Stomachion

sabato 1 novembre 2025

Fantastici Quattro: Azione preventiva

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Quando all'inizio dei 2000 a Mark Waid venne offerta la serie di Fantastic Four, il prolifico sceneggiatore si fece carico con grande professionalità di un'impresa non da poco, complicata soprattutto dal fatto di non essere un estimatore della famiglia Richards. La sua scelta, però, fu in qualche modo piuttosto semplice, considerando tale premessa: ripartire praticamente da zero.
La serie di Fantastic Four dell'epoca era ricominciata dall'1 nel 1998 nel corso di Heroes return, che aveva riportati i Fantastici Quattro e altri eroi scomparsi nell'universo Marvel usuale dopo un anno passato all'interno di un universo tasca creato da Franklin Richards per salvarli dalla morte contro Onslaught (versione breve di una storia leggermente più complessa, che potrebbe essere definita come una specie di esperimento Ultimate prima del vero e proprio concepimento dell'Ulitmate-verse).
Prendere le misure
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Quei primi numeri erano stati affidati a Scott Lobdell e Alan Davis, ma ovviamente, come in tutte le serie supereroistiche, non restarono a lungo sulla testata, che anzi vide una lunga gestione da parte di Jeph Loeb, cui seguì Carlos Pacheco che in quel periodo, affiancato da Karl Kesel, si mise in gioco, anche con buoni risultati, alla scrittura.
Con la chiusura della gestione Pacheco, dopo una breve storia in tre parti scritta da Adam Warren, con Fantastic Four #60 arrivarono a bordo della testata il già citato Waid e, ai disegni, una sua vecchia conoscenza dei tempi di Flash: Mike Wieringo.
Con i primi numeri Waid prese un po' le misure con il quartetto, ponendolo all'inizio nella incresciosa situazione di dover ricostruire la propria immagine pubblica, cosa che in qualche modo era in parallelo con ciò che voleva Waid: costruire la sua immagine dei Fantastici Quattro!
Come lo stesso Waid ha raccontato in varie occasioni (e come ricordato nei redazionali di Andrea Gagliardi dei due Marvel Masterseries che raccolgono la sua gestione della testata), il suo obiettico era quello di far ruotare tutto intorno a Reed, che voleva rappresentare come un genio in grado di cambiare il mondo. Qualcuno al livello di Albert Einstein, per intenderci! E a questo scopo, in apertura di Fantastic Four #62, primo episodio della saga Senziente, ecco che vediamo Reed, in pieno centro a New York, che trova la dimostrazione dell'ipotesi di Riemann (all'epoca la si chiamava ancora così, mentre oggi è sempre più usato il termine, decisamente più corretto, di "congettura" di Riemann), che ovviamente non è ancora stata trovata.
La sua gestione, però, fu segnata in particolare da due saghe legate una all'altra e, in qualche modo, a doppio filo al Destino di Warren Ellis. Come abbiamo visto, quell'interpretazione del personaggio distoglieva l'attenzione del lettore sulla vera essenza dello storico avversario dei Fantastici Quattro, e allora Waid decise di ricordare a tutti i lettori chi fosse realmente Victor von Doom.
All'inferno e ritorno
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Dopo un numero di preparazione, Sotto la sua pelle su Fantastic Four #67, ecco iniziare l'attacco definitivo di Destino contro Richards e la sua famiglia nella sgaa in quattro parti Inimmaginabile (tra l'altro l'ultimo episodio coincise con il ritorno alla numerazione della testata classica, il #500).
L'attacco di Destino è così improvviso e devastante che i Fantastici Quattro rischiano di perdere tutto: Destino rapisce i figli di Reed e Sue e, in particolare, consegna Franklin ad alcuni demoni dell'inferno, mentre tiene per se Valeria con la quale ritiene di avere un forte legame in virtù della complicata storia pregressa della bambina (non mi ci dilungo). Nel frattempo tortura Sue, Johnny e Ben e rinchiude Reed in una trappola mistica, ben conscio del fatto che il suo rivale non riesce a comprendere le energie mistiche, non considerandole scientifiche.
Questo primo confronto tra Reed e Destino si gioca, quindi, sulle differenze tra i due, in cui Waid fa emergere la flessibilità del primo rispetto al secondo mettendo Mr. Fantastic in una situazione per lui non solo inconsueta, ma, appunto, inimmaginabile (o impensabile, riprendendo la traduzione letterale del titolo originale, Unthinkable).
Wieringo, che aveva già disegnato in altre occasioni il quartetto, dopo l'ottima prova con Flash, una delle serie a mio giudizio più complicate da disegnare, con i Fantastici Quattro compie un ottimo lavoro, in particolare con Reed e Ben, mentre il suo Destino non l'ho trovato altrettanto efficace come quello visto in Doom 2099.
Mia dolce Latveria
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Se non ricordo male, Giuseppe Guidi, all'epoca curatore della testata italiana Fantastici Quattro, scrisse nei redazionali che introducevano il primo episodio di Azione preventiva, che questa saga aveva generato non poche polemiche negli Stati Uniti e per diversi motivi, primo su tutti la visione di Destino che Waid proponeva.
Azione preventiva, iniziata su Fantastic Four #503 e protrattasi per un totale di sei episodi, iniziava con i Fantastici Quattro che andavano in Latveria per fermare l'invasione del piccolo staterello europeo da parte dell'Ungheria, che, dopo la scomparsa di Victor von Doom, rimasto imprigionato nell'inferno al posto di Franklin, pretendeva per se quei territori. Il gruppo, però, scongiurata l'invasione, rimase in Latveria e Reed si mise a capo del governo con l'intento di ridare alle persone la fiducia in se stesse prima di permettere loro di avere un libero governo indipendente.
I primi due episodi di Azione preventiva, però, si concentrarono sul mostrare gli aspetti dittatoriali di Destino: una casa con strumenti di tortura e un forno crematorio usato contro i dissidenti politici, una specie di sentinelle robotiche programmate proprio per catturare i ribelli, un intero arsenale di armi di distruzione di massa. E più in generale un popolo tenuto in scacco con la paura di ritorsioni in caso di rimostranze contro l'azione di Destino.
In effetti Waid aveva in mente un politico ben preciso quando scrisse la saga, come dimostra questa battuta che Reed rivolge a Nick Fury, giunto in Latveria per allontanare i Fantastici Quattro e consentire all'ONU di stabilire un governo secondo le regole internazionali:
Le elezioni non producono automaticamente la democrazia, Nick. Vladimir Putin è stato eletto ma governa la Russia come un autocrate.
Ricordo che siamo nel 2004 quando uscì la quarta parte di Azione preventiva.
Waid, però, fa qualcosa di più. Il popolo latveriano liberato dal giogo di Destino, inizia a rendersi conto di ciò che significa sul serio "libertà". Dopo un tentativo di furto all'inizio di Fantastic Four #506, il panettiere che l'ha sventato si esibisce in un significativo monologo:
Per tutta la loro vita i nostri figli hanno imparato a non arrecare danno agli altri per paura del castigo. Nessuno vi ha edutcati a valori più alti. Richards e la sua famiglia ci hanno dato la possibilità di cambiare le cose. (...) Una società civile si governa secondo coscienza (...) Il futuro dipende da noi.
Su Fantastic Four #507 Waid calca ancora di più la mano sulle faccende geopolitiche e l'autodeterminazione dei popoli con un altro significativo discorso di una latveriana contro Nick Fury e le sue truppe statunitensi entrate in Latveria per consegnare all'ONU lo staterello:
Lurido ipocrita! Per quanti anni Destino ha commesso tutti i giorni crimini ben peggiori? Eppure gli avete garantito l'immunità diplomatica... mentre opprimeva il suo popolo... e ci governava con il terrore e la ferocia!
Ora almeno abbiamo un sovrano che desidera darci voce in capitolo... e volete togliercelo!
Chi siete voi per decidere cosa è meglio per noi?
La scena si conclude con i latveriani che urlano Lasciateci in pace!, mentre la situazione al castello di Destino precipita.
L'ultimo sacrificio
Il piano segreto di Reed era quello di isolarsi da tutti e creare la prigione perfetta che impedisse a Destino di tornare prima o poi sulla Terra. Solo che tale prigione prevedeva la presenza di un carceriere, Reed stesso. A scardinare il piano di Reed ci hanno pensato, purtroppo, gli altri componenti degli FQ, consentendo così a Destino di poter sfuggire dall'inferno incarnandosi di volta in volta in un diverso componente del gruppo.
Azione preventiva si chiude, quindi, con due episodi di grande tasso adrenalinico in cui Destino affronta gli FQ e gli eserciti ungherese e statunitense prima possedendo Susan, quindi Jhonny e infine Ben, in una scena terribile e drammatica che conduce alla morte della Cosa.
E' una delle scene più intense e drammatiche mai disegnate dal sempre efficace Howard Porter, che era stato a bordo con grande successo nel corso della JLA di Grant Morrison. Porter, che nel corso di Azione preventiva aveva sostituito Wieringo, si rivela la scelta perfetta per una saga dai toni oscuri e che, come abbiamo visto dalle citazioni che vi ho segnalato poco sopra, costringe il lettore a riflettere sulla politica degli stati-nazione in una maniera quasi anarco-libertaria.
Anche Porter, come già Wieringo, risulta particolarmente efficace nel rappresentare la Cosa, sia nei momenti più spettacolari, sia nei suoi ultimi istanti. Spicca poi il suo Mr. Fantastic: con il volto sfigurato a causa dell'ultima azione di Destino mentre viene trascinato all'inferno, viene rappresentato in questo sembiante da Porter in maniera molto più efficace del disegnatore regolare della testata, un po' come il Due Facce di Batman.
Il Reed sfigurato di Ringo con cui si apre Fantastic Four #509 appare quasi disturbante con il suo mezzo volto cadente che ricorda Clayface, per poi apparire più che altro svuotato, quasi impotente dopo aver compreso che il suo amico è, forse irrimediabilmente, morto. E', però, su quel "forse" che si gioca la saga successiva, Nell'aldilà.
Omaggio a Kirby
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Come intuibile dal titolo, Waid spedisce i componenti rimasti del quartetto nella loro avventura più assurda: un viaggio in paradiso alla ricerca dell'anima di Ben per convincerlo a tornare nel suo corpo, mantenuto in animazione sospesa dalle macchine di Reed.
E' in particolare in questa saga che Waid rappresenta in maniera quanto mai esplicita sia il forte legame tra Reed e Ben, ma soprattutto il profondo senso di colpa che il primo ha nei confronti del secondo per via della sua trasformazione in un essere di roccia che, almeno nell'aspetto, non ha più nulla di umano.
La saga, in ogni caso, è progettata per riportare il quartetto al suo usuale status quo, pur con tutte le difficoltà conseguenti all'invasione della Latveria: così Ben torna roccioso, dopo averlo visto nel suo aspetto umano per tutti i tre episodi, mentre Reed riacquista la sua faccia, il tutto grazie al creatore, ovvero Jack Kirby.
L'ultimo episodio è, quindi, un sentito omaggio di Waid e Wieringo al creatore dei Fantastici Quattro (solo i kirbiani duri e puri non considerano Stan Lee come creatore del gruppo, e onestamente questa è un'ottima occasione per inserirmi in quella schiera!). Da quel momento in poi, comunque, Fantastic Four si "rilassa" per alcuni numeri prima dell'esplosivo finale cosmico.
Universo senza confini
L'ultima saga della coppia Waid-Wieringo è una lunga esplorazione spaziale che in parte potrebbe far pensare al film dei Fantastici Quattro. Suddivisa a sua volta in due mini-sage, Invisibile, in tre parti, e Rising Storm, in quattro parti, vede Manhattan staccata dalla Terra e lanciata nello spazio da alcuni alieni che vogliono uccidere (o privare dei suoi poteri) Susan per evitare che diventi il nuovo araldo di Galactus. Reed, allora, scambia i poteri tra Sue e Johnny, salvando la moglie, ma alla fine spingendo Galactus a prendere quest'ultimo come suo araldo.
In questo modo con questa doppia saga Waid riesce, al di là della sua spettacolarità, a puntare i riflettori anche su altri due componenti del quartetto: Susan e Johnny. In particolare quest'ultimo risulta molto meno stupido e superficiale di come generalmente viene raccontato, e questo senza mai dare al lettore la sensazione di star leggendo un personaggio differente.
In quest'ottica sono quasi accessori i dettagli di una trama che arriva a raccontare nuovi dettagli su Galactus e che sfocia, alla fine, nell'adrenalinico saluto del team creativo ai lettori sulle pagine di Fantastic Four #524.
Ovviamente nel corso di questo lungo articolo ho trascurato molte storie e molte altre osservazioni interessanti, come per esempio l'ottimo modo con cui Waid ha affrontato il trauma di Franklin dopo essere stato all'inferno, però spero di aver fatto capire quanto sia stata "fantastica", spettacolare e a suo modo anche rivoluzionaria la gestione Waid della testata. Decisamente una delle masterseries da recuperare!

venerdì 31 ottobre 2025

Halloween 2025: L'astronomia fa... pauuuuraaaa!

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Continua la tradizione dei video dedicati ad astronomia da paura. Anche quello di quest'anno prende una delle gallerie uscite su EduINAF, per la precisione quella del 2023.
Buona visione!

Cacciatori di cadaveri: Non è un paese per bambini

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gli ultimi due tankobon di Cacciatori di cadaveri di Hosui Yamazaki conclude le vicende dei giovani protagonisti del manga impegnati, nei primi due volumetti, nella ricerca della loro amica scomparsa un paio di anni prima.
La matassa, mostrata come particolarmente intricata, viene svolta dal mangaka alternando in maniera sapiente scene d'azione con altre di pura investigazione (perquisizioni, interrogatori, esame delle prove raccolte).
Il vaso di Pandora che i giovani protagonisti e la loro guida adulta scoperchiano risulta terribile e scioccante: le perversioni di un unico membro influente di una piccola comunità di montagna hanno influenzato e indirizzato il resto degli adulti, legati in maniera apparentemente incredibile attraverso le catene della superstizione. Ed è proprio su questo che Cacciatori di cadaveri ci invita a riflettere: non tanto sulla follia del singolo, quanto sulla costruzione collettiva di una coperta sotto la quale la comunità si nasconde per non vedere le colpe e le codardie dei singoli.
Dal punto di vista della narrazione, poi, l'ambientazione periferica, quasi montana, ha permesso di aumentare la tensione da un lato, ma anche di proporre un'ulteriore riflessione sui pregi e sui difetti di un mondo così interconnesso come il nostro. Sarebbe bello se il messaggio che quei momenti di privacy dalla rete che i ragazzi si sono presi nel corso del loro viaggio diventassero, per tutti noi, un esempio da seguire.

giovedì 30 ottobre 2025

Paralipomeni di Alice: Pesare sacchi

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Ed è finalmente venuto il momento di svelare il risultato della serie di pesate proposte nel nodo 4 di A tangled tale di Lewis Carroll. Le cinque pesate dei cinque sacchi possono essere riassunte, in termini matematici, con il seguente sistema di equazioni: \[s_1 + s_2 = 12\] \[s_2 + s_3 = 13 + \frac{1}{2}\] \[s_3 + s_4 = 11 + \frac{1}{2}\] \[s_4 + s_5 = 8\] \[s_1 + s_3 + s_5 = 16\] Come per qualsiasi sistema di equazioni, anche per questo si possono utilizzare diversi metodi di risoluzione, anche più di uno contemporaneamente. Ho proceduto come se dovessi ridurre il sistema in forma diagonale, quindi sottraendo prima le prime due equazioni, poi sommando il risultato con la terza, sottraendo quindi alla quarta e infine sommando alla quinta, ottenendo alla fine una relazione tra \(s_1\) e \(s_3\) che ho messo a sistema con la prima equazione ottenuta in questa serie: \[s_1 - s_3 = -1 - \frac{1}{2}\] \[2s_1 + s_3 = 18\] Da qui ho ricavato \(s_3\) e poi tutti gli altri valori, ottenendo: \[s_1 = 5 + \frac{1}{2}, \; s_2 = 6 + \frac{1}{2}, \; s_3 = 7, \; s_4 = 4 + \frac{1}{2}, \; s_5 = 3 + \frac{1}{2}\] ovvero lo stesso risultato di Carroll, ma con un metodo diverso.

mercoledì 29 ottobre 2025

Ritratti: Mary Byrd

John Huntington Byrd era nato il 28 dicembre del 1816, nel Vermont. Si era laureato all'Oberlin College nel 1846 e, poco dopo, era stato ordinato sacerdote. Era entrato nell'American Missionary Association, un'associazione missionaria evangelica che era a favore dell'abolizione della schiavitù. Questa posizione gli creò non pochi problemi. Nel 1847, infatti, quando andò a Le Roy, nel Michigan, per predicare, i metodisti del luogo, a favore della schiavitù, gli crearono una forte opposizione in tutto lo stato.
Nel frattempo, il 10 maggio di quell'anno, sposò Elizabeth Lowe. La prima dei loro otto figli, Abbie Elizabeth, nacque l'anno dopo. Quando, nel 1851, con la sua famiglia si traferì a Sicily in Ohio, erano nate anche Mary Emma e Clara Margaret. All'iniziò si concentrò più nel sostenere la famiglia, riprendendo l'attività missionaria nel 1853, sempre in Ohio. Poi nel 1855 fece domanda per andare in Kansas come missionario dell'American Missionary Association: si trasferì, quindi, con tutta la famiglia (nel frattempo era nato anche William Thomas) a Leavenworth nel luglio del 1855: all'epoca Mary Emma Byrd aveva cinque anni.
Tra studio e insegnamento
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Mary Emma Bird - via commons
Nata il 15 novembre del 1849, non frequentò la scuola fino ai dieci anni d'età: il problema principale era dovuto ai pericoli conseguenti alle prediche anti-schiavitù del padre.
E' interessante notare come dai dati del censimento del 23 giugno del 1860, dallo stato della famiglia Byrd manchi Clara Margaret, evidentemente deceduta (erano periodi difficili, soprattutto per i più piccoli), mentre si evince la presenza di una domestica, tale Hanna Ingram, e di un disoccupato, tale Timothy Stevens. Nell'autunno del 1861 i Byrd si trasferirono in una fattoria governativa presso Fort Leavenworth dove John Byrd ricoprì il ruolo di sovrinbtendente per 13 anni. La sua professione ufficiale, come emerso dai censimenti, fu quella di agricoltore.
Dopo il trasferimento, Mary iniziò a frequentare la Leavenworth High School e, oltre a studiare, a partire dai 14 anni iniziò anche a insegnare nelle classi elementari. Sembra che rimase comne studentessa fino all'anno scolastico 1865/66, ovvero fino a quasi 17 anni, e probabilmente non solo come studentessa.
Alcuni anni più tardi, nel 1871, entrò nell'Oberlin College, lo stesso dove aveva studiato il padre, abbandonandolo un anno e mezzo dopo senza laurearsi, probabilmente per motivi familiari.
Dopo aver insegnato matematica a scuola, Mary Byrd si iscrisse all'università del Michigan, dove si laureò nel 1878. L'anno successivo venne nominata preside della Wabash High School, nell'Indiana, dove mantenne l'incvarico fino al 1882, anno in cui decise di andare ad Harvard per studiare astronomia con Edward Charles Pickering.
Qui strinse amicizia con Mina Fleming e soprattutto Anna Winlock, scomparsa prematuramente nel 1904 e alla quale dedicò un sentito ricordo.

martedì 28 ottobre 2025

Margherita Dolcevita

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Mi spiace ci sia voluto un evento come la scomparsa di Stefano Benni per leggere, finalmente, Margherita Dolcevita, ma le cose, a volte, vanno così.
C'è ben poco da dire dal punto di vista stilistico: se conoscete Benni non ho da aggiungere altro, e se non lo conoscete, ci sono le mie precedenti recensioni. Ad ogni modo, cercando di essere il più breve possibile, troviamo proprio l'autore che a noi benniani piace leggere: ironico, irriverente e dissacrante. E in questo la scelta della protagonista, nonché "io narrante", una ragazzina che sta diventando adolescente, con tutto ciò che ne consegue, risulta una scelta perfetta, perché da un lato concede a Benni di essere anche esplicito in molte espressioni gergali, ma dall'altro di mostrare un punto di vista ancora non edulcorato dall'età adulta.
L'inizio è in qualche modo fuorviante:
Sono andata a letto e le stelle non c'erano più. Ho pulito per bene il vetro della finestra, ma niente da fare. Erano sparite. Era sparita Sirio e Venere e Carmilla e Alzator. anche Mab e Zelda e Bacduc e Dandelion e la costellazione del Tacchino e la Croce di Lennon.

SuperBits: La DC Comics e la Warner del domani

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Ho messo insieme alcune news interessanti relative a ciò che sta per arrivare relativamente a DC Comics e Warner. Ricordo che la DC Comics è stata acquisita dalla Warner ormai diversi decenni fa.
Iniziamo con una constatazione che, generalmente, torna a più riprese nel mercato supereroistico statunitense in particolare (ma non solo): i numeri 1 sono sempre quelli che vendono di più. E questa idea sembra tornare prepotente in casa DC Comics dopo aver visto il grande successo in termini di vendite di Batman #1. Per valutare la bontà del lavoro di Matt Fraction, non solo dal punto di vista critico, ma anche dell'accoglienza dei lettori, si dovranno vedere i numeri successivi (il secondo è già uscito e non l'ho ancora letto), ma è indubbio che tale constatazione potrebbe avere un impatto su alcune nuove proposte DC Comics discusse di recente da Scott Snyder, la cui importanza in DC è sempre crescente.
A tal proposito vorrei far notare due cose: il ritorno di Shadow of the Bat, serie batmaniana che aveva iniziato le pubblicazioni visto il grande successo delle storie di Alan Grant e Marman Breyfogle sulle testate Detective Comics e Batman negli anni 'Ottana/'Novanta, e la presenza tra gli autori coinvolti di Greg Rucka. Quest'ultimo non ha mai nascosto, ribadendole anche di recente, le difficoltà nel lavorare alla DC Comics, non risparmiando critiche anche pesanti a dirigenti e autori di riferimento (nello specifico Dan DiDio e Geoff Johns). Il fatto che, nonostante queste premesse, Rucka stia tornando in DC Comics (per tornare scrivere Batwoman) potrebbe suggerire che effettivamente l'atmosfera sia cambiata.

lunedì 27 ottobre 2025

The italian guy... colpisce ancora!

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Ho seguito un po' a spizzichi e bocconi, il campionato di scacchi statunitense di quest'anno, però per la quinta volta, la quarta consecutiva, Fabiano Caruana si è laureato nuovamente campione nazionale. Devo dire che da quel poco che ho visto, Caruana, come spesso succede durante questo campionato nazionale, gioca splendidamente. Ha rischiato un po' nella partita del penultimo giro contro il giovane Mishra. Questi è riuscito a tenerlo bloccato su posizione pari quasi fino all'ultimo. Poi ha commesso un errore e Caruana, a differenza di quanto successo contro Nepo al torneo dei candidati 2024, lo ha sfruttato appieno ottenendo la vittoria che alla fine è stata quella decisiva. All'ultimo turno, infatti, tutte le partite sono finite con un pareggio e Caruana ha mantenuto il mezzo punto di vantaggio che aveva su Wesley So.
Mi sembrava giusto, visto che l'ho fatto per le due edizioni precedenti, scrivere un paio di note anche quest'anno nonostante abbia seguito molto poco le partite. Spero, in ogni caso, di aver fatto cosa gradita.

domenica 26 ottobre 2025

Topolino #3648: Paperinik indaga

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Come annunciato dalla copertina di Giuseppe Facciotto, la storia d'apertura è dedicata a Paperinik. Dalla parte di Sheriduck, storia di Alex Bertani e Marco Gervasio, mette Sheriduck di fronte a una falsa accusa di corruzione in un caso di falsari. Tocca a Paperinik, dunque, indagare per scagionare il tenente.
Da un punto di vista strettamente giallistico, la soluzione del caso è abbastanza banale, mentre ovviamnte risulta più interessante la descrizione della dinamica tra Sheriduck e Paperinik, all'insegna di una sana diffidenza da parte del primo, mentre il secondo cerca di guadagnarsi la sua fiducia. Abbastanza realistico, comunque, il piano congegnato dai falsari per mettere in circolo i soldi falsi, incrociando tutto con un traffico di riciclaggio di merce rubata.

sabato 25 ottobre 2025

One nation under Doom: Il Destino di Warren Ellis

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Nel 1992 la Marvel lanciò una nuova serie di testate raccolte sotto l'etichetta di Marvel 2099. Raccontavano di un futuro distopico in cui gli Stati Uniti e il mondo intero erano sotto il controllo di potentissime multinazionali chiamate, nel gergo di quel lontano futuro, mega-aziende.
Intriso di atmosfere cyberpunk, venne lanciato con quattro testate: Ravage 2099, il cui protagonista era l'unico originale rispetto alle altre versioni futuristiche dei supereroi Marvel, e da Spider-Man 2099, la testata principale, Punisher 2099 e Doom 2099. Il protagonista di quest'ultima testata era un Destino che cercava di recuperare la memoria, credendo egli di essere quello originale, che aveva combattuto contro i Fantastici Quattro e gli altri eroi nel corso della prima era eroica, quella di un secolo prima.
Alla ricerca di se stesso
La testata, affidata a John Francis Moore per i disegni di Pat Broderick, portò avanti questo Destino per qualcosa come 23 numeri, inserendo nella storia anche un secondo Destino, in modo da rendere la questione ancora più complessa. Questa dicotomia tra i due Destino venne risolta con i due numeri 24 e 25 con una sfida che lasciò sul campo l'unico e solo Vicotr von Doom. La saga in due puntate, che chiuse qualsiasi dubbio su chi fosse il Destino del XX secolo giunto nel "lontano" 2099, venne co-sceneggiata da quello che sarebbe stato il nuovo sceneggiatore della testata, Warren Ellis.
Lo sceneggiatore britannico rivoluzionò non solo la testata, ma anche la visione di Destino sia in relazione al mondo distopico in cui si muoveva, sia in relazione alla sua storica caratterizzazione.

venerdì 24 ottobre 2025

Un lavoro per Paperinik

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Una delle frasi tipiche del primo dei supereroi, Questo è un lavoro per Superman, quando viene applicato all'identità mascherata di Paperino diventa fonte per una serie di quattro storie particolarmente divertenti presenti nel volume Un lavoro per Paperinik, nuova opera disneyana della Glenat scritta da Nicolas Pothier per i disegni di Batem.
In effetti il titolo è a doppio filo: da un lato c'è la necessità di Paperino di essere costretto a trovare un lavoro per evitare di ridare la casa allo zione, dall'altro c'è il classico lavoro del supereroe, ovvero affrontare i criminali. Le due cose si intercciano e si influenzano a vicenda nel corso delle 4 storie brevi da una decina di pagine ovviamente per evitare che Paperone scopra lo scantinato con tutti gli aggeggi di Paperinik.

giovedì 23 ottobre 2025

Un approccio fenomenologico all'energia oscura?

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Il moto migliore per capire cos'è la fenomenologia in fisica è fare un esempio legato al modello standard. Uno degli esempi più semplici è lo sviluppo e l'applicazione di metodi di simulazione Montecarlo per compiere previsioni sui risultati degli esperimenti negli accelleratori di particelle. Una cosa di questo genere l'ho provata sul campo nel corso di laurea in fisica, in particolare nell'ultimo anno, quando nell'ultimo corso di fisica sperimentale che avevo (non c'erano a disposizione molti corsi teorici, per cui mi sono dovuto accontentare), ci hanno proposto di sviluppare un algoritmo in Fortran (se non ricordo male) per simulare il comportamento dei tubi scintillatori che sarebbero stati utilizzati per ATLAS (e che erano in costruzione presso il dipartimento di fisica dell'Università della Calabria).
Dato questo esempio, si potrebbe ridurre la fenomenologia, almeno in fisica, a quell'insieme di tecniche matematiche e soprattutto algoritmiche utilizzate per compiere previsioni sui risultati più probabili negli esperimenti, e questo perché fondamentalmente si parte dalla fisica nota. Generalmente tale approccio è utile anche per capire direzioni di indagine per la cosiddetta fisica oltre il modello standard.

mercoledì 22 ottobre 2025

La ragazza invisibile e altri racconti

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Con testo in inglese a fronte La ragazza invisibile è una raccolta di quattro racconti scritti da Mary Shellery, più nota per il romanzo Frankenstein che per il resto della sua abbastanza poco nota produzione. Questo volume, dunque, ha un valore meritorio non foss'altro perché permette di recuperare altri testi della scrittrice, che si presenta al lettore con uno sguardo ampio su generi come il gotico, il romantico, ma anche la fantascienza. Roger Dodsworth: l'inglese rianimato, racconta infatti le vicende di un inglese rimasto congelato tra i ghiacciai delle Alpi per qualcosa come un secolo o giù di lì. E come già in Frankenstein, anche in questo breve racconto Mary Shelley costruisce un palusibile contesto scientifico relativamente alla conservazione sotto ghiaccio di un corpo vivente, per poi sfruttare il resto del racconto, un po' come Robert Heinlein con A noi vivi, per fare alcune considerazioni di ordine politico.
E se Il figlio maggiore è una storia squisitamente romantica, gli altri due racconti, La ragazza invisibile, che da il titolo alla raccolta, e La fanciulla in lutto, che chiude il volume, sono sì in qualche modo romantici, ma soprattutto hanno una forte carica gotica, a confermare la vicinanza tra questi due generi.
Una raccolta imperdibile per tutti gli amanti di questi generi letterari, e che spero possa aprire la strada a una riscoperta dell'autrice oltre il suo romanzo più noto.

martedì 21 ottobre 2025

Topolino #3647: Il senso degli eroi

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Con Lucca Comics che si sta avvicinando, e l'uscita recente sul mio canale YouTube di un nuovo video dedicato a Flash all'interno del La scienza con i supereroi (abbinato anche a un articolo su EduINAF), non potevo non iniziare questa (molto in ritardo) recensione del Topolino settimanale con La fiera degli eroi, nuova avventura di Paperino paperotto e dei suoi amici di Quacktown realizzata da Bruno Enna e magistralmente disegnata da Alessandro Perina.
La storia, che presenta anche alcuni riferimenti ad Area 15 (basti pensare al soggetto, con Paperino e soci che realizzano un fumetto di supereroi), è ricca di citazioni, iniziando proprio dalla pagina iniziale che riprende la copertina del mitico Fantastic Four #1, ma con un supergruppo a metà strada tra Avengers e Justice League.

venerdì 17 ottobre 2025

Il nuovo lavoro della signorina Lucky

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IL nuovo lavoro della signorina Lucky è una spy story ricca d'azione ambientata in un centro commerciale. L'intera vicenda, costruita da Takano Fumiko, si svolge in un arco di tempo relativamente breve, un paio di giorni circa, e vede la giovane protagonista affrontare una storia spionistica che si intreccia con una specie di guerra fredda, esplicito riferimento a quella originale, tra due stati. Dall'esito della missione, però, dipende il destino di un piccolo staterello e della sua casata reale e soprattutto la sua possibilità di mantenere l'indipendenza ed evitare l'invasione.
Divertente e leggero, ma anche ricco di suspence e azione, il manga di Takano Fumiko è disegnato con un tratto morbido e uno stile e una composizione delle vignette piuttosto moderna (considerate che è stato serializzato tra il 1986 e il 1987) che strizza l'occhio ai fumetti occidentali. Una lettura divertente, tra Hitchcock e una commedia brillante all'americana.

giovedì 16 ottobre 2025

Assioni e materia oscura

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Mi ero già occupato di assioni alcuni anni fa, all'epoca in cui Science Backstage era ospitato su Blogosfere. In quel post recuperato in questa sede, raccontavo brevemente come si è giunti alla formulazione teorica dietro la proposta degli assioni, delle particelle per ora teoriche. La loro introduzione, scrivevo, risaliva al 1977 quando Roberto Peccei e Helen Quinn proposero una soluzione alla questione della mancata osservazione di un momento di dipolo elettrico nel neutrone dovuto a una violazione della simmetria CP (dove C sta per coniugazione di carica, ovvero scambio di particella con antiparticella; e P per parità, ovvero inversione delle coordinate spaziali). La loro proposta introduceva la rottura spontanea della simmetria e, soprattutto, suggeriva di trattare il termine legato a essa come una vera e propria particella (un po' come accade nel meccanismo di Higgs et al.), che venne successivamente chiamata assione da Frank Wilczek.
Inevitabilmente l'assione, inrovabile negli acceleratori di particelle sul nostro pianeta, è diventato oggetto di interesse per astronomi e cosmologi visto che poteva essere un possibile candidato per la materia oscura. E i due pre-print recentemente pubblicati su arXiv che vi propongo in questo post vanno proprio in quella direzione: In apertura: Una presunta mappa della distribuzione della materia oscura - da "The weak-lensing masses of filaments between luminous red galaxies"

mercoledì 15 ottobre 2025

Il tallone da killer

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Tutti gli orfani di Hap e Leonard potranno sicuramente trovare conforto nel primo romanzo ufficiale del Biondo e Quello con la cravatta, due particolari personaggi ideati da Alessandro Robecchi nella serie dedicata alle indagini di Carlo Montessori (che probabilmente inizierò a recuperare).
I due, infatti, hanno intrapreso una carriera piuttosto particolare: quella di killer a pagamento. Grazie a un complesso sistema di passaparola per il marketing dell'azienda e di annunci sui giornali per i contatti con i clienti, riescono a ottenere un buon numero di ingaggi all'anno. I problemi in un mestiere del genere sono tra i più disparati, e per chi è appassionato di crime in fondo non sono nemmeno così inusuali, ma vengono in qualche modo esasperati dal particolare incarico che si trovano ad affrontare in questo Il tallone da killer.
Lo stile di Robecchi è fresco e diretto, costruendo delle dinamiche che in qualche modo ricordano quelle stesse dinamiche costruite da Joe Lansdale tra i suoi Hap e Leonard. E' solo la parte della barricata che è leggermente differente tra le due coppie, e ovviamente anche l'ambientazione, nel caso del nostro giallista è la grigia e fredda Milano. Ricco di ironia e sarcasmo, è un romanzo consigliatissimo per chi non conosce Robecchi, come ero il sottoscritto prima di leggerlo!

martedì 14 ottobre 2025

Scienza take away #14: settembre-ottobre 2025

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E come ogni metà mese, anche questa volta arriva il Carnevale della Matematica, giunto alla sua 190.ma edizione ospitata da Maurizio Codogno sulle sue notiziole. E come ogni mese arriva anche Scienza take away con la quale faccio un ricapitolo dei post scientifici e (possibilmente) non matematici usciti nello stesso periodo cui si riferisce l'edizione del Carnevale.
come avrete notato ho leggermente rallentato il ritmo di pubblicazione dei post in quest'ultimo periodo: un po' di stanchezza, certo, ma anche un po' di cose su cui ragionare (e anche da fare!). Ci saranno alcune novità da annunciare entro la fine dell'anno e una piccola novità in uscita già questo mese su EduINAF, ma andiamo con calma e concentriamoci piuttosto su ciò che è uscito.

domenica 12 ottobre 2025

Topolino #3646: A tutta enigmistica!

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Numero specialissimo il #3646 visto che ogni storia presenta o è collegata a un qualche rompicato da Settimana enigmistica. E tra l'altro il direttore di questa gloriosa rivista, Alessandro Bartezzaghi, viene intervistato dal direttore di Topolino Alex Bertani, intervista decisamente interessante che arricchisce ancora di più un numero che, nei redazionali, presenta un bel mix tra dritte enigmistiche e approfondimenti storici.
Andiamo, però, con ordine e iniziamo con L'enigma della stanza bianca, storia di Marco nucci e Niccolò Testi per i disegni di Stefano Intini che inizia quasi come una puntata di Ai confini della realtà per poi proseguire come una versione enigmistica di The Cube. Il gioco enigmistico che viene rielaborato dagli autori è il più classico di tutti, il cruciverba.

sabato 11 ottobre 2025

Alan Scott: Il potere della fiamma verde

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Facendo seguito alla New Golden Age di Geoff Johns, i principali personaggi della nuova JSA hanno ricevuto delle miniserie a loro intitolate: Sandman, Flash e Lanterna Verde sono quindi tornati come titolari di testate a loro dedicate, seppur solo miniserie. In particolare quella dedicata ad Alan Scott, la Lanterna Verde originale, pubblicata in Italia da Panini Comics nel volume Tra le fiamme, rilegge le origini del personaggio nell'ottica del cambio di inclinazioni sessuali di cui ho raccontato alcuni mesi fa.
Tim Sheridan, sceneggiatore omosessuale, in un'intervista aveva ribadito l'importanza del mantenere il coming out dell'Alan Scott originale, visto che ciò lo poneva sullo stesso piano di molti uomini che ancora in età avanzata non trovavano il coraggio di dichiarare le proprie preferenze. Ed evidentemente con questo in mente lo sceneggiatore, affiancato da Cian Tormey ai disegni, progetta il dialogo finale con il figlio Obsidian. E in questo dialogo ho trovato particolarmente significativa questa battuta:

venerdì 10 ottobre 2025

Il prigioniero delle stelle

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Affascinato dall'idea di una specie di Fuggitivo ambientato in un mondo fantascientifico, affronto la lettura de Il prigioniero delle stelle, opera di Alfonso Font ambientata in una Terra vicina alla distruzione.
A causa di alcune alterazioni nel ciclo di vita del Sole dovuto alle attività umane, la nostra stella ha accelerato il suo avvicinarsi alla fine: la superficie del pianeta sta diventando sempre più calda, e gli abitanti del pianeta vivacchiano sostanzialmente nell'attesa della fine, concentrati per lo più nel sottosuolo, mentre l'elite politica sopravvive sfruttando il sudore e il lavoro delle classi inferiori. Il protagonista, un fuggitivo senza nome, si rivela importante sia per la fazione dei ribelli, sia per quella governativa e intorno alle sue peregrinazioni sulla Terra Font sviluppa prima il mondo distopico che si è creato su un pianeta ormai agli sgoccioli, quindi il tema delle differenze sociali, dei soprusi del potere e degli intrighi politici.
Storia adrenalinica, a tratti divertente, in alcune scene anche ridicola, risulta però monca del finale, che evidentemente Font non ha concluso. Un vero peccato per una storia decisamente molto interessante.

giovedì 9 ottobre 2025

Rompicapi di Alice: Una storia di sacchi e libbre

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I problemi di pesate sono abbastanza usuali all'interno dei rompicapi matematici. E in effetti all'interno di A tangled tale di Lewis Carroll ne incontriamo uno una volta giunti al quarto nodo.
Ci troviamo a bordo di una nave che sta viaggiando verso il paese di Kgovjni. A un certo punto il capitano della nave coinvolge i suoi passeggeri (quelli occidentali) proprio in un problema di pesate. Gli indigeni che stanno viaggiando a bordo della nave hanno infatti pesato 5 sacchi:
Il primo e il secondo sacco pesavano 12 libbre; il secondo e il terso, 13 \(\frac{1}{2}\); il terzo e il quarto, 11 \(\frac{1}{2}\); il quarto e il quinto, 8; (...)
A queste quattro pesante si aggiunge la quinta il cui il primo, il terzo e il quinto sono risultati pesare 16 libbre.
L'ovvia domanda che il capitano rivolge ai suoi ospiti (e Carroll ai lettori) è quale sia il peso di ciascun sacco.
Ora che ci siamo temporizzati con il Carnevale della matematica, la soluzione a tra un paio di settimane circa, ovviamente dopo il Carnevale.

SuperBits: Un crossover da KO tra chiusure, reboot e nuove uscite

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Mentre la serie regolare di Green Arrow verrà chiusa entro la fine dell'anno, è stata annunciata per la primavera del 2026 l'uscita di Absolute Green Arrow. In tutto questo Bleeding Cool avanza l'iptesi che il nuovo crossover ideato da Scott Snyder, DC's KO, disegnato da Javier Fernandez, partendo da alcune vignette di anteprima, si chiede se per alcuni personaggi specifici non ci potrà essere, alla fine del crossover, un reboot in stile New 52.
La supposizione non sembra così campata in aria: Green Arrow verrà chiuso giusto poco prima della fine di DC's KO, quindi giusto in tempo per un suo personale reboot.
D'altra parte lo stesso Snyder, aveva commentato affermando che la chiusura di Green Arrow, che comunque porta a conclusione la storia congegnata da Chris Condon (almeno stando a quanto scritto dal copertinista Taurin Clarke), è evidentemente dovuta alle scarse vendite:
Decisions like these are above my paygrade, but the honest reason is that not enough of us were buying it. The sales numbers on GA were just unsustainable. It's disappointing to everyone. But keeping it going means not being able to take other chances.
C'è da dire che un tempo si cambiavano team creativi, mentre oggi si preferisce rilanciare con nuovi numeri 1, sia per dare una connotazione forte alle nuove gestioni, ma anche per rilanciare le vendite.

mercoledì 8 ottobre 2025

Ombre verdi

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Quello di Paolo Cacciari, fratello del più famoso Massimo, è un libriccino scritto a ridosso del covid in cui l'architetto e politico italiano racconta come la green economy e le politiche verdi che si stavano preparando in quel periodo non erano altro che un'estensione del classico capitalismo. E in questo si trova, alla fine, in buona compagnia con Philippe Pellettier, anche se a differenza di quest'ultimo non nega il cambiamento climatico.
Stilisticamente il volume sembra costituito da tanti piccoli saggi slegati uno all'altro, in particolare nella prima parte che risulta quasi ripetitiva, quasi invitando a interrompere la lettura. Superato lo scoglio della prima parte, la seconda risulta un po' più organica e interconnessa e quindi permette anche di cogliere qualche spunto interessante, come la critica all'antropocentrismo o l'invito a recuperare una dimensione umana più reale, sincera in qualche modo, e non mediata dall'influenza capitalistica e consumistica.
E' fuori di dubbio che il libro è inq ualche modo stato superato nel corso degli ultimi anni: basti pensare alle industrie automobilistiche europee che stanno già iniziando a premere sul governo continentale per tornare parzialmente indietro sull'elettrificazione. dei mezzi di trasporto. Per contro l'idea di criticare in maniera totale le politche ambientali è forse un po' eccessivo, non riuscendo nemmeno a lodare quel poco che si è cercato e si sta cercando di fare.
Un libro ricco di passaggi che lasciano un po' perplessi, tanto che ho persino cercato in tutti i modi di non scriverci su nemmeno le righe che avete appena letto!

martedì 7 ottobre 2025

Un effetto tunnell da Nobel

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Era abbastanza scontato immaginare che il Premio Nobel per la fisica 2025 sarebbe stato assegnato a una qualche applicazione sperimentale della meccanica quantistica: in fondo questo 2025 è stato dichiarato l'anno internazionale della scienza e della tecnologia quantistica. E infatti il premio di quest'anno è stato assegnato a tre fisici, John Clarke, John Martinis e Michel Devoret, che hanno lavorato a una particolare versione macroscopica di un altrettanto particolare effetto quantistico: l'effetto tunnell.

lunedì 6 ottobre 2025

Universo neurale

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Immagine generata con NightCafe
Dopo una giornata di riunioni (con una novità che spero di annunciare prima di farla uscire, ma non ci contate troppo!) e un po' di relax ad ascoltare una live sulla Formula 1 ero lì che stavo cercando di togliermi dalla testa quella strana sensazione di una cosa non fatta. E poi alla fine ecco che si accende la lampadina: il video completo dedicato alle reti neurali e all'astronomia!
Il racconto, infatti, è uscito in due parti sul canale YouTube dell'Osservatorio Astronomico di Brera, accompagnati da due articoli (dentro cui sono embeddati i video), il primo dedicato al modello di Ising e a come è stato utilizzato per sviluppare la matematica delle reti neurali, mentre il secondo più incentrato sull'uso delle reti neurali in astronomia. I due video, in effetti, li registrai nello stesso giorno perché sin da subito la mia idea era quella di metterli insieme per pubblicare sul mio canale un unico video completo. Che poi è quello che trovate qui sotto: buon ascolto e buona visione!

domenica 5 ottobre 2025

Topolino #3645: Il (nuovo) ritorno di SuperPippo

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La supereroistica copertina di Francesco D'Ippolito, che ricordo è stato il disegnatore del Wath if...? in cui Pippo interpreta Spider-Man, introduce il lettore al ritorno di SuperPippo, che mancava dalle pagine di Topolino da un po' di tempo.
L'ultima storia pubblicata risale al 2023, una storia a bivi di Marco Bosco e Federico Franzò sul #3534. Se, però, escludiamo alcune sporadiche autoconclusive, l'ultima storia non a bivi e non autoconclusiva in cui è protagonista sin dal titolo risale addirittura al 2020 sul #3366, una storia realizzata da Pietro Zemelo e Massimo De Vita, il disegnatore che più di tutti ha caratterizzato il secondo periodo di storie di produzione italiana con il personaggio, che lo vede co-protagonista insieme con Indiana Pipps (si potrebbe obiettare che quello stesso anno, per Natale, uscì un'altra storia con SuperPippo, ma se permettete non la conto, e communque è sempre il 2020).
L'assenza, dunque, era piuttosto prolungata e così Andrea Malgeri e Andrea Maccarini, per festeggiare i sessant'anni del personaggio, lo riportano in pompa magna con Il pippide più potente al mondo!, storia in due tempi che trasuda supereroismo da tutti i pori sin dal titolo.

sabato 4 ottobre 2025

Superman: Su nel cielo

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Tom King, sceneggiatore di punta della DC Comics in questi ultimi anni grazie a serial come Grayson e, soprattutto, Batman, affiancato da Andy Kubert ai disegni ha anche affrontato un personaggio difficile come Superman in Up in the sky, storia pubblicata in prima edizione su Superman Giant, un giveaway distribuito esclusivamente nei supermercati della Walmart.
Come ben sanno i lettori disneyani, a volte gli editori realizzano degli albi speciali in collaborazione con aziende non del settore, soprattutto catene alimentari e, appunto, supermercati. L'albo che la DC aveva pensato per i clienti della Walmart era un mensile, distribuito tra il 2028 e il 2019, strutturato con una storia inedita di apertura e una ristampa in appendice. Dopo i primi due numeri, nei successivi dodici ecco arrivare Up in the sky con puntate di una decina di pagine che sono state successivamente raccolte in una miniserie classica di sei numeri pubblicata, sovrapponendosi con la fine di Superman Giant, tra fine 2019 e inizio 2020.
Proprio questa struttura breve dei vari capitoli è il difetto peggiore della saga, che emerge in particolare nella lettura della raccolta: alcuni dei capitoli, infatti, appaiono slegati uno rispetto all'altro, lasciando nel lettore una sensazione un po' straniante. La cosa è parzialmente mitigata in alcuni dei capitoli, come il primo e il secondo originali fusi nel primo albo della miniserie, o come gli ultimi tre, che nonostante siano usciti sugli ultimi due numeri della miniserie, risultano particolarmente scorrevoli e senza eccessivi stacchi nella lettura.

venerdì 3 ottobre 2025

Patrick e Jane

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Ero lì, dopo aver letto la notifica della notizia, che mi stavo chiedendo cosa scrivere. Stavo riflettendo su un breve post per il Cappellaio Matto in virtù della mia recensione di Primati su LSB, quand'ecco che incappo in questo bellissimo ricordo scritto da Patrick McDonnell, che ha avuto il privilegio di conoscere Jane Goodall, antropologa famosa in particolare per i suoi studi sui primati.
La storia di Patrick e di Jane inizia grazie a una striscia particolare che il fumettista realizza all'interno di Mutts. Protagonista è Shtinky, il gattino attivista dei diritti degli animali che nella striscia confessa di trarre forza e ispirazione da una foto autagrafata proprio di Jane Goodall. E la metto qui sotto, quella prima vignetta che permise a McDonnell di incontrare la grande scienziata. La prima di tante. Altre ancora le trovate seguendo le etichette del post: erano scomparse (e alcune dei Mutts ancora lo sono) a causa della chiusura di un vecchio servisio chiamato posterous, ma quelle dedicate a Jane Goodall le ho rimesse a posto. In particolare Harmonious world. Dovremmo fare tesoro di quello e di molti altri dei suoi insegnamenti.
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via Mutts

giovedì 2 ottobre 2025

Le grandi domande della vita: Le origini degli elementi chimici

La nucleosintesi stellare è il processo di creazione degli elementi chimici, quelli appartenenti alla tavola periodica. Ognuno degli atomi di cui è costituito l'univero è stato creato o nel corso del Big Bang (in particolare idrogeno, elio e piccolissime quantità di litio) o nei processi di formazione stellare, in particolare gli istanti finali delle stelle, come per esempio la "morte" delle stelle di piccola massa (processo nel quale è stata creata la maggior parte del litio presente nell'universo) o nelle esplosioni di stelle particolarmente massiccie (supernove e kilonove), senza dimenticare i processi che generano grandi quantità di onde graviotazionali come la collisione e conseguente fusione di due (o più) stelle di neutroni. Esiston, però, anche una manciata di elementi chimici che non sono stati creati nei processi di nucleosintesi, ma nei laboratori terrestri.
Nella tavola periodica che trovate qui sotto, per ciascun atomo è indicata anche la sua origine: in questo modo potrete apprezzare visivamente quali sono gli atomi che non sono stati creati nelle stelle (in pratica nessuno di "uso comune").
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martedì 30 settembre 2025

Paralipomeni di Alice: Un giro sul treno

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via pixels.com rielaborato graficamente con Canva
Dopo un'attesa di un mese, eccoci finalmente a discutere la soluzione del terzo nodo di A tangled tale di Lewis Carroll.
La lunga attesa è dovuta a due motivi: per prima cosa voler iniziare a coordinare i Rompicapi tratti dal libro di Carroll con il Carnevale della matematica, nel dettaglio farli uscire prima dell'edizione successiva, mentre le soluzioni solo dopo, dando così tempo a coloro che vengono a conoscenza del rompicapo tramite il Carnevale di poter trovare una soluzione.
Il secondo motivo è strettamente legato al rompicapo in questione: il mio cruccio era trovare una soluzione da fisico. E questo perché la fisica nella soluzione di Carroll non c'è, o se preferite è molto ben nascosta. La sua soluzione, infatti, recita così:

lunedì 29 settembre 2025

Fate spazio: arrivo io!

Sembra quasi dire questo, WISPIT 2b, l'esopianeta che si trova all'interno del disco di accrescimento della stella WISPIT 2, nella costellazione dell'Aquila. Anche questa scoperta, come quella di cui avevo scritto un mesetto fa, è stata realizzata grazie al Very Large Telescope dell'ESO. Nello specifico il pianeta è il punto giallo all'interno di strisce che, colori a parte, a me ricordano molto lo scudo di Cap (e il punto giallo un proiettile che cerca di scalfirlo). Dite che ho troppa passione per i supereroi? Sarà come sarà, ma per intanto godetevi questo scatto di un altro pianeta (di tipo gioviano, comunque!) che si sta facendo largo nell'universo!

via APOD

domenica 28 settembre 2025

Topolino #3644: Niente di vero tranne gli occhi

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Post originarimante pubblicato con tablet e modificato successivamente con la sistemazione della formattazione e laggiunta di tag e link.
La storia d'apertura, nonché cover story, La maschera di Sberleff, vede Casty tornare come semplice disegnatore di paperi su testi di un sempre ottimo Vito Stabile.
Dopo un prologo di gusto quasi castyano, la storia inizia con la classica caccia al tesoro, il ritrovamento e la fuga precipitosa, per poi scoprire che il manufatto del titolo è maledetto.
Ovviamente Paperone ne esce al meglio, ma ancora una volta Stabile utilizza le peripezie di Paperone per indicare al lettore di non lasciarsi influenzare dalle superstizioni, e anzi cercare di affrontare con intraprendeza i propri guai.

sabato 27 settembre 2025

Batman #1: Colori nel buio

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La Ghotam in cui Matt Fraction inizia a muoversi sul nuovo Batman #1 è leggermente differente da quella cui saremmo abituati. Come sempre nel mondo dei fumetti seriali, in particolare di quelli di supereroi, l'ambiente intorno ai protagonisti, così come le loro storie, è in continuo mutamento. Innanzitutto da un annetto a questa parte, precisamente da Batman #147 (la serie iniziata nel 2018), nel pieno della gestione Chip Zdarsky (tra l'altro proprio sui numeri che stavano preparando il terreno ad Absolute Power), la città di Gotham decide di affidarsi a Vandal Savage come nuovo commissario di polizia. E ovviamente per un (ex?) supercriminale come Savage la prima mossa fu mettersi ufficialmente contro Batman.
Altro cambiamento è la struttura di Arkham che dalla villa fuori città è stata trasferita nella Arkham Tower, un grattacielo che sostituisce la vecchia struttura, introdotto su Detective Comics #1044 dalla sceneggiatrice Mariko Tamaki. Ed è proprio dalla Arkham Tower che inizia l'azione del Batman #1 di Fraction quando Killer Croc sfugge dalla stanza in cui era rinchiuso.

venerdì 26 settembre 2025

Ritratti: Pete Simmons

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Come ho raccontato in Quella volta che Superman portò in orbita Hubble, l'idea di realizzare una storia che iniziasse con la messa in orbita del Large Space Telescope, che poi sarebbe diventato l'Hubble Space Telescope, venne a Pete Simmons, all'epoca direttore della Space Astronomy Grumman Aerospace Corporation.
Simmons, nato l'11 giugno del 1926 a Palmerton, in Pennsylvania, iniziò a mostrare interesse per la scienza e la tecnologia sin dalla più tenera età: a nove anni, infatti, divenne il più giovane radioamatore autorizzato degli Stati Uniti. Quando poi si trovò ad affrontare il servizio di leva alle soglie della seconda guerra mondiale (era il 1944), nonostante la giovane età, fu scelto come addestratore dei radiooperatori dell'esercito presso la Infantry School di Fort Benning, in Georgia.
Seguendo le sue inclinazioni, studiò ingegneria elettrica presso la George Washington University, dove affinò anche quelle doti che gli sarebbero state utili nella sua futura carriera di dirigente: nel 1949 convinse l'università ad autorizzarlo a raccogliere e dirigere un gruppo di studenti per costruire il primo carro allegorico dell'università stessa per la parata inaugurale di quell'anno. Da allora in poi passarono 60 anni prima che la George Washington realizzasse un secondo carro allegorico. E in quell'occasione venne invitato a salire sul carro stesso!

giovedì 25 settembre 2025

SuperBits: la cancellazione di Red Hood e altre cose batmaniane

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Una puntata, questa di SuperBits, che raccoglie un po' di news legate alle testate batmaniane statunitensi. Iniziamo dalla notizia più grossa: la cancellazione di Red Hood dopo l'uscita del primo numero.
La serie, che vedeva ai disegni Jeff Stokes, era scritta da Gretchen Fletcher-Martin, nota scrittrice horror nonché sceneggiatrice di diversi fumetti proprio per la DC Comics. Ed è stata proprio quest'ultima la causa della cancellazione. Successivamente, infatti, su stimolo del sito Popverse, la DC avrebbe dichiarato:

mercoledì 24 settembre 2025

Il miglio verde 2099

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Poster immaginario generato con NightCafé
Su NightCafé ci sono, ogni giorno, dei contest che sono molto stimolanti per la creazione di nuova arte digitale con le A.I. In particolare c'è stato questo contest in cui si spingeva gli utenti a re-immaginare i poster dei film preferiti. Dopo averci pensato un po', ho scelto di creare con uno dei modelli PRO (è possibile farlo a patto di avere un certo numero di prove gratuite, se non si vuole pagare il servizio) un poster di una versione cyberpunk de Il miglio verde spostandola al 2099, ovvero 100 anni più tardi rispetto al film del 1999 di Frank Darabont.
E subito dopo mi sono detto: perché non provo a chiedere a Gemini di immaginare la trama di questo ipotetico film? Quello qui sotto è il risultato (che ho modificato in alcuni punti)!

martedì 23 settembre 2025

La salvezza è altrove

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C'è ben poco da raccontare sulla vicenda in se: l'arresto, la condanna a morte e l'uccisione di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti sono cosa abbastanza nota. E d'altra parte vi avevo anche scritto dell'incontro di presentazione del libro, momento nel corso del quale l'avevo anche acquistato.
D'altra parte lo stesso Paolo Pasi nel corso di quell'incontro non aveva certo annunciato delle novità nella loro storia, raccontata con precisione, cercando di non trascurare nulla più del necessario. Con un piccolo, ma non trascurabile dettaglio: Pasi cerca di far emergere gli uomini oltre le vicende della cronaca. Ovviamente soprattutto i due accusati e la loro battaglia per dimostrare la loro innocenza, tra testimoni inattendibili e un'accusa che ricostruisce le prove per adattarle alla sua visione. D'altra parte la pressione dei media era tanta e tale da dover trovare una soluzione il più in fretta possibile. E Sacco e Vanzetti erano i capri espiatori perfetti, due anarchici, due figure che erano per questo già solo colpevoli, senza alcuna esitazione.
Pasi, però, quasi trovando una comunanza spirituale, indulge soprattutto su Vanzetti, di cui ho pubblicato tempo fa la sua invettiva contro la guerra: ne traccia un profilo da scrittore, quasi da poeta. La sensazione che Pasi passa al lettore è che proprio in questa scrittura che Vanzetti trova la forza di sopportare prima le false accuse, quindi gli anni di processo e di prigione, e infine la condanna. Non che non ci siano state anche momenti di disperazione, ma in quei momenti, e ciò alla fine valeva per entrambi, a dare forza ecco arrivare gli amici e i parenti, come l'amata sorella.
Una narrazione agile, ma intensa e appassionata che restituisce più che la tristemente nota vicenda in se, il profilo di due uomini che cercavano di combattere il sistema, per poi rendersi conto, alla fine, che... La salvezza è altrove.

lunedì 22 settembre 2025

Tra le sabbie di un cratere di Marte

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Il percorso della campagna di raccolta dei campioni di Perseverance
La notizia è stata rilanciata sia da ScienceDaily sia da Space.com: in alcuni campioni raccolti da Perseverance nel cratere marziano di Jazero sono state trovate delle tracce di minerali che sono compatibili con l'esistenza, in passato, di condizioni abitabili. O detta in altri termini: sono stati trovati nuovi indizi che suggeriscono che su Marte, in passato, di sono state condizioni ambientali che avrebbero potuto favorire la comparsa della vota così come la conosciamo.
In particolare, nelle conclusioni dell'articolo uscito sul Journal of Geophysical Research: Planets troviamo scritto:

domenica 21 settembre 2025

Topolino #3643: Paperone tecnologico

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La prima cosa che mi colpisce del numero di Topolino è la copertina, che è molto discordante dal clima atmosferico che stiamo vivendo. La gag congegnata da Corrado Mastantuono è indubbiamente divertente, ma il tempo atmosferico della settimana dell'equinozio d'autunno (che poi, come ricorda l'articolo di Antonella Murolo, è d'autunno per il nostro emisfero, ma di primavera per quello australe) è stato molto diverso da quello presente nella copertina, o nel Che aria tira... di Silvia Ziche. Giusto per dire: ieri si sudava (o quasi) come in una giornata di luglio!
A parte ciò, il sommario di questa settimana presenta due storie con Paperone alle prese con problemi tecnologici. Non è l'unico punto in comune con le due storie, come vedremo a breve, ma soprattutto presentano due approcci diversi a un tema comune, quello della ricerca tecnologica paperonianan.
In fondo al mar
La storia d'apertura, La morbida impresa, è una delle classiche storie a sfondo scientifico scritte da Marco Bosco, in questa occasione affiancato da Ottavio Panaro. La storia, come sempre affiancata dall'intervista, realizzata da Santo Scarcella a Giulia Pacchioni e Federico Levi, racconta dei cosiddetti robofish, dei robot acquatici studiati dai recercatori per muoversi negli ambienti sottomarini in mezzo ai pesci veri.
E all'interno dell'articolo troviamo anche la foto di uno di questi dispositivi, SoFi, sviluppato dal MIT (Massachusetts Institute od Technology) che, almeno agli occhi umani, appare molto poco confondibile con un pesce. Eppure, come scritto nell'intervista, non ha creato alcuno scompiglio nella comunità dei pesci, facendo capire, cosa non sottolineata nell'intervista, come la visione dei pesci sia molto diversa rispetto a quella umana.

sabato 20 settembre 2025

Batman: Anno 3

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L'effetto della morte di Jason Todd, avvenuta nel corso di Una morte in famiglia, saga scritta da Jim Starlin per i disegni di Jim Aparo, rimasero un po' in sottotraccia per tutti i numeri successivi. Starlin, dopo un ultimo episodio apparso su Batman #430, cedette il ruolo di sceneggatore a James Owsley che adottò una tattica in qualche modo umana: spinse Bruce Wayne a pensare il meno possibile a Jason.
A Owsely subentrò per i tre numeri successivi John Byrne, che propose una saga particolare: The many deaths of the Batman. Nel corso di questi tre episodi Gotham si riempie di cadaveri di uomini con indosso il costume di Batman, alcuni di essi mentre cercano di compiere atti di eroismo. Ovviamente nessuno di loro è Bruce Wayne, ma in ogni caso la caratteristica che maggiormente salta all'occhio in queste storie, così come in quelle firmate da Owsely (e tutte disegnate da Aparo) è quel velo di malinconia che vela Batman nel corso delle pagine, indice di un lutto che non è ancora stato elaborato completamente.
Le prime avvisaglie di quanto la morte di Jason abbia portato al limite Bruce le si hanno con la saga in quattro parti iniziata su Batman #436 e intitolata, secondo me infelicemente, Year 3. A scriverla troviamo Marv Wolfman, colui che, insieme a George Perez, fornì a Dick Grayson la sua nuova identità di Nightwing sulle pagine di Tales of the Teen Titans #44, mentre ai disegni troviamo il muscolare Pat Broderick, scelta abbastanza opportuna visti i toni piuttosto violenti della saga.

venerdì 19 settembre 2025

L'edizione completa di Astro Boy - vol. 2

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Il piatto forte del secondo volume dell'omnia delle storie di Astro Boy è Il più grande robot del mondo, cui avevo dedicato un lungo articolo con cui concludevo la serie pubblicata in precedenza qui su DropSea. Altre storie presenti nell'edizione Panini sono Ivan lo scemo, cui ho anche dedicato un articoletto sul Cappellaio Matto, e Robolandia, su cui, se non ricordo male, non mi sono soffermato. Il sommario del volume della J-Pop è quindi completato da Mad Machine, Il giorno dei ricordi e La macchina fantasmogenica.
Seguendo l'ordine del sommario, Mad Machine è una storia breve in cui si affronta il tema dei robot nella politica, tema che verrà sviluppato da Osamu Tezuka in maniera più approfondita in altre storie della serie.
Robolandia è una specie di parco dei divertimenti in stile disneyland con un pizzico di Jurassic Park: i robot, infatti, vengono costruiti e programmati per interpretare i personaggi delle favole occidentali. Il dottor Haido, che ha costruito e possiede il parco, ritiene i robot di suo esclusivo possesso e questi sono costretti a comportarsi e vivere continuamente secondo quanto stabilito dalle favole cui fanno riferimento. La storia diventa quindi una metafora sullo sfruttamento e lo schiavismo.

giovedì 18 settembre 2025

L'amplituedro e la cosmologia

Lo strumento matematico più potente sviluppato in fisica delle particelle per studiare le interazioni è il calcolo dello scattering, in termini meno tecnici la sezione d'urto. Nella visualizzazione delle interazioni introdotta dai diagrammi di Feynman, possiamo vedere un'interazione con un diagramma tipo quello qui sotto:
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A sinistra ci sono le particelle che stanno per interagire una con l'altra, a destra i risultati dell'interazione, nel centro, nel cerchio grigio, l'interazione vera e propria. Il calcolo della sezione d'urto ci dice quale è la probabilità di avere certe particelle in uscita al posto di altre e quale velocità dovrebbero possedere. In base al tipo di interazione che avviene nella zona grigia, le probabilità di avere certi risultati piuttosto che altri risultano differenti e questo aiuta a capire, quindi, quali interazioni sono intercorse tra le particelle che hanno "urtato".
I diagrammi di Feynman sono risultati uno strumento estremamente utile per il calcolo delle sezioni d'urto, grazie a due vantaggi (che ho anche raccontato in altre occasioni). Innanzitutto per via della loro rappresentazione visuale delle interazioni. E poi perché le regole di Feynman, che si sono dimostrate compatibili con il modo usuale di eseguire i calcoli fino all'introduzione dei diagrammi, permettono di associare a ciascun elemento del diagramma un "pezzo" di matematica che poi effettivamente utilizzeremo per eseguire il calcolo.

martedì 16 settembre 2025

La macchina segreta di Leonardo

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Ero lì che giravo tra le stanze di Marginalia 2025 cercando libri che mi ispirassero. Dopo aver attraversato, non senza qualche difficoltà, la stanza principale dove c'era la maggior parte degli editori più "ricercati", sono finito in stanze laterali meno affollate, dove diventava più semplice affrontare il giro e, perché no, anche parlare con gli autori dei libri, che in quei casi spesso coincidevano anche con gli editori delle loro opere.
A un certo punto mi lascio incantare da un libro particolare, con una mano che sembra meccanica in copertina e un titolo che subito aveva attirato la mia attenzione: La macchina segreta di Leonardo. A quel punto l'autore del romanzo breve (o racconto lungo che dir si voglia), Simone Cicali, inizia a raccontarmi qualcosa sul libro, dicendomi quanto sia stato preciso nel ricercare storicamente cosa si mangiava all'epoca di Leonardo da Vinci, e ovviamente cercando di farmi passare quanto fosse importante anche per lui la figura di Leonardo. Sottolineo quell'anche, perché, come spero saprete voi che questo blog lo leggete più spesso, per me Leonardo è già un mito fondamentale anche per la formazione delle mie passioni. E in effetti, quando il buon Cicali smise di parlare, gli dissi semplicemente che il libro mi interessava sin dall'inizio proprio perché c'era Leonardo come protagonista: questo, in qualche modo, rese ancora più leggera l'atmosfera, visto che era diventata evidente la comune passione per il grande inventore e artista rinascimentale.

lunedì 15 settembre 2025

La teiera di Russell

C'è una famosa immagine, "tramandata" da Bertrand Russell nel seguente passaggio tratto da Is There a God? del 1952:
Molti ortodossi parlano come se fosse compito degli scettici confutare i dogmi accettati piuttosto che dei dogmatici dimostrarli. Questo è, ovviamente, un errore. Se suggerissi che tra la Terra e Marte si trova una teiera di porcellana che ruota attorno al Sole in un'orbita ellittica, nessuno sarebbe in grado di confutare la mia affermazione, a patto che aggiungessi con cura che la teiera è troppo piccola per essere individuata nemmeno dai nostri telescopi più potenti. Ma se continuassi affermando che, poiché la mia affermazione non può essere confutata, dubitarne è un'intollerabile presunzione da parte della ragione umana, si potrebbe giustamente pensare che sto dicendo delle assurdità. Tuttavia, se l'esistenza di una teiera del genere fosse affermata nei libri antichi, insegnata come verità sacra ogni domenica e instillata nella mente dei bambini a scuola, l'esitazione nel credere alla sua esistenza diventerebbe un segno di eccentricità e darebbe diritto a chi dubita delle attenzioni dello psichiatra in un'epoca illuminata o dell'Inquisitore in un'epoca precedente.
Ecco: è proprio a questo passaggio che ho pensato vedendo la foto qui sotto della Nebulosa Velo nella costellazione del Cigno, che rappresenta i gas espulsi da un'antica supernova, qualcosa come 7000 anni fa. In particolare in rosso vediamo la luce emessa dall'idrogeno e in blu quella emessa dall'ossigeno.
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via APOD