato un intero pantheon di orrori cosmici!"
"Pantheon?" ruggì Cthulhu, i suoi tentacoli che si agitavano furiosamente. "Tu hai creato solo una parodia, un circo di mostri ridicoli! I veri Antichi sono al di là della tua comprensione, al di là della tua immaginazione."
La discussione si trasformò in una furiosa lite. Lovecraft accusò Cthulhu di essere un critico ingrato, mentre Cthulhu lo accusò di essere un plagiarista mediocre. Volarono parole grosse, insulti cosmici e maledizioni ancestrali.
Alla fine, Cthulhu, esasperato, afferrò Lovecraft per il colletto della camicia e lo sollevò da terra. "Ascolta, misero mortale," ringhiò. "La prossima volta che oserai disturbarmi per le tue sciocchezze, ti manderò direttamente negli abissi di R'lyeh. Hai capito?"
Lovecraft, tremante di paura, annuì freneticamente. Cthulhu lo lasciò cadere sul pavimento, scomparendo nel pentacolo con un ultimo rombo.
Lovecraft rimase a terra, il cuore che gli batteva all'impazzata. Si rialzò lentamente, sentendosi umiliato e offeso. "Che creatura ingrata," mormorò. "Dopo tutto quello che ho fatto per lui..."
Ma poi, un lampo di ispirazione lo colpì. "Aspetta un momento..." pensò, un sorriso malizioso che gli illuminava il volto. "E se scrivessi una storia su un uomo che litiga con Cthulhu?"
Immagine di apertura generata con NightCafe

mercoledì 26 febbraio 2025

Le grandi domande della vita: Potenze di pi

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La febbre del pi greco sta aumentando sempre di più, così ecco arrivare un post dedicato ad alcune potenze del \(\pi\) piuttosto particolari. Iniziamo scaldandoci un po':
Potenze su potenze
Giusto per iniziare leggeri (anche se la domanda originale chiedeva tutt'altro), utilizzando un qualsiasi sistema di calcolo a vostra scelta (come per esempio WolframAlpha) proviamo a vedere quanto vale: \[\pi^{\pi^{\pi}} \approx 1.3402 \times 10^{17}\] Un numero piccolo piccolo!
Ovviamente questa è stata una questione di semplice calcolo, e in effetti potrebbe esserlo anche la faccenda successiva:

martedì 25 febbraio 2025

Burocrati e uomini d'affari

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Il successo di un uomo d'affari dipende dalla sua intelligenza, dalla sua conoscenza, dalla sua capacità produttiva, dal suo giudizio economico e dall'accordo volontario di tutti coloro con cui ha a che fare: i suoi clienti, i suoi fornitori, i suoi dipendenti, i suoi creditori o investitori. Il successo di un burocrate dipende dalla sua influenza politica. Un uomo d'affari non può costringerti ad acquistare il suo prodotto; se commette un errore, ne subisce le conseguenze; se fallisce, subisce la perdita. Un burocrate ti costringe a obbedire alle sue decisioni, che tu sia d'accordo con lui o meno, e più è avanzato lo stadio dello statalismo di un paese, più ampi e discrezionali sono i poteri esercitati da un burocrate. Se commette un errore, ne subisci le conseguenze; se fallisce, trasferisce la perdita a te, sotto forma di tasse più pesanti.
Ciò che Ayn Rand in questa citazione non ha preso in considerazione, è come nella realtà il successo degli uomini d'affari spesso si misura con la loro capacità di essere costantemente foraggiati dagli stati-nazione, che quindi trasferiscono le loro perdite nelle tasche dei cittadini tramite tasse più pesanti.
La cosa che trovo peggiore, però, è che proprio uno di questi uomini d'affari ha condiviso un estratto di questa citazione sul suo social.
Immagine d'apertura generata con NightCafe, non so, però, chi dei due sia il burocrate e chi l'uomo d'affari...

lunedì 24 febbraio 2025

Matematica, lezione 54: Sport

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Nello sport la matematica rientra in molti modi. Alcuni di questi li ho anche esaminati in occasione di alcune competizioni sportive: per esempio ai bei tempi in cui Science Backstage faceva parte di Blogosfere, piattaforma ormai defunta, avevo raccontato di come alcuni ricercatori appassionati di calcio avevano applicato la matematica delle reti alla struttura di gioco delle nazionali di calcio nelle grandi competizioni sportive. Un altro esempio, invece, lo trovate proprio qui su DropSea quando ho raccontato le ricerche matematiche del giocatore di football John Urschel. E una di queste ricerche era proprio applicata al suo sport.
A differenza degli esempi che ho fatto poco sopra, però, il 54.mo volume della collana Matematica, che porta la firma del buon Paolo Alessandrini, non si occupa della struttura di gioco, bensì della composizione dei tornei, sia quelli all'italiana, o round robin (terminologia che, per esempio, ho imparato grazie alla Coppa America), sia quelli a eliminazione diretta. E anche in questa occasione giocano un ruolo fondamentale i grafi. Il tutto spiegato con una prosa scorrevole e chiara, ma che comunque non rinuncia, come giusto che sia per la collana, al formalismo matematico.

domenica 23 febbraio 2025

Topolino #3613: La piuma è più forte della spada

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Il legame tra supereroi e le maschere di carnevale era già stato esplorato diversi anni fa da Alessandro Bilotta con La dottrina, storia distopica che si era avvalsa degli eccelsi disegni di Carmine Di Giandomenico, che poi sarebbe sbarcato negli Stati Uniti per disegnare diverse testate di supereroi (su tutte Flash). L'idea, però, non è mai stata sfruttata da altri autori di fumetti, rendendo di fatto Bilotta un unicum nel panorama fumettistico italiano. Almeno fino a questo numero di Topolino.

sabato 22 febbraio 2025

I gatti di Ulthar e altre storie

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Erano diversi anni che non acquistavo uno dei tankobon di Gou Tanabe dedicati ai racconti lovecraftiani. Tanabe, infatti, ha iniziato, penso ormai un decennio fa o qualcosa del genere, la trasposizione a fumetti dei racconti del solitario di Providence (in effetti i suoi manga non erano entrati nella rassegna lovecraftiana a fumetti che avevo scritto nel lontano 2013, visto che all'epoca non erano ancora stati pubblicati). Mi ero, diciamo così, tenuto lontano non perché la sua trasposizione non fosse in qualche modo fedele alle atmosfere dei racconti di Lovecraft, quanto per l'edizione italiana della J-Pop, che era poco leggibile.
Col tempo l'editore ha anche realizzato dei volumi di grande formato, ma ho sempre fatto scelte di acquisto differenti, però, un po' per i protagonisti, I gatti di Ulthar, un po' perché sfogliandolo mi sono reso conto che anche l'edizione in tankobon singolo è decisamente di qualità migliore rispetto a quel primo manga che acquistati all'epoca, ho deciso di affrontare la lettura di questo volumetto.

venerdì 21 febbraio 2025

Verso l'Ig Nobel: La cottura perfetta dell'uovo

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La ricerca curiosa di cui provo a scrivervi le classiche due righe, e che ho voluto tenere separata dai classici link post (a proposito: dovrei ideare un nome per classificarli...), è stata raccontata tempo fa da Il Post: un gruppo di ricercatori dell'Università Federico II di Napoli sono riusciti a trovare il modo migliore per cuocere un uovo in maniera uniforme.
Come ben sintetizzato nel comunicato stampa dell'università, tuorlo e albume hanno due strutture sostanzialmente differenti, e quindi per cuocere al meglio avrebbero bisogno di due cotture differenti, cosa che ovviamente non è possibile. E allora ecco il sistema congegnato dai ricercatori:

giovedì 20 febbraio 2025

Un anello tra le stelle e altre facezie

Per questo nuovo link post, la selezione era pronta, quindi ero ormai prossimo a pubblicare, quand'ecco che Antonino La Barbera ci ha proposta una vignetta sugli anelli di Einstein, e così ho deciso di aggiungere la ricerca che ha ispirato quella vignetta in questo link post, dedicandogli addirittura l'apertura!
L'articolo cui mi riferisco, Euclid: A complete Einstein ring in NGC 6505 (potete leggere il comunicato stampa su MediaINAF), presenta le fantastiche foto che vi metto qui sotto.
La prima è relativa a NGC 6505, una galassia ellittica:
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La seconda, invece, è l'anello di Einstein che è stato osservato da Euclid
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Nonostante lo zoom, l'anello di luce, che in effetti è luce proveniente da un oggetto posto dietro al centro di NGC 6505, si vede molto bene, il che dovrebbe farci capire quanto sono buoni gli strumenti di raccolta delle immagini del satellite.

mercoledì 19 febbraio 2025

Le grandi domande della vita: Su Einstein e Hilbert

Per il solito strano caso della vita, qualche giorno più dopo aver pubblicato la puntata dedicata al rapporto tra fisici e matematici (argomento che, comunque, non potrebbe esaurirsi completamente in quelle poche righe), mi ritrovo a rispondere a una domanda sul rapporto tra David Hilbert e Albert Einstein, in particolare sulla leggendaria scarsa considerazione che il primo aveva del secondo, almeno al livello della matematica.
Prima, però, di affrontare questo mito, permettetemi di sfatare un altro mito, quello legato alle competenze matematiche scolastiche del buon Einstein.
La pagella di Einstein
Tale mito è molto probabilmente originato da una lettura distratta della sua pagella:

martedì 18 febbraio 2025

Darwin, Nevada

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Tutto inizia quando, nel 2020, dopo un esame degli scaffali della biblioteca durato ben 19 anni, l'università di Cambridge aveva lanciato un appello per chiedere la restituzione di un paio di taccuini di Charles Darwin contenenti gli appunti del naturalista, redatti nell'arco della sua vita. La preziosa testimonianza del lavoro di Darwin ha un'importanza storica unica, visto che permette di ricostruire il processo con il quale il naturalista è giunto alla sintesi della teoria dell'evoluzione. Questi taccuini vennero ritrovati poco dopo, il 9 marzo del 2022. Che cosa hanno passato nel corso di questi 20 anni non lo si sa bene. L'unica certezza è che sono stati conservati in perfette condizioni, evidentemente da un appassionato del lavoro di Darwin.

lunedì 17 febbraio 2025

Matematica, lezione 53: Leggi del mercato

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In prima approssimazione si può dire che Alessandro Viani ha realizzato un testo chiaro e sufficientemente semplice da seguire per farsi un'idea sul tipo di matematica che viene utilizzata nello studio dei mercati. Il problema grosso, almeno per quel che mi riguarda, è che i mercati finanziari andrebbero eliminati: d'altra parte mi ha dato molto fastidio l'uso positivo del termine "speculazione" che viene fanno nel corso del testo. Questo, ovviamente, non vuole essere un giudizio sulla qualità del contenuto: come ho ribadito sin dall'inizio, da quel punto di vista non c'è nulla da eccepire. D'altra parte il testo di viani si concentra per una larga parte sul modello di Black-Scholes, che è stato in qualche modo involontario protagonista della crisi del 2008. In occasione di quella crisi, l'equazione di Black-Scholes ha mostrato tutta la sua inadeguatezza nel prevedere l'andamento del mercato in situazioni in qualche modo estreme. Il modello è stato in effetti superato da altri modelli, però, di fatto, la sua fallacia era prevedibile già da diversi anni prima, come racconta Ian Stewart nell'ultimo capitolo de Le 17 equazioni che hanno cambiato il mondo.
Confrontandosi con quel testo, ma anche con la figura raccontata da Veronica Giuffré nella sezione biografica, ciò che manca al testo di Viani è proprio una sorta di voce critica, solo parzialmente compensata dalla biografia di Bruno De Finetti.
Personalmente, nonostante la chiarezza espositiva, sono rimasto insoddisfatto. E questa insoddisfazione è proseguita anche nella sezione dei giochi, dove Viani non solo ha proposto due giochi già presentati da Maurizio in volumi precedenti, ma altri due giochi erano stati approfonditi in volumi precedenti di Paolo Caressa, e non come giochi. Di questi 4 forse solo uno è il più interessante, risultando una variazione alle estreme conseguenze di uno dei temi precedentemente trattati.

domenica 16 febbraio 2025

Topolino #3612: Le comete tornano sempre!

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In effetti non tutte le comete tornano nel Sistema Solare dopo il primo passaggio. I motivi sono diversi: cadono sul Sole, urtano con un oggetto in una delle fasce di asteroidi del nostro sistema, oppure subiscono una variazione della traiettoria che al passaggio successivo le fa cadere sul Sole o addosso a qualche altro pianeta (tornando così al punto di partenza). La maggior parte delle comete, però, effettivamente hanno il "brutto vizio" di ritornare!
Al di là dell'effettiva realtà delle cose, la frase ha un che di epico, un po' come le classice Vendicatori per sempre o Titani uniti o altre frasi a effetto del mondo supereroistico (e non solo) diventate ormai iconiche per gli appassionati. Che poi è lo stesso effetto che genera nel lettore quando Dippo e gli altri giovani de Le isole delle comete pronunciano la frase di fronte a Flint jr., l'avversario di questa seconda stagione che, un po' per ossessione un po' per cercare di compiacere il padre, tormenta ciò che resta delle Comete per riprendersi un segreto che crede appartenere alla sua famiglia.

sabato 15 febbraio 2025

Gargoyle di Gotham: Lame e falene

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Mi spiace per la lunga attesa dopo il primo numero, ma ho letto molto in là rispetto all'uscita questo secondo volumetto. Se poi ci aggiungiamo che il terzo volume in originale è uscito a fine dicembre 2024, anche i tempi di produzione della miniserie non invogliano a una lettura immediata. D'altra parte Rafael Grampá, il fumettista brasiliano che sta realizzando la miniserie in 4 numeri, ha un tratto di un'eleganza e di un dettaglio più unici che rari nel panorama supereroistico moderno. Il tratto, poi, oltre a mostrare le influenze dei fumettisti brasiliani, mescola anche elementi provenienti dal manga (per esempio Katsuiro Otomo) ma anche da artisti europei come Moebius. Dal punto di vista narrativo, invece, questo secondo volume ci porta in una direzione ancora più crepuscolare del primo, quasi in atmosfere da gothic o doom metal.

venerdì 14 febbraio 2025

Scienza take away #6: gennaio-febbraio 2025

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Ed è arrivato il 14 del mese, che si porta dietro il Carnevale della Matematica, giunto alla 184.ma edizione. E come ormai da tradizione da un po' di tempo, esco con il link post che raccoglie tutti quelli che non sono stati segnalati al Carnevale della Matematica, ma che comunque parlano di scienza. E dato che oggi, incidentalmente, è anche San Valentino, ho pensato bene di aprire scienza take away con un pannello riadattato di quelli che il gioco Tumblewords regala al giocatore ogni volta che sconfigge uno dei bot TED in una sfida di parole (magari, prima o poi, dedicherò un post a questo gioco) e dedicato proprio alla festa degli innamorati.
Piccolo dettaglio prima di iniziare: non c'è certezza, a differenza di quanto affermato nel pannello, che Gelasio I, accreditato di essere l'ultimo papa africano (sembra fosse nato in Algeria), abbia effettivamente abolito i Lupercalia, festività di origine romana, per sostituirli con il giorno di San Valentino.
Iniziamo, ora, con la serie di link partendo, questo mese, da EduINAF: il motivo è che l'11 febbraio si è celebrata la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza e andrò quindi a iniziare proprio con dei link a essa collegati:

giovedì 13 febbraio 2025

Arriva l'ultra-neutrino!

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Nel video in cui Alain e Michele si divertono a raccontare quali saghe andrebbero a ristampare nella nuova collana di ristampe disneyane da edicola è spuntata fuori una saga piuttosto interessante, quella degli Ultraheroes. La serie, datata 2008, e sviluppata da diversi autori disneyani, tra cui Giorgio Salati e Riccardo Secchi, ha presentato delle versioni ultra dei supereroi disneyani, riprendendo il mood dell'Ultimate-verse della Marvel, che era nato nel 2000. E allo stesso modo i neutrini che sono stati rilevati dalla collaborazione Km3NeT sono essi stessi ultra, come gli Ultraheroes. E d'altra parte anche il titolo dell'articolo uscito su Nature non lascia alcun dubbio sulla cosa:
The KM3NeT Collaboration. Observation of an ultra-high-energy cosmic neutrino with KM3NeT. Nature 638, 376–382 (2025). https://doi.org/10.1038/s41586-024-08543-1

mercoledì 12 febbraio 2025

Darwin Day: Profumo senza tempo

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Eravamo rimasti al più grande spettacolo sulla Terra e oggi torno, per un nuovo Darwin Day, a scrivere sui Nightwish grazie a Perfume of the Timeless, che è stato il primo singolo del decimo album in studio della band, Yesterwynde.
Proseguendo con quanto iniziato con i due precedenti, Endless Forms Most Beautiful e Human. :II: Nature., la band guidata da Tuomas Holopainen continua a raccontare a modo suo la storia del pianeta e dei suoi abitanti. E questo è ben evidente proprio dall'inizio del video ufficiale in cui gli spettatori vengono invitati a riflettere su quanti sono stati i nostri antenati nei 400 anni che ci hanno preceduti. Concludendosi con una frase bella e significativa, che riecheggia della filosofia degli aborigeni australiani:
You are the dream of many ancestors.
Concetto che viene successivamente ribadito nel testo della canzone:

martedì 11 febbraio 2025

Ritratti: Pandrosia

Versione, leggermente modificata, dell'introduzione del cielo del mese di febbraio su EduINAF.
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Pandrosia insegna matematica
Immagine generata con NightCafe
C'è stato, per un po', qualche dubbio sul sesso di Pandrosion di Alessandria. Quando nel 1878 il filologo tedesco Friedrich Hultsch preparò la sua raccolta e traduzione degli scritti di Pappo di Alessandria, suppose che tutti i riferimenti femminili a Pandrosion fossero errati, per cui decise di tradurre il nome al maschile. La cosa proseguì fino a che nel 1988 Alexander Raymond Jones non portò nuove convincenti osservazioni che supportavano la "femminilità" di Pandrosion o, italianizzandolo, Pandrosia.
Ciò che sappiamo di lei e della sua scuola matematica ci viene dal terzo libro del trattato matematico di Pappo, che, un po' polemicamente, le ha dedicato l'opera. Il matematico alessandrino, in particolare, esamina due risultati ottenuti da due studenti di Pandrosia, ma con toni che fanno supporre che la matematica possa aver avuto un ruolo piuttosto importante nello sviluppo di questi metodi. Il primo metodo che Pappo critica è quello relativo alla duplicazione (approssimata) del quadrato, uno dei problemi più discussi dai matematici dell'epoca.

lunedì 10 febbraio 2025

Le grandi domande della vita: Come cani e gatti

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Finalmente il volume è arrivato anche in edicola, così ho potuto leggere l'introduzione del buon Maurizio, di cui potete leggere una specie di riassunto sul suo blog. L'ho trovata molto interessante, anche perché su Quora mi è capitato di rispondere a una domanda in linea con il suo incipit:
Matematici e fisici sono un po' come cani e gatti: di solito cercano di stare il più lontani possibile. I primi si mettono le mani nei capelli quando vedono come i secondi bistrattano e strattonano i concetti matematici per farli funzionale le loro ambiente; i fisici a loro volta non riescono a capire cosa ci sia di male nell'usare quei concetti in situazioni dove chiaramente funzionano senza doversi impelagare in casi evidentemente patologici che tanto non potranno mai verificarsi nel mondo. Il punto è che per i fisici la matematica è semplicemente uno strumento, e quindi prendono quello che serve quando serve, mentre i matematici studiano le strutture indipendentemente da quanto siano reali e utili, ma solo pe la loro bellezza intrinseca.
Come scrive lo stesso Maurizio più avanti, questa è un'ingiusta e falsa semplificazione, soprattutto se consideriamo quanto, all'interno della fisica, sia ancora forte la discussione sull'interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica, e questo nonostante la maggior parte dei fisici teorici continua ad affermare di utilizzarla attivamente. Ho avuto la sensazione, essendo rimasto coinvolto in una discussione del genere qualche anno fa, che in materia il punto di vista del matematico (che poi è nel caso specifico anche il mio) sia quello sostanzialmente migliore: stiamo comunque parlando di un modello matematico (peraltro matematicamente pieno di buchi), e pretendere che esso sia perfettamente aderente alla realtà è qualcosa di esagerato. O da esagitati!
A parte questa diatriba, che spero di riprendere con un post ad hoc, c'è un altro passo dell'introduzione molto interessante:
Molti concetti matematici sono nati perché la fisica ne aveva bisogno: e anche quando essi erano già stati studiati, l'approccio del mondo fisico fa scoprire nuove strade.
A me verrebbe da fare come esempio la collaborazione tra Albert Einstein e Tullio Levi Civita, che forse ha generato il falso mito delle non eccelse competenze matematiche di Einstein, il che la dice lunga non tanto su Einstein, ma sulla conoscenza anche solo superficiale di fisica e matematica di chi questo mito lo condivide. Questa, però, è un'altra storia.

domenica 9 febbraio 2025

Topolino #3611: Omaggio alle case infestate

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La produzione di Algernon Blackwood, che ho iniziato a conoscere grazie ad alcuni libriccini della ABEditore, si sviluppa soprattutto nell'orrore: ghost stories, gotico e altre derivazioni del genere. Come sappiamo da diverso tempo su Topolino si stanno omaggiando diversi autori del genere, sia all'interno della serie de L'ora del terrore di Lord Hatequack, sia con storie in qualche modo estemporanee, e finalmente è venuto il momento di un omaggio proprio a Blackwood. In particolare è il bis-bis di Pippo, Algernon de Pippis, a incarnare lo scrittore del brivido britannico, essendo anche questo avo di Pippo uno scrittore del brivido, con una particolarità: era anche un grande amante degli scherzi.
La storia, ambientata nella vecchia magione di ALgernon de Pippis, vede Pippo, alla ricerca dell'ispirazione, e Topolino esplorarla seguendo le situazioni da brivido apparentemente inspiegabili, cui il buon Topolino prova a dare una lettura razionale. La storia, quindi, La lunga notte dello sghignazzatore, diventa una sorta di paralipomeno de I mercoledì di Pippo, cui i due sceneggiatori, Marco Nucci e Niccolò Testi, fanno riferimento in maniera abbastanza esplicita con la battuta di Pippo:
(...) tu sei il mio lettore preferito, Topolino!
Bello, divertente e ricco di dettagli il tratto rotondo di Andrea Maccarini che riesce a integrare perfettamente all'interno di alcune scene particolarmente oscure e inquietanti, gestendo in maniera ottima tutti fli sbalzi di umore presenti nella storia: un omaggio divertente e ironico al genere e a Blackwood.

Esperimenti di condivisioni automatiche: mastodon

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Mi scuso con chi mi segue su mastodon, ma nel corso dell'oretta precedente ho fatto alcune prove con un nuovo sistema per condividere automaticamente i post dei blog direttamente sul mio profilo mastodon. Al momento non elimino mastofeed, ma non è detto che in futuro non andrò via via a eliminare i feed da tale servizio. Il sistema che sto utilizzando si chiama Pipedream e consente anche di fare il merging di diversi feed, e così ho deciso di provare a mettere insieme tre dei miei blog per vedere se le cose funzionano, motivo per cui nel corso dell'oretta successiva sono usciti diversi status e sto facendo uscire questo post a quest'ora: non sono completamente sicuro che il merging mandi il link del post che effettivamente deve essere condiviso.
Incrociamo le dita!
Update: Effettivamente il workflow ha mandato su mastodon sempre l'ultimo post uscito su uno specifico blog e non l'ultimo post appartenente all'unione dei tre feed, quindi dovrò ancora raffinare un po' la comprensione della faccenda. Per cui ho disabilitato il mergine e rimesso online il workflow che manda su mastodon i post solo di DropSea.

sabato 8 febbraio 2025

Grandi autori: Sergio Asteriti

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Sono in grande ritardo con la lettura dei volumi di Grandi autori, ma l'8.vo volume della collana ho deciso di leggerlo il più in fretta possibile, essendo questo l'omaggio a un grande maestro disneyano che forse ha ricevuto meno tributi di quel che avrebbe meritato: Sergio Asteriti.
Nato il 13 febbraio dl 1930 a Venezia, esordì nel mondo del fumetto nel 1949 per poi approdare, dopo molti anni come illustratore pubblicitario, sulle pagine di Topolino con il #420 del 1963. Uno dei disegnatori dallo stile più riconoscibile, come ce ne sono pochi al giorno d'oggi, ha realizzato quasi esclusivamente storie di topi, a parte un paio di eccezioni. E dunque nel volume a lui dedicato Topolino è il principale protagonista delle storie selezionate da Alberto Brambilla, che ha curato con puntualità anche i ricchi redazionali del volumetto.
La selezione, in effetti, non viene presentana in ordine cronologico, ma tematico, sviscerando però in ogni caso la carriera dell'autore attraverso i temi cari come il Topolino classico, quello di Floyd Gottfredson, quello detective e, infine, quello fantastico, fabulatorio. E in effetti quest'ultimo tema è stato anche quello che ha sfruttato di più per le storie da autore completo o per i soggetti da lui ideati e poi sviluppati da altri sceneggiatori, come appunto nelle tre storie di quest'ultima categoria presentate: La magica lettura, Il regno delle due spade e Lo straordinario mondo del toc, sua ultima storia su Topolino sceneggiata, come quella precedentemente citata, da Augusto Macchetto.
Il volume è altamente consigliato, sia per chi non ha mai letto le storie di Asteriti, sia per chi le ha lette, essendo uno dei maestri disneyani meno ristampati. Personalmente sono molto legato a Il mistero dell'ozono, storia scritta da Giorgio Pezzin che affronta, appunto, in toni da ecofantascienza catastrofista il problema della fascia dell'ozono. E' stata solo una delle tante storie realizzate in coppia con Pezzin, ma per il tema trattato è stata piuttosto significativa e, in qualche modo, visto il nuovo progetto in cui sono coinvolto, continua a restarlo tuttora.

venerdì 7 febbraio 2025

Matematica, lezione 52: Teoria dei gruppi e rappresentazioni proiettive

Visto che il libro è disponibile per l'acquisto online, anche se alla mia edicola di fiduca, dove sto acquistando tutti i numeri della collana, non è arrivato nemmeno stamattina, ho deciso comunque di pubblicare il post dedicato.
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Inizio a scrivere queste note tra l'uscita del 42.mo e quella del 43.mo volume, più o meno il periodo temporale in cui ho consegnato tutto il materiale relativo al libriccino con cui ho contribuito, per un piccolo pezzo, al lungo percorso della collana Matematica, curata da Maurizio Codogno. Ovviamente, anche se la classifico all'interno delle "recensioni", non può essere considerata una vera e propria recensione, ma più un qualcosa a metà strada tra una guida alla lettura e un backstage.
Inizio, quindi, dall'unica parte che non ho scritto, la biografia matematica, scritta come ormai da alcuni mesi da Veronica Giuffré e in questo volume dedicata a Galileo Galilei, coincidenza che ho trovato molto gradita!
Veniamo, però, agli inizi e a quella e-mail che mi arriva chiedendomi con urgenza la disponibilità per scrivere un volume per la collana. Che per poco non potevano essere due, ma nel frattempo che ragionavo sul secondo volume quelli appartenenti a questo nuovo e ultimo prolungamento erano stati assegnati tutti, così sono rimasto sulla primissima proposta: la teoria dei gruppi e le rappresentazioni proiettive. Il titolo del volume le vede al contrario per un mio disguido, ma ha poca importanza, visto che comunque, anche se non nell'ordine con cui vengono trattate, le due discipline sono entrambe presenti.

giovedì 6 febbraio 2025

Era tutto pronto, e alla fine...

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Il post era scritto. Mancava solo da aggiungere la copertina del libro, ma arrivo in edicola e scopro che non era stato distribuito, e così niente, devo trovare qualcosa d'altro da scrivere se non voglio saltare la serata (e soprattutto provare gli aggiornamenti al sistema di condivisione automatica), ed ecco che mi ricordo che nei giorni scorsi c'è stato il Tata Steel Chess, uno dei tornei di scacchi più prestigiosi, particolarmente quest'anno visto che è il primo grosso torneo dove possiamo vedere all'opera il neo campione del mondo, Gukesh. E sapete? Alla fine il torneo si è concluso con gli spareggi, visto che alla fine delle partite regolari c'erano in testa ben due giocatori, Gukesh, appunto, e quello che probabilmente sarà il suo principale sfidante nei prossimi anni, Praggnanandhaa, nonché il vincitore del torneo di quest'anno.
I prossimi anni negli scacchi si prospettano decisamente molto interessanti, anche considerando le cose che succedono intorno agli scacchisti, ma fuori dagli scacchi!
Immagine in apertura generata con Nightcafe

mercoledì 5 febbraio 2025

Un nuovo circolo Legambiente in città

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Ho inserito nella colonna di desra del blog un nuovo logo. E' quello di un nuovo circolo Legambiente a Milano. Il nome, forse, non è originalissimo, Milano Centro, ma non siamo riusciti a trovare niente di convincente e originale (nel senso che non si confondesse con altre associazioni presenti in città). E' possibile iscriversi tramite un apposito modulo online, e ovviamente non è obbligatorio essere di Milano per iscriversi, anche se indubbiamnente sarebbe ottimo per chi vuole anche essere coinvolto nelle iniziative del circolo. Per quanto l'atto di fondazione risale a dicembre, al momento il sito è ancora un work in progress, ma speriamo di poterlo mettere in piedi, anche solo in una forma minimale, nel più breve tempo possibile. Ovviamente cercherò di tenervi comunque aggiornati, anche se il sito ufficiale sarà il punto di riferimento, che conto comunque di inserire nella blogroll a sinistra, che come avete visto sto aggiornando.
Mi raccomando: cerchiamo di avere cura di questo pianeta, è l'unico che abbiamo.

martedì 4 febbraio 2025

Rompicapi di Alice: La spirale di Ulam

Mentre Stanislaw Ulam stava aspettando l'inizio di una conferenza presso i laboratori di Los Alamos, per passare un po' il tempo disegnò una griglia di linee orizzontali e verticali su uno dei fogli di appunti che si era portato dietro. Ulam, che era anche uno scacchista, all'inizio pensò di ideare un problema scacchistico, poi la sua mente andò in un'altra direzione e iniziò a scrivere all'intersezione delle linee un numero intero, partendo da 1 posto al centro della griglia.
Iniziò a disporli nella forma di una spirale e poi, una volta completata la griglia, iniziò a cerchiare i numeri primi, osservando come questi sembravano disporsi lungo linee dritte. Gli venne, così, in mente di capire cosa sarebbe successo riuscendo a realizzare una struttura con molti più punti all'interno della griglia.
Per fortuna di Ulam ai laboratori di Los Alamos erano dotati di un nastro magnetico (all'epoca i dati si registravano su delle bobine di pellicola dette nastri magnetici) su cui erano registrati i primi 90 milioni di numeri primi. Inoltre i ricercatori avevano a disposizione un supercomputer (super per l'epoca, ovviamente), MANIAC. Così, insieme con Myron Stein e Mark Wells, scrisse un programma per visualizzare sullo schermo del computer una spirale con tutti i numeri primi compresi tra 1 e 65000. Il risultato lo vedete nell'immagine qui sotto, tratta da The remarkable lore of the prime numbers di Martin Gardner, pubblicato nella sua rubrica dei Mathematical games su Scientific American 210:

lunedì 3 febbraio 2025

Matematica, lezione 51: Sistemi di numerazione

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Se consideriamo che il tema è altamente scolastico, un po' a sorpresa questo 51.mo volume ha un'impostazione molto divulgativa, quasi allo stesso livello del volume dedicato ai calendari. Maurizio Codogno suddivide la trattazione in due parti: una prima di stampo storico in cui esamina alcuni dei sistemi di numerazione dell'antichità fino ad arrivare a quello posizionale in uso oggi. Nella seconda, invece, si affrontano le basi numeriche, ma alcune delle più inusitate. Certo non manca la base 2, ma questa è solo il punto di partenza per andare a scoprire alcune basi decisamente "fuori di testa", anche se un paio di esse hanno trovato applicazioni pratiche. Scopriamo quindi basi frazinarie, basi irrazionali, basi composte e persino una base immaginaria!
Mentre la biografia matematica di Valentina Giuffré è dedicata a John Conway (potrete scoprire, quindi, che ha fatto altro oltre al suo famoso game of life, a meno che non siate lettori storici di questoi blog, per cui dovreste saperlo già: vedi, per esempio, il suo teorema del libero arbitrio), nella sezione dei giochi matematici, Maurizio propone alcuni problemi tratti dalla newsletter del Macalester College non troppo difficili, ma sufficientemente difficili da non potersi risolvere a mente (quasi nessuno, in effetti!). Il primo di questi vede tre protagonisti d'eccezione: Batman e Robin da un lato, prigionieri dell'ennesima trappola cervellotica del Joker. Questa volta basata sulla matematica!

domenica 2 febbraio 2025

Topolino #3610: L'incubo di Rockerduck

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Sotto la gestione di Alex Bertani gli autori di Topolino si sono impegnati a recuperare diversi personaggi più o meno noti, alcuni ripescandoli dai meandri di storie classiche, preferibilmente di produzione italiana, e altri presenti nel cast usuale del settimanale. Tra questi in particolare spiccano Gastone e Rockerduck, entrambi approfonditi in varie occasioni soprattutto da Marco Nucci.
L'operazione fatta da Nucci con Rockerduck è stata piuttosto interessante: partendo da alcuni spunti presenti nella $aga di Don Rosa, ha aggiunto alla rivalità tra i due personaggi un supporto sottotraccia e per lo più nascosto fornito da Paperone al figlio del suo mentore, Howard Rockerduck. Un'operazione di questo genere era abbastanza necessaria: Rockerduck, infatti, era chiuso da troppo tempo dentro i suoi stessi cliché: dopo la cura-Pezzin, infatti, ben pochi sono stati gli autori di Topolino in grado di rendere al meglio il personaggio, mettendo alla fine in evidenza solo i difetti e quell'idea di "eterno sconfitto" mascherata dietro quella di "eterno secondo" che in realtà rendeva Paperone antipatico e poco realistico. Nelle storie di Giorgio Pezzin, infatti, spesso si partiva dalle vittorie di Rockerduck, che poi Paperone riusciva a ribaltare, il che comunque permetteva veramente di prendere Rockerduck come "secondo" e non come "perdente", mentre in molte altre storie emerge un Rockerduck continuamente sconfitto e ossessionato dalle continue vittorie di Paperone.

sabato 1 febbraio 2025

Crisi Oscura sulle Terre Infinite

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Dopo Metal e Death Metal avevo un po' perso le tracce dei crossover DC Comics, poi, visto che i Titans stavano riprendendo un ruolo centrale nelle storie di questo universo narrativo, ho deciso di leggere Beast World. La premessa della saga era piuttosto semplice: la Justice League aveva lasciato la protezione della Terra a Nightwing e ai Titans: molto singificativa e toccante la scena nel finale del 5.o volume italiano di Nightwing in cui Bruce Wayne consegna con fiducia questo compito nelle mani di Dick Grayson. E Beast World è proprio la prima grande crisi di livello planetario affrontata dai Titans, con una scelta molto singificativa: affrontare Starro (non esattamente, in effetti, ma avremo modo di raccontare la cosa in altra occasione), che era stato il primo avversario affrontato dalla Justice League.
Con la prosecuzione della lettura, però, più i redazionali che la storia aumentarono la mia curiosità nel voler leggere la saga precedente, Crisi Oscura sulle Terre Infinite, che in effetti è stata la prima prova per gli eroi della Terra senza la Justice League. Prologo alla saga, infatti, è stata la morte della Justice League nella sua interezza, o quasi.

venerdì 31 gennaio 2025

Oltre il Modello Standard: leptoni, quark et al.

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Nuovo appuntamento con i link post degli articoli usciti di recente. Iniziamo con Diffusion of heavy quarks in the early stage of high-energy nuclear collisions, che in un certo senso mi ricorda il mio lavoro per la tesi di laurea (che però non portò a nulla di serio):
We study the diffusion of heavy quarks in the early stage of highenergy nuclear collisions. The pre-equilibrium stage of relativistic heavy-ion collisions, commonly known as Glasma, evolves according to the classical Yang-Mills equations. Heavy quarks are coupled to the evolving Glasma fields via relativistic kinetic theory. We compute the momentum broadening, σp as well as the angular momentum fluctuations of heavy quarks in the early stage, which turn out to be anisotropic due to the anisotropy of the background gluon fields. We observe that σp ∝ t2 at very initial times. This non-Markovian diffusion of heavy quarks in the early stages is explained by the memory effect present in the gluon fields.
Visto che siamo nei dintorni del nucleo, eccovi su un piatto d'argento The strength of the interaction between quarks and gluons, un articolo a metà strada tra il teorico e lo sperimentale che cerca di capire il futuro di ciò che può ancora fare LHC e i suoi eredi.

giovedì 30 gennaio 2025

La forma dei numeri primi

Tutto inizia con un articolo su Il Post relativo ai numeri primi, che in effetti ripropone un tema raccontato un mesetto prima su Quanta Magazine. Ad attirare la mia attenzione era stato il riassunto dell'articolo:
Due matematici hanno dimostrato con un approccio creativo la fondatezza di una congettura matematica discussa da tempo.
Il mio primo pensiero, e leggendo i commenti non sono stato l'unico, è andato immediatamente all'ipotesi di Riemann (che sarebbe più corretto indicare come congettura) e alla segreta speranza che fosse stata dimostrata. Così, però, non è stato e il riferimento era a una congettura decisamente molto più giovane, però sempre legata ai numeri primi.
Poiché non scrivo di queste faccende da un bel po', vale la pena allora cogliere l'occasione e tornarci su.

mercoledì 29 gennaio 2025

WikiRitratti: Teano

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Teano da un quadro di Raffaello - via commons
Teano è stata una filosofa della scuola pitagorica. Secondo alcune fonti è stata addirittura moglie di Pitagora. Secondo altre, invece, avrebbe sposato Brontino, il successore di Pitagora.
Anche il luogo della sua nascita è piuttosto dibattuto: secondo alcuni era nata a Creta, secondo altri nella Magna Grecia. Qualcuno si era spinto in maniera più precisa a collocare il suo lugo di nascita a Crotone.
Le sono stati attribuiti diversi trattati, molti dei quali nono sono giunti fino a noi, come per esempio Apoftegmi pitagorici, Consigli alle donne, Su Pitagora, Sulla virtù e Commentari filosofici. A questi si aggiunge il frammento tratto dal... trattato Sulla pietà riportato all'interno dell'Anthologium di Stobeo, cui sono da aggiungersi diverse lettere sopravvissute grazie ai manoscritti medievali.
Questi frammenti sono, però, considerati dagli studiosi pseudoepigrafi, ovvero ricostruzioni successive dei suoi testi originali redatte da pitagorici successivi con lo scopo di dirimere qualcuna delle classiche dispute filosofiche. Non c i sono prove che si occupò di uno dei temi cari alla setta pitagorica, la sezione aurea.

martedì 28 gennaio 2025

Matematica, lezione 50: Il calcolo numerico

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Se chiediamo a un qualunque passante per la strada cosa fa, secondo lui, la matematica, probabilmente la risposta che fornirà sarà qualcosa del tipo: fare operazioni con i numeri. Eppure dietro questa "definizione", che come sa il lettore della collana Matematica scalfisce solo la superficie di ciò che si fa in matematica, ci sono problemi di una profondità spesso ignorata anche da chi comunque conosce la disciplina.
A introdurre il calcolo numerico troviamo Paolo Caressa che, come intuibile dalla lista dei suoi libri precedenti, approccia la materia da un punto di vista anche computazionale, nel senso delle macchine calcolatrici. A farla da padrone, infatti, sono la notazione scientifica e la virgola mobile, che comunque impongono dei vincoli la cui conoscenza da parte del matematico che affronta il calcolo numerico fanno la differenza tra lo scrivere un algoritmo efficace e uno che condurrà a un risultato errato. E a volte, appunto, non perché l'algoritmo è errato, ma perché non si prendono in considerazione i limiti computazionali.

lunedì 27 gennaio 2025

La memoria degli eredi

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L'atmosfera che si respirava negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale era piuttosto pesante. Nessuno era realmente al sicuro. Non solo gli ebrei, ma anche tutti coloro che in qualche modo avevano a che fare con loro, per discendenza o per matrimonio. Questa atmosfera portò alcuni tra i più fortunati, come molti scienziati, a fuggire all'estero, preferibilmente negli Stati Uniti, mentre una minoranza rimase a resistere, pagandone in molti casi le conseguenze.
Anche altre minoranze etniche vennero travolte dalla follia razzista dei nazifascisti, ma il giorno della memoria, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno, è stato istituito dalle Nazioni Unite l'1 novembre del 2005 per commemorare le vittime dell'olocausto e far sì che nessuno dimentichi quel che accadde all'epoca, per non ripetere quegli errori. La decisione del 27 gennaio come giorno è legata all'ingresso delle truppe sovietiche nel campo di concentramento di Auschwitz, che giunte il 27 gennaio del 1945 hanno liberato i sopravvissuti.
Nel frattempo sono passati ormai qualcosa come 80 anni da quell'evento. Molti dei sopravvissuti sono andati, altri sono ancora tra noi, ma ormai sono soprattutto gli eredi di quelle vittime e di quei sopravvissuti a essere qui. E a leggere ciò che è accaduto nella striscia di Gaza nei mesi scorsi viene qualche dubbio sull'efficacia di questo giorno della memoria.

domenica 26 gennaio 2025

Topolino #3609: Alle origini del gotico

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Post aggiornato dopo la prima pubblicazione con sistemazione del titolo, correzione di errori di battitura, aggiunta di un paio di considerazioni, sistemazione dei link e dell'immagine di apertura.
Il #3609 arriva in edicola in versione flipbook: arriva in Italia il What If...? dedicato ai Fantastici Quattro, su cui ho già scritto sul Cappellaio Matto. Iniziamo, quindi, con la storia d'apertura, Una gara da paura, appartenente alla serie di Lord Hatequack presenta.
In questa occasione Giulio Gualtieri con la magistrale assistenza di Roberto Vian, omaggia la mitica gita letteraria di John William Polidori, Lord Byron e di Mary e Percy Shelley che ha dato origine a due capolavori del gotico, Il vampiro e Frankenstein. Allo stesso modo Hatequack, nonna Papera, Paperone e Pico si sfidano in una gara di racconti del terrore, che propongono alcuni temi tipici della letteratura di genere. In particolare Gualtieri recupera, se la memoria non mi inganna, un frammento che Howard Phillips Lovecraft non ha mai completato. Altra citazione lovecraftiana é per il Necronomicon: la lettera iniziale N di questo famoso (e mai scritto) testo maledetto, infatti, è sulla copertina del libro maledetto protagonista di uno dei racconti ideati da Gualtieri.

sabato 25 gennaio 2025

Dara, la strega dentro di noi

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Post aggiornato dopo la prima pubblicazione con il cambio dell'immagine, la sistemazione dei link e della formattazione.
C'e' uno stretto legame tra Dara la strega e Banchetto di sangue. Anche in questa raccolta, infatti, Hideshi Hino esplora l'animo umano e fa emergere il peggio dai protagonisti.
Significativa in questo senso è la serie di tre racconti che da il titolo alla raccolta, in cui Dara, in realtà, è solo un catalizzatore che fa emergere il male nascosto dentro chi posa gli occhi sulla parte del suo volto in continua decomposizione. D'altra parte la bellezza del resto del suo aspetto in un certo senso è metafora della cultura dell'immagine, che nasconde il suo peggio e che alla fine porta alla distruzione chiunque ne viene toccato.
Gli altri racconti conntinuano con il tema dell'orrore dell'animo umano con forse un'unica leggera eccezione con Wow, bel birdie! racconto ambientato sui campi da golf in cui la parte più squisitamente splatter è concentrata in un finale alla Final destination... quando Final destination doveva ancora arrivare!

venerdì 24 gennaio 2025

Una questione di acqua

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E' recentemente arrivata all'attenzione del grande pubblico la storia dei PFAS nell'acqua che beviamo tutti i giorni, quella che esce dal rubinetto di casa, su cui Greenpeace ha prodotto un report a conclusione della campagna Acque senza veleni che raccoglie rilevazioni da campioni presi da più di 200 comuni italiani. In effetti la prima occorrenza sulla questione che ho trovato (non solo andato più indietro) risale al 2020.
I PFAS, o sostanze perfluoroalchiliche, citando da Legambiente Veneto:

mercoledì 22 gennaio 2025

E passa la paura!

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Il fatto di essersi nutrito faceva indubbiamente una bella differenza. Lo scantinato, aveva per il momento perso la sua minacciosità. Era una strana, fredda terra scintillante di luce resa soffusa dalla pioggia, un regno di forme verticali e orizzontali, di grigi e di scuri attenuati solo dai colori polverosi degli oggetti immagazzinati. Una terra di rombi e di eventi impetuosi, di suoni intermittenti che scuotevano l'aria come tanti tuoni. La sua terra.
- da Tre millimetri al giorno di Richard Matheson - Immagine in apertura tratta dalla trasposizione a fumetti di Ted Adams e Mark Torres

martedì 21 gennaio 2025

Mantenere il giudizio

Post aggiornato dopo la sua prima pubblicazione con la sistemazione del codice html.
Partiamo dal fondo di questo articolo: a supporto della tesi sostenuta nel resto del testo si utilizza un influencer di destra che, per dare oggettività alla sua opinione, fa valutare la faccenda a Chat GPT, in pratica delegando a una rete neurale, che per sua definizione matematica non è oggettiva a causa della presenza dei bias, il giudizio morale ed etico. Esattamente ciò che Norbert Wiener, come raccontato nella recensione di Topolino #3608, temeva di piu'.
Comunque sulla faccenda mi trovo d'accordo con Roberto Saviano.

lunedì 20 gennaio 2025

Matematica, lezione 49: Il cervello

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Una delle questioni più dibattute tra i fisici, in particolare su YouTube, relativamente al Premio Nobel per la fisica 2024 era se tale premio fosse realmente stato assegnato per la fisica. Sin da subito ho pensato fosse una emerita sciocchezza perdere tempo su tale discussione: i modelli alla base della definizione delle reti neurali e delle tecniche di machine learning sono, sostanzialmente, modelli sviluppati all'interno della fisica. D'altra parte ci si potrebbe chiedere come mai un modello come quello di Ising si sia rivelato così efficace nella descrizione e successivamente nella algoritmizzazione (scusate per questo neologismo un po' bruttino) delle reti neurali. La risposta sono abbastanza convinto che non piacerebbe ai fisici di cui sopra, perché dovrebbe costringerli ad ammettere l'importanza della fisica nella descrizione del cervello umano. E un testo che permette molto bene di quanto meno cogliere superficialmente questa importanza è proprio La matematica del cervello di Alessandro Viani, che dopo i volumi dedicati alla statistica, si occupa di un tema decisamente molto interessante.

domenica 19 gennaio 2025

Topolino #3608: Tecnologia, questa sconosciuta

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Lo so: la principale enfasi su questo numero è stata quella dedicata alla quattro versioni dialettali del Topo rilasciate da Panini in occasione della giornata nazionale dei dialetti del 17 gennaio. Visto che ne scriverò sul Cappellaio, ho deciso che per il titolo e dunque per il tema principale avrei seguito la mia solita filosofia: cercare qualcosa che leghi due o più delle storie a sommario, o il tema della storia con cui decido di iniziare. In questo caso il rapporto con la tecnologia, tema sempre caro agli autori disneyani.
L'antifurto definitivo
La storia d'apertura, Il PDP 6000 di Niccolò Testi e Alessandro Perina (che per inciso è la storia che è stata "tradotta" in 4 dialetti differenti), racconta dell'ennesimo antifurto definitivo realizzato da Archimede per il deposito di Paperone. E questo sembra realmente inespugnabile, poiché utilizza una intelligenza artificiale, il PDP 6000 del titolo, evidente riferimento all'HAL 9000 di 2001: Odissea nello spazio, per controllare gli accessi al deposito e attivare le contromisure più opportune in caso di minaccia.
Come intuibile dall'accostamento, il PDP 6000 "impazzisce", ma il punto fondamentale della storia è il modo in cui quest'ultimo "recupera il senno". Non posso, comunque, in questo caso non sottolineare una interessante coincidenza: la storia esce nella stessa settimana di uscita de La matematica del cervello di Alessandro Viani (ne scriverò domani, se tutto va bene), che in appendice presenta la biografia di Norbert Wiener curata da Veronica Giuffé. Lettura interessante, permette di scoprire il padre della cibernetica e, soprattutto, ciò che pensava dell'atteggiamento tutto umano di affidarsi sempre di più alle macchine. Citando la Giuffré, infatti:
(...) tra le sue pagine invita a non delegare mai alle macchine la distinzione tra il bene e il male: una discriminante etica che, secondo lui, dovrà appartenere per sempre agli uomini.
E in qualche modo sembra essere lo stesso messaggio presente nella storia di Testi.

sabato 18 gennaio 2025

Banchetto di sangue

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La raccolta Banchetto di sangue è, in un certo senso, una summa dei personaggi e delle tematiche care al maestro dell'horror Hideshi Hino. Come nei due volumi di Oninbo, anche se non con lo stesso occhio ironico, il mangaka si occupa dei piccoli orrori quotidiani, quelli che nascono dall'interno di ciascuno di noi. Le colpe, piccole o grandi che siano, i desideri incoffessabili, le ossessioni di ciasucno dei protagonisti esplodono in un vero e proprio Banchetto di sangue, che poi è il titolo del primo racconto. In questo caso abbiamo una variazione in un certo senso schick del tema del cannibalismo, che porta il protagonista in una strada senza ritorno.
Interessanti poi i tre racconti centrali, Le mie sono orecchie da elefante, Il signore degli insetti nelle notti di Luna piena e Il ratto dagli occhi rossi dove viene sviluppato in poche pagine il tema della metamorfosi già trattato in Bug Boy, e il rapporto con corpi estranei, come possono essere gli insetti, come visto per esempio in Insetti infernali.
Un altro tema trattato da Hino è quello della morte, o della consapevolezza della morte, che abbiamo visto raccontato in maniera estesa in Living corpse di cui L'uomo che viveva con un cadavere sembra, in effetti, una variazione (o il prodromo dell'idea sviluppata nel manga poc'anzi citato).
In definitiva è una delle opere più interessanti e complete di Hino, forse quella che consiglierei come lettura iniziale della sua opera.

venerdì 17 gennaio 2025

Alekhine, il finalista

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Alexander Alekhine - via commons
Recentemente Danny Metal, sul suo canale YouTube, ha proposto un nuovo video in cui racconta quali personalità del mondo dello spettacolo sono metallare. Tra queste c'è anche Jessica Pimentel, attrice nota soprattutto per Orange Is the New Black. Ciò che, però, è meno noto è l'essere la "voce" della band statunitense Alekhine's Gun. Dalle forti sonorità death metal, la band si è evidentemente ispirata al grande scacchista russo, naturalizzato francese, Alexander Alekhine. E anche se non ho trovato alcuna conferma esplicita della cosa, per essere convinti di ciò basta leggere il testo di Endgame, ricco di riferimenti scacchistici.
Ovviamente la canzone si riferisce al finale, la chiusura del gioco, come evidente da questi due versi:
With all this time came time to plan
How foolishly you thought you'd take it all away from me
D'altra parte il plan, letto nel contesto scacchistico, suggerisce proprio l'ideazione e lo sviluppo dei piani di gioco da parte di ciascuno dei due contendenti, il tutto a concorrere alla costruzione della strategia migliore:

giovedì 16 gennaio 2025

Assioni, solitoni e materia oscura

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Con l'idea di fare questa piccola review più o meno ogni due settimane, sono tornato sulla homepage di Google Scholar per vedere cosa mi segnalava come articoli recenti. Limitandomi alle ultime due settimane, hanno coplito la mia attenzione un paio di articoli dedicati agli assioni come possibili candidati per la materia oscura, che a differenza dell'energia oscura non è più di tanto messa in dubbio, sostanzialmente perché si sa che, nonostante non si possa spiegare tutto con essa, c'è in giro della materia che non riusciamo a vedere.
Iniziamo con Ultimate light-shining-through-a-wall experiments to establish QCD axions as the dominant form of dark matter: