Stomachion

domenica 7 dicembre 2025

Topolino #3654: Una questione di acconciature

Con una grandissima capacita' di sintesi Andrea Freccero e' riuscito a mettere in copertina i protagonisti delle due storie d'apertura: zio Paperone e i Bassotti.
Il primo e' protagonista di un'avventura piuttosto particolare, Alla ricercabdel basettiere perduto. Paperone, infatti, si mette in cerca a bardo del piu' classico dei marchingegni di ispirazione ciminiana di Bonifacio, esperto e fidato basettiere, scomparso apparentemente per andare a cercare la Sberluccicas Barbina dai cui semi e' possibile ricavare un portentoso unguento per barbe, capelli e basette.
Vito Stabile infarcisce la storia di citazioni a classici paperoniani, come per esempio la ricerca della corona di Gengis Khan, che condivide anche solo in spirito l'ambientazione con la storia di Stabile.
Gli elementi che pero' interessano allo sceneggiatore sono sostanzialmente sempre quelli: raccontare la parte piu' umana di Paperone, ma soprattutto raccontare l'importanza dei legami familiari e d'amicizia.
Vito e', in questa occasione, affiancato da un sempre ottimo Emmanuele Baccinelli, che tra l'altro, cosa piuttoso rara anche per disegnatori con piu' esperienza alle spalle, realizza una palandrana invernale per Paperone, decisamente piu' sensata di quella usuale. Tra l'altro anchebla Sberlucvicas potrebbe essere una citazione, ma a un videogioco piuttosto famoso, Plants vs. Zombies.
In ogni caso un'altra bella storia uscita fuori dal cassetto del buon Vito Stabile!

I Bassotti, invece, sono i protagonisti della nuova storia della serie Topolino Comics&Science. Marco Bosco, questa volta affiancato da Luca Usai, mette la banda di ladri piu' famosa di Paperopoli a confronto con la meccanica quantistica.
Nel corso de Il bottino quantistico, i Bassotti rubano un gravimetro quantistico ad atomi freddi conservato presso il politecnico di Paperopoli. Il loro intento e' utilizzarlo per identificare la posizione di un vecchio tunnell sotterraneo per recuperare il bottino perduto di una vecchia rapina alla Dollar Bank.
Il gravimetro quantistico e' un aggiornamento ai gravimetri classici che sfrutta il comportamento quantistico della materia.
Facciamo, pero', un passo indietro e cerchiamo di capire cos'e' un gravimetro. Come intuibile dal nome e' uno strumento per misurare il campo gravitazionale, in particolare per determinare le anomalie gravitazionali.
Il primo a rilevare la presenza di tali anomalie fu l'astronomo francese Jean Richer nel 1672 mentte si trovava alle Cayenne per dare il via a un osservatorio astronomico. Richer, dotato di un orologio a pendolo calibrato a Parigi, osservo' che il pendolo oscillava piu' lentamente rispetto al moto apparente delle stelle.
Quindici anni piu' tardi Isaac Newton utilizzo' la sua teoria della gravitazione universale per spiegare l'anomalia. Dai calcoli di Newton, emerse che la rotazione della Terra, che rallenta andando dai poli all'equatore, influenza il valore misurato della gravita'.
Non ci sono, pero', solo questo genere di anomalie gravitazionali, ma anche quelle dovute a zone a densita' differenti.
Il primo a rendersi conto di cio' e a sfruttarlo per scovare cavita' sotterranee a scopo prima di tutto archeologico fu l'italiano Michele Sefano de Rossi,  che sviluppò il dispositivo chiamato macchina "ortografica-iconografica", presentata nel 1862 a Londra nel corso dell'Esposizione Universale.
Il primo gravimetro propriamente detto e' datato 1895 e venne sviluppato da Guido Bodländer, chimico tedesco, mentre il primo gravimetro moderno risale al 1936, sviluppato dai fisici Lucien LaCoste e Arnold Romberg.
Per iniziare a parlare di gravimetro quantistico bisogna prima aspettare gli anni Novanta del XX secolo quando si inizia a sviluppare l'interferometria atomica, ovvero si pensa di sfruttare le interferenze tra le funzioni d'onda degli atomi per eseguire delle misure di distanza. I primi esperimenti che alla fine hanno portato ai gravimetri quantistici risalgono al 2000 quando al CERN iniziarono a studiare la caduta libera dell'anti-idrogeno.
Da qui il passo a dei veri e propri gravimetri e' stato relativamente breve: e' del 2024 un gravimetro sviluppato in Francia (https://arxiv.org/abs/2405.10844) molto simile a quello disegnato da Usai.
I problemi che i gravimetri quantistici devono risolvere a fronte di una maggiore precisione sono sostanzialmente simili a quelli di interferometri gravitazionali come LIGO: tenere gli atomi ben separati uno dall'altro e ridurre il rumore, in particolare quello dovuto all'agitazione termica.
Il primo punto viene risolto con una "gabbia" di raggi laser, mentre il secondo mantenendo gli atomi a temperature bassissime, se possibile vicine allo zero assoluto.
L'uso dei gravimetri e' sostanzialmente identico a quello del dispositivo di de Rossi o a quello immaginato dai Bassotti, il cui piano viene pero' sventato grazie al tipico "umarell" che ficca il naso dove non dovrebbe!

Continua poi il Viaggio nella filosofia di Newton e Pico, che questa volta li porta ad approfondire Rene' Descartes, meglio noto come Cartesio.
Noto soprattutto per il suo "Cogito ergo sum", ha fornito contributi sia in matematica (il piu' noto e' il.sistema di assi cartesiani), sia alla fisica (in particolare la sua spegazione dell'arcobaleno).
Gia' nella storia di Giorgio Fontana, ma anche nell'articolo di Francesco Vacca dove invece e' reso piu' esplicito, si intuisce l'importanza di Cartesio nello sviluppo del moderno metodo (e pensiero) scientifico, anchebse la storia si concentra soprattutto sul far comprendere a Newton l'essenza del motto cartesiano di cui sopra.
Tra la storia di Fontana, disegnata da Simona Capovilla, e dall'articolo.di Vacca emerge il ritratto di un pensatore dalla mente dinamica, ma anche in grado di vivere al meglio il suo mondo, senza rinchiudersi eccessivamente in se stesso. In questo caso la combinazione storia-articolo risulta particolarmente efficace, ma e' in generale un'ottima scelta che, invece, mancava al precedente Viaggio nel sapere.

Due parole in chiusura sulla seconda e ultima puntata di Qualcosa nella pioggia. Pietro Zemelo e Giada Perissinotto congegnano una dinamica storia dell'orrore, che si conclude con la sconfitta delle zucche, ma che non risolve completamente la vicenda, promettendo un seguito in un futuro si spera non troppo lontano. Evidenti le influenze di Syranger Things sulla storia, ma devo dire che in una particolare vignetta viene anche posto un tema interessante di tipo ambientalista che, spero, possa venire sviluppato in questo possibile sequel.

sabato 6 dicembre 2025

Superman: Alieno Americano

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Chiunque ha visto Brightburn, film del 2019 di David Yarovesky prodotto da James Gunn che reinterpretava in termini inquietanti il tema di Superman, non può non ricordare la scena in cui il giovane alieno trascina la madre in alto in cielo: una scena carica di terrore e inquietudine. Alieno americano si apre con una scena analoga, con Martha Kent attaccata a un piede del figlio Clark mentre le pantofole della donna stanno cadendo verso il basso.
C'è una profonda differenza, però, tra le due scene: nel caso del fumetto scritto da Max Landis (e pubblicato prima del film, nel 2016, anno in cui il New 52 stava per chiudere la sua travagliata esperienza) sia Martha sia Clark sono in preda al panico, in una scena che, anche grazie a una qual certa ironia strisciante, passa quasi al lettore un senso di normalità.

venerdì 5 dicembre 2025

Trese: Supereroi contro Lovecraft

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Forse è un po' esagerato tirare in ballo il solitario di Providence, ma i mostri acquatici del folklore di Manila ricordano tremendamente i Grandi Antichi di Howard Phillips Lovecraft, soprattutto quando nel finale decidono di mettersi insieme per realizzare una specie di gigantesco Cthulhu. Non è, invece, esagerato tirare in ballo i supereroi, come peraltro fanno i due autori di Trese, Budjette Tan e KaJo Baldisimo. Il fratello di Alexandra Trese, infatti, lo spadaccino noto come Il Verdugo (il boia), recluta una squadra di avventurieri formidabili che si scontrano contro i mostri marini affamati di carne umana che sfruttano un evento ricorrente come le alluvioni a Manila per iniziare la loro caccia. E così, come JLA o Avengers, o la X-Squad citata direttamente da uno dei personaggi di questo sesto volume di Trese, gli eroi affrontano la minaccia contro Manila, "salvando la giornata", come si suol dire.
Gli eventi di Alta marea a mezzanotte, però, uscito originariamente a dicembre 2014 e ristampato nel 2023 dalla Ablaze Comics (la Star Comics sta seguendo questa edizione), preparano anche una nuova sfida per Alexandra e la sua famiglia, che speriamo di poter leggere quanto prima.

giovedì 4 dicembre 2025

Paralipomeni di Alice: Valutare quadri

Dopo una lunga attesa, arriva finalmente la soluzione del rompicapo del nodo 5 di A tangled tale di Lewis Carroll. La sfida prevedeva valutare dei quadri con una serie di croci e cerchi da assegnare secondo alcuni determinati vincoli.
Seguendo i vincoli, la soluzione per le croci è la seguente (le X tra parentesi sono opzionali):
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Allo stesso modo per i cerchi si avrà:
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Mettendo le due soluzioni insieme si ottiene quella del problema completo:
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martedì 2 dicembre 2025

Topolino #3653: Un'aurora in scandinavia

Con La promessa ripromessa riprendono i vaggi di Topolino giramondo, la serie con la quale Giuseppe Zironi ci fa conoscere i luoghi piu' disparati del mondo. In questa occasione seguiamo Topolino fino al profondo nord per fotografare un'aurora boreale, anche se il cuore della storia e' un particolare oggetto custodito nel paesotto di Snippo Snappo.
Come praticamente tutte le storie di questa serie, devo dire che mi lascia un po' la sensazione di qualcosa che non va, quasi di incompiuto, ma non riesco a ben definirla. In piu' non mi ha convinto completamente il modo in cui Zironi ha gestito la storia intorno all'oggetto di cui sopra.
La copertina del numero, invece, e' molto efficace e per un momento ho lcreduto fosse di Massimo De Vita, e invece era di Davide Cesarello!

Per celebrare Oscar Wilde di cui ricorrono i 125 anni dalla sfomparsa, oltre al Topolibro, acquistabile per chi voleva, all'interno del numero c'e' anche una parodia modernizzata del Ritratto di Dorian Gray, Il ritratto di Paperino G.R.A.I. di Tito Faraci, che ha scritto anche l'introduzione del Topolibro, peri disegni di Marco Mazzarello. Divertente, presenta un unico problema: a un certo punto il computer quantistico va in tilt a causa di un paradosso, come se fosse un qualsiasi computer classico. Va bene le licenze poetiche, ma qui si va un po' oltre...

Nel nuovo episodio del Viaggio nella filosifia, Newton e Pico affrontano Platone, o per essere piu' precisi e' il solo Newton che, per quasi tutta la storia, grazie a un orologio delll'invisibilita' ripercorre le imprese di Gige, un pastore protagonista di una specie di racconto all'interno della Repubblica. Attraverso questo espediente Giorgio Fontana, supportato ai disegni da Simona Capovilla, riesce in maniera semplice e diretta a trasmettere un importante insegnamento

"La giustizia appaga in quanto tale!"

Con Pietro Zemelo e Giada Perissinotto torniamo a Boscozucca, che avevamo visitato sul 3440 con una nuova storia dai toni horror, che quibdi viene pubblicata conun mese di ritardo, inquietante come poche e che promette bene per il suo seguito.
Girando l'albo c'e', infine, la prima puntata de Il papero piu' potente della Terra, sceneggiata da Jason Aaron, di cui ho scritto su LSB. Per cui direi che posso chiuderla qui!

lunedì 1 dicembre 2025

AIDS Day: Un recap

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Un po' influenzato ancora dal post-Cartoomics 2025, un po' dalle cose di EduINAF, ma anche da altri impegni offline, preferisco rimandare la recensione di Topolino per scrivere anche solo un breve post dediato all'AIDS day.
La giornata mondiale contro l'AIDS, come ricorda it.wiki,
è dedicata ad accrescere la coscienza della epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV.
Ogni edizione ha un tema differente, e quello di quest'anno è Overcoming disruption, transforming the AIDS response. Il tema, come ricorda UNAIDS, è legato ai tagli che sono avvenuti nel corso del 2025 alle ricerche nel campo della lotta contro l'AIDS, che rischiano di vanificare decenni di progressi.
La situazione non è per nulla rosea:
I servizi di prevenzione dell'HIV sono gravemente compromessi. I servizi gestiti dalle comunità, fondamentali per raggiungere le popolazioni emarginate, stanno perdendo priorità, mentre l'aumento delle leggi punitive che criminalizzano le relazioni omosessuali, l'identità di genere e l'uso di droghe sta amplificando la crisi, rendendo inaccessibili i servizi per l'HIV.
L'obiettivo è quello di porre fine all'AIDS entro il 2030, cosa che UNAIDS considera possibile a patto di portare avanti uno sforzo globale.
Qui sotto, infine, vi lascio un boxino con gli articoli che negli anni ho scritto qui e sul Cappellaio in occasione dell'AIDS day.

domenica 30 novembre 2025

Un sabato a Cartoomics 2025

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Scusate se vi propongo così tardi questo post: ieri sera ero troppo stanco e oggi tra una capatina a Casa Emergency al mattino e il Gran Premio di F1 nel pomeriggio, mi sono tenuto lontano dal portatile per un po'. Volevo, però, condividere alcune sensazioni della giornata di ieri a Cartoomics insieme con l'amico Andrea Bramini, soprattutto perché non è stata semplicemente una giornata di interviste, che pure ci sono state (alla fine cinque in totale).

sabato 29 novembre 2025

L'edizione completa di Astro Boy - vol. 3

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Il terzo volume dell'edizione completa delle storie di Astro Boy edita dalla J-Pop si apre con L'isola a croce, già pubblicata sul secondo volume dell'edizione Panini Comics insieme con Il segreto dei cospiratori d'Egitto, cui avevo dedicato un articolo a parte.
Altra bella storia presente a sommario e pubblicata nel terzo volumetto Panini è Il sole artificiale, mentre la storia di chiusura, Cobalt, l'avevo esaminata, insieme con l'esordio di Uran, Cappellaio Matto.
Restano, dunque, 3 storie da esaminare.
Con Il leopardo dello spazio Osamu Tezuka fa confrontre Atom con una coppia di avversari formidabili provenienti dallo spazio: un leopardo dalla forma in qualche modo liquida e il suo "assestratore". La spiegazione scientifica delle capacità del leopardo viene da Ochanomizu, che suggerisce che da qualche parte nell'universo potrebbe essersi evoluta una particolare forma di amebe che, prese singolarmente si comportano proprio come le classiche amebe terrestri, ma che mettendosi insieme sono in grado di sviluppare una forma di intelligenza superiore con, in più, il potere di assumere qualsiasi forma.

venerdì 28 novembre 2025

Le grandi domande della vita: Intorno a cosa sta ruotando?

Nell'ultimo articolo de L'astronomo risponde su EduINAF Antonio Maggio ha fornito una risposta relativamente a un articolo scientifico secondo cui adottare la tesi di un universo in rotazione permetterebbe di risolvere il problema noto come tensione di Hubble. La domanda del lettore non era su questo quesito tecnico, ma su una faccenda relativamente più "semplice". In redazione, però, nel corso della discussione intorno a quella domanda, l'amico Marco Castellani si è posto una domanda interessante (che reinterpreto: non mi metto a cercarla tra le vecchie e-mail!): ammesso che l'universo effettivamente stia ruotando, intorno a cosa ruota?
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giovedì 27 novembre 2025

L'imprevedibile esito della Coppa del Mondo di scacchi 2025

Come avevo già scritto nel post dedicato a Lorenzo Lodici, l'edizione 2025 della Coppa del Mondo di scacchi è stata piuttosto imprevedibile. Basti pensare che agli ottavi di finale si erano qualificati solo due scacchisti della top 10 del tabellone di partenza, Arjun Erigaisi e Wei Yi. I due, tra l'altro, erano dallo stesso lato del tabellone e si sono puntualmente incontrati ai quarti in una sfida che aveva il sapore di finale anticipata, vista l'ecoatombe di campioni che era avvenuta nei turni precedenti. E in effetti il vincitore di quella sfida, Wei, è arrivato puntualmente in finale, perdendo il torneo in favore di Javokhir Sindarov, talentuoso scacchista uzbeko di 19 anni.

SuperBits: Il fumetto più raro di Superman

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Sembra che ci siano ancora in circolazione poco meno di una cinquantina di copie di quello che viene considerato come il fumetto più raro di Superman: This Island Bradman.
Come racconta Tom Brevoort (che tra l'altro pubblica tutta la storia a fumetti), storico supervisore della Marvel, la storia, scritta da David Levin per i disegni di Curt Swan, era stata commissionata alla DC Comics da Godfrey Bradman, milionario britannico, nel 1988. Quell'anno il figlio Daniel, grande fan di Superman, festeggiava il bar mitzvah, così Godfrey decise di regalargli un numero speciale del suo eroe. Realizzato in qualcosa come duecento copie, venne presumibilmente distribuito agli invitati al bar mitzvah: e qui sta la particolarità del fumetto, che ne ha aumentato la rarità. Come ricorda Brevoort, i fumetti commissionati erano generalmente richiesti da imprenditori per i loro dipendenti, mentre questo This Island Bradman fu l'unico commissionato per una festa privata.

martedì 25 novembre 2025

Gli effetti dell'inquinamento luminoso

Mentre cercavo ispirazioni per l'immagine in evidenza per il nuovo articolo di Cose dell'altro cielo, rubrica di Federica Duras su EduINAF, ho ritrovato un'immagine astronomica dell'ESO, lo European Souther Observatory, che presenta, come un'infografica, una serie di scatti che mostrano il cielo in diverse condizioni di illuminazione.
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Nella maggior parte delle zone urbane il cielo notturno oscilla tra 7, laddove si è fortunati e 9. La cosa drammatica è che moltissime delle zone che continuiamo a considerare "rurali" non hanno un cielo da 3, che già sarebbe un bel vedere, ma ben peggiore.
Come spiega Federica nel suo articolo, non è solo una questione legata agli astronomi che vogliono osservare le stelle nel modo migliore possibile, ma anche legata al resto dell'ambiente che ci circonda, influenzando i ritmi del sonno degli altri animali, senza dimenticare il nostro stesso umore.
Quindi, a conti fatti, ci conviene provare a trovare soluzioni per migliorare l'illuminazione artificiale nelle nostre città.

domenica 23 novembre 2025

Topolino #3652: Questione di fiuto

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Alla ricerca del sasso perfetto, storia d'apertura del #3652 di Tito Faraci e Federico Butticè, propone una interessante inversione. L'inizio della storia, infatti, è ambientata in un mondo in cui l'oro è così comune da essere privo di valore, tanto che le case sono costruite proprio con questo metallo, mentre le pietre sono così rare da costituire le "monete" per gli scambi commerciali.
E' evidente come Faraci, pur con una storia in molti punti esilarante, voglia far riflettere il lettore sul valore che diamo agli oggetti e su come troppo spesso per traslato diamo valore alle persone in base a questi oggetti. Emblematico in questo senso è il fondo di bottiglia modellato come un diamante, che in realtà in una società in cui da valore ai sassi sarebbe comunque uno degli oggetti più preziosi, essendo in effetti esso stesso un sasso!

sabato 22 novembre 2025

Batman: Un posto solitario dove morire

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Come abbiamo visto in Anno 3, dopo alcuni numeri transitori, subito dopo la conclusione di Una morte in famiglia la testata Batman venne affidata a Marv Wolfman. Lo sceneggiatore di Crisis inizò il percorso di elaborazione e superamento del lutto della morte di Jason Todd che gli sceneggiatori precedenti avevano in qualche modo ignorato costruendo una storia che sì mostrava un Batman particolarmente violento, ma che per contro scavava nel passato di Batman e Robin, quello originale, fornendo un mix di azione, investigazione e approfondimento psicologico di rara efficacia, anche per i fumetti moderni.
Il percorso di recupero di Batman, però, non poteva dirsi concluso, proseguendo con A lonely place of Dying, storia in cinque parti che, in effetti, era un vero e proprio crossover con The New Teen Titans, serie che lo stesso Wolfman scriveva con la collaborazione ai soggetti di George Perez, per l'occasione coautore anche dei capitoli pubblicati su Batman.

venerdì 21 novembre 2025

Cosmos #1: Agenzia assicurativa intergalattica

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Sono molte le storie in cui gli extraterrestri arrivano senza problemi sulla Terra e senza che i suoi abitanti ne sappiano alcunché, come per esempio in Essi vivono di John Carpenter. Senza toccare, almeno per ora, quei livelli di inquietudine, Ryuhei Tamura affronta una variazione sul tema in Cosmos, recentemente portato in Italia dalla J-Pop.
La Cosmos del titolo è, in effetti, un'agenzia di assicurazioni che si occupa di assicurare gli alieni che decidono di soggiornare sul nostro pianeta, che sia per studio, lavoro o turismo. Al fianco della regola generale, ovvero non introdurre monete aliene sulla Terra, la compagnia di assicurazione ha anche una seconda regola: gli extraterrestri devono adattarsi alla vita sul pianeta e confondersi con i terrestri.
La Cosmos, come tutte le compagnie assicurative, possiede anche una squadra di investigatori che ha il compito di accertare la verità o meno dietro le richieste di risarcimento dei suoi clienti, e una delle assicuratrici migliori della compagnia, Rin Homura, incrocia la sua strada con il protagonista del manga, Kaede Mizumori, un liceale in possesso di uno strano potere: quando qualcuno mente in sua presenza, il ragazzo sente un odore di marcio nell'aria. E vista questa sua particolare capacità, Homura decide di assumerlo dentro i ranghi della Cosmos, prendendolo come suo assistente.

mercoledì 19 novembre 2025

SuperBits: Il contrastato rapporto di Destino con gli USA

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Dopo aver magistralmente chiuso la sua gestione di Batman, Chip Zdarsky è passato su un'altra icona supereroistica, questa volta della Marvel: Capitan America. E come spesso succede quando un autore "di grido" si sposta, la testata riparte dal numero 1. Con Captain America #1, testata che Zdarsky gestisce affiancato ai disegni da Valerio Schiti, inizia una saga in cui il Capitano si confronta con Vicor von Doom, Destino, che incontra alla fine del secondo numero, quando il dittatore latveriano lo accoglie come un eroe.

martedì 18 novembre 2025

Qualcosa, là fuori: alla ricerca di un po' di frescura

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Considerato il primo romanzo italiano di climate fiction, Qualcosa, là fuori, come scrive lo stesso Bruno Arpaia nei ringraziamenti a fine volume, deve il titolo all'omonimo saggio di Enrico Bellone. Quest'ultimo è un testo dedicato alle neuroscienze, che è anche il campo di specializzazione del protagonista del romanzo, Livio, un uomo che aspetta solo di morire. E per semplificare il lavoro alla mietitrice decide di intraprendere un viaggio della speranza verso la Scandinavia.
Il mondo del futuro fin troppo prossimo immaginato da Arpaia, infatti, vede il cambiamento climatico che ha travolto senza possibilità di scampo il genere umano. L'aumento delle temperature medie sulla superficie del pianeta ha reso difficile la sopravvivenza di un po' tutti, a parte quei pochi privilegiati che vivono o sono riusciti a spostarsi per tempo nelle zone più prossime ai poli terrestri.
La scarsità sempre maggiore delle risorse e il razionamento dell'acqua, infatti, ha esacerbato le poltiche di ogni stato-nazione della Terra, che si è spostato inesorabilmente sempre più a "destra". Scontri di religione, politiche contro gli immigrati e i non-nativi, istituzioni che, impotenti, semplicemente si ritirano rinunciando a esercitare persino quel controllo che era il pane su cui alimentavano il loro stesso potere.

lunedì 17 novembre 2025

SuperBits: Un bat-segnale cosmico

Fu sulle pagine di Detective Comics #60, nella storia d'apertura scritta da Jack Schiff per i disegni di Bob Kane, che il bat-segnale venne proiettato sui cieli di Gotham per la prima volta. Il commissario Gordon chiedeva l'aiuto di Batman e Robin contro l'ennesimo folle piano criminale del Joker.
A distanza di poco più di 83 anni gli astronomi dell'ESO si sono trovati di fronte a una nube di gas e polveri cosmiche, posta al confine tra le costellazioni del Circino e del Regolo, che ha fatto pensare immediatamente ai più nerd tra loro proprio a un bat-segnale.
L'immagine, che potete apprezzare in tutto il suo splendore sul sito dell'ESO, è la combinazione di osservazioni provenienti da diverse lunghezze d'onda, ma la forma a pipistrello che risalta grazie alla colorazione rossa proviene da osservazioni nel visibile.
Ci si potrebbe chiedere se questo bat-segnale non stia, in realtà, chiamando nel nostro universo il Batman-che-ride di Death Metal, ma per esorcizzare questa eventualità (e celebrare questa puntata speciale di SuperBits) ho sovrapposto all'immagine astronomica il nuovo logo di Batman che ha recentemente esordito negli Stati Uniti:
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domenica 16 novembre 2025

Topolino #3651: Storie d'epoca

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Le storie che vi andrò brevemente a raccontare in questa recensione di Topolino #3651 sono tutte caratterizzate dal gettare uno sguardo in tempi passati, iniziando dal nuovo episodio di Circus, Tempi moderni di Giovanni Di Gregorio e Ivan Bigarella.
Il riferimento del titolo al classico del 1936 di Charlie Chaplin trova seguito solo nell'ambientazione della storia: una fabbrica, nel caso specifico della storia di Di Gregorio una fabbrica automobilistica, una delle prime del XX secolo, evidentemente.
La storia, infatti, ribalta completamente il senso della pellicola di Chaplin: il proprietario, infatti, ingaggia il Circo Shadow per alleggerire il lavoro dei suoi operai chiedendo agli artisti circensi di realizzare spettacoli improvvisati e improvvisi all'interno dei vari reparti in cui è suddivisa la fabbrica. Nella pellicola di Chaplin, invece, il protagonista, Charlot, viene selezionato per sperimentare un nuovo marchingegno che permette agli operai di mangiare senza lasciare il proprio posto di lavoro. Il senso di alienazione di Charlot non fa altro che aumentare, mentre un significativo scambio di battute tra due operai prima che lo spettacolo improvviso del circo irrompa tra i nastri trasportatori della catena di montaggio sembra mostrare come la vita in fabbrica sia, anzi, tutta "rose e fiori":

Una zuppa con la zucchina centenaria

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La prima volta che mi sono imbattuto chayote, o zucchina spinosa, o zucchina centenaria come viene sempre più spesso denominata, fu in Calabria, prima di spostarmi a Milano. Un contadino diede questa cucurbitacea ai miei genitori chiamandola patata spinosa e mia madre la cucinò fritta. In effetti a mangiarla ha un sapore a metà strada tra la zucchina e la patata.

sabato 15 novembre 2025

Superman: Fuga da mondo Bizarro

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La collaborazione tra Geoff Johns e il suo primo mentore, Richard Donner, il mitico regista del Superman interpretato da Chrsitopher Reeve, non si è limitata all'epica L'ultimo figlio di Krypton, ma ha affrontato un altro aspetto interessante della mitologia dell'azzurrone: mondo Bizarro.
Questi è un pianeta cubico su cui si era andato a rifugiare il buon Bizarro insieme con la sua Lois Bizarra sulle pagine di Action Comics #263 in una storia di Otto Binder e Wayne Boring. Sul numero successivo, il #264, fu lo stesso Superman, con l'aiuto di una paletta gigante, a "cubizzare" Mondo Bizarro. E qualcosa come 600 numeri (e più di cinquanta anni) più tardi Superman ritorna su Mondo Bizarro, ma in una versione leggermente differente.

venerdì 14 novembre 2025

Scienza take away #15: ottobre-novembre 2025

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Ed è puntualmente arrivato, come ogni 14 del mese, il Carnevale della Matematica, giunto alla 191.ma edizione ospitata su MaddMaths!. Come al solito sono presente anche io e, come da tradizione di Scienza take away, in questo post andrò a realizzare un recap delle cose scientifiche non matematiche uscite in questo stesso arco di tempo. Devo dire che, in effetti, di cose scientifiche da segnalare, almeno da DropSea, non ce ne sono poi tante, visto che alcuni dei post astronomici usciti nell'ultimo mese erano a tema cosmologico, e quindi perfetti per il Carnevale!
Prima di concentrarci sui post, però, lasciatemi segnalare la nuova edizione del Carnevale della Matematica dal vivo che si terrà a Milano il 21 e il 22 novembre presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. So già cosa state per fare ma vi anticipo che no, non sarò tra i relatori (ancora non so se riuscitò a essere tra il pubblico), soprattutto perché ho letto l'e-mail della "chiamata alle armi" del buon Roberto Natalini quando era ormai troppo tardi per proporre alcunché...
Magari sarà per una prossima occasione (sperando di essere meno distratto!).
E ora, via alla scienza!

Tsugumi Project

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Questo non è il dettaglio più importante, quello che mi ha spinto a scegliere di seguire Tsugumi Project, ma il più inusuale: i primi tankobon di questa serie sono stati, infatti, pubblicati non in Giappone, ma in Europa. In Francia, per la precisione. Sospetto che ciò sia dovuto a una qualche scelta di vita compiuta dal mangaka, ippatu, e questo sospetto nasce dalla constatazione che uno dei protagonisti della vicenda è un ex-militare francese inviato in un Giappone devastato da una apocalissi locale per cercare una misteriosa arma in grado di far vincere la Francia in una specie di guerra globale in corso tra i resti morenti dell'umanità.
Queste poche righe iniziali fanno ben capire come Tsugumi Project, alla fine sviluppatasi su 7 tankobon, sia un'opera post-apocalittica, ma non solo. A fronte, infatti, di molti elementi tipici della letteratura post-apocalittica, sono presenti anche spunti distopici, mostrati quando Leon, il suo compagno DouDou e la piccola Tsugumi, una mutante incontrata in Giappone, interagiscono con le comunità più organizzate.

giovedì 13 novembre 2025

Un sogno infranto dall'armageddon

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Sam Savian, a sinistra, e Lorenzo Lodici, a destra - via oasport.it
In questi giorni a Goa si sta svolgendo la Coppa del Mondo di scacchi, torneo ultracompetitivo giunto alla sua 13.ma edizione. Per capire quanto è competitivo basti ricordare che il campionissimo Magnus Carlsen lo ha vinto solo una volta, nel 2023, cioé esattamente l'edizione precedente. Carlsen, che come è noto si è un po' stufato degli scacchi classici, ma soprattutto degli scacchi a tempo lungo, ha deciso di non difendere il titolo. Il torneo si sviluppa su una serie di turni a eliminazione diretta e ha visto 206 scacchisti partecipanti. Dei giocatori più forti al mondo, oltre a Carlsen, mancavano anche Fabiano Caruana e Hikaru Nakamura. Era, però, presente il campione del mondo in carica, Gukesh, eliminato al terzo "turno" dal tedesco Frederik Svane.

mercoledì 12 novembre 2025

Trent'anni di esopianeti

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The presence of a Jupiter-mass companion to the star 51 Pegasi is inferred from observations of periodic variations in the star’s radial velocity. The companion lies only about eight million kilometres from the star, which would be well inside the orbit of Mercury in our Solar System. This object might be a gas-giant planet that has migrated to this location through orbital evolution, or from the radiative stripping of a brown dwarf.
Questo qui sopra è l'abstract dell'articolo di Michel Mayor e Didier Queloz pubblicato su Nature l'1 novembre del 1995 relativo alla prima scoperta ufficiale di un esopianeta.
L'immagine in apertura, invece, l'ho generata con NightCafe usando come prompt l'abstract dell'articolo stesso.

martedì 11 novembre 2025

I giochi matematici di Luca Pacioli

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Quando uscì la prima edizione de I giochi matematici di fra' Luca Pacioli (sì, a quel tempo c'era un fra' in mezzo!), era fine 2010, Dario Bressanini mi scrisse chiedendomi l'indirizzo per farmi inviare dall'editore, Dedalo, una copia del libro che aveva scritto insieme con Silvia Toniato, esperta in filologia. Essendo un libro di rompicapi matematici, gli inviai l'indirizzo cui spedirmelo, certo che la lettura sarebbe stata interessante. Come mai, potreste chiedervi, e soprattutto potrebbe chiedersi giustamente il buon Dario, c'ho messo più di un decennio per scrivere del suo libro più inusistato? Per il motivo più semplice del mondo: non mi è mai arrivato e ho dovuto aspettare di acquistare una nuova edizione (il che fa capire anche il successo del testo), quella del 2018 per essere precisi, che ho peraltro acquistato proprio in questo 2025 (in effetti me lo sono fatto regalare!).
In sintesi il volume affronta i giochi matematici che Luca Pacioli ha trattato nel Summa de arithmetica, ma lo fa con un metodo abbastanza inconsueto (o inusitato, per continuare a usare un termine desueto, ma tanto amato da noi disneyani!): presentando anche il testo originale scritto in italiano rinascimentale. Non è difficile da leggere e comprendere, ma sicuramente è apprezzata la "traduzione" in italiano moderno che velocizza la lettura.

lunedì 10 novembre 2025

Due mondi, la stessa stella

Nella recensione de L'uomo che possedeva il mondo avevo inserito un tramonto marziano. Oggi completo il tutto aggiungendo a quel tramonto, scattato da Curiosity, un tramondo terrestre. I due tramonti, affiancati, li trovate su APOD.
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Tramonto sulla Terra da Marsiglia, Francia
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Tramonto su Marte - Immagine NASA via The Planetary Society

domenica 9 novembre 2025

Topolino #3650: Viaggio in Klondike

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Riuscire a scrivere una storia che dica ancora qualcosa di nuovo sul Klondike non è semplice, eppure Marco Nucci c'è riuscito. Certo ne Le ultime lune dell'Agonia Bianca ad affiancarlo ai testi c'era Marco Gervasio, ma visto il tema della storia era abbastanza normale. La mano di Nucci, infatti, c'è e si vede, e per fortuna: la stroia, infatti, guadagna il brio delle running gag in cui Nucci è maestro.
La storia racconta di un nuovo confronto tra Paperone e Doretta, con il solito terzo incomodo, Soapy Slick, e un testimone d'eccezione, il buon Paperino. E lasciarla al solo Gervasio ci avrebbe regalato sì una bella storia, ma forse troppo psicologicamente intensa (o melensa, per essere più diretti!).
Ottimo, poi, Ivan Bigarella che sembra aver arricchito il suo tratto aggiungendo elementi che sembrano presi dal tratto di Fabio Celoni (anche se qualcosa del genere la si era già vista già in Circus).

sabato 8 novembre 2025

L'ultimo Halloween: Innocente

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Dopo una lunga attesa, viene finalmente dato alle stampe l'8.o numero de L'ultimo Halloween, la miniserie di Jeph Loeb che conclude il lungo percorso iniziato con Il lungo Halloween. Come abbiamo visto nei numeri precedenti, la serie è congegnata per essere anche un omaggio a Tim Sale, prematuramente scomparso nel 2022: i disegnatori selezionati, uno diverso per ciascun numero, sono, infatti, artisti molto apprezzati da Sale, e in alcuni casi che hanno anche avuto la fortuna di incontrarlo. Cosa che è successa proprio a Becky Cloonan, la disegnatrice di questo ottavo numero.

venerdì 7 novembre 2025

The man who sold the world

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Quando il 22 giugno del 1973 Life on Mars? venne rilasciata nel Regno Unito, il lato B di questa seminale canzone di David Bowie era un pezzo a modo suo altrettanto seminale, che era stato rilasciato quasi 3 anni prima, il 4 novembre del 1970: The man who sold the world.
Penultima traccia dell'omonimo album, secondo il racconto tradizionale, sarebbe stata ispirata al romanzo di Robert Heinlein L'uomo che vendette la Luna e alla storia storia d'apertura di Strange Adventures #47 della DC Comics con lo stesso titolo della canzone di Bowie, The man who sold the world.
Eppure, se seguiamo quanto disse lo stesso Bowie a BBC Radio 1 nel 1997, forse c'è da aggiungere un'ulteriore ispirazione:

La pioggia all'improvviso

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A colpirli del piccolo e agile tankobon firmato da Naoto Yamakawa è lo stile particolare del tratto adottato dal mangaka. In un certo senso, come conferma lo stesso Yamakawa nell'intervista alla fine del volumetto, lo possiamo considerare come una delle punte di diamante del fumetto underground giapponese. Ovviamente quel "punta di diamante" è una mia definizione dovuta innanzitutto perché i suoi fumetti sono arrivati in Italia (e spero che questa raccolta non sia la sua prima e unica opera che leggeremo), e poi per la qualità dei racconti presenti.
Il volumetto, infatti, opportunamente introdotto da Davide Castellazzi, presenta 10 racconti brevi che spaziano tra i racconti di "vita vissuta" e le ispirazioni pop e letterarie, come per esempio le brevi storie ispirate a canzoni popolari o poesie nipponiche. Nelle storie normali, invece, emerge un interessante approccio narrativo che in qualche modo mi ricorda Alfred Hitchcock presenta, con tematiche che, però, si intrecciano con quelle di Franz Kafka. Alcune soluzioni, poi, sembrano simili a quelle adottate in Italia da Zerocalcare: nel racconto di chiusura, per esempio, il protagonista sembra sostituire uno dei suoi interlocutori con un personaggio non umano, salvo poi scoprire che non esiste.
Quello di apertura, invece, è una specie di distopia in cui gli animali antropomorfi sono alla guida della nuova società terrestre e il protagonista è un semplice essere umano che cerca di sopravvivere in un mondo che non sembra più tagliato per gli esseri umani. In questo senso le tematicke di Yamakawa, trattate sempre con garbo e delicatezza, risultano kafkiane, affrontando cioé il tema del sentirsi in qualche modo fuori dal mondo. Il tutto, però, molto ben alleggerito da un'ironia di fondo che quasi si trasforma in risata una volta giunti alla fine.

giovedì 6 novembre 2025

Rompicapi di Alice: Sfida a Burlington House

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Dopo la sfida dei treni (qui la soluzione), ritroviamo l'arzilla signora nota come Mad Mathesis e la nipote Clara mentre si dirigono verso Burlington House, uno storico palazzo di Londra eretto intorno al 1664. All'epoca del racconto, tra il 1880 e il 1885, era ospitata tra le sue sale la Royal Academy of Arts, che aveva preso sede lì sin dal 1867. Negli anni successivi altre grandi istituzioni si unirono alla Royal Academy of Arts all'interno di Burlington House: oggi trovano sede lì anche la Geological Society of London, la Linnean Society of London, la Royal Astronomical Society, la Society of Antiquaries of London e la Royal Society of Chemistry.
Le due protagoniste del quinto nodo di A tangled tale di Lewis Carroll, però, erano interessate all'esposizione di quadri della Royal Society of Arts e questo per poter portare a compimento una sfida piuttosto particolare proposta da Madd Mathesis.

martedì 4 novembre 2025

L'uomo che possedeva il mondo

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Una delle prime immagini
della superficie di Marte
- via commons
Era il 1961. Gli Stati Uniti, nel loro programma di esplorazione spaziale che prevedeva l'invio in orbita di esseri viventi, il 31 gennaio avevano inviato lo scimpanzé Ham nello spazio a bordo della Mercury-Redstone 2. L'Unione Sovietica, però, alzava la posta inviando in orbita, il 12 aprile di quell'anno, Yuri Gagarin, che a bordo della Vostok 1 passò alla storia come il primo uomo nello spazio.
Gli Stati Uniti riescono a rispondere abbastanza in fretta: il 5 maggio, infatti, a bordo della Freedom 7, mandano in orbita Alan Shepard.
Parallelamente all'invio di esseri umani nello spazio, che facevano anche molto rumore mediatico (cosa preziosa in quel periodo di guerra fredda), le due superpotenze stavano inviando diversi satelliti anche nell'esplorazione dei pianeti del Sistema Solare. Per esempio, proprio in quel 1961 i sovietici avevano inviato verso Venere il satellite Venera 1 che il 19 maggio compì il primo flyby intorno al pianeta. Sempre i sovietici avevano dato inizio anche all'esplorazione di Marte con le due missioni Marsnik 1 e 2 che a ottobre del 1960 avevano compiuto un flyby intorno al pianeta rosso.
La prima missione che, però, riuscì a inviare le prime foto della sua superficie fu la Mariner 4 che, compiuto il flyby il 14 luglio del 1965, inviò verso la Terra qualcosa come 21 foto.

lunedì 3 novembre 2025

Le stelle di Planck

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Immagine generata con NightCafe
Un buco nero è un ogggetto singolare, almeno per come viene raccontato generalmente. Al suo interno, infatti, si troverebbe una singolarità spaziotemporale, ovvero, come le singolarità in matematica, un punto di divergenza. Questo fatto, a dispetto di quel che si potrebbe credere, da molto fastidio a noi teorici e ci sono stati diversi tentativi per risolvere la questione. Uno dei più interessanti è sicuramente la cosiddetta stella di Planck, un oggetto cosmico (o forse sarebbe più corretto dire cosmologico) proposto nel 2014 da Carlo Rovelli e Francesca Vidotto.

domenica 2 novembre 2025

Topolino #3649: Paperino fritto misto

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Si potrebbe ridurre la storia d'apertura, Paperino e il flagello degli otto mari, a come lo descrive Cormorano Teach, scrittore e avventuriero:
Mi piace come sei... un fritto misto di fifa e ardimento!
La forza di questa frase è come riesce a sintetizzare in poche parole il personaggio di Paperino e la sua storia, fatta di avventure a solo in cui mostra un coraggio inusitato e di altre, spesso urbane, in cui il timore, dell'ingonto in generale, lo frena inevitabilmente. D'altra parte Marco Nucci aveva girato intorno a questo concetto in altre storie del passato di Paperino, e questa avventura in due tempi, infarcita come sempre da gustosissime running gag, è indubbiamente quella in cui si avvicina di più al Paperino "multidimensionale" di Carl Barks.
Ai disegni, però, troviamo un fabrizio Petrossi in grande forma che, per questa storia particolare, che si merita anche la prima delle due variant cover lucchesi (ordinata: in attesa che arrivi!), esibisce lo stile adottato nelle storie realizzate per la Glenat, molto dinamico e con un occhio particolare all'animazione.
Se poi a questo aggiungiamo gli omaggi, i rimandi e le strizzate d'occhio di Nucci alla letteratura d'avventura di genere marinaresco (su tutti L'isola del tesoro), il risultato finale è una gran bella storia!

sabato 1 novembre 2025

Fantastici Quattro: Azione preventiva

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Quando all'inizio dei 2000 a Mark Waid venne offerta la serie di Fantastic Four, il prolifico sceneggiatore si fece carico con grande professionalità di un'impresa non da poco, complicata soprattutto dal fatto di non essere un estimatore della famiglia Richards. La sua scelta, però, fu in qualche modo piuttosto semplice, considerando tale premessa: ripartire praticamente da zero.
La serie di Fantastic Four dell'epoca era ricominciata dall'1 nel 1998 nel corso di Heroes return, che aveva riportati i Fantastici Quattro e altri eroi scomparsi nell'universo Marvel usuale dopo un anno passato all'interno di un universo tasca creato da Franklin Richards per salvarli dalla morte contro Onslaught (versione breve di una storia leggermente più complessa, che potrebbe essere definita come una specie di esperimento Ultimate prima del vero e proprio concepimento dell'Ulitmate-verse).
Prendere le misure
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Quei primi numeri erano stati affidati a Scott Lobdell e Alan Davis, ma ovviamente, come in tutte le serie supereroistiche, non restarono a lungo sulla testata, che anzi vide una lunga gestione da parte di Jeph Loeb, cui seguì Carlos Pacheco che in quel periodo, affiancato da Karl Kesel, si mise in gioco, anche con buoni risultati, alla scrittura.
Con la chiusura della gestione Pacheco, dopo una breve storia in tre parti scritta da Adam Warren, con Fantastic Four #60 arrivarono a bordo della testata il già citato Waid e, ai disegni, una sua vecchia conoscenza dei tempi di Flash: Mike Wieringo.
Con i primi numeri Waid prese un po' le misure con il quartetto, ponendolo all'inizio nella incresciosa situazione di dover ricostruire la propria immagine pubblica, cosa che in qualche modo era in parallelo con ciò che voleva Waid: costruire la sua immagine dei Fantastici Quattro!
Come lo stesso Waid ha raccontato in varie occasioni (e come ricordato nei redazionali di Andrea Gagliardi dei due Marvel Masterseries che raccolgono la sua gestione della testata), il suo obiettico era quello di far ruotare tutto intorno a Reed, che voleva rappresentare come un genio in grado di cambiare il mondo. Qualcuno al livello di Albert Einstein, per intenderci! E a questo scopo, in apertura di Fantastic Four #62, primo episodio della saga Senziente, ecco che vediamo Reed, in pieno centro a New York, che trova la dimostrazione dell'ipotesi di Riemann (all'epoca la si chiamava ancora così, mentre oggi è sempre più usato il termine, decisamente più corretto, di "congettura" di Riemann), che ovviamente non è ancora stata trovata.
La sua gestione, però, fu segnata in particolare da due saghe legate una all'altra e, in qualche modo, a doppio filo al Destino di Warren Ellis. Come abbiamo visto, quell'interpretazione del personaggio distoglieva l'attenzione del lettore sulla vera essenza dello storico avversario dei Fantastici Quattro, e allora Waid decise di ricordare a tutti i lettori chi fosse realmente Victor von Doom.

venerdì 31 ottobre 2025

Halloween 2025: L'astronomia fa... pauuuuraaaa!

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Continua la tradizione dei video dedicati ad astronomia da paura. Anche quello di quest'anno prende una delle gallerie uscite su EduINAF, per la precisione quella del 2023.
Buona visione!

Cacciatori di cadaveri: Non è un paese per bambini

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gli ultimi due tankobon di Cacciatori di cadaveri di Hosui Yamazaki conclude le vicende dei giovani protagonisti del manga impegnati, nei primi due volumetti, nella ricerca della loro amica scomparsa un paio di anni prima.
La matassa, mostrata come particolarmente intricata, viene svolta dal mangaka alternando in maniera sapiente scene d'azione con altre di pura investigazione (perquisizioni, interrogatori, esame delle prove raccolte).
Il vaso di Pandora che i giovani protagonisti e la loro guida adulta scoperchiano risulta terribile e scioccante: le perversioni di un unico membro influente di una piccola comunità di montagna hanno influenzato e indirizzato il resto degli adulti, legati in maniera apparentemente incredibile attraverso le catene della superstizione. Ed è proprio su questo che Cacciatori di cadaveri ci invita a riflettere: non tanto sulla follia del singolo, quanto sulla costruzione collettiva di una coperta sotto la quale la comunità si nasconde per non vedere le colpe e le codardie dei singoli.
Dal punto di vista della narrazione, poi, l'ambientazione periferica, quasi montana, ha permesso di aumentare la tensione da un lato, ma anche di proporre un'ulteriore riflessione sui pregi e sui difetti di un mondo così interconnesso come il nostro. Sarebbe bello se il messaggio che quei momenti di privacy dalla rete che i ragazzi si sono presi nel corso del loro viaggio diventassero, per tutti noi, un esempio da seguire.

giovedì 30 ottobre 2025

Paralipomeni di Alice: Pesare sacchi

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Ed è finalmente venuto il momento di svelare il risultato della serie di pesate proposte nel nodo 4 di A tangled tale di Lewis Carroll. Le cinque pesate dei cinque sacchi possono essere riassunte, in termini matematici, con il seguente sistema di equazioni: \[s_1 + s_2 = 12\] \[s_2 + s_3 = 13 + \frac{1}{2}\] \[s_3 + s_4 = 11 + \frac{1}{2}\] \[s_4 + s_5 = 8\] \[s_1 + s_3 + s_5 = 16\] Come per qualsiasi sistema di equazioni, anche per questo si possono utilizzare diversi metodi di risoluzione, anche più di uno contemporaneamente. Ho proceduto come se dovessi ridurre il sistema in forma diagonale, quindi sottraendo prima le prime due equazioni, poi sommando il risultato con la terza, sottraendo quindi alla quarta e infine sommando alla quinta, ottenendo alla fine una relazione tra \(s_1\) e \(s_3\) che ho messo a sistema con la prima equazione ottenuta in questa serie: \[s_1 - s_3 = -1 - \frac{1}{2}\] \[2s_1 + s_3 = 18\] Da qui ho ricavato \(s_3\) e poi tutti gli altri valori, ottenendo: \[s_1 = 5 + \frac{1}{2}, \; s_2 = 6 + \frac{1}{2}, \; s_3 = 7, \; s_4 = 4 + \frac{1}{2}, \; s_5 = 3 + \frac{1}{2}\] ovvero lo stesso risultato di Carroll, ma con un metodo diverso.

mercoledì 29 ottobre 2025

Ritratti: Mary Byrd

John Huntington Byrd era nato il 28 dicembre del 1816, nel Vermont. Si era laureato all'Oberlin College nel 1846 e, poco dopo, era stato ordinato sacerdote. Era entrato nell'American Missionary Association, un'associazione missionaria evangelica che era a favore dell'abolizione della schiavitù. Questa posizione gli creò non pochi problemi. Nel 1847, infatti, quando andò a Le Roy, nel Michigan, per predicare, i metodisti del luogo, a favore della schiavitù, gli crearono una forte opposizione in tutto lo stato.
Nel frattempo, il 10 maggio di quell'anno, sposò Elizabeth Lowe. La prima dei loro otto figli, Abbie Elizabeth, nacque l'anno dopo. Quando, nel 1851, con la sua famiglia si traferì a Sicily in Ohio, erano nate anche Mary Emma e Clara Margaret. All'iniziò si concentrò più nel sostenere la famiglia, riprendendo l'attività missionaria nel 1853, sempre in Ohio. Poi nel 1855 fece domanda per andare in Kansas come missionario dell'American Missionary Association: si trasferì, quindi, con tutta la famiglia (nel frattempo era nato anche William Thomas) a Leavenworth nel luglio del 1855: all'epoca Mary Emma Byrd aveva cinque anni.
Tra studio e insegnamento
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Mary Emma Bird - via commons
Nata il 15 novembre del 1849, non frequentò la scuola fino ai dieci anni d'età: il problema principale era dovuto ai pericoli conseguenti alle prediche anti-schiavitù del padre.
E' interessante notare come dai dati del censimento del 23 giugno del 1860, dallo stato della famiglia Byrd manchi Clara Margaret, evidentemente deceduta (erano periodi difficili, soprattutto per i più piccoli), mentre si evince la presenza di una domestica, tale Hanna Ingram, e di un disoccupato, tale Timothy Stevens. Nell'autunno del 1861 i Byrd si trasferirono in una fattoria governativa presso Fort Leavenworth dove John Byrd ricoprì il ruolo di sovrinbtendente per 13 anni. La sua professione ufficiale, come emerso dai censimenti, fu quella di agricoltore.
Dopo il trasferimento, Mary iniziò a frequentare la Leavenworth High School e, oltre a studiare, a partire dai 14 anni iniziò anche a insegnare nelle classi elementari. Sembra che rimase comne studentessa fino all'anno scolastico 1865/66, ovvero fino a quasi 17 anni, e probabilmente non solo come studentessa.
Alcuni anni più tardi, nel 1871, entrò nell'Oberlin College, lo stesso dove aveva studiato il padre, abbandonandolo un anno e mezzo dopo senza laurearsi, probabilmente per motivi familiari.
Dopo aver insegnato matematica a scuola, Mary Byrd si iscrisse all'università del Michigan, dove si laureò nel 1878. L'anno successivo venne nominata preside della Wabash High School, nell'Indiana, dove mantenne l'incvarico fino al 1882, anno in cui decise di andare ad Harvard per studiare astronomia con Edward Charles Pickering.
Qui strinse amicizia con Mina Fleming e soprattutto Anna Winlock, scomparsa prematuramente nel 1904 e alla quale dedicò un sentito ricordo.

martedì 28 ottobre 2025

Margherita Dolcevita

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Mi spiace ci sia voluto un evento come la scomparsa di Stefano Benni per leggere, finalmente, Margherita Dolcevita, ma le cose, a volte, vanno così.
C'è ben poco da dire dal punto di vista stilistico: se conoscete Benni non ho da aggiungere altro, e se non lo conoscete, ci sono le mie precedenti recensioni. Ad ogni modo, cercando di essere il più breve possibile, troviamo proprio l'autore che a noi benniani piace leggere: ironico, irriverente e dissacrante. E in questo la scelta della protagonista, nonché "io narrante", una ragazzina che sta diventando adolescente, con tutto ciò che ne consegue, risulta una scelta perfetta, perché da un lato concede a Benni di essere anche esplicito in molte espressioni gergali, ma dall'altro di mostrare un punto di vista ancora non edulcorato dall'età adulta.
L'inizio è in qualche modo fuorviante:
Sono andata a letto e le stelle non c'erano più. Ho pulito per bene il vetro della finestra, ma niente da fare. Erano sparite. Era sparita Sirio e Venere e Carmilla e Alzator. anche Mab e Zelda e Bacduc e Dandelion e la costellazione del Tacchino e la Croce di Lennon.

SuperBits: La DC Comics e la Warner del domani

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Ho messo insieme alcune news interessanti relative a ciò che sta per arrivare relativamente a DC Comics e Warner. Ricordo che la DC Comics è stata acquisita dalla Warner ormai diversi decenni fa.
Iniziamo con una constatazione che, generalmente, torna a più riprese nel mercato supereroistico statunitense in particolare (ma non solo): i numeri 1 sono sempre quelli che vendono di più. E questa idea sembra tornare prepotente in casa DC Comics dopo aver visto il grande successo in termini di vendite di Batman #1. Per valutare la bontà del lavoro di Matt Fraction, non solo dal punto di vista critico, ma anche dell'accoglienza dei lettori, si dovranno vedere i numeri successivi (il secondo è già uscito e non l'ho ancora letto), ma è indubbio che tale constatazione potrebbe avere un impatto su alcune nuove proposte DC Comics discusse di recente da Scott Snyder, la cui importanza in DC è sempre crescente.
A tal proposito vorrei far notare due cose: il ritorno di Shadow of the Bat, serie batmaniana che aveva iniziato le pubblicazioni visto il grande successo delle storie di Alan Grant e Marman Breyfogle sulle testate Detective Comics e Batman negli anni 'Ottana/'Novanta, e la presenza tra gli autori coinvolti di Greg Rucka. Quest'ultimo non ha mai nascosto, ribadendole anche di recente, le difficoltà nel lavorare alla DC Comics, non risparmiando critiche anche pesanti a dirigenti e autori di riferimento (nello specifico Dan DiDio e Geoff Johns). Il fatto che, nonostante queste premesse, Rucka stia tornando in DC Comics (per tornare scrivere Batwoman) potrebbe suggerire che effettivamente l'atmosfera sia cambiata.

lunedì 27 ottobre 2025

The italian guy... colpisce ancora!

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Ho seguito un po' a spizzichi e bocconi, il campionato di scacchi statunitense di quest'anno, però per la quinta volta, la quarta consecutiva, Fabiano Caruana si è laureato nuovamente campione nazionale. Devo dire che da quel poco che ho visto, Caruana, come spesso succede durante questo campionato nazionale, gioca splendidamente. Ha rischiato un po' nella partita del penultimo giro contro il giovane Mishra. Questi è riuscito a tenerlo bloccato su posizione pari quasi fino all'ultimo. Poi ha commesso un errore e Caruana, a differenza di quanto successo contro Nepo al torneo dei candidati 2024, lo ha sfruttato appieno ottenendo la vittoria che alla fine è stata quella decisiva. All'ultimo turno, infatti, tutte le partite sono finite con un pareggio e Caruana ha mantenuto il mezzo punto di vantaggio che aveva su Wesley So.
Mi sembrava giusto, visto che l'ho fatto per le due edizioni precedenti, scrivere un paio di note anche quest'anno nonostante abbia seguito molto poco le partite. Spero, in ogni caso, di aver fatto cosa gradita.

domenica 26 ottobre 2025

Topolino #3648: Paperinik indaga

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Come annunciato dalla copertina di Giuseppe Facciotto, la storia d'apertura è dedicata a Paperinik. Dalla parte di Sheriduck, storia di Alex Bertani e Marco Gervasio, mette Sheriduck di fronte a una falsa accusa di corruzione in un caso di falsari. Tocca a Paperinik, dunque, indagare per scagionare il tenente.
Da un punto di vista strettamente giallistico, la soluzione del caso è abbastanza banale, mentre ovviamnte risulta più interessante la descrizione della dinamica tra Sheriduck e Paperinik, all'insegna di una sana diffidenza da parte del primo, mentre il secondo cerca di guadagnarsi la sua fiducia. Abbastanza realistico, comunque, il piano congegnato dai falsari per mettere in circolo i soldi falsi, incrociando tutto con un traffico di riciclaggio di merce rubata.

sabato 25 ottobre 2025

One nation under Doom: Il Destino di Warren Ellis

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Nel 1992 la Marvel lanciò una nuova serie di testate raccolte sotto l'etichetta di Marvel 2099. Raccontavano di un futuro distopico in cui gli Stati Uniti e il mondo intero erano sotto il controllo di potentissime multinazionali chiamate, nel gergo di quel lontano futuro, mega-aziende.
Intriso di atmosfere cyberpunk, venne lanciato con quattro testate: Ravage 2099, il cui protagonista era l'unico originale rispetto alle altre versioni futuristiche dei supereroi Marvel, e da Spider-Man 2099, la testata principale, Punisher 2099 e Doom 2099. Il protagonista di quest'ultima testata era un Destino che cercava di recuperare la memoria, credendo egli di essere quello originale, che aveva combattuto contro i Fantastici Quattro e gli altri eroi nel corso della prima era eroica, quella di un secolo prima.
Alla ricerca di se stesso
La testata, affidata a John Francis Moore per i disegni di Pat Broderick, portò avanti questo Destino per qualcosa come 23 numeri, inserendo nella storia anche un secondo Destino, in modo da rendere la questione ancora più complessa. Questa dicotomia tra i due Destino venne risolta con i due numeri 24 e 25 con una sfida che lasciò sul campo l'unico e solo Vicotr von Doom. La saga in due puntate, che chiuse qualsiasi dubbio su chi fosse il Destino del XX secolo giunto nel "lontano" 2099, venne co-sceneggiata da quello che sarebbe stato il nuovo sceneggiatore della testata, Warren Ellis.
Lo sceneggiatore britannico rivoluzionò non solo la testata, ma anche la visione di Destino sia in relazione al mondo distopico in cui si muoveva, sia in relazione alla sua storica caratterizzazione.

venerdì 24 ottobre 2025

Un lavoro per Paperinik

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Una delle frasi tipiche del primo dei supereroi, Questo è un lavoro per Superman, quando viene applicato all'identità mascherata di Paperino diventa fonte per una serie di quattro storie particolarmente divertenti presenti nel volume Un lavoro per Paperinik, nuova opera disneyana della Glenat scritta da Nicolas Pothier per i disegni di Batem.
In effetti il titolo è a doppio filo: da un lato c'è la necessità di Paperino di essere costretto a trovare un lavoro per evitare di ridare la casa allo zione, dall'altro c'è il classico lavoro del supereroe, ovvero affrontare i criminali. Le due cose si intercciano e si influenzano a vicenda nel corso delle 4 storie brevi da una decina di pagine ovviamente per evitare che Paperone scopra lo scantinato con tutti gli aggeggi di Paperinik.