Non so se il
team di fisici teorici
Miguel Montero,
Cumrun Vafa e
Irene Valenzuela sia costituito da appassionati lettori di
Stephen King, ma è altamente probabile, visto che la loro
proposta teorica relativa alla materia oscura è infarcita di immagini che sembrano uscire proprio da una saga di King, iniziando proprio dal titolo del'articolo,
The Dark Dimension and the Swampland, che si potrebbe rendere come
La Dimensione Oscura e la Terra delle Paludi, quasi un romanzo o un racconto ambientato nella saga de
La Torre Nera di King. E in effetti proprio l'immagine della
Dark Tower viene evocata nell'
articolo di Quanta Magazine in cui questa proposta viene raccontata.
In breve i tre fisici teorici, prendendo spunto dalla teoria delle stringhe, suggeriscono che la materia oscura, l'elusiva materia oscura si nasconda in una dimensione (relativamente) grande. L'idea viene ripescata da
Quanta Magazine proprio mentre la previsione delle dimensioni extra (oltre la 4.a) è messa in grande discussione, e io stesso la utilizzo come semplice introduzione a questo
link post scientifico dedicato proprio alla materia oscura.
L'altro giorno, infatti, mentre mi apprestavo a usare
Google Scholar alla ricerca di qualcosa di interessante su Babbo Natale (e, come spero avete letto, l'
ho trovata), il motore di ricerca accademico mi ha suggerito una lunga serie di articoli recenti, per lo più
preprint su arXiv, molti dei quali dedicati proprio alla materia oscura. La prima osservazione che ho fatto tra me e me su questa mole di lavori è come le osservazioni del
James Webb Space Telescope che hanno insinuato non pochi dubbi sull'esistenza della materia e dell'energia oscure nell'universo, non hanno però bloccato le proposte teoriche. Per contro, però, proprio le
osservazioni del JWST in un certo senso hanno ridato una spinta anche a versioni di materia oscura vicine all'essere scartate, questo perché è altamente probabile che le MOND non siano comunque sufficienti per spiegare tutte le osservazioni.